Un piccolo momento WangXian post fine della novel!
Un amore così grande che anche una certa Yao non riesce a non celebrare.
"Mentre canto la luna è pensierosa
Mentre danzo l’ombra volteggia.
Lieto degli amici quando veglio
Cessa l’armonia nell’ebbrezza.
Nella ricerca di un’amicizia eterna
Ci incontreremo nuovamente nella vastità del cielo."
Questa One Shot partecipa al Writober 2020 di Fanwriter.it

Sorrise allo specchio: il dente scheggiato che spuntava sul lato destro, quello che aveva avuto in regalo a dieci anni, gli restituiva qualcosa per potersi definire se stesso.
[accenni Xiao Xingchen/Xue Yang] ~ Scritta per il "Writober" indetto da Fanwriter.it! || Scritta per la challenge "Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo" indetta da Torre di Carta

“Come stai?”
[...]
“Come vuoi che si stia in carcere? Come vuoi che io stia senza di te?”

Non si era ancora alzato, e non aveva nemmeno intenzione di farlo presto. Le sue labbra non potevano curvarsi all'insù neppure con un grande sforzo di volontà, in quel momento. I suoi occhioni sembravano ancora più grandi con tutte quelle lacrime.
Forse per quella macchia sarebbe stato rimproverato anche a casa, ma perché? Perché erano tutti così cattivi?

"Ho visto troppe cose in questo mondo e ho scoperto quanto sia privo di misericordia.
Bruciato fino alla morte, spero ci sia una prossima vita al fianco di Yi"
看遍千景最是人间无情
焚尽此生愿来世同仪

A quel punto, la prima cosa che gli venne da fare fu girarsi verso il lato opposto del letto per vedere se Lan Wangji stesse ancora al suo fianco o se l’incensiere li avesse divisi momentaneamente per poi farli ricongiungere dopo, come spesso accadeva.
Ebbene, l’incensiere non li aveva divisi. Lan Wangji giaceva addormentato al suo fianco solo che suo marito, steso tra quelle lenzuola pregiate, non era lo stesso di sempre. La sua bellezza era indubbia, candida ed elegante e senza eguali, ma il suo viso era più gentile. La linea del naso era più morbida e quella della mascella più tonda.
[Wangxian Canonverse. Ispirato ai capitoli extra della novel intitolati "Incense burner"]

Gli racconti l’estate del novantotto. Lui ti ascolta, batte le mani felice e dice: “Che coincidenza, lì ci andai con mio marito. Le somiglia, sa? Come ha detto che si chiama?”
Lui ti sorride gentile.
Ti guarda ma non ti vede più.

Drabble su Lan Wanji

A destarlo dal suo riposo non furono le solite urla del fratellastro, ma qualcosa di soffice che gli solleticò le narici, costringendolo a starnutire. Indispettito da un’interruzione così fastidiosa del suo sonno, aprì gli occhi quel tanto che bastava per capire cosa lo avesse svegliato.
L’unica cosa che vide fu il bianco.
Gli ci volle qualche secondo per riportare alla memoria gli avvenimenti della notte prima, ma, quando la sua mente elaborò i ricordi, si rese finalmente conto di ciò che stava succedendo.
Assonnato, sbadigliò prima di sollevare il capo dal guanciale.
Il lupo bianco gli stava accoccolato di fianco, occupando gran parte del letto con il suo grande corpo caldo.
-
WolfAU
[WangXian]

[Traduzione, Lan Wangji/Wei Wuxian, Modern!AU]
Wei Wuxian e Lan Wangji fanno pratica a baciare. L’uno… con l’altro.

'Non perdere tempo', dovrebbe essere il motto da seguire.
Ma è un'arma a doppio taglio, in quest'estate che corre veloce, fatta di ricordi da scolpire e note da ballare ridendo, al chiaro di una falce riflessa fra i flutti.

Lacrime che rigano le gote ma un sorriso che sboccia, mani che si allungano per prendere quel cucciolo, gesti delicati dove prima vi è stata distruzione, di quei cocci ancora sparsi a terra.
Tanto piccolo quanto fragile, come lui, ma forte come spera un giorno di diventare.

Alcune cose vanno chieste, perché la verità stupisce più dell'immaginazione, se a dirla è qualcuno che amiamo con tutto il cuore. Perciò domandare non è mai un errore.
-Perché non mi hai seguito a Yunmeng, quella volta?-
Già Lan Zhan, perché non l'hai fatto?
-
[WangXian]

{Buon compleanno Lan JingYi}
.
Un lieve sospiro lasciò le labbra del capo discepolo, mano che si poggiò delicata su quella spalla tesa.
Sempre così ogni volta che si incontravano, il dover gestire quei caratteri forti inevitabilmente opposti.