Recensioni per
Neve
di LeFleurDuMal

Questa storia ha ottenuto 225 recensioni.
Positive : 225
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/10/07, ore 22:58

Il capitolo più bello! mi sn commossa a leggere Hyoga che stringeva il braccio di Camus e diceva Mama... che tenero! Camus è un personaggio molto interessante: lo stai sviluppando veram bene! freddo ma con dei sentimenti nei confronti di Milo... bellissimo insomma! continua presto ciau

Recensore Junior
27/10/07, ore 12:28

Ci sono stati momenti, nella lettura di quest' ultimo capitolo, che mi hanno sinceramente commossa. Innanzitutto il gesto di Hyoga che, ancora addormentato, scambia Camus per la sua mamma e gli stringe forte il braccio; la sua presa di coscienza, negli ultimi attimi passati con Natassia, della difficoltà di amare anche le piccole cose e soprattutto l' attimo in cui si rende conto che il suo primo giorno di allenamento avverrà proprio sul luogo in cui la sua mamma è morta. Il luogo che, alla fine, coincide con la cessazione della sua felicità. Sei riuscita splendidamente a far convergere narrativamente i concetti di fine e inizio e la loro rappresentazione attraverso, rispettivamente, i ricordi di Hyoga e le parole che Camus rivolge a quest' ultimo, sul mare ghiacciato di Pevek. Quest' ultimo, bellissimo capitolo ha inoltre suscitato in me una riflessione: Camus ritiene che la vera forza sia nel non avere legami che "distraggano", ma lui per primo non riesce ad avere la mente sgombra dal pensiero di Milo, allo stesso modo in cui Hyoga non riuscirà mai a recidere il legame con la madre. A conferma che ci sono persone ed eventi che anche sotto forma di ricordi o di richiami alla memoria rimangono impresse nella carne, a prescindere che lo si voglia o meno.

Recensore Veterano
27/10/07, ore 01:17

Che dire? Ringrazio tutti. Per la cura delle recensioni e la pertinenza delle opinioni. E' un piacere scrivere per il pubblico che non mi conosce e che accoglie con un entusiasmo che non mi aspettavo queste pagine. E' un piacere scrivere per i tre Gold Saint con cui trascorro le serate più squisite. Camus, tomoyo:felice di emozionarti.

Recensore Veterano
27/10/07, ore 01:16
Cap. 1:

Che dire? Ringrazio tutti. Per la cura delle recensioni e la pertinenza delle opinioni. E' un piacere scrivere per il pubblico che non mi conosce e che accoglie con un entusiasmo che non mi aspettavo queste pagine. E' un piacere scrivere per i tre Gold Saint con cui trascorro le serate più squisite. Camus, tomoyo:felice di emozionarti.

Recensore Junior
26/10/07, ore 23:48

Fino ad ora, il capitolo più bello.

Perché ci sono io.

......ovviamente sto scherzando. Lo dico per l'ultima parte, santo cielo, è di una bellezza disarmante per tutto il suo insieme, ma credo di non aver respirato assieme a Hyoga durante tutti gli ultimi paragrafi di descrizione. Avevo tutto nitidamentedavanti, e mi sono emozionata quando Camus ha scagliato il Diamond Dust, ci crederesti?
Grazie.

Nuovo recensore
26/10/07, ore 14:56

Complimenti per questa fanfic, è scritta benissimo. i personaggi sono analizzati con cura e il carattere di Camus non poteva essere reso in modo migliore. Continua presto ciau

Recensore Junior
16/10/07, ore 12:10

Approfittando dell'influenza devastatrice mi son messa a leggere un po' di fic in giro e mi son resa conto che manco avevo notato l'esistenza di questa fic: conclusione devo andare di corsa dall'oculista. Comunque l'ho letta e mi è piaciuta molto per vari motivi: la caratterizzazione di Hyoga ed il suo dolore per la perdita della madre principalmente. Il suo desiderio di rivederla che si scontra con la consapevolezza che non è una "giusta" motivazione per diventare Saint. La caraterizzazione di Camus, difficile da rendere anche perchè Kurumada dà solo uno sguardo in superifice ai Gold, poco approfondendo dl loro carattere. L'ambientazione che trasmette veramente il senso di gelo e di "bianco" del nord. Detto ciò, posso concludere solo con un "continua così"^^!!^^

Recensore Junior
15/10/07, ore 18:30
Cap. 1:

Io i commenti a questa fic li amo. Oltre ad amare la fic e ad amare la scrittrice della fic. Quello è superfluo da precisare. *grabba suo seme* Ecco: riletto l'ultimo capitolo, appena accortami delle modifiche; devo dire che sotto suggerimento di Damaris la scena è stata resa con un effetto ancora migliore! *O* Cercando le parole per meglio rappresentare quello che avevi in testa, l'espressione è diventata ancor più efficace e "visiva".
Bravo, mio Milo. (L)

Recensore Junior
15/10/07, ore 15:17

Vorrei rispondere all' ultimo post dell' autrice. In effetti è stato proprio il termine "sogghignare" rapportato al personaggio di Camus che mi ha lasciata un pò perplessa (e trovo invece che la perifrasi che hai utilizzato "Increspa le labbra in un sorriso di malizia velata" sia molto più elegante e pertinente); ciò però non toglie che sin' ora tu sia riuscita a caratterizzare benissimo il cavaliere dell' acquario e ciò è tanto più degno di lode se si pensa che sicuramente Camus è uno dei personaggi di Saint Seiya più difficili da gestire, proprio per le sue caratteristiche. Condivido pienamente la tua visione del personaggio: egli è secondo me una sorta di Franz List, il pianista ungherese vissuto nel diciannovesimo secolo, che si diceva avesse un carattere composto da tre parti di ghiaccio che celavano, però, lava incaldescente! ^^. Anche secondo me Camus è un personaggio che dietro un aplomb ed una compostezza notevole nasconde sentimenti molto intensi, che sia nel manga che nell' anime a volte ha anche modo di dimostrare (e a tal proposito non posso che dar ragione al post di Rucci). E' dunque comprensibile che personalità così compassate a livello comportamentale abbiano poi delle loro "oasi", dei momenti che permettano loro di cedere un pò alla dolcezza. Che poi quest' "oasi" nella tua fan fiction sia rappresentata da Milo, ebbene, non può che rallegrarmi perchè, come ho affermato nel mio precedente intervento, adoro il rapporto di amicizia - "amore greco" tra Camus e Milo!. Ne approfitto per affermare come nel mondo delle fan fiction su Saint Seiya c' è davvero bisogno di autrici come te, dalle cui storie traspare non solo un grande amore per la serie di riferimento ma altresì un grande amore per il bello scrivere (come dicevano gli intellettuali nel Rinascimento) e per la cultura con la C maiuscola!

Recensore Veterano
15/10/07, ore 02:49

Ne approfitto per rispondere in questo spazio, anche se non sarebbe esattamente la sede, perchè al di là della semplice recensione mi sembra costruttivo promuovere il dibattito laddove sembra ferile e creativo, sopattutto attorno ad un personaggio complesso come Camus. E anche perchè, a ben guardare, rispondere altrove sarebbe dispersivo, immagino. Dopo averci pensato con attenzione ho raccolto in parte il suggerimento di Damaris ( e che ringrazio per l'attenzione che mi dimostra e per la costante pertinenza degli interventi) : effettivamente il vocabolo 'sogghignare' era 'troppo' in qualche modo per la personalità studiata di Camus, anche in una situazione come quella, che avevo immaginato comunque di intimità e di gioco. Ho deciso di toglierlo in favore di un altra descrizione, che mi è sembrata più congeniale. Allo stesso modo, però, condivido il pensiero di Rucci, che conosce bene il mio modo di approcciarmi ai personaggi e che con me si sta appassionando e sta lavorando proprio alla coppia MiloCamus: ritengo Aquarius algido e freddo, decisamente distante dall'esprimere con facilità le proprie emozioni. Allo stesso modo, però, per quanto sia abile nell'occultarle, credo che sotto la maschera scorrano forti. Tipiche di un individuo che manifesta spesso estremismi nelle reazioni. Un inconscio del genere, per non esplodere, ha bisogno di una valvola di sfogo. Un porto franco in cui sia lecito comportarsi più o meno senza reticenze. Semplicemente credo che il porto franco di Camus sia Milo. Che in sua presenza si conceda quello che con nessun altro sarebbe possibile. Meno che mai davanti ai suoi allievi. Cercherò volentieri di tradurre le sensazioni in parole nei capitoli successivi. Ancora ringrazio Damaris e, in particolare Rucci, che con la sua recensione mi ha strappato il cuore. E ringrazio ancora chi mi ha seguito fin qui, scusandomi per l'intervento. Più o meno fuori luogo. In ogni caso, vorrei ascoltare le opinioni degli interessati. L'argomento mi interessa. ^__-

Rucci
14/10/07, ore 14:21

Ho già commentato in maniera sparsa, ma direi di accodarmi anche qui. Questa fanfic continua ad essere un piccolo dolcissimo limbo. E' bellissima, amor, da conservare nella scatola dei tesori. :* A uno degli ultimi commenti volevo anche replicare perché lo trovavo interessante... dunque, a parte concedetemi però quest'inciso: si faccia caso al fatto che il livello della fanfic si nota anche dal tipo di commentatori che ci sono. Osservazioni acute, sensazioni descritte con semplicità e chiarezza, tutti utenti dall'educazione e dalla pertinenza più impeccabile. Questa pagina web andrebbe messa tra le storiche. XD Comunque volevo esprimere la mia opinione su quello che segue e che avevo letto nell'ultimo commento: io non sono una fan di Saint Seiya di vecchia data, ma mi sto documentando con tutto l'amore possibile di un'appassionata che è stata tirata su da quelle che si piazzano tra le migliori sul campo XD (questa deliziosa creatura qua e Leryu, guh, vi voglio beneh ;C;), e qui dichiaro che certamente il personaggio di Camus è difficilissimo da muovere... *cough* *quella a cui è stato affidato in roleplay e quindi lo sah* ...anche perché si presta, pur nel suo modo particolare, alle più diverse interpretazioni. Infatti una cosa che mi ha colpito di più di lui, per quanto riguarda me, è che, nonostante il freddo contegno, sia un personaggio estremamente espressivo: si scompone, sbotta in particolari esclamazioni, si arrabbia e si stupisce, e, per l'appunto, diverse volte nel manga lo si vede sogghignare (anche se non ridere, per esempio). Però io ho notato questa sua espressione in diversi contesti; che poi durante la saga del Santuario e quella di Hades non lo dimostrasse particolarmente ho pensato potesse essere naturale, perché erano situazioni di alta intensità emotiva, per varie ragioni... quindi credo che in una circostanza più "rilassata" Camus abbia meglio modo di dare vita alla sua espressività! X3 Che trovo molto peculiare proprio per il contrasto con il suo solito contegno! (Tra l'altro non so cosa ne pensiate, ma il bello di Saint Seiya è che apre una marea di preludi a teorie e approfondimenti tra i più disparati, perché ti lascia molto spazio! *O*)

HyogaChan
14/10/07, ore 14:21

leggo sempre con piacere e spero che aggiornerai presto.....devo dire che mi piacciono molto le parti dove descrivi i ricordi dei cavalieri spero che ne aggiungerai degli altri nei capitoli che scriverai.....aggiorna!!

Rucci
14/10/07, ore 14:01
Cap. 1:

Tesoro mio, non ho ancora commentato in questo luogo. ç_ç Sto conoscendo passo passo Saint Seiya assieme a voi, e so già che rimarrà inciso dentro per sempre. Tu lo sai. ne abbiamo parlato. Inutili i commenti sul tuo stile di scrittura, ho appena letto il terzo capitolo, saputo che ti stavi scrivendo il seguito in treno *C*, e grazie. Grazie per le isolette felici che dissemini dietro di te, su cui ci fai galleggiare una alla volta, seguendoti. Leggerti è talmente piacevole da scordarsi tutto il resto. E scrivere fanfic con questa cura è uno degli atti più nobili - di quella strana nobiltà - che ci sia: è gratuito (soprattutto), è amore per se stessi e quello che ami, e per gli altri che rivedono quello che amano interpretato dall'occhio dell'altro. Questo lo dico perché su questa fic ho letto tra le più intelligenti recensioni in cui mi sia mai imbattuta. ._. Davvero. E tutte, guarda un po', da te. Chiamalo caso. :* (Camus ovviamente è orgoglioso di Milo, ma farà finta di non aver letto niente.) Ah, e adoro i titoli dei tuoi capitoli. mi scivolano dentro come musica.

Recensore Junior
14/10/07, ore 12:23

Ho letto anche questo terzo capitolo con enorme piacere. Ti confermi molto brava ad utilizzare immagini semplici ma venate di un lirismo davvero intenso (e a tal proposito ti faccio i miei complimeti per lo splendido parallelismo tra la nave dove è morta la mamma di Hyoga ed i ricordi tristi di quest' ultimo. Non potevi trovare una similitudine più appropriata!). Ben resa anche la narrazione dei ricordi più tristi di Hyoga, ovvero quelli inerenti la morte della persona a lui più cara: sei riuscita a rendere le parole del giovane toccanti senza però cadere nel patetismo. Anche i momenti in cui Hyoga ricorda i suoi amici di Mosca; Igor, Vachtangov (ne è valsa la pena citare uno dei sommi del teatro russo!) contribuiscono a far meglio percepire la sua struggente malinconia. Di fronte ad una tale coerenza di toni e di sensazioni mi ha laciata un pò perplessa la breve scena tra Camus e Milo. Sinceramente non me lo vedo Camus, che tra l' altro sin qui hai caratterizzato benissimo, nell' atto di sogghignare a Milo. Adoro il rapporto di amicizia tra Camus e Milo e non nego che sono tra le mie coppie yaoi preferite, ma difficilmente riesco ad immaginarmi il cavaliere dell' acquario cedere alla dolcezza o al riso, se non in casi "estremi". Forse ciò dipende dall' idea che io ho del personaggio: in questo caso starà a te farmi cambiare idea con i prossimi capitoli della tua storia ^^.

sam89
13/10/07, ore 18:00

questo è stato veramente un capitolo scritto in modo magistrale! Davvero, i flashback sono perfetti e le somiglianze (e anche le differenze) tra Camus e Hyoga si stanno sottilmente evidenziando, e mi piace da matti! ^_____^ Che bello, ora entra in scena anche Isaac! Mi piacerà vedere anche come si comporteranno quei due....sempre più bella, e interessante vedere come la prima lezione di Camus sia anche l'ultima che Hyoga riesce ad apprendere....no? Grandissima, continua così! Al prox cap!^O^ baciozzi sam89