Capitolo 1:
Settembre. Quel dannatissimo mese in cui inizia la scuola. Per me non era un peso anche perchè con la mia migliore amica Chiara potevo sopportare tutto.
Driiiiiin! Il suono della mia sveglia mi aleggiò nelle orecchie -Zitta maledetta sveglia!- dissi con la voce ancora impastata di sonno con la faccia ancora immersa nel cuscino e la mano che cercava disperatamente di spegnere quell'aggeggio infernale. -VERONICA ALZATI CHE FARAI TARDI ALL'APPUNTAMENTO!- urlò mia madre dal piano di sotto -MA PERCHé URLI?- urlai di rimando io per farmi sentire con la faccia ancora nel mio cuscino. Decisi di alzarmi per fortuna la scuola non era ancora iniziata, infatti quel giorno dovevo andare in piscina con Chiara.

Prima di averti incontrato pensavo che tutto nella vita avevo provato. Quando t'ho frequentato ho visto ogni istante il cielo come incantato. Ora che t'ho per sempre perso ho capito quanto con la vita io abbia perso il nesso.
Si può vivere una vita senza amore così come si può vedere qualcosa senza guardarla davvero. Una vita vissuta senza amore è come un cielo senza alba né tramonto.
Se si potesse vivere senza sognare si potrebbe morire senza aver vissuto, in quanto non vi è vera vita senza sogni.

Sarah era una ragazza sola. Amava molto scrivere, le sembrava che quelle pagine bianche racchiudessero qualcosa di spettacolare, che solo lei poteva percepire. Quando scriveva dava tutta sè stessa per cercare di tirare fuori dalle pagine quel sogno e farlo vivere a tutti.
Ma Sarah aveva anche un'altra grande passione: cantare. Cantava ogni tipo di canzone, con una passione e una sicurezza che dava vita alle parole di quelle melodie. Nella vita reale si comportava in modo del tutto diverso: non aveva amici, non s'interessava di niente, non rideva quasi mai, sembrava quasi che non avesse espressioni.

"Ciao"
"Oh ciao tu Devi essere la nuova vicina!?"
"Già piacere Andy Taylor Tarret " allungai mano.
"Madame, io sono Harold Edoardo Millward styles...." Disse puntando i suoi occhi nei miei.
Wow che occhi, ero tutto ciò che riuscivo a pensare.
È ... Wowooo che vicino di casa Figo:)
-narratore POV-
Non sarà così semplice x la nostra protagonista. Lui è i suoi inseparabili compagni di band no saranno solo suoi vicini di casa ma anche.....

“Ciao” sussurro, anche se lui ormai se n’è andato. Possibile che mi sia trovato un amico? Sorrido ancora di più e poi ricomincio a fare quello che stavo facendo, ma nel cuore avevo conservato il suo sorriso.

Non ci sono parole per questa storia d'amore.

cercavo di non ricambiare il suo sguardo, si aggiustò i suoi capelli biondi guardandomi dalla testa ai piedi. Mi alzai velocemente dal mio posto per andare in camera, le mie amiche mi chiesero cosa era successo ma avevo l'impressione di sbagliarmi... infondo ad un ragazzo di 20 anni cosa puòimportare di una ragazza di 13. Presi le chiavi della camera 208 dove eravamo stabilite io e le mie amiche, aprii la porta e mi gettai sul letto ripensando a quello che era successo nel ristorantedell'albergo. Amavo come mi aveva fissata, i suoi occhi sono profondi e azzurri ma di un'azzurro chierissimo. D'un tratto bussano alla porta, mi precipito ad aprire, ed era lì a fissarmi fuori dalla mia porta mi sorrise e mi porse il mio cellulare, forse l'avevo dimenticato sul tavolo, ma come faceva a sapere che soffe mio?? Ah... forse avrà visto la mia foto come sfondo. Aspettai che lui si allontanava per chiedere la porta e così feci, ritornai dentro, le mie amiche miguardavano nonci fu nessuna parola, nessun rumore era il silenzio a dominare la stanza finchè non mi arrivò un messaggio da un numeo non memorizzato in rubrica, quindi

"Cath!" urlò lui. [...] "Vuoi dirmi cosa hai fatto, lì a Londra? Sono passati cinque lunghi anni."
***
Nella sua testa, in quella di Catherine Jean Watson, vorticano miliardi di pensieri che si mischiano, e si perdono, ed entrano in altri, ed escono da altri. Nella grande villa di Zayn Malik, quel figo, a Londra.
"Lasciami, Zayn Malik." gli disse mentre lui la tirava a sé dalla cintura.
"Ma tu sai," rispose malizioso "che io voglio qualcosa di preciso da te."
Cominciò a sbatterla contro di lui, stringendole i seni e sussurrandole all'orecchio. "Forza." sussurrava lui con quella sua profonda voce maliziosa.

Lei era tra le mie braccia, mi avvolgeva con le gambe la vita e ci stavamo baciando con foga.
Le sue labbra sapevano di caramello e di vodka.
Due sapori mischiati, così intensi e contrastanti, sembravano perfette per me, mi riducevano in confusione, sembravano una droga di cui non potevo far a meno.
[...]
"Ciao Ros" esclamò contento lui.
"Horan, che ti porto ora?" sospirò la ragazza mentre si chinava sul quadernino.
"Che ne dici di una serata noi due soli?" domandò lui, cercando di ammaliarla.
"Ti piacerebbe, non ci contare biondo" esclamò lei allontanandosi prima di girarsi nuovamente e guardarlo "O dovrei dire finto biondo?" domandò.
[...]
Cosa avrei dovuto fare? Svegliarla?
Ma una volta che lei avesse aperto gli occhi cosa le avrei detto?
Le dovevo sussurrare parole dolci mentre le accarezzavo le guance?
[...]
Volevo solamente riprodurre questo giorno a ripetizione per poterlo rivivere in ogni istante e riassaggiare tutto ciò che è successo tra me e te, fra noi.
[...]
Io sono veramente, pazzamente profondamente, stupidamente, completamente innamorato e in qualche modo hai abbattuto tutti i miei muri perciò Rosalia dimmi che mi terrai con te per sempre perché io sono veramente, pazzamente, follemente, profondamente innamorato di te.

Sono dei capitoli brevi che parlano di un mondo diverso con personaggi diversi dal normale.
E' bello avere un ragazzo dolce e carino che si preoccupi di te, ma un misterioso cattivo ragazzo è molto più interessante.

-louis no ti prego non qui!!!- Si allontanò con una forza che non avevo mai notato prima.
Una lacrima le rigò il viso pallido che era una meraviglia per i miei occhi , scoppiò in un pianto diverso, una pianto di aura di qualcosa che poteva accadere. Quei suoi bellissimi occhi color blu mare e le sue guancie rosacee erano il paradiso per me. Devo capire cosa c'è che non va , cosa la rende triste e cosa la fa preoccupare così tanto da tremare come una foglia appena caduta dal ramo. Lo scoprirò!!!!!!!!

Franny è una ragazza californiana di 19 anni. E' una di quelle ragazze timide,che se ne stanno in disparte. Ha una casa in California,ma viaggia molto spesso durante i giorni festivi...non le piace stare in uno stesso posto per troppo tempo. Finché non trova quel posto in cui sente di poter stare per tutta la vita...o meglio,finché non trova quella persona con cui passerebbe tutta la sua vita.

Bhe che dire :)) E' la mia prima "Fan Fiction", la protagonista non sono io, ma la mia migliore amica...
Trama:
Era il 1994/1995 quando i miei genitori si incontrarono a New York.Mia madre viveva lì, studiava recitazione, e mio padre, invece, vi era alloggiato per lavoro. Si sono conosciuti per caso...
Ecco una piccolissima trama della storia, vi invito a entrare per sapere come andrà a finire ;)
spero vi possa piacere.

Alyson Payne 17 anni e una vita davanti.
Divertente, allegra, vivace, esuberante...la classica pazza.
Dal testo:
-Bene andrai a vivere da tuo fratello-
Già, mio fratello; Liam James Payne. Il ragazzo più rompicoglioni e dolce allo stesso tempo che esista sulla faccia della Terra. Siamo completamente diversi ed incredibilmente uguali, non potevo chiedere di meglio.
Lui vive a Bradford insieme ai suoi amici, i soliti malati mentali che si trovano in giro e, soprattutto, nei locali a luci rosse e magari con qualche cubista a fare chissà cosa.
Una storia all'insegna del divertimento, entrate e non ve ne pentirete!
*cambierò l'introduzione più avanti, appena avrò un'idea migliore

Scritto per Mary, basato sulla canzone By Chance (You & I) di J.R.A