Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium
Hai reso la sottoscritta una persona felice inserendo anche una parte nella lingua madre di Camus, nonchè una tra le lingue più nobili e stupende che orecchio umano possa sentire. |
Conoscerà l'infinità del dolore che è ben più lunga e distorta persino del tempo. |
Queste parole così insignificanti, questi nomi che privati del loro affetto non sono nulla se non inutile verbo utilizzabile in qualsiasi discorso qualunquista, come dice Shakespeare "Che cos'è in fondo un nome?" |
Proprio questo intendo quando dico che ha fegato! Un paese di poche anime, dove tutti sanno chi è Camus e chi sono i suoi allievi, eppure non è importante! Non c'è cattiveria in una disubbidienza tanto innocente ed esasperata. Contatto umano e divertimento, per una volta se lo meritano anche loro, insieme. Non più lasciato indietro da solo, ma con un compagno, un compagno che riesce a sancire il tempo, anche se solo inconsciamente. |
Che dolce creatura il piccolo Isaac, uno dei miei saint preferiti da fin quando me lo ricordo. |
Ho realizzato solo ora che per Camus hai deciso di utilizzare i colori originali, forse dovrebbe essere ovvio visto che è maestro di Hyoga solamente nell'universo a fumetti mentre nell'anime è stato introdotto il Saint Crystal. |
Come ti scrissi in un capitolo precedente questi due, così come i loro predecessori Degel e Kardia, sono indecifrabilmente perfetti insieme. |
Applausi. Potessi te ne farei davvero perché fin ora questa è la mia preferita. E' un puro brivido che percorre la pelle e lascia segno ad ogni singola parola. Non sembrano cento ma un milione per la loro durezza e fragilità unite in una miscela che rende il tutto incredibilmente forte. |
Che immagine dolce che mi si para davanti agli occhi, tanto per tranquillizzarti volevo solo sottolineare che in russo la parola troppo con significato di genere numerico ha più che una vocale e la sua pronuncia è: "Slishcom" quindi è proprio la "O" che puoi allungare volendo |
Già solo il titolo mi ha reso poco digeribile questo capitolo. |
Indigestione di colori? Che bella domanda eppure devo concordare con il piccolo bolscevico, si può eccome. |
Il nero è il non colore per eccellenza eppure non riesco proprio ad associarci qualcosa di negativo, per me un mare così egoista e silente assumerebbe un blu così denso da ricordare le notti delle foreste tedesche. |
Freud si sentirebbe elogiato nel vedere una delle sue più famose teorie sull'infanzia confermata in questo capitolo, scherzi a parte è stato un attimo di respiro ridente dopo "blu" e "viola". |
Così come tu disprezzi l'arancione sei andata a giocare con un colore che detesto nel profondo proprio perché nella mia mente richiama la morte molto più del nero, richiama il dolore dei lividi e lascia la nitida sensazione del freddo che rende la pelle malata e orrenda. |
Blu, un colore così freddo, un qualcosa che nella mia mente evoca la paura forse proprio perché sono terrorizzata dall'acqua e dalla sua delicata forza distruttrice. |