tesoro mi si è sciolto il cuore con questo capitolo... leggere dello scontro tra milo e hyoga, delle parole del cigno così dolci e pure in mezzo a tantà crudeltà... il parallelismo tra passato e futuro, tra il sogno di un hyoga bambino e il suo scontro lle dodici case è assolutamente perfetto, ti adoro come adoro le tue parole, così dolci e perfettamente sposate l'una all'altra da sembrare una lunga carezza! sei spettacolare, davvero, hai una cura quando scrivi che non ho mai notato in nessun'altro, bravissima come sempre!!!!!! un bacione!!!!!!! e ovviamente aggiorna presto ^_^!

Camus sembra davvero un mago...fa venire voglia di cose tenere e antiche...mi piace leggerti

[un giorno ne avrebbe usata una durante uno scontro, per definire un Silver Saint, lasciando a bocca aperta uno sconvolto Ikki di Phoenix.] XDDDDDDDDDDDDDD Non posso dire altro rispetto a quello che ti ho già detto in precedenza. Che è bellissima, che la dolcezza si fonde con l’amarezza per diventare sogno. Questo capitolo pare un sogno limpido di un bambino, frammisto di ricordi. E perfettamente simmetrico ed oculato, come l’analisi delle decadi. Complimenti, mi hai emozionato come al solito. Un bacio<3

Kalispera, scrittrice. Ecco, hai appena ricevuto un pensiero in posta prioritaria tutto per te (se ci fosse sotto mano il mio compagno di viaggio questo commento te lo farei scrivere in greco, dato che lui, maledetto, lo sa scrivere e parlare manco fosse un dialettuccio da niente..così sarebbe più scenografico!): un gran bel sole che picchia e non te ne accorgi, vento forte dovunque e mare di un blu così blu che ti rimane nel cuore, questo è certo. E l'Acropoli e tutti i tempietti sparsi in giro senza nessuno che li consideri. Fai finta che questa sia una cartolina, perchè ti ho pensata, mentre ero via. O meglio, non sapevo come fare a portarti qualcosa di tutto come avevo promesso, anche se sono una mezza, no, no, totale estranea. Ho tardato a farmi viva, un pò perchè non sapevo dove e come raggiungerti (no, in verità ho fatto un giretto sul tuo blog, ma mi sentivo invadente e quindi ho evitato di lasciare tracce del mio passaggio), un pò perchè questa è una delle famose tue fanfiction che ho letto da latitante, senza commentare (e quindi ho passato qualche ora a iniettarmi una dose sufficiente di sensi di colpa per il fatto di risponderti con un messaggio che non c'entrasse nulla con l'utilità dello spazio commenti), un pò perchè ho avuto uno spiacevole inconveniente da risolvere che mi ha tenuta bella lontana da casa ancora per qualche giorno dopo il mio ritorno. Ecco, per sdebitarmi ho detto alla Grecia e tutto quel che di magico c'è in quel posto di aspettarti, così che quando avrai l'occasione di andarci di persona saprà accoglierti meravigliosamente come sempre, come ha fatto con me tutte le volte. Mi scuso per aver piazzato questo popò di intervento qui, dove non c'entrava e ho anche letto il tuo messaggio nel capitolo precedente, per cui alle scuse unisco i ringraziamenti! Ci sentiamo presto, prometto che la smetterò di occupare spazio con i fatti miei e inizierò davvero a fare l'utente che recensisce, tempo di riprendere il filo di tutto e leggere quel che mi è rimasto indietro in un mese d'assenza. Baci, Chiara

Molto bello anche questo capitolo, mi piace questa continua alternanza tra passato e presente, mi piace come riesci ad armonizzare bene i passaggi^^ Ho adorato il pezzo dell'arrivo di Milo in Siberia e gli sguardi che Hyoga lancia alla sua futura costellazione^^ Forse Isaac innamorato mi piace un po' meno, perché io la vedo un po' in un altro modo ma non si discute la bellezza di quest'opera ed il modo in cui tu ti rapporti con i nostri saints, bravissima^*^

questo chap mi ha fatto una paura terribile....ho visto l'immagine come in un film e sembrava uscisse dallo schermo del foglio. la mamma di Hyoga è dolcissima e nel cartone mi stava perfino antipatica quasi, perche' o e' difficile da capire come personaggio, ma qui e' umanissima e si fa davvero amare...sono contenta di averla letta...grazie

E' proprio da Milo fare una sortita all'isba con una bracciata di mandarini e pensare solo sulla soglia a quanto si arrabbierà Camus. Quanto li amo. Temo il momento in cui, finita questa storia, resterò orfana di un amore così. Che tristezza.

Mi ha reso davvero entusiasta l' apprendere che hai deciso di dedicare ulteriore attenzione al personaggio di Isaak. Davvero sarebbe stato un peccato, soprattutto per un' autrice quale tu sei, non sfruttare tutte le potenzialità insite nel suo personaggio! Inoltre permettimi di aggiungere che in questo modo non corri il rischio di "allungare il brodo", ma al contrario concedi a Neve di evolversi in una vera e propria elegia della famiglia dei ghiacci! ^^ Inutile dire che in questa scelta ti sostengo decisamente: credo che una bella ventata di aria fresca nel fandom di Saint Seiya sia proprio quello che ci vuole. I personaggi che compaiono in questo manga sono tanti, dalle biografie strettamente legate le une alle altre e tutte estremamente interessanti, anche se finiscono poi per prevalere sempre i soliti nomi, sempre le solite tematiche. Senza nulla togliere a chi afferma -questo è il mio personaggio preferito e su di lui più mi diletto a scrivere- ritengo che per uno scrittore di fan fiction già più maturo possa essere una piacevole sfida anche tentare di gettare uno sguardo in territori lasciati un pò più in ombra, cosa che permetterebbe soprattutto ai fan che da poco si sono accostati a quest' opera, vera e propria pietra miliare sia a livello di animazione sia per quanto riguarda la sceneggiatura, di entrare in contatto con personaggi o vicende trattati sporadicamente ma non meno interessanti (e a tal proposito vedo che qualcosa già si sta muovendo, anche su questo sito). Condivido le tue affermazioni fatte sul personaggio di Nettuno: la divinità assoluta dei mari, fratello di Zeus, colui che col suo tridente evocava le tempeste e dominava i mostri marini, grande avversario di Athena, reincarnato in un bel figliolo come Julian.... davvero ad Isaak non è andata tanto male XD (o meglio, non sarebbe andata male se poi non ci si fosse messa la vena sheakespiriana di Kurumada -___-). In questo capitolo sei tornata a giocare con le tecniche del flash back e del flash forward, come al solito in modo impeccabile. Il flash back con cui si apre il capitolo e in cui viene descritto l' ultimo compleanno di Hyoga prima della partenza, quel suo essere circondato dall' oro e dalla luce come un principino alla corte degli zar, quel suo essere in qualche modo coccolato dalla rude dolcezza del vecchio Vachtangov, un pò nonno che si prende cura del nipotino ed allo stesso tempo un pò anziano sacerdote che prepara per il "rito" quello che sarà il futuro cavaliere, il calore e la dolcezza che queste immagini evocano si scontrano in modo stridente con quelle evocate dal flash forward successivo, dove la ritualità ha perduto ogni suo fascino e magia, affidata ad un altro sacerdote totalmente incapace di adempiere a tale compito, dove la sceneggiatura dorata non c' è più e il freddo dell' inverno non può essere quindi dimenticato, dove Hyoga da essere principe è diventato povero ma del principe non ha perduto la sua regalità nè la fierezza che gli proviene dalla sua terra e dalla sua cultura, sempre piccolo zar ma senza corona. L' idea su cui si regge quest' ultimo capitolo, ovvero mettere a confronto tre diverse date di compleanno e quindi le tre diverse sfaccettaure di un medesimo segno, quello dell' acquario, l' ho trovata davvero niente male! Il sognatore, chi si trattiene, l' anticonformista: ben si adattano queste definizioni alle le personalità di Hyoga, Camus ed Isaak e non posso che trovare di estremo interesse questo aver chiamato in causa anche la componente astrologica del segno dell' acquario per delineare ancor meglio le personalità dei tre. E' come se da una fase iniziale in cui le personalità di Hyoga ed Isaak erano non individualizzate e tendevano ad emulare modi di pensare ed atteggiamenti di Camus, una fase che potremmo paragonare all' infanzia, durante la quale i bambini ancora non hanno reciso il loro legame con i genitori, si sia passati ad un' altra fase, che potremmo definire dell' adolescenza, in cui le personalità di Hyoga e di Isaak iniziano pian piano ad individualizzarsi, a distaccrsi da quella del maestro-padre, a cercare propri modi di pensare e propri atteggiamenti. E mai il distacco è privo di conflitto e dolore. Splendida la frase -Non poteva essere altrimenti per chi giocava la propria vita in olocausto sull’altare di una tavola zodiacale-: si adatta perfettamente all' aura di misticismo un pò esoterico che si riscontra in tutto il capitolo in relazione al tema del compleanno, che tu presenti come rito e non, o non solo, come festa. Camus è sempre più padre di famiglia! Proprio come un papà tiene d' occhio Isaak e la sua prima, probabile cotta ^^ E' proprio il genero che tutte le mamme vorrebbero XD

LeFleur!! *____* Sono contenta di rileggere nuovi capitoli di Neve...Mi mancava quella malinconia struggente, ma tuttavia aperta a un futuro di luce, sospeso e sconosciuto, che solo Neve riesce a trasmettermi.*ç* E' un'atmosfera che adoro. Ma essendo una tua accanita sostenitrice, amo tutte le tue "creature" e quindi sono contentissima di aver letto delle tue nuove perline anche se ciò ha significato stare in astinenza da Neve per un po' di tempo. >W< Comunque, tornando alla storia!^^ Sei sempre così delicata quando sfiori il mondo passato sia di Hyoga sia di Camus o Isaac. La sensibilità che impieghi nel trasmettere le emozioni mi ipnotizza ogni volta, Tesoro *__*! Poi,l'apparizione di Milo è stata breve ma comunque intensa...Ah, e anche DeathMask mi ha colpito. L'incontro tra lui e Milo, mentre trasportava i mandarini di Sicilia *__* Ecco, quel momento è davvero stupendo^^.uhuhuh...Grazie veramente per questa perla, come ogni volta, rinnovo la mia adorazione!!Baci.

ciao cara come sempre, e ormai sono sicura di ripetermi, questo nuovo capitolo è meraviglioso! ormai mi sono abituata a prepararmi una tazza di the caldo prima di leggere il seguito della tua storia perchè le descrizioni che fai della siberia mi fanno sempre venire i brividi... non so perchè in questo capitolo mi ha colpito tanto la descrizione di isaac all'arrivo, quando dici che aveva i capelli così corti che non gli riscaldavano nemmeno il collo... è sempre tutto così magico nelle tue parole, sei bravissima, davvero, e allo stesso tempo mi chiedo sempre come sia possibile che la tua storia sia tanto particolare! comoplimenti davvero, cara e non ti preoccupare! dubito che ci sarà un capitolo che mi coinvolgerà meno degli altri!!!!!! un bacione cara!

ch divertenti hyoga e isaak!!!sembrano proprio due bambini veri che scherzano...però che tenerezza Crystal...ma il mio favorito è Camus!!

E' sempre tenerissimo il modo in cui mostri Camus, Isaak e Hyoga assieme. La bonaria ironia di Camus (-Mi complimento con voi. La Siberia è ancora intatta e le montagne sono ancora al loro posto. Bravi-), la gioia dei due bambini per il suo ritorno e le premure che gli dedicano, tutto ciò crea un' atmosfera domestica e familiare, quasi che fuori dalla porta della loro semplice abitazione non esista nè il Mondo segreto, nè fantasmi dal viso bellissimo nè presagi di morte. Gli oscuri presagi, infatti, non sono alle spalle di Camus come la terra di Grecia: hanno preceduto Camus, hanno trovato posto nella sua casa, tra i suoi bambini, in quei versi che Isaak legge tra il divertito e l' affascinato. Parlare del futuro attraverso la poesia: LeFleurDuMal, non smetterò di complimentarmi con te per queste scelte narrative! In quanto conoscitrice della storia, sin da quando ho iniziato a leggere i versi, sin da quando ho letto dell' entusiasmo di Isaak ho capito ciò che volevi comunicare: il suo destino è ormai segnato! Nulla hanno potuto i timori di Camus, il suo ritorno in Siberia, la soddisfazione di trovare entrambi i suoi allievi sani e salvi. Il destino di Isaak è ormai stabilito, i versi che legge ad alta voce ne sono suggello e sentenza, è come se in questo modo il futuro generale degli abissi già stesse chiamando il Kraken, Kraken che lo aspetterà, nascosto tra i ghiacci e le acque gelide. E sembra che tu voglia dire "Isaak non appartiene ad Athena" quando leggo che la leggenda del mostro marino non porta il giovane a pensare alla Dea dalle candide braccia bensì a Lemminkainen, all' eroe della sua terra natia, -terra sconvolta dalla crisi- dove forse la brutale giustizia del Kraken è più consona della lucida ponderatezza della giustizia di Athena. -Maestro. Voglio essere come lui. Come il Kraken-: questa entusuastica affermazione sembra quasi una pre-investitura a generale degli abissi, un' inconsapevole, auto-consacrazione ad una creatura serva di Nettuno, affermazione che al tempo stesso conferma il ruolo di Camus come eroe tragico di questa storia. E' stato uno dei pochi cavalieri d' oro ad accettare degli allievi, è stato per entrambi maestro e padre, ha cercato di insegnare loro come dominare le energie fredde ma entrambi lo "tradiranno", Hyoga soccombendo al fantasma di Natassia, Isaak giurando fedeltà ad una divinità nemica. Comprendo la tua scelta di focalizzare l' attenzione maggiormente su Hyoga ma al tempo stesso mi permetto di suggerire che il personaggio di Isaak è così bello e la sua storia così ricca di potenzialità, che tu sapresti sfruttare benissimo, che sarebbe un peccato non cogliere l' occasione di soffermarsi maggiormente su di lui, anche attraverso una side story: dopo tutto, Neve è così ricca di spunti narrativi che credo potresti scrivere una side story per ogni capitolo, in riferimento ad ogni personaggio citato! ^^

io davvero non potevo immaginare tanta dolcezza...scusa se vado piano ma vorrei gustarmela...e ho paura che finisca presto...

di questo capitolo mi è soprattutto piaciuto il rapporto che si comincia a vedere tra CAmus e Hyoha...me li immagino adulti come nel cartone che me li ricordo così..e penso a questo loro primo incontro...gli hai dato un passato veritiero e realistico... mi commuove.

aaaaaaaaaargh sono in ritardo con questa recensione!!!!!!! scusami tanto!!! il capitolo mi è piaciuto tantissimo, ti giuro per tutto il tempo che lo leggevo nella mia mente si formulava la domanda "ma come fa?" si perchè i tuoi capitoli ti trascinano proprio lì, sul posto, e sono sempre, in qualunque circostanza, qualunque cosa accada, narrati con una dolcezza che ti fa venire il gelo per ciò che si trova oltre la porta della capanna... il caldo all'interno e il freddo all'esterno... è tutto magico con te... complimenti tesoro, sei formidabile!