Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 373 recensioni.
Positive : 373
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/01/16, ore 15:49
Cap. 15:

La libagione degli artisti, il succo dei dannati.
Il verde è in assoluto il mio colore preferito ma non pensavo che l'avresti collegata ad una bevanda tanto importante e singolare.
Immaginare il nostro Camus, sempre preciso e distaccato, rischiare d'intentare un vero e proprio litigio infantile solo per un semplice alcolico ... è bello ogni tanto scrutare il lato umano di un personaggio così misterioso e singolare.
La descrizione più accentuata sulla posizione assunta dal futuro cavaliere del cigno è a dir poco adorabile invece!

Recensore Junior
31/01/16, ore 15:44
Cap. 14:

Non so davvero come descrivere questo capitolo.
Per me il giallo, quasi come l'arancione, è un colore magnifico, il colore del sole e della luce che riesce a rendere visibile persino il sentiero più celato e nascosto. Un colore maestoso ed evocativo.
Invece agli occhi di un bambino è solo una dannatissima macchia sulla tavolozza della propria mente.
Oltretutto pensare che sia anche costretto a studiare e a stare sui banchi di scuola oltre che a sorbire il rigido allenamento di Camus mi ha intenerito alquanto.
Nella mia mente era proprio il Saint francese ad impartire lezioni di grammatica, storia e di qualsiasi materia didattica.
Originale, davvero un capitolo fuori dal comune!

Recensore Junior
31/01/16, ore 12:22

Nella tradizione Buddista l'arancione è un colore magnifico quindi non potrei essere più in disaccordo di così con il piccolo Hyoga e anche se c'entra poco con la storia ti assicuro che dover strappare un dente da latte con il filo è tremendo più a livello psicologico che fisico, garantito da chi l'ha provato una cosa come quattro volte.
Tornando al racconto per una volta mi sono intenerita senza avvertire le lacrime sul mio viso.
Il raffreddore è un malanno abbastanza comune nei bambini, figurarsi se obbligati a sopportare quelle temperatura con addosso una semplice canottiera!
Adorabile per quanto austero il maestro che s'improvvisa medico ed infermiere, sopratutto con un paziente così viziato e lagnoso!

Recensore Junior
31/01/16, ore 12:18
Cap. 12:

Eccomi tornata, speranzosa di riuscire a leggere e a recensire ancora qualche capitolo di questa strepitosa raccolta.
Come detto in precedenza la sento molto vicina alla sottroscritta per motivi che sarebbe davvero futile elencare ma ti ringrazio per il tempo e la cura che dedichi a queste meraviglie di cui i lettori possono bearsi.
Il rosso, come l'elemento che lo rappresenta, è da sempre forza duplice e ambigua, morte e passione, sofferenza e vita.
Un colore che non posso far altro che definire magico.
E' il colore della sua bandiera ed il medesimo della sofferenza.
Stupendo capitolo anche questo che trova una cornice speciale nel mio cuore

Recensore Junior
27/01/16, ore 07:22
Cap. 11:

Stupendo. Adoro la Francia e bisogna ammettere che i campi santi presenti a Peré-Lanchais non sono certo lugubri come quelli a cui siamo abituati qui.
Piccola parentesi incredibilmente dolce tra Camus e Milo ed essendo una coppia che amo nel profondo ti ringrazio dal cuore per averli citati in questo freddo oceano di tristezza e malinconia.
Un Peter Pan cresciuto che prende con se altre anime smarrite.
Ho poche parole perché sono gelate nelle mie dita, sempre più magia in queste righe

Recensore Junior
27/01/16, ore 07:17
Cap. 10:

Che sfrecciata dura da sopportare, proprio come la neve che ricopre Hyoga così mi sono sentita nell'immaginare quel fagotto disilluso al ricordare con quale vana speranza la madre aveva provato a portarlo al sicuro da quel gelo, donandogli una famiglia nella sua interezza...invece quel fantomatico uomo altro non aveva fatto che accrescere quel dolore, togliendogli quel poco che ad un bambino orfano può essere rimasto, spingendolo ai limiti estremi della sopravvivenza che forse, finalmente, iniziano a mostrare i loro frutti. Dolorosi e rigogliosi nella loro prima e timida nascita.
Idilliaco.

Recensore Junior
27/01/16, ore 07:14

Meravigliosa la doppia faccia del maestro, doppia solo per noi muti osservatori di questa tragedia raccontata dai ghiacci e dalla loro eterna memoria.
Il tempo trascorso può essere considerato molto o nullo, l'insegnante spera mentre il bambino...probabilmente fa lo stesso.
Speme di diversa nascita.
Volontà di trovare un bambino leggermente più adulto, almeno in parte cresciuto e attaccamento nel credere che sia ancora la madre a correre in suo soccorso nel mondo dei sogni.
Spero che la mia interpretazione non sfugga troppo dall'originale, ma in fondo il bello della scrittura è anche provare ad indovinare

Recensore Junior
27/01/16, ore 07:08
Cap. 8:

Giorni. Sembra sciocco eppure in pochi ci rendiamo conto di come i giorni possano risultare di variabile durata in base a come e con chi li viviamo.
Non si può cambiare un futuro che non possiamo nemmeno osare sfiorare, l'attesa è l'unico conforto, non può far altro se non abbassare il capo anche questa volta, come se non fosse sufficientemente avvezzo al dolore delle perdite e alla sensazione di nulla del dolore.
la perfida notte ormai assume persino dei travestimenti, stupendo verso, veramente evocativo

Recensore Junior
27/01/16, ore 07:04
Cap. 7:

Questa volta sono particolarmente colpita e mi sento incredibilmente vicina al futuro cavaliere del cigno.
Ho sempre unito due sport che portano incredibile dolore e che richiedono una costanza indefinita. Ricordo i piedi e le mani sporche di sangue e sicuramente ero molto più grande del difensore di Athena eppure piangevo e quando il mio insegnante ignorava la cosa mi sentivo alquanto smarrita.
L'assenza del conforto è un vuoto che fa tremare il terreno sotto i piedi, fa soffrire e rende le ossa deboli ma lo spirito forte.
Il rosso di qualche rivolo di sangue svanisce nelle lande sconfinate e così le parole che nemmeno vengono sprecate.
Camus è un insegnante severo ma straordinario, se me lo permetti vorrei stampare questo capitolo e dedicarlo proprio alla persona che mi ha consentito di volare

Recensore Junior
27/01/16, ore 06:58

Un bambino solo, all'apparenza annoiato eppure probabilmente quello che sente è il tremore della solitudine, la grandezza di quella desolazione che lo circonda all'esterno così come nella sua interezza interiore.
Immagine stupenda che penso attanaglierebbe il cuore di chiunque.
Il ritmo che il suo misero gioco scandisce è dannatamente evocativo, un costante ticchettio che cerca di riempire il dolore del silenzio costante, una voce, quella della sua anima, che probabilmente nemmeno Hyoga stesso ode più da anni.
Rinnovo i complimenti ad ogni capitolo, davvero meritati

Recensore Junior
27/01/16, ore 06:53

Nel leggere questa volta ho sentito una musica stagliarsi dalle tue parole, il balletto dello Schiaccianoci di Pyotr Ilyich Tchaikovsky nel breve tratto della fatina dello zucchero con la sua incredibile freddezza ed eleganza unite in una melodia che può confortare e spaventare nel medesimo istante, questo mi ha donato leggere questo tratto.
Nel totale mutismo che la neve crea da se quello sguardo inquisitorio non può certo essere fonte di conforto eppure è l'unico paio di occhi che è possibile scorgere intorno a se, è l'unica presenza che può ignorare o curare quelle ferite.
Stupendo

Recensore Junior
27/01/16, ore 06:47
Cap. 4:

Sono sempre più colpita dalla poesia del minimale che colpisce più sferzante della tempesta stessa.
Venerare qualcuno, amarlo a tal punto da porlo su un piedistallo così alto da considerarlo un effige di perfezione e d'irraggiungibile meraviglia. I protagonisti di Saint Seiya, volente o nolente, sono stati costretti a scoprirsi adulti fin dalla più tenera età e Hyoga, per quanto rinneghi l'età adulta, è l'esempio più palpabile della sofferenza in tutta la serie.
Ogni 100 parole perdo una lacrima, complimenti

Recensore Junior
27/01/16, ore 06:42

La scena è meravigliosamente e tristemente palpabile.
Un piccolo villaggio immerso nel suo folclore e nella sua gelida e ripetitiva gerarchia.
Un bambino orgoglioso ma colpito nel profondo da una persona che può considerare un perfetto estraneo che ha pieni diritti su di lui e sulla sua vita. Una donna troppo chiaccherona per essere capace di tacere, ma troppo all'antica per permettersi d'intervenire in un momento simile e come contorno un buffone che deride il nobile cavaliere più distaccato delle nuvole.

Recensore Junior
27/01/16, ore 06:36
Cap. 2:

Comprendo che 100 parole siano difficoltose da utilizzare per descrivere emozioni tanto profonde e così radicate nell'animo innocente e puro di un bambino... eppure da queste poche righe si evince una tenera e candida poesia che rimanda proprio alla purezza della prima neve che ricopre tutto e ovatta ogni singolo suono.
Camus che solitamente si presenta come austero e severo è qui un semplice richiamo alla meraviglia che dei fiocchi possono celare nello sguardo dell'infanzia

Recensore Junior
27/01/16, ore 06:32
Cap. 1:

sono molto emozionata all'idea di cominciare a seguire una storia che perdura da così tanto e che tratta un trio che personalmente non posso far altro che adorare.
Sono curiosa e semplicemente dalla tabella e da questo incipit penso proprio che questa raccolta farà immediatamente breccia nel mio cuore