Prima di tutto chiarisco che è una OS LARRY.
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Si amano, tanto, ma non possono, non possono essere ciò che sono realmente.
Odiano tutto ciò che devono fare a causa dei manager.
Amano stare insieme, i loro piccoli gesti nascosti.
- Lou.

Gli amori più belli sono quelli che durano per sempre, peccato che siamo anche i più rari. Qui una ragazza ne ha trovato uno che le ha cambiato la vita.

Guardava la pioggia scrosciare dalla finestra di camera sua, seduta sulla poltrona comoda con una copertina leggera sulle cosce ed una cioccolata calda tra le mani.
Due giorni.
Due giorni di pioggia incessante.
Il suo cellulare prese a vibrare d'un tratto sul comodino dove era riposto con cura e, per evitare scenate da parte dell' emittente della chiamata, decise di alzarsi e risponde, seppur con aria un po' assonnata. Diede una veloce occhiata al numero e tocco il tasto verde sullo schermo.

Jessy Jey:Io non posso averti perchè sono una fata! E le fate non possono innamorarsi degli esseri umani. Hai capito ora?!!? Perchè non posso amarti liberamente?Perchè posso solo desiderati senza mai averti?!?

Larry.

Una ragazza apparentemente perfetta sbattuta in collegio.
Un Malik che non sa resistere a del buon e sensazionale sesso.
Problemi di peso, ricerca della perfezione, feste, approcci con la droga e una piccola sbandata per degli occhi verdi.
Vi ho incuriosito? Spero di sì.
Non vi ho incuriosito? Che vi frega! Entrate lo stesso e lasciate una recensione. c:

«Dove vorresti vivere, Zayn?»
«Affianco a te, Liam.»
Ziam.

E ora sono qui, a ricordarmi di tutto questo, mentre tu guardi il mio migliore amico maschio con occhi sognanti.
L'amico che dovresti sposare, l'amico che ora odio, l'amico che dovrei essere io.
Una lacrima corre veloce come un fiume sulla mia guancia, ma io mi affretto ad asciugarla.

Ero  e sottolineo ERO,  la
ragazza più felice della terra,
fidanzato, tanti amici, fratelli premurosi, genitori attenti, ma
ovviamente era
come se tutto il mondo indossasse una maschera, per nascondersi da me,
da una
povera ragazza indifesa, come se si dovesse nascondere dalla 17enne di
nome
Hope

Sophie trova la forza di scegliere tra il suo sorriso e ciò che lei amava di più al mondo...

Chiuse gli occhi, sperando fosse l'ultima volta, implorando che tutte quelle voci nella sua testa cessassero di parlare, di riempirlo di critiche, di farlo odiare.
Un urlo, un boato, luci intermittenti..
Questo fu l'ultimo ricordo segnato nella mente di quel ragazzo.
Dopo questo, solo il buio.
-Niall Horan and Olly Murs-

"I neuroni avevano lasciato un ultimatum con scritto "torneremo quando smetterai di far fare il nostro lavoro alla fanciulla del piano di sotto""
SCRITTA A SCOPO SATIRICO

"Sai,la gente pensa che io e te chiusi in una stanza non dureremo più di 5 minuti senza fare sesso" le sussurro soffiando sulle sue labbra."sei volgare Harry e a me non piacciono le persone volgari" mi risponde con una voce dannatamente sensuale."Ah,non ti piaccio?quindi non ti piacciono nemmeno i miei occhi?"

Nostalgia. Dal greco “nòstos”, “ritorno” e “àlgos”, “dolore”. “Dolore del ritorno”.
Stato psicologico di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere, spesso ricordato in modo idealizzato.
~
Sai da dove deriva la parola “desiderio”? – chiese.
Harry rimase talmente spiazzato da quella domanda improvvisa e bizzarra che gli sfuggì una risata, la prima dopo quei due mesi e diciotto giorni. Uscì come un suono strano, roco, faticoso: Harry stesso ne rimase sorpreso.
No, non ne ho la minima idea – ammise, rispondendo a Zayn.

Che cos'è un sogno? Un momento perfetto mai vissuto.
A volte le parole s'inseguono le une alle altre e tutto ciò che hai bisogno di fare è metterle nero su bianco, così è nata questa one shot che è la storia di una ragazza, che incontra un ragazzo. Ma se tutto questo fosse solo un sogno? o forse c'è di più?
''Poi la porta del bagno si aprì e ne uscì un ragazzo piuttosto alto, riccioluto con due occhi verdi che ci si si poteva scorgere l’infinito. Rimasi incantata a lungo a guardarlo a capire se effettivamente era un sogno o la realtà.
«Jen lui è Harry » disse Mark presentandoli, lei lo salutò e poi disse qualcosa come: «Hai un volto famigliare ». Non sapevo se scoppiare a ridere o urlare, avevo la camera tappezzata di sue foto certo che era un volto famigliare!''