Questa Os mi è venuta in mente, così, improvvisamente, mentre ascoltavo Little Things.
‘Louis?’
‘Si?’ la guardo preoccupato.
‘No, niente’
‘Dimmi!’
‘Ti amo.’
‘Ti amo anche io piccola.’

-mamma non puoi sposarlo!
-tesoro,so che è difficile da accettare ma noi ci amiamo e poi da sola non ce la faccio,e siamo due adul..
-non voglio un altro padre!
-non sostituirà tuo padre..e poi suo figlio ha giusto uno o due anni piu di te.
-si,lo conosco..
eilis era pronta a tutto,insomma..dopo quello che aveva passato.
era sicura che uscita da quel maledetto posto che l'aveva resa cosi forte le cose sarebbero andate bene..o almeno meglio.
fino a quando sua madre non decide di risposarsi..

Avete presente quella voce in voi che a volte vi dice se fare o meno qualcosa? Bene, Steph quella voce non l’ha mai ascoltata. Neanche quando Zayn è entrato nella sua vita e la sua ‘coscienza’ le ha detto di lasciarlo perdere perché, per quanto dolce, un tipo come lui l’avrebbe solo fatta soffrire. Ma quando sei una sedicenne testarda, piena di sogni e follemente innamorata della libertà non ascolti niente e nessuno, fai di testa tua e nella testa di Steph era entrato Zayn Malik.

Era la prima volta che Harry Edward Styles indossava una sciarpa.
Una sciarpa grigia e batuffolosa stretta al collo.
Entrò con passo felpato,senza troppo dare nell'occhio,nella scuola che frequentava da tre anni,la 'London High School',dove andava anche il suo migliore amico,Louis.
Attraversò il corridoio diretto verso il suo armadietto,l'unico colorato ben in vista,accanto a quello del suo amico.

"Lo sai che ti amo e che farei di tutto pur di vederti felice.."disse il moro prendendole le mani.
"Ti amo anche io.. Solo che, se ami veramente una persona devi lasciarla andare.. Non rendere tutto più difficile" Kayla lo guardò intansamente accarezandogli una guancia.
"Non sei mai stata brava con gli addii.." Zayn ricacciò dentro l'ennesima lacrima amara che stava per solcargli il viso.
"Infatti non lo è. Vedilo come un arrivederci" gli sorrise dolcemente. Si avvicinò lentamente ed assaporò ancora quelle labbra,così morbide e buone.

Harry prese a parlare,dopo un po’ –mentre si toccava le labbra ancora umide-.
‘N-niall,perché lo hai fatto?’
‘Perché anche io lo sono’
Il riccio alzò un sopracciglio, era cosa?
‘Sei cosa?’
‘Innamorato di te.’

Sono qui. Sdraiato su questo letto, accanto a te. Fuori piove, il cielo è cupo e nuvoloso, ma il mio sole è proprio qui, accanto a me.

Scrivere una lettera non è mai stato facile, paura di sbagliare parole, sbagliare calligrafia. E soprattutto quando si tratta dei tuoi idoli .... Oh beh, peccato che non leggeranno mai i miei pensieri.
A Letter From My Heart. Qui troverete i miei pensieri in piccola parte ;) buona lettura.

Immaginate: I One Direction donne. Il che è abbastanza bizzarro, ma molto.
Dentro vi farete quattro risate! :)

-tu devi essere Perrie Edwards- mia sorella annuì solamente –bene sarai dopo queste ragazze:
Jesy Nelson, Jade Thirlwall e Leigh-Anne Pinnock-

"Ti amo" mi dice sorridendo."E' da otto mesi che spero che tu me lo dica...e io ti amo ancora come se fosse il tre Ottobre,se non di più" in questo momento la mia vita non potrebbe andare meglio di così.Il ragazzo migliore del mondo mi ama e me l'ha detto in questo posto splendido pieno di rose.Non scorderò mai questo giorno.C'è odore di pioggia e siamo in piedi davanti un centinaio di Rose rosse e bianche,ancora asciutti.Il vento mi fa flutture i capelli e le mie guance sono sicuramente arrossate dalla vicinanza di lui.Ormai è sera,mi rendo conto di essermi persa il tramonto e ne rimango delusa.Ho la sensazione che quei ultimi raggi di sole sarebbero stati davvero importanti, senza un motivo preciso, come le ultime gocce di Nutella nel barattolo."Resterai con me?" gli chiedo in un sussurro quasi sopraffatto dal cupo rombo di un tuono.Il vento ci avvolge, mandandomi una ciocca di capelli sugli occhi.Zayn mi stringe a se,è così vicino che sento il suo odore sulla mia pelle e i nostri respiri si mischiano."Per sempre" risponde lui.

C' era una volta, una splendida principessa dalle chiome bionde, che rilucevano al sole come oro, i suoi occhi, puri e chiari, rassomigliavano all'acqua più pura e cristallina, sgorgata tra le vette più alte.
Ella amava un principe di lontane lande:
SIR. LOUIS WILLIAM REGINALDO DA TOMLINSON.
Egli aveva occhi brillanti ed azzurri come i più pregiati zaffiri nascosti in una miniera segreta, le sue chiome castane incorniciavano il suo meraviglioso viso, sembrava un' opera d' arte... persino il suo didietro pareva scolpito con maestria dai più eccelsi scultori di terre sconosciute.. tutte le fanciulle invidiavano il suo destriero, sul quale si posavano quelle forme, perfettamente tonde e tanto desiderate.
UH, SCUSATE, HO SBAGLIATO STORIA.
Allora... dov'eravamo? Ah giusto..
Dobbiamo ricominciare, tutta un'altra realtà...

Fu il rumore di un vetro che si ruppe, a svegliarmi.
Mi precipitai nel bagno, e vidi Hope accasciata a terra, in lacrime.
Lo specchio del bagno era frantumato, e i pezzi a terra le graffiavano le ginocchia nude.
Corsi da lei, la mia Hope. L’ unica che amavo.

‘Adesso chiudi gli occhi e pensa a ciò che ti aspetteresti dal tuo ragazzo.’
Li chiudo e penso per qualche secondo, poi inizio a parlare.
-Io vorrei che mi facesse stare bene sempre, vorrei che fosse il mio punto di riferimento, vorrei potermi fidare di lui in qualsiasi situazione, vorrei non aver paura di sbagliare quando sono con lui, vorrei che fosse dolce e protettivo, ma anche simpatico e con una gran voglia di vivere.-
Resto ferma, ad occhi chiusi.
‘E conosci qualcuno che sia così?’ mi chiede la voce.
Subito mi appare il viso del mio migliore amico e mi spunta un sorriso sulle labbra.
‘Hai pensato a Liam, Haylay.’
-Sì- dico in un soffio, quasi sconvolta.

un ragazzo. un diario. una ragazza, noemi, e la sua storia,anzi la loro.
‘Caro diario, ciao!
Oggi è la prima volta che ti scrivo. Ieri era il mio compleanno e Louis, il mio fratellone, mi ha donato te in regalo.
Mi presento: sono Noemi, italiana di origini inglesi e mi sono trasferita a Doncaster all’età di un anno. I miei genitori si chiamavano George e Chiara. Perché parlo di loro al passato? Bhè ….devi sapere che loro sono morti in un incidente stradale, quando io avevo dieci anni. Eravamo i vicini della famiglia Tomlinson, che, saputo dell’accaduto, ha subito preso il mio affido e sono ormai cinque anni che vivo sotto il loro tetto.