Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 373 recensioni.
Positive : 373
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/04/15, ore 20:24
Cap. 17:

Molto bella anche questa, malinconica e poetica al tempo stesso.
Da una parte, il colore cupo della morte, della disperazione, delle sofferenze che hanno da sempre costellato la vita di Camus e Shun; dall'altra, quello brillante di un'infanzia ancora viva ed inevitabilmente destinata a consumarsi troppo in fretta.
Bellissimo eppure, così tragicamente doloroso.

Recensore Master
28/04/15, ore 20:04
Cap. 16:

Che tristezza infinita si racchiude in questo colore tanto bello.
Il blu è il colore di tante cose: del cielo e del mare, degli occhi del piccolo Hyoga, e di quelli della sua amata mamma, scomparsa proproio davanti ai suoi occhi, bellissima come lui vuole ricordarla nel suo splendido abito blu.
Blu come il dolore che il piccolo si porta dentro.
Bellissima.

Recensore Master
25/04/15, ore 15:38
Cap. 15:

Hai capito il nostro Camus? xD
Beh, del resto, quando si passano 24 ore su 24 fra i ghiacci e le nevi della Siberia, ci vuole qualche cosa che lo aiuti a tirarsi un po'... Considerato, soprattutto, che il povero uomo adesso ha da prendersi cura di un piccoletto dagli occhioni azzurri, i capelli biondi e una grandissima curiosità.
No, meglio tenere il piccolo Hyoga alla larga da quella bottiglia... Potrebbe essere rischioso.

Recensore Master
25/04/15, ore 15:32
Cap. 14:

Oddio, ma che cosa dolcissima! **
Non ti dico il versetto acuto e fangirlizzante che ho emesso nel leggere "I capelli della mamma, oh... e anche i miei.".
Un concentrato di dolcezza estrema, tutto in un unico paperotto.
Ecco, adesso passerò la giornata intera con gli occhi a cuoricino per aver letto questa drabble, ritieniti responsavile della cosa! *O*

Recensore Master
25/04/15, ore 15:16

Beh, dai.. L'arancione, tutto sommato, è un colore estremamente brillante e solare, pieno di vita e di allegria... Sì, in effetti capisco che al piccolo Hyoga possa fare un po' schifo. xD
Però quanto può essere adorabile Camus che si prende cura di lui, nonostante il suo evidente stato di esasperazione! **

Recensore Master
24/04/15, ore 11:02
Cap. 41:

No, caro Hyoga, è inutile che provi a cercare una giustificazione. Gli occhi NON mentono. Quello che hai letto negli sguardi di tua madre, del tuo compagno, del tuo maestro è esattamente lo specchio dei loro pensieri. A mentire sono la lingua e la mente, che cercano in tutti i modi di dipingere la realtà come la vorremmo noi, perché quella vera (ammesso che esista una sola verità universale), soprattutto per un saint di Atena, è cruda e inaccettabile. Non ci sono più lacrime da piangere quando porti un'armatura addosso. Forse gli occhi lo hanno capito prima che il cuore.
Un abbraccio!

Recensore Master
24/04/15, ore 00:07
Cap. 12:

Povero piccolo Hyoga, quanto spesso ha avvertito il sapore, l'odore e ha dovuto sopportare la vista di quel rosso?
Per fortuna che, persino in mezzo al dolore e alla sofferenza, ci sono ancora così tante sfumature di rosso a renderlo felice e a ricordargli che, oltre al dolore, esistono ancora troppe cose belle per pensare di arrendersi.

Recensore Master
24/04/15, ore 00:01
Cap. 11:

Già, il nostro Camus.
Un freddissimo e rigido cavaliere, cresciuto forse troppo in fretta, il cui cuore non riesce tuttavia a mettere da parte i ricordi più dolorosi della propria infanzia.
Quanta deve dovrà ancora cadere prima di riuscire a cancellarli tutti?
Mai abbastanza, credo.

Recensore Master
23/04/15, ore 23:51
Cap. 10:

Ti assicuro che l'andamento temporale è l'ultimo dei miei problemi, in questo momento sto praticamente faticando a tenere gli occhi aperti perchè sono appannati dalle lacrime. ç_ç
Non puoi continuare a scrivere così tanto belle e dolorose sul mio piccolo Cignetto, io non ce la faccio.
So che il rigore di Camus è necessario, che per sopravvivere in un clima tanto rigido bisogna imparare ad essere rigidi anche di animo.. Ma è tutto così dolorosamente commovente. ç_ç
E tu sei bravissima, ma questo penso di averlo già ribadito spesso.

Recensore Master
23/04/15, ore 23:36

Oooh, ma la dolcezza di questo piccolo Hyoga, così impaziente di diventare un cavaliere, di controllare i ghiacci, di sentirsi finalmente abbastanza forte da vincere tutte le sue paure, smetterla finalmente di piangere.
E la bellezza di Camus, Maestro freddo eppure così silenziosamente premuroso, paziente e attento ad ogni singolo cambiamento del suo giovane allievo.
Non avresti potuto scegliere una coppia migliore per questa raccolta. :)

Recensore Master
23/04/15, ore 11:43
Cap. 41:

La vista è il senso cui ci affidiamo, quello che sfruttiamo per la maggior parte della nostra vita. E, paradossalmente, è il più difficile da usare senza il rischio di cadere nel banale. A volte è anche difficile parlare della vista in quanto tale.
Descrivi un tramonto a chi è cieco dalla nascita. Descrivi una farfalla a chi viene da Vulcano e non ne ha mai vista una svolazzare sui prati in primavera (ammesso che su Vulcano esista la primavera).
La vista - e di conseguenza gli occhi - immagazzina ricordi ed immagini pronti a saltare fuori quando uno meno vorrebbe, abbelliti ad uso e consumo dei sentimenti che ci stanno attraversando. E con i quali, volentio nolenti, siamo chiamati ad avere a che fare.

Recensore Master
17/04/15, ore 14:17
Cap. 8:

Un altra shot sul piccolo Hyoga e un altro modo per farmi soffrire al pensiero di questo cucciolotto tutto solo, al freddo, costretto a dover imparare che cosa è la solitudine e a trarre da essa le proprie forze, in un luogo dove il ghiaccio e la neve diventano casa, dove la paura deve essere dimenticata e il futuro sembra essere più lontano che mai.
Un'altra perla che è riuscita ad emozionarmi fino in fondo.
Complimenti, come al solito.

Fede <3

Recensore Master
17/04/15, ore 13:40
Cap. 7:

Nononononono... L'immagine di un piccolo anatroccolo che non riesce a tirare pugni senza ferirsi e che si mette a piangere per il dolore, i suoi occhioni azzurri lucidi, l'espressione afflitta... No, il mio cuore non è in grado di sopportare tutto ciò.
E Camus, che come sempre, è in grado di provare molte più emozioni di quante riesca a mostrare.
Buffo come i ghiacci della Siberia si rivelino uno scenario sì perfetto per questo splendido racconto... Ma è anche tuo il merito, di aver saputo descrivere ogni cosa in maniera così perfetta ed impeccabile.
Complimenti, come sempre.

Fede <3

Recensore Master
12/04/15, ore 16:44

Oh, Hyoga.
Bellissimo, silenzioso, gelido e malinconico Hyoga, così disperatamente alla ricerca di un appiglio, di un qualcosa - o qualcuno - verso cui indirizzare il proprio bisogno di amore, i propri sentimenti. Se Camus riesce ad essere così fortemente introverso, Hyoga non ne sarà mai del tutto capace.
Un'immagine poetica e davvero triste, quella da te dipinta, e di estrema potenza emotiva: riesco proprio ad immaginarmelo, il mio adorato Hyoga, ed è proprio quando la mente riesce ad evocare immagini così chiare che lo scrittore può dire di aver creato un piccolo capolavoro.

Complimenti, davvero. <3

Recensore Master
12/04/15, ore 16:24

Ancora una volta la freddezza di Camus, di fronte alla quale - tuttavia - io non riesco a non vedere una punta di amorevole soffisfazione, nel trovarsi di fronte ad un piccolo, futuro cavaliere di Athena.
Non so, forse esagero a voler ricercare così tanta profondità dietro ad apparente freddezza... Ma ho sempre avuto la sensazione che sia Camus che Hyoga avessero imparato ad essere così glaciali per necessità, non perchè portati ad esserlo di carattere.
In fin dei conti, chi non avverte sulla propria pelle di desiderio di dare e trasmettere amore, nonostante tutto?
Bellissima drabble, ancora una volta ottimo lavoro. :3