Fino ad allora, però avrebbe continuato a correre e su un giorno fosse giunta la morte, sarebbe stato sul campo da calcio

La vita è un lungo viaggio, fatto di sogni ed aspettative per il domani, durante questo viaggio si incorre spesso ad ostacoli che sembrano insormontabili – e spesso lo sono. Gli Schneider: una famiglia per la quale il calcio è tutto. Un incomprensione in campo, che minerà il rapporto tra Thomas e Beatrix; un evento che sconvolgerà tutta la famiglia, che farà riavvicinare marito e moglie, ma che lascerà una ferita profonda nel cuore di tutti; un giovane e promettente campione – già affermato calcisticamente – al quale la vita arride, con molti progetti per il futuro, assieme alla sua fidanzata: è questa la meravigliosa vita di Bernd Schneider, stella del Bayer Leverkusn. E poi c’è lui, il piccolo campione di famiglia: Karl Heinz Schneider – astro esordiente quattordicenne è già il Kaiser del calcio europeo – forse ancora un po’ immaturo e scapestrato, magari anche arrogante e presuntuoso, ma deve ancora crescere – forse più nella vita che nel calcio. Una semplice ragazza – venuta da lontano – gli farà mettere la testa a posto, inconsapevolmente, facendolo innamorare: la sua Starlet, che con tutta la sua dolcezza e forza d’animo, lo aiuterà a superare quell’orribile periodo che gli sconvolgerà per sempre la vita.

Rivivo nelle mia mente il momento. Prima di entrare in casa mi blocca. -Posso fare una cosa?-
mi chiede fissandomi intensamente. Io non rispondo perché non ho la più pallida idea di cosa
ha in mente. -Posso?- mi chiede nuovamente. Curiosa come sono annuisco. La sua mano va alle
mie bacchette ed in un niente le toglie liberando i miei capelli. Istintivamente muovo la testa
per scuoterli. -Quando ti troveranno marito, ricordati di legarli così. – mi dice deglutendo.
-Non cerco un marito- rispondo io in un sussurro. Mi guarda curioso
-Cerco il marito. Non un marito-

La Generazione d’Oro cresce, trova l’amore e mette su famiglia. Il matrimonio di Tsubasa e Sanae è folle e superaffollato, quello di Matsuyama è sobrio nonostante gli sforzi degli invitati, Ishizaki decide di fare le cose mezze di nascosto. Hyuga progetta.
Genzo augura ai suoi amici ogni bene. Lui aspetta. (Genzo/Karl).

Allora, io non so come mi sia uscita questa... cosa.
Munemasa Katagiri mi ha sempre dato l'idea del cospiratore, con quei modi di fare e gli occhiali da sole. Poi, mi passano alcune immagini del manga e scopro una versione più figa di Ed Warner/Ken Wakashimazu con una cicatrice sull'occhio.
E questo, nella mia testa malata, lo rende simile a Roberto. Entrambi affascinati dalla vitalità di Tsubasa, entrambi ex giocatori con problemi di vista...
Bene, ho provato a immaginare un momento di avvicinamento tra i due, in cui, finalmente, il nostro cospiratore abbassa le armi.

I loro occhi si incatenano. -Tieni- Holly le passa gli ultimi fogli. Lei non dice nulla.
Li prende facendo attenzione a non sfioralo. Non dice nulla. Sorride come solo lei sa sorridergli.
Lo vedo. Mio figlio aggrotta la fronte come se cercasse di ricordare. Lei sorride di più.
Se ne va lasciandolo li imbambolato. Lui la segue con lo sguardo.
Ritornare a casa non potrà che fare bene a mio figlio.

Karl è gay, Genzo è asessuale.
Sono molto innamorati (e Kaltz è da qualche parte a ridere di loro).

Improvvisamente arriva a Nankatsu la cugina di Tsubasa, timida ed introversa ma grande appassionata di calcio e con un'occhio da critica calcistica scoperto per caso da Misugi e Yayoi.
Una visita di pochi mesi ma sufficienti a cambiarla e farle prendere decisioni importanti per il futuro grazie a Sanae e a Misaki che la aiutano a conoscersi meglio ed essere più sicura di se stessa e pronta ad affrontare sempre sfide nuove.

Un messaggio di auguri scritto all'ultimo.
Dedicata al falco della nazionale giovanile Under 19.

Un aeroporto in Europa, due compagni di nazionale

Naoko, per Kojiro, sarà sempre la sua sorellina. In lei però c’è molto altro ed è forse il momento di guardarla davvero. Non ha ancora capito, però, che anche Naoko, lo vede a modo suo…

Cosa vuoi fare da grande?
Una domanda posta da bambini, che da adulti sa sempre tornare, per farci guardare sia indietro che avanti. E tirare qualche somma.
Yuzo ne spolvera qualcuna dal cassetto, il giorno del suo compleanno, mentre dabbasso dei genitori sono pronti a far festa, e Mamoru...
... Mamoru c'è. Sempre.

"Il pallone colpì con forza uno dei mattoni del muro, rimbalzando in maniera irregolare.
Shingo controllò il rimbalzo, il sudore che gli imperlava la fronte e gli scendeva sul viso. Con un gesto nervoso si passò il braccio sul volto, evitando che gli entrasse negli occhi.
Che. Schifo. Di. Giornata. Pensò il ragazzo mentre caricava contro i manichini che aveva costruito come compagni di allenamento, caricando una spallata ogni parola."
Scritta per il compleanno del nostro Principe del Sole.

Le dico addio qui, su questo campo che ci ha visto crescere, ci ha visto innamorarci,
ci ha visto sfiorarci e baciarci le prime volte impacciati poi sempre più audaci.
Forse è giusto così, il cerchio si chiude nel luogo esatto dove si è aperto...
Cosa porterà le loro vite a districarsi?
Il loro cammino insieme è davvero concluso o il Destino se è Destino li riporterà nuovamente sullo stesso campo da calcio?

Yuzo guardò il sacchettino appena consegnato dal corriere. Già pagato, indirizzo giusto.
[Buon compleanno, Yucchan! Dedicata a Mela, per ovvi motivi!]