"Pronto?" "Sto guardando due stelle" gli dice Harry, serio ma sorridendo, perchè gli basta sentire la sua voce per sorridere.
Il ragazzo dall'altra parte del telefono si mette seduto sul letto e accende la lampada che ha sul comodino accanto a lui; prende l'orologio da polso che lui gli ha regalato un paio di anni fa e vede l'ora. Annuisce dopo aver fatto il conto con il fuso, perchè ha capito, e sospira. "Ti ho detto che ce l'avresti fatta" gli dice sorridendo malinconico. "Com'è la notte lì stasera?" gli domanda passandosi una mano piccola sul volto stanco e sugli occhi azzurri. "Mi manchi Lou".

Questa storia parlerà di due amiche che vivono insieme e che farano una "tranquilla" vacanza ma succederà qualcosa di inaspettato, sse volete sapere cosa... Leggete!!!

E fu per questo che Liam si fermò in mezzo al bagno, troppo impaurito dallo sguardo che gli rivolse il moro. E sempre con questa paura che gli si avvicinò con passo incerto, fino ad arrivare dietro alle sue spalle.
“Amore..” iniziò sussurrando,non sapendo nemmeno lui cosa dire .
Zayn, che fino ad allora era rimasto immobile ad aspettare una mossa del più piccolo, si girò e lo scansò colpendogli una spalla con la propria.
“Sei solo una puttana Liam. Non chiamarmi più così, non ne hai il diritto. Sta zitto e va a scoparti Adam” sputò arrabbiato più che mai.

“Ci sono giorni in cui vorrei uccidermi” Te lo dicevo alla stessa maniera con cui tu mi hai detto che ti drogavi.
“Senti, sono una merda e lo so che non ci sarà un futuro per me - respirasti a fondo, ti costava molto fare pure quello - Mi drogo. Eroina. Lo faccio da...da...Non lo so. Capisci? E io, io lo so, che non ci sarà un futuro per me, non mi interessa, posso conviverci come tutto il resto. Ma io quello per te lo vedo, chiaro e bianco come...non mi viene una cazzo di similitudine. Vaffanculo, vai. Porca puttana”

Luna this is her name.

< Ehm Gemma, ma questa non è casa di mamma! > esclamo preoccupato.
< Si che questa è casa di mamma! Questa casa mamma l’ha comprata circa 15 anni fa > dice con naturalezza.
< Anche se sto a Londra è a 40 anni che non vengo qua, perché devo essere l’ultimo a sapere le cose > Borbotto mentre scendo dalla macchina andando verso la porta bloccandomi subito dopo aver visto mia madre corrermi addosso
Cit- Prologo

Ed è come se in quell’attimo il mio cervello avesse detto “Stop, ricominciamo da zero”.
Una vita di vent’anni ma cominciata solo da 5.
Verità offuscate dalla sofferenza.
Quei tagli sui polsi e quella scritta, sembravano gridare vendetta.
Ma si sa, con il dolore arriva la forza.
E se quella forza non fosse davvero il dolore?
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(dal cap. 12)
E in quell’attimo la mia mente fece lo sbaglio più enorme di tutta la mia vita. Pensai che se tagliarmi i polsi funzionava da ragazzina, avrebbe funzionato anche in quel momento.
Mi avvicinai al lavandino del bagno, afferrai un taglierino, e dopo essermi passata del ghiaccio sulle cosce, per alleviare il dolore, iniziai a tagliare. Vidi la mia pelle aprirsi in tante linee rosse dalle quali sgorgavano il sangue e i problemi.
Soddisfatta, tolsi l’asciugamano e misi dei cerotti sulle gambe.
Non sapevo se mi aveva fato bene o male. Sapevo soltanto che secondo il mio cervello, avevo recuperato una parte della mia infanzia perduta.

Lei è Roberta, italiana naturalmente.
Sua madre decide di rifarsi una vita, e così la manda per un po' in Irlanda, conosce il suo patrigno Carl, che li sta subito simpatico.
Ma la sua convivenza con Niall sarà la più stressante di tutte le convivenze.
c:
Hope you like it! (:
-Robs.

Quando si parla di sindrome di Stoccolma?
Ci sarebbe una chiara spiegazione che ne spiega la nascita, il perché, le conseguenze. Per noi è semplicemente un’infatuazione verso il nemico.
Cosa intendo? Ci sarebbero diversi modi per spiegarlo, ma come per ogni forma d’amore, esistente in questo mondo, è praticamente impossibile farlo.

Hope Sullivan. Ragazza Americana originaria della California, si trasferisce a Bradfoard per il lavoro del padre.
Nuova Scuola, Nuova gente, Nuovo BASTARDO!Che si impossesserà del giovane cuore della ragazza Californiana.

Niall: 'Quel bacio... era sincero... cioè, da parte mia, almeno...'
Io: 'No, Niall, non sai quello che dici.'
Niall: 'Sì, invece. Io ti amo, Hope.'
Restai sbalordita.

Ragazze, questa non è una storia sugli One Direction ma loro centrano eccome. Questa è la mia storia, chi a voglio di leggerla la legga.
Scusate gli eventuali errori.

nn ve lo dicoo gne gneee

E così era stato, perché erano stati felici per molto tempo, avevano avuto i loro momenti speciali, erano riusciti ad abbattere i muri che si erano creati e avrebbero voluto essere felici insieme per molto altro tempo ancora, ma chi può mai predire il futuro? Ai tempi mai avrebbero potuto sapere come sarebbero stati ora. Come sono? Cosa sono? Chi sono?

Accarezzai per l'ennesima volta la sua foto e "Ti amo" dissi.
Mi voltai e cominciai a camminare e raggiunsi il cancello del cimitero.
"E lo farò per sempre"