E dopo una settimana stravolgente, non avrei potuto chiedere modo migliore d'iniziare questa mia unica giornata libera.
Un capitolo con un titolo del genere non poteva che essere tanto, no? Io farei anche un minuti di silenzio, ferma a contemplarlo.
Sai cosa? sto scorrendo un po' il capitolo per cercare di capire quale sia stato il paragrafo che più ho apprezzato e come sempre la scelta è decisamente ardua.
Per la misera, cerca di comprendermi: ognuno di essi contiene almeno una perla, un diamante... mah, dopo un'attenta riflessione, ecco il paragrafo dal quale comincerò:
Pansy (e Blaise). Mai giudicare un libro dalla copertina... l'abito non fa il monaco... l'apparenza inganna. Ho trattato questi temi proprio l'altro ieri.
Per me, oggi, questo è stato il paragrafo più impegnativo. Pansy non fa "da protagonista" molto spesso, ma ti riesce bene, l'ho già detto, quindi riesco sempre ad apprezzarla, comunque... ma questa volta... questa volta hai superato te stesso, miseriaccia. Ci sono tantissimi piccoli dettagli in questo paragrafo: vedere (leggere) quanto forte fosse il loro legame, quanto (e non importa di che Casa tu sia) la Sala Grande è casa per tutti, quanto si cambia o... si deve cambiare.
Stilisticamente ho amato come hai scelto di descrivere il gruppo, gli aggettivi e le parole che hai usato.
Soggettivamente... mi ha colpito tutto, mi ha colpita questa ragazza che: "I tempi del trucco sbavato erano finiti, sebbene si ostinassero a tornare." e mi sento in colpa per non aver mai pensato che potesse esserci dietro qualcosa. Grazie indice, ora la guarderò con occhi diversi :)
Spendo un paio di parole anche per il co-addormentato-protagonista del paragrafo, Blaise. Perché tu non racconti ogni istante di quello che accade, saltando da un paragrafo all'altro lasci indietro dei piccoli spazi temporali che riesci ugualmente a farci arrivare, in maniera tremendamente incisiva. Sono pazza del tuo stile, non solo per la conoscenza che hai della lingua italiana, ma per come la sai sfruttare. Sei preciso, affilato, lapidario (in tutti quei sensi che questa parola può assumere)... e così scopriamo di un Blaise distrutto, che si da sempre la colpa, che non abbiamo visto bere e bere e bere ancora bicchieri dopo bicchieri d'incendiario, ma che riesce lo stesso a trasmetterci il suo dolore. E colgo dunque questo Blaise che si sente colpevole per continuare con Draco, che invece, per quanto lo abbia cacciato, non gli da affatto tutte le colpe che il suo amico si sente pesare sulle spalle.
Ora, dovrai perdonarmi (sarai capace di farlo?) se non riesco ad esprimere con correttezza e pienezza quello che ho provato leggendo, ma... il fatto che Blaise si senta in colpa perchè ritiene d'aver abbandonato il suo migliore amico nel momento del bisogno, mentre Draco gli è infinitamente grato per averlo salvato e trattenuto tante volte... mi fa comprendere quanto forte sia il loro legame. Draco, specie nel primo paragrafo l'ho trovato... pieno.
Non so se sia la parola giusta, ma, in un certo senso è come se ci avessi dato modo di conoscere un altra parte di lui. Mi piace, tanto. Le parole che hai scelto d'usare, le circostanze e pensieri che hai deciso di raccontare, rendono l'apertura di questo capitolo molto profonda, commovente.
Beh, insomma, arrivata a questo punto escludere Harry mi sembra un po' cattivo, vero?
Questo Potter così rassicurante, così di poche parole (poche ma buone, no?), capace di zittire le mille voci di Draco e spiazzarlo, sorprenderlo, sempre e comunque, in ogni caso, quando meno se lo aspetta, quando l'ex-Serpeverde sembra convinto di saper la risposta che l'ex-Grifondoro gli darà.
Ottima trovata, devo dar atto ai pensieri di Draco, quella di Harry. E qui, sul diario, ancora una volta sono rimasta spiazzata dalla tua capacità di rendere tuoi tutti i personaggi. "la Granger" pensa ci sia un parole d'ordine e lo penavo anche io, per tutte le teiere di Merlino!
Era una teoria che filava più che dritta, poi però arriva Malfoy e butta giù il castello senza il minimo sforzo... Accidenti, questa faccenda del diario mi sta prendendo troppo.
Ed è così che arrivo al paragrafo che mi manca. Saggia Hermione, magnifico Ronald. Ron, te l'ho già detto ma non mi stancherò mai di farlo, ti riesce che è una meraviglia e, anche se non ci crederai, Herm la gestisci proprio bene, sia da sola, che quando è al suo fianco. C'è chi non li apprezza come coppia, a me sinceramente piacciono parecchio e mi unisco alle ultime parole di Ron.
Cosa aggiungere? Guarda, ho lasciato indietro un paio di cose, citazioni, più che altro, che mi hanno colpita e che ho trovato di spicco rispetto a tutto il resto del capitolo ma che non ti riporto altrimenti rischierei di essere bannata. Ti basti sapere che se Harry riesce sempre a sorprendere Draco, tu riesci sempre a sorprendere me.
Ah, un'ultima cosa! Non ricordo se te l'ho già detto, nel caso te lo ripeto (ma tanto stai tranquilli che te lo ritroverai nuovamente scritto XD):
sai cosa rende questa tua storia tanto di successo?
Sì, no, ora non parlo di te, no, non parlo nemmeno del tuo stile e... no, nemmeno della tua bravura. Nah, ancora no, non è la tua mente e le due dannate idee con annessi colpi di scena. Uff, no, non sono nemmeno i personaggi, no, non è l'ambiente e no ancora, non sono i fatti né la trama (quasi).
Drarry. Una coppia che spacca in due. O ti piace o la detesti. E tu invece sai farla amare a tutti e sai perchè? Perchè racconti come inizia.
Ecco che cos'è che rende unica Les Choix.
_"quel passo necessario che ci consentisse di lasciarsi tutto alle spalle" --> gli consentisse;
_"Si era negato così ostinatamente persino a ste stesso" --> se stesso
_"Si disse che se concentrarsi su qualcosa di concreto avrebbe aiutato." --> quel se non è di troppo?
direi che vado a leggere i messaggi,
un bacio :*
W. |