Recensioni per
Neve
di LeFleurDuMal

Questa storia ha ottenuto 225 recensioni.
Positive : 225
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
17/09/08, ore 00:25

Appena ho visto che avevi aggiornato sono saltata dalla sedia!*_* Insomma la tua firma è una garanzia. e come sempre sono sicura che avrai deliziato mooolte lettrici oltre che la sottoscritta! Non so come mai il capitolo mi trasmetteva quasi una sorta di malinconia... diciamo una sensazione strana che solo tu e le tue storie mi riuscite a trasmettere. *_* Il tuo stile è unico... brava. Infinitamente brava.

Recensore Veterano
16/09/08, ore 16:52

[“Mi complimento con voi. La Siberia è ancora intatta e le montagne sono ancora al loro posto. Bravi.”] waaaaaaaaaaaaaahahahah XD Davvero bello, questo capitolo. Però, sebbene nell’atmosfera rilassata, rimano l’inquietudine. L’amarezza, perché Isaac non sa cosa troverà, nel nome del Kraken. Non può immaginarlo, e a noi che *sappiamo* fa ancora più male. Bravissima come al solito. Un bacione ^^

Recensore Junior
16/09/08, ore 16:48

Amo persino il modo in cui lo fai camminare, Camus. Davvero. XD

zOMFGWTF COSA PENSAVI DI FARE CON QUELLA CITAZIONE!!???1*rooooooll*QUOTE!!! XDDD Ho rovinato la drammaticità di un capitolo intero! XDDDDDDDDDDD LEVALA!!!

Recensore Junior
06/09/08, ore 15:20
Cap. 1:

la sto leggendo piano piano....sei bravissima!!

Recensore Junior
27/08/08, ore 15:00

Eccomi di nuovo a commentare!!! *___* Ma questa fanfic è troppo meravigliosa...^^ Ogni volta che la leggo e la rileggo le emozioni che riesce a trasmettermi non si affievoliscono, anzi... Il fatto che il tutto si svolge nelle lande spoglie e fredde della Siberia, e nonostante ciò sei riuscita a conferire alla storia una travolgente ondata di emozioni coinvolgenti e affascinanti, gli stessi personaggi sembrano brillare di luce anche quando li ritrai in atteggiamenti quotidini. E' la magia di questa FF!!! OK,OK... ho finito!! Spero che continuerai ad allietarci con le tue storie ancora per molto tempo... Saluti...

Recensore Veterano
26/08/08, ore 20:20

tu sublimi la prosa e la fai diventare poesia. Non trovo altro modo per definire il tuo stile narrativo, delicato, intrignte, a tratti evocativo. In questo capitolo in particolare, hai dato una sirena (più o meno esplicitamente)a quasi tutti i personaggi che vi sono apparsi. Camus sta acquistando, filtrato dal tuo sguardo e sotto i tocchi della tua penna virtuale, le stesse sfaccettature di un diamante: tutte diversissime, tutte coesistenti e tutte reali. Il tuo Camus non è solo il Saint, ma è anche il ragazzo innamorato, l'uomo che è dovuto diventare bruciando le tappe, il bambino a cui ha dovuto rinunciare, una persona che non sa ben esprimere i suoi sentimenti e che maschera la dolce gentilezza del suo cuore con frasi brusche e atteggiamenti rudi... Che dire? Adoro così tanto questa storia che rischio di perdere di obbiettività, ma è un piacere lasciarsi avvolgere e stregare dalle atmosfere che sei in grado di creare!

Recensore Veterano
24/08/08, ore 16:52

l'emozione che hai creato con questa storia prosegue aumentando! il paradiso di ghiaccio in cui si è trasformata l'inospitale terra dell'allenamento dei "pulcini" è sempre più affascinante!!! abituati pure ai complimenti cicci, te li meriti tutti!!!!!!1 aggiorna prestissimo che sono troppo curiosaaaaaaaaa!

Recensore Junior
24/08/08, ore 12:46

Pur continuando a mantenere la sua immagine estremamente controllata, terribilmente elegante, apparentemente fredda, di capitolo in capitolo è come se illuminassi il personaggio di Camus attraverso luci diverse proprio per mostrarci la sua complessa personalità. Al Camus cavaliere si accosta quindi il Camus mago, capace di "domare le fate di Siberia". Al Camus guerriero valoroso e temibile, che grazie alle energie fredde è capace di togliere la vita, si accosta il Camus sciamano, capace di dare la vita in un contesto dominato da quelle stesse energie fredde. Al Camus amante, capace di farsi travolgere dalla passione ma al tempo stesso quasi pudico proprio per la purezza dei sentimenti che lo uniscono a Milo si accosta il Camus padre, che teme per la vita dei suoi allievi-figli e che proprio come se fossero la sua stessa carne sulla vita di uno di essi ha un terribile presentimento, o meglio, una "macabra certezza". Ritengo che tu abbia ben sviluppato un altro aspetto della personalità di questo personaggio presente nel manga anche se mai troppo esplicitata, ovvero che per Isaac e Hyoga Camus è stato davvero alla stregua di una figura paterna così come per il cavaliere d' oro dell' Acquario i due sono stati quasi dei figli adottivi e la conferma è nella tragica evoluzione che caratterizzarà poi i rapporti tra i tre. Il maestro di Ikki di Phoenix è stato un carnefice dello spirito, i maestri di Seiya e Shun sono, appunto, maestri, guide nel senso più alto del termine, Aioros è per Aioria maestro e fratello ma credo (e mi si corregga se sbaglio) che solo nel caso di Camus, Isaac e Hyoga si possa parlare di rapporto quasi familiare, tant' è che in molti contesti amatoriali dedicati a Saint Seiya si fa loro riferimento come alla "famiglia dei ghiacci". Il che dimostra ancora una volta come limitante sia l' aggettivo "freddo" in riferimento a Camus, l' ho già detto in precedenza e qui ho modo di ripeterlo. Il discorso fatto sul cavaliere dell' Acquario può esser fatto anche sul personaggio di Natassja, che in questo capitolo vediamo subire nell' immaginario di Hyoga, un immaginario alimentato dal ricordo di dorate sceneggiature ed un paesaggio dove è il bianco, il bianco delle vesti delle fate e del volto di principesse russe annegate a dominare ,un processo di trasfigurazione tale da subire un ribaltamento speculare nei valori che questa immagine porta nell' animo di Hyoga. Natassja non è più il ricordo di una madre, il fantasma di una principessa russa: essa è diventata una sirena che col suo canto attira il figlio nella profondità delle acque e quindi impedisce al figlio stesso di emergere da queste acque, stringendo legami fantasma, o megli, facendo stringere a Hyoga legami con un fantasma che lo attira verso il basso e gli impedisce di volare come un cigno. Quando smette di essere il ricordo di una madre e l' immagine di una principessa Natassja si trasforma in una sirena, un personaggio "negativo" che blocca Hyoga, gli impedisce di crescere e contro il quale si accanirà Camus. Il maestro-padre cercherà di spezzare i legami che l' allievo-figlio ha stretto con la madre-sirena. Ovviamente non è passata inosservata la breve comparsa di Aioria e mi hanno fatta sorridere le insinuazioni di Milo circa il suo interesse per Marin (a mio parere Aioria e Marin sono la coppia, non yaoi, più bella di Saint Seiya ^^). Sull' incontro (e ciò che ne segue) di camus e Milo non ho nulla da dire se non che il mio cuore di Milo&Camus addicted si nutre di queste scene e che anche questa volta hai dato prova di saper unire, anche se attraverso immagini appena accennate, sensualismo e raffinatezza: sei degna del nome che porti, LeFleurDuMal! Concludo dicendo che mi ha molto interessata il tuo desiderio di soffermarti maggiormente sui rapporti tra Isaac e Poseidon: Isaac mi piace molto come personaggio e sono curiosissima di leggere il modo in cui ricostruirai e approfondirai le modalità che lo hanno portato ad essere un generale degli abissi ^^

Recensore Junior
23/08/08, ore 18:20

Oramai sto diventando una tua recensitrice assidua!!^^''' Tuttavia sono convinta che tu sia un'autrice geniale e considero "Neve" il tuo capolavoro! Quest'ultimo capitolo è - come i precedenti- una piccola meraviglia: Ho adorato soprattutto l'incontro tra Camus e Milo...descritto in modo delicato ed emozionante!^_- (Colgo,infine, l'occasione per invitarti a continuare la fanfic "Il Canto delle Cicale" della quale aspetto impazientemente il seguito.)^^ Ci si sente al prossimo capitolo...

Recensore Veterano
23/08/08, ore 16:55

La sirena è quasi più inquietante della nave. Lo è in maniera meno grottesca, più sottile e melliflua –più pericolosa, quindi. Come le VERE sirene, altro che le graziose cosine mezze pesce. Le VERE sirene, i mostri divoratori di uomini che possono far impazzire anche gli Eroi. Il richiamo della madre –o meglio, del suo ricordo, perché Natassia non vorrebbe che suo figlio andasse in quei luoghi- per Hyoga ha lo stesso effetto, e per questo l’immagine è come al solito perfetta ed azzeccata. Ti odio un po’. çòç Complimentoni. ^^ P.S: Oh, mi pare di aver notato alla fine un riferimento a Sorrento, sbaglio?

Recensore Veterano
01/07/08, ore 20:47

Tesoro, tu e la tua storia siete state un toccasana per i miei poveri nervi martoriati dal caldo e dallo studio. Leggere della “famigliola dei ghiacci” mi ha donato un po’d i refrigerio… Questa storia è sempre più appassionante! Nonostante sapessi già che la nave di Natassia sarebbe rimasta lì , ho seguito speranzosa il ragionamento di Camus e ho esultato sulla sua decisione di non farla sprofondare. L’intreccio tra passto , presente e futuro rende il ritmo del racconto incalzante e poi la psicologia dei personaggi è trattata benissimo e i tratti di personalità emergono fin dai dettagli più piccoli e che possono apparire insignificanti. Camus dovrà tornare al Santuario per qualche giorno? Questo significa un nuovo incontro con Miluccio! Non vedo l’ora di leggerlo… Comunque Camus che si mette a far nascere i bambini l’ho trovato originalissimo. In genere è rappresentato come il tipico ghiacciolo a cui tutto scivola addosso ma vederlo nei panni di nutrice lo ha reso dolcissimo! Benvenuto a Jacov, quindi. Ti mando un bacio!

Nuovo recensore
30/06/08, ore 15:29

Non sai quanto questa storia mi tocchi da vicino, sempre di più, ad ogni capitolo che scrivi. Mi sento come uno spettatore che quarda e sente, che si ribella ai vincoli che impone la lettura e partecipa attivo alla scena assaporandone appieno le mille sfaccettature. Bravissima.

Recensore Veterano
30/06/08, ore 12:13

wow che bel capitolo!!!!!!! ma come fai a rendere l'atmosfera così dolce e ruvida allo stesso tempo? non mi stancherò mai di dirti quanto tu sia brava a scrivere e quanto i tuoi personaggi siano perfettamente, e dico PERFETTAMENTE caratterizzati, reali, vividi, favolosi insomma! è tutto bellissimo, davvero, emozionante e rilassante, mi sembra di vedere ciò che scrivi all'interno di una di quelle sfere con la neve, hai presente? io ne avevo una da piccola, con un trenino e un carillon, e lo vedevi correre in una bufera di polistirolo... qui è lo stesso, le immagini sembrano sfuocate dal vento nevoso, ma allo stesso tempo nitide e avvolgenti...complimenti, davvero, aspetto con ansia il prossimo capitolo!!!! un bacione tessoro! p.s ha senso la recensione??? spero di sì... hehe! bacio!

Recensore Junior
29/06/08, ore 18:13

Io voglio avvisarti, questa fanfic quando sarà conclusa... No, ma non ti avviso proprio, guarda. Vediamo, che dire. Devo quotare i recensori qui sotto ed elogiarti con passione per le tue scelte, come sempre. Ho sempre più bisogno delle tue parole. E detto ciò... posso solo aggiungere all'eccellente recensione di Damaris l'osservazione che i toni fiabeschi che sorgono spontanei dalla storia che vai scrivendo sono quanto di più adatto alla terra che vai ritraendo. Miti e storie s'intrecciano col Mito e la Storia per eccellenza, e con la voce dell'uomo. L'uomo e null'altro, come sempre. Personaggi anzi uomini e donne distantissimi eppure tangibili sotto gli occhi e le dita, che ami disperatamente e con ogni più picola fibra di te stesso. Grazie per questa storia e per i continui aggiornamenti, che stai facendo amare con intensità inimmaginabile. :*

Recensore Junior
29/06/08, ore 17:15

Quest' ultimo capitolo inizia con una affermazione quasi lapidaria: -Nel mare di Peveck, sotto un grosso strato di ghiaccio, c’era una nave-. Nella sua nuda e cruda oggettività appare quasi una sentenza. Per Hyoga ma, se vogliamo, anche per Camus. Perchè l' immagine di quella nave a Hyoga rimane negli occhi anche durante l' ultimo, fatale, combattimento contro il suo maestro, a dispetto di quello che Camus avrebbe voluto fosse la sua prima lezione: - Un guerriero che mostra debolezza è un guerriero che è destinato ad essere sconfitto-. Fa uno strano effetto leggere tali affermazioni di Camus, in quanto chi legge inevitabilmente non può fare a meno di pensare che come Natassia è stata la "debolezza" di Hyoga, Hyoga è stato la "debolezza" di Camus in un certo qual modo. Mi permetto di concordare pienamente con Shinji sia circa l' interpretazione che dà della nave sia riguardo il perfetto ribaltamento speculare riscontrabile tra la prima parte del capitolo, dove è la morte, anche se non esplicitata se non nella consapevolezza della presenza del corpo di Natassia nella nave, a palesare la sua presenza e l' ultima parte, in cui Camus contribuisce a far nascere il bambino. Ma quante virtù ha questo bel francese?!! ^_^ La stessa affermazione con cui si apre questo capitolo, però, sembra quasi l' incipit di una favola. Ed effettivamente, anche se non in modo evidente, ci sono alcuni momenti in Neve che ricordano un pò le vecchie favole. Camus il Mago della Neve. Natassia la regina solitaria di una nave in cui sembra danzare, pur senza vita, al ritmo delle freddi onde. Hyoga che da "brutto anatroccolo" percorre un processo formativo le lo porterà ad essere un cigno. Neve è da questo punto di vista un piccolo tributo alla narrazione favolistica!. Termino con una domanda: la scena in cui Hyoga e Isaac nuotano nelle acque di Peveck voleva essere anche un lontano cenno a quello che sarà il futuro di Isaac, generale degli abissi al servizio di Nettuno? Io l' ho interpretata in questo modo ^^.