Recensioni per
Siberia [Camus - Hyoga 100 Drabble Themes]
di Deliquium
La libagione degli artisti, il succo dei dannati. |
Non so davvero come descrivere questo capitolo. |
Nella tradizione Buddista l'arancione è un colore magnifico quindi non potrei essere più in disaccordo di così con il piccolo Hyoga e anche se c'entra poco con la storia ti assicuro che dover strappare un dente da latte con il filo è tremendo più a livello psicologico che fisico, garantito da chi l'ha provato una cosa come quattro volte. |
Eccomi tornata, speranzosa di riuscire a leggere e a recensire ancora qualche capitolo di questa strepitosa raccolta. |
Stupendo. Adoro la Francia e bisogna ammettere che i campi santi presenti a Peré-Lanchais non sono certo lugubri come quelli a cui siamo abituati qui. |
Che sfrecciata dura da sopportare, proprio come la neve che ricopre Hyoga così mi sono sentita nell'immaginare quel fagotto disilluso al ricordare con quale vana speranza la madre aveva provato a portarlo al sicuro da quel gelo, donandogli una famiglia nella sua interezza...invece quel fantomatico uomo altro non aveva fatto che accrescere quel dolore, togliendogli quel poco che ad un bambino orfano può essere rimasto, spingendolo ai limiti estremi della sopravvivenza che forse, finalmente, iniziano a mostrare i loro frutti. Dolorosi e rigogliosi nella loro prima e timida nascita. |
Meravigliosa la doppia faccia del maestro, doppia solo per noi muti osservatori di questa tragedia raccontata dai ghiacci e dalla loro eterna memoria. |
Giorni. Sembra sciocco eppure in pochi ci rendiamo conto di come i giorni possano risultare di variabile durata in base a come e con chi li viviamo. |
Questa volta sono particolarmente colpita e mi sento incredibilmente vicina al futuro cavaliere del cigno. |
Un bambino solo, all'apparenza annoiato eppure probabilmente quello che sente è il tremore della solitudine, la grandezza di quella desolazione che lo circonda all'esterno così come nella sua interezza interiore. |
Nel leggere questa volta ho sentito una musica stagliarsi dalle tue parole, il balletto dello Schiaccianoci di Pyotr Ilyich Tchaikovsky nel breve tratto della fatina dello zucchero con la sua incredibile freddezza ed eleganza unite in una melodia che può confortare e spaventare nel medesimo istante, questo mi ha donato leggere questo tratto. |
Sono sempre più colpita dalla poesia del minimale che colpisce più sferzante della tempesta stessa. |
La scena è meravigliosamente e tristemente palpabile. |
Comprendo che 100 parole siano difficoltose da utilizzare per descrivere emozioni tanto profonde e così radicate nell'animo innocente e puro di un bambino... eppure da queste poche righe si evince una tenera e candida poesia che rimanda proprio alla purezza della prima neve che ricopre tutto e ovatta ogni singolo suono. |
sono molto emozionata all'idea di cominciare a seguire una storia che perdura da così tanto e che tratta un trio che personalmente non posso far altro che adorare. |