Recensioni per
Die on the front page, just like the stars.
di radioactive

Questa storia ha ottenuto 88 recensioni.
Positive : 88
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Incomincio dicendo che era da qualche tempo che avevo intenzione di segnalare questa storia per inserirla fra le scelte, ma sono un po’ ritardataria, quindi mi accingo a farlo solo ora.
La fan fiction ha tutto quello che un’Edizione degli Hunger Games dovrebbe avere. Ti lascia con il fiato sospeso ad ogni capitolo, è completamente imprevedibile e – soprattutto – è ben scritta. La grafica è particolarmente curata, piacevole da leggere e da vedere – perché anche l’occhio vuole la sua parte. Insomma, l’ho riletta una seconda volta e mi è piaciuta quanto la prima, se non ancora di più. Non stanca, non ci sono capitoli di passaggio o buchi, punti di vuoto in cui non succede nulla e si vede che ogni colpo di scena è studiato. La trama ha un suo perché, tutto si amalgama alla perfezione e riporta alla fine drammatica del Vincitore. A mio parere è una storia che merita davvero molto, oserei dire che è una delle Edizioni Fantasma degli Hunger Games meglio strutturate del Fandom e, per questo, ritengo che meriti un posto all’interno delle Scelte.
Finire di leggere questa long ti lascia un senso di vuoto, lo stesso che si prova quando si conclude un libro o una Saga. È una storia appassionante e coinvolgente che ti lega ai personaggi: ti fa piangere e lottare con loro fino alla conclusione. Ogni capitolo è stato una sofferenza, aspettavo quello successivo con un'ansia addosso che non sapevo gestire e, in ogni frammento di testo, riuscivo a sentire che cosa provava ogni singolo personaggio. Ho pianto e riso, combattuto con tutti gli OC di radioactive fino alla fine, e dopo Diciassette capitoli di lacrime ed urla isteriche mi sono detta: "Cavolo, la farei leggere a tutto il mondo, se potessi".
Non è perché l'ha scritta radioactive, scrive tante cose stupende che mi appassionano e commuovono, ma con questa si è davvero superata, secondo me. L'ho vista fare un passo da gigante, arrancare insicura e poi darsi la forza per continuare. Ho visto anche quello che ci stava dietro, il lavoro sporco che ha fatto per sistemare tutto e creare una storia che non fosse quella di Katniss e Peeta, che non ci somigliasse nemmeno un briciolo. Ha dato vita a dei personaggi così umani, così belli che io - come lettrice - non posso far altro che amare. Ha scritto la storia di un Sopravvissuto, non di un Vincitore, ha scelto un Distretto fra i più snobbati, ed ha saputo portare avanti il tutto fino alla fine.
Merita tutto, a mio parere.

Saluti

~yingsu.
ps. Ho modificato la recensione per arricchire le mie motivazione, e spiegarle meglio di quanto non avessi fatto prima, a seguito di una discussione con delle amiche.
Detto questo tolgo il disturbo. Grazie per l'attenzione. ~
(Recensione modificata il 18/12/2013 - 10:21 pm)

Recensore Junior

In mancanza di altro da scrivere mi sono avventurata di nuovo qui, convincendomi che recensendo l’ultimo capitolo che mi manca non succederà niente, il mondo non crollerà sotto i nostri piedi, Lyosha tornerà da me ogni volta che io ne avrò voglia, ammesso che ne abbia voglia anche tu.
Quindi ho riletto anche questo, giuro che lo beterò appena me lo passerai, davvero, e ora mi sono messa seduta con il caffè a provare a recensire. Miao. Ecco. ♥
L’Arena su due piani è molto bella e innovativa, adoro anche come l’hai strutturata: parte sotto avvelenata, quella sopra no.
Sì, tralasciando gli uccelli colorati e questo perpetuo Lexi vs Ucellini. Lei è la donna degli uccelli, e non ci sono doppi sensi in questa frase… o forse sì. Ma a chi importa, su!
Una scena molto dolce è quella dove Lyosha sistema e pettina la sorellina, e mi permetto di dire che se ha scoperto i segreti dell’Arena prima dei Favoriti non è poi così tanto scemo. Voglio dire, ha dovuto quasi morire avvelenato, ma lui non è morto e Kabe sì. 8D
Passando al gruppo dei quattro in cui Fraser fa il beato fra le donne (e che donne, signori. Poi a lui non sembra importare, ma secondo me è gay, ecco) posso dire che Roel è sempre disperato nel vedere tutto ciò: in realtà no, ma non importa.
Volevo più che altro riprendere questa frase così involontariamente Loel «dovresti stare attenta, Liv» le sussurrò all’orecchio suadente, ma a lei sembrò che la sua voce sembrasse più il sibilo di un serpente, «l’amore è un’arma a doppio taglio. Pensavo che una del due, il distretto dei Pacificatori, lo sapesse meglio di chiunque altro».”.
Il male. Tutto il mio dolore qui dentro, davvero. È dannatamente Roel, ma la cosa comica è che Roel ancora non esisteva. ~
Voglio dire: io non lo avevo ancora partorito e tu già scrivevi queste cose, ma shh.
Torniamo a noi, al fatto che secondo me Fraser è palesemente dell’altra sponda, e che non mi piace, no. Non lo dico perché Roel è più bello e bla bla bla, lo dico perché non mi piace e basta. Non è sexy, non lo è. E l’unico che può avere gli occhi blu bellissimi è Lyosha, ecco. Ora riprendo con i discorsi seri, te lo giuro.
I nostri Isaacs hanno acqua potabile, un po’ di mangiare (geniale l’idea delle ostie) e la Fortuna sembra essere tornata dalla loro parte. Ma poi arriva Sean. E io lo odio, è un qualcosa di tremendo, se io lo avessi avuto davanti lo avrei picchiato a prescindere.
Non saprei spiegare perché mi sta tanto antipatico, ma è così. Non rientra nei miei standard di sopportazione proprio come persona, e quindi concordo con il pensiero di Lyosha, con quel avrebbe voluto affondare nel cuore di Sean.”.
Anche io lo avrei pensato, Ly. Fidati. È giusto così, tira fuori il tuo animale interiore e ammazzalo prima che sia troppo tardi.
Detto questo dovrei aver davvero finito con questo capitolo “«l’arena ha i suoi segreti», aveva detto. [PT. 2]” – sempre letto pitidue, s’intende.
Ho adorato ogni singolo attimo di questa storia, ogni singolo frammento.
È avvincente, c’è la giusta suspance – anche se io sapevo già chi avrebbe vinto – e c’è soprattutto l’amore fraterno, la paura di morire, tanti fantastici argomenti ben trattati, richiami alla Rivolta compresi, ovvio.
È la storia di un Vincitore che ha perso tutto, la storia di uno che forse non ha vinto proprio niente, non ti pare?
Per questo è bella: è diversa, particolare, tutti i personaggi hanno la loro umanità, sono caratterizzati in maniera differente e – soprattutto – non somigliano a quelli che già conosciamo. Siamo a due anni dalla fatidica Edizione, e tu hai saputo creare tutto questo.
Complimenti, inssomma. Complimenti per tutto, per la fantasia, l’impegno e la costanza, ma soprattutto complimenti per Lyosha, uno dei tuoi personaggi più belli, a mio parere. Più vivi.
Lo amo come se fosse mio, anche se io non sarei mai riuscita a creare e a gestire un personaggio così! Si vede che c’è il tuo stampo, che è tuo, e si vede dalla dolcezza, dalla tenerezza e la gentilezza. Quindi smettiamola di dire che stupido ed inutile, perché è una bugia.
 
Scappo davvero, ho concluso.
Come ho già detto beterò tutto: croce sul cuore.
 
con amore 
 
~yingsu.

Recensore Junior

Miao. 
Sono ancora io, reduce da un mio capitolo schifo che proverò a salvare domani mattina/pomeriggio, e intanto per tirarmi su il morale sono passata a recensire: una recensione al giorno toglie il medico di torno.
In realtà lo faccio anche per strappare un sorriso a te e dare a Cesare quel che è di Cesare, quindi diamo giusto valore a questa long che – anche se conclusa – merita tutto il mio entusiasmo/appoggio.
Finalmente sono arrivata al capitolo  «l’arena ha i suoi segreti», aveva detto. [PT. 1]” con quel pt. 1 che leggerò sempre pitiuno, sì.
Che dire di questo capitolo?
Adoro Ariel che dà perfettamente l’idea di una bambina, sì. Si guarda attorno curiosa, rapita dai colori e dagli uccellini che cantano. Mi piace, insomma. Sono quelle cose che denotano l’umanità e – soprattutto – sottolineano il fatto che lei sia ancora piccolina.
Ho amato la sfilata e gli abiti dei due fratelli, con tanto di frase di Vilette – quella donna fantastica, sì.
«Non si può rappresentare con un vestito un distretto come il vostro, Lyosha.  aveva spiegato con nonchalance Vilette, al ritorno della sfilata  Voi cucite tutto il giorno ed è questo che doveva fare il vostro vestito: cucirsi».
Davvero bello: complimenti. Non lo ricordavo, lo confesso, e devo dire che rileggere tutto per bene mi sta dando un sacco di Feels che vorrei capire, ma non si possono spiegare i feels… è questa la verità.
Poi ci sono i Favoriti, c’è Fraser, Lexi che taglia tutto in stile Miguel, ce la vedo che fa “Il sentiero che apriamo noi! Quel sentiero che apriamo noi”, ma tu ignora i miei deliri, ecco. C’è la mitica pesciolina che adoro, non tanto perché è del Distretto 4 e avrà come mentore Finnick, sì. Quanto perché sembra tanto carina e coccolosa, ma poi spacca il mondo, eh-eh.
Infine c’è Liv… che civetta con Fraser, e anche qui Roel starà facendo in stile Orlando Furioso che si ribalta nel letto e piange perché la sua Liv non lo ama più, si è invaghita di uno scimmione dell’Uno, e lui non ha i bicipiti grossi come Fraser, quindi… sto dicendo cavolate, sì. Roel compensa i bicipiti con doti nascoste(eh-eh): chi vuole intendere in tenda, gli altri in camper. ♥
Poi muore Kabe. Più scemo che bello, appunto. E muore avvelenato. Perché è stupido, più di Lyosha. – cit.
Comunque sottolineo che Ly non è stupido, ecco.
Ora la smetto di fare la personcina volgare che si lascia andare in doppi sensi terribili e torno a Lyosha ed Ariel, ai nostri Isaacs.
Tutto l’Istinto di Sopravvivenza dell’ultimo frammento è fantastico, tralasciando la collaborazione fantastica fra i fratellini che… nhh, ecco. Mi è piaciuta tanto, soprattutto questo pezzetto: “Contò fino a tre, Lyosha, per poi rialzargli il busto: respirava ancora ma era sfinito. Vedeva nel suo viso la propria crudeltà: l’aveva fatto lui, quello. Lo stava uccidendo lui.
Pregò silenziosamente, guardandolo furibondo, che l’acqua fosse avvelenata e che lui morisse per quello, in modo da non doverlo uccidere definitivamente. Percepiva le telecamere addosso e, più di ogni altra cosa, gli occhi della propria madre. Si sentiva una persona orribile, ma era l’unica persona che potesse essere, per lui. Per Ariel.

E poi la fine, santo cielo quanto è bella?
Quel Anche lei, come Lyosha, sapeva stare in silenzio. che conclude il tutto è davvero fantastico e, come sempre, io non ho idea di quante parole abbia fatto, ma a chi importa?
Dopotutto è il pensiero che conta, e io sono abbastanza soddisfatta della mia serietà – seppure scarsa.
Beterò comunque tutto quanto, sta tranquilla my dear. ~
 
Vado vedendo di riuscire a concludere magari domani recensendo la pt. 2(letto pitidue), così finalmente mi riporto in pari e recupero la mia negligenza. Come sempre ti dico che sono pentita di non essermi accorta prima di questa storia e che non voglio recensire quello che mi manca perché… boh. Per me è come se fosse /davvero/ finita, e io non voglio.
È stato come leggere un libro, sul serio. So che Ly tornerà, ma no: ecco. Avrei voluto durasse molto di più, ma io sono giunta in ritardo, quindi è colpa mia. ;u;
 
con amore 
 
~yingsu.

ps. Mi sto ancora chiedendo perché i miei cuoricini sono obesi. *FISS*
 

Io sono palesemente stanca, ma odio non avere niente da fare, quindi mi porto avanti con le recensioni anche se non ho betato, esatto. Stranamente devo dire che mi ricordavo il capitolo, non so perché, ma mi erano rimaste impresse certe cose, altre le avevo completamente rimosse e non so perché, già.
Punto primo: non mi ricordavo che Kabe fosse così brutto, ma che importa. ~
Punto secondo: grazie all’Angelo c’è quella cucciola di Ariel, davvero. 
Farei un grosso applauso a questa bambina che è riuscita a salvare il suo fratellone, ha avuto una buona dose di sangue freddo, insomma. Ho visto giusto ieri un programma che ha scatenato i miei Bro Isaacs feels, e non lo so, davvero.
C’è questa forza di volontà, questo istinto che non è di sopravvivenza, perché tu non lo fai per restare in vita, lo fai per salvare tuo fratello: sangue del tuo sangue, È risaputo che in queste situazioni le persone tirano fuori quel qualcosa che le smuove, e credo che tu abbia reso benissimo questa cosa. Come ha detto la ragazza di cui ti ho parlato poco fa “Sarei morta per salvare mio fratello”.
Passando oltre, veniamo ai favoriti, alla Princess che è davvero una principessina sul pisello, a Fraser che – anche se conosco la storia – non sopporto poi così tanto, ma c’è bisogno di gente come lui ai Giochi: sono loro l’anima della festa. ~
Volevo analizzare alcuni pezzi, se me ne dai il permesso, altrimenti me lo prendo io(?).
Liv se ne stava lì impalata a braccia conserte con una faretra piena di frecce attaccata alla cintura e alcune sporche di sangue in mano, sorrideva con gli occhi dolci al tributo del distretto uno come se fosse stata travolta da una cotta adolescenziale: era bella, certamente, ma si vedeva lontano un miglio che Fraser aveva già deciso di ammazzarla, così come aveva deciso di ammazzare tutti nell’Arena all’occasione giusta. Non era uno che amava perdere, e anche questo si vedeva lontano un miglio.
Posso solo immaginare la faccia di Roel davanti a questa scena, molto scazzato che fa il verso a Fraser e si ripete che lui è più bello e sexy di quel coso, sì. Insomma, viva la gelosia, ecco. Anche se in parte avrà capito Liv, ne sono certa.
Ma passiamo oltre, torniamo a riveder le stelle (citando Dante, dato che oggi è la giornata dantesca).
“Nonostante tutto questo lavoro, però, il suo nome continuava a moltiplicarsi anno dopo anno nella boccia della Mietitura, così come quello della sorella che, tuttavia, aveva ben poche possibilità di uscire sorteggiata: erano i suoi primi anni agli Hunger Games.
Ma la fortuna non è mai stata con il distretto otto, o con qualcuno in generale appartenente ai distretti più bassi: madama fortuna era cieca e guarda caso si girava sempre nella direzione dei favoriti. Quindi non c’era da star tranquilli nemmeno se il tuo nome è nella runa una sola volta: potresti sempre essere tu.”

Molto bello e significativo. C’è questo legame fraterno, questo Lyosha che lavora e si spacca la schiena le dita per la sorella, per la famiglia, perché è così che funziona nei Distretti più poveri. E poi la frase “madama fortuna era cieca e guarda caso si girava sempre nella direzione dei favoriti.” ripresa anche nel titolo: stupenda.
Per non parlare della citazione finale, ma questa è un’altra storia, sì.
Insomma, è chiaro che Lyosha si porti pure il lavoro a casa, che ricami i fazzoletti per lavoro e non per piacere, ma c’è comunque gente che non l’ha colto, anche se tu l’hai detto, ed ovviamente riferimenti a cose, animali, persone, villaggi, etc sono puramente casuali. Sì. ~ Che fottuta bugiarda che sono.
Non ho idea di quante parole abbia scritto, ma ho lo strano sentore di aver dimenticato qualcosa… sì. Ma al massimo te la dirò poi in privato, perché io voglio stare da sola con te, sappilo.
Niente, è la solita recensione che spero ti abbia fatta sorridere come sempre, anche se hai il raffreddore, già. 
Nyah. ~
 
con il solito amore 
 
 
~yingsu.

Sto scrivendo questa recensione su Word, sotto l’ipotetica Shot sulla Loel e la Compagnia delle Indie del Distretto 2 – io li chiamo Furetti Crociati, ecco. Insomma, direi che questo capitolo – o pagina rubata – meriti una recensione seria e lunga, una recensione di quelle che /non/ ho mai fatto, ma a chi importa. Se permetti, prima, mi bevo un caffè, poi riprendo a scrivere questa recensione che: sì, sarà seria. Per quanto io sia una persona seria, s’intende. Sì in tende. AH. Non fa ridere.
Ho betato e letto questo capitolo prima, e le lacrime che hai sentito al telefono hanno espresso buona parte dei miei sentimenti contrastanti: perché da un lato sono felice che tu l’abbia finita, dall’altro ho un senso di vuoto, è come se sapessi che Lyosha non c’è più anche se – per carità divina – io so che non è così, che Lyosha vivrà fino alla vecchiaia e che lo rivedrò presto, considerando che entro Gennaio faccio conto di concludere FtB, come la chiamo io.
Veniamo a noi, a questo capitolo che mi ha riempita di dolore. So che mi odi perché ho ucciso Lacey in una maniera così… terribile. Perché così facendo ho fatto soffrire Lyosha ancora di più, ma per questo te la devi prendere con il pazzo sadico che è dentro il mio Roel Flos, perché è stato lui a farlo, in teoria.
 
◊ ◊ ◊
 
Shippo Lloyd e Lyosha come Bromance, mi dai il permesso?
Se non me lo dai lo farò lo stesso. 8D
Insomma, accorpo i pezzi della Mietitura, che mi facilito il tutto.
Come ben sai la scelta dei volti di Lacey e Reshmi è stata casuale, e di conseguenza la somiglianza fisica con Lyosha ed Ariel è casuale, ma è comunque un motivo in più per arrecare dolore a Ly *lancia dolore sulla schiena di quel poverino*.
Insomma, non è stato assolutamente voluto, lo sai: hai cercato tu i volti con me.
Ho pianto come una fontana a questa frase Gli ricordava così tanto sé stesso che Lyosha avrebbe voluto svenire in quel momento e svegliarsi solo quando tutto fosse finito.”.
Lo senti il mio dolore? Qui. In queste dannate righe, sì.
Ho adorato con tutta me stessa i discorsi fra i due Mentori sul treno, questo scambio di battute per… rompere il ghiaccio, giusto per restare in tema con l’Arena, e mettere a proprio agio quei due cuccioli sperduti del Distretto 8.
Bello, e bella anche la gestione della scelta dei Tributi, perché io non ti ho spiegato il motivo per cui Lacey va a Lyosha, e quindi hai dovuto gestire te questa decisione e, insomma, mi ha fatta ridere, ma è l’effetto che mi fa Lloyd: tanto amore a quella donna.
Mi piace che tu abbia anche descritto la reazione di quest’ultima alla morte di Reshmi – perché non era in programma, no – e la reazione di Ly, quella tacita domanda, quel pensiero che distrugge: "Aveva reagito così anche alla morte di Ariel?"
 
Sì, chissà, Lyosha. Nessuno può dirlo.
Frase che ho scelto come titolo del capitolo e che /amo/, davvero. È “Nessun Distretto che non è Favorito, vince due volte di seguito”. Mai fu detta cosa più vera e crudele. Mai. Davvero.
La parte della morte di lacey è un lungo e straziante travaglio, mi piace l’immagine di Lyosha seduto davanti al televisore che prega, che farebbe qualsiasi cosa pur di tenerlo in vita. E qui salta fuori il discorso sulla “Paura di morire” che abbiamo fatto ieri sera, già. Mi permetto di fare una grossa parentesi, ma più tardi, ora voglio solo farti sapere che veder citato Roel per le sue… stragi, mi rende in parte una madre orgogliosa, ma dall’altra una madre che vorrebbe gridare: Guarda cosa ti hanno fatto diventare. Ma qui, ed è questo che voglio sottolineare, tu hai scritto – e Lyosha ha pensato – una cosa che mi ha reso destramente felice, perché significa che si coglie, che si vede in quello che ho scritto un briciolo di umanità in quell’animale che è diventato il mio Orlando. Qui. nella sua voce c’era una cattiveria disinteressata, come di chi fa del male perché deve, e non perché vuole. [...] Lyosha ricordò: nell’intervista, Roel aveva fatto riferimento ad una certa Liv Nerys – la stessa Liv che era morta uccisa da Fraser, la stessa Liv che era arrivata così vicino dall’essere Vincitrice.
Un sospirò gli sfuggì dalle labbra, privando il suo corpo di tutto l’ossigeno di cui disponeva – si sentì mancare l’aria e il sangue riaffluire, la pelle sbiancare e il sudore freddo colargli sulle tempie mentre il Favorito si allontanava con il suo «niente di personale».
Si sentì in colpa per aver vinto la sua edizione, per non aver lasciato che fosse Liv ad uscirne illesa. Se lui fosse morto – cosa che sarebbe dovuta succedere – Roel non avrebbe ucciso sia Reshmi che Lacey, e Lyosha non si sarebbe portato sulla coscienza i due diciassettenni.

Mi ha distrutto. Come mi ha uccisa il fatto che lui riesca ad associarlo a Liv, a ricostruire la storia che l’ha portato a fare quelle brutalità, a dare spettacolo per cosa? Farsi ascoltare da Panem, far sì che tutti sappiano che cosa significhi esser sul punto di avere tutto quello che sempre hai desiderato e poi cadere, perdere tutto quello che volevi e avevi.
Su questo punto di vista Roel e Lyosha non sono poi così diversi, se ci pensi: Capitol City ha portato via tutto ad entrambi.
La citazione finale è stupenda, la trovo molto pertinente, e poi mi piace da impazzire, eh.
E poi – come hai detto tu stessa – hai concluso questa long con la parola Ariel, dovresti esserne felice.
È tutto perfetto nella sua imperfezione, insomma. Perfetto nonostante la trama sia ricolma di dolore, ma siamo agli Hunger Games, mi pare ovvio che sia così.
 
E ora la grossa parentesi che dicevo prima.
Ti ringrazio per i ringraziamenti, è bello vedermi citata lì in fondo per la salvaguardi del QI di Lyosha, già.
Tu dici che “è uscito stupido”, ma io penso che in fondo non lo sia. Certo, senza Ariel sarebbe morto dopo cinque minuti, ma ti ripeto il discorso che ho fatto ieri sera: ha un gran fegato. È un tributo con – passami il termine – due palle tante. Tally ne sarà felice. NO. Niente cagate volgari. Lui non ha avuto paura del dolore, perché nessuno sano di mente si sarebbe mai tagliato le dita sapendo quanto avrebbe dovuto soffrire. Nessuno. Meritava di vincere solo per questo atto di coraggio, davvero. Meritava di tornare a casa quanto gli altri. Non è stupido, è un maschio – scusate il femminismo, ma dovevo dirlo.
Ti ho detto quanto bene gli voglio, io tengo a lui come se fosse mio, e so che non dovrei, ma è così. Gli voglio un bene dell’anima, e non posso sopportare di saperlo solo per il resto della sua vita. Merita tutto quello che gli abbiamo dato nel futuro ipotetico, merita uno sprazzo di felicità in tutto questo dolore, perché sì, perché è troppo dolce e bello come personaggio per essere lasciato a morire da zitello chiuso in casa a cucire. Ha sofferto tanto, ma dopo la tempesta torna sempre il sole, e io volevo che tornasse anche per lui, perché davvero: è fantastico.
 
Detto questo posso andare, sì. Ho delle recensioni da recuperare, ma lo farò quando beterò i capitoli, lo giuro sull’Angelo Raziel.
Stappiamo la bottiglia di vino e aspettiamo che io finisca la mia, insomma.
 
con tutto l’amore che posso
 
 
~yingsu.

Recensore Junior

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Salve.
La storia "Die on the front page just like stars" è una storia che mi ha fatto appassionare sin dal primo momento, avvincente, descrittiva ma mai noiosa.
E' scritta favolosamente, ed è molto originale.
Non è la prima volta che leggo di una storia che tratta personaggi originali nella sezione "Hunger Games", ma nonostante ciò, l'autrice non ha fatto niente di ovvio o troppo utilizzato.
Finire di leggere questa storia ha lasciato un vuoto simile a quello che una bella saga di libri lascia dopo che è stata finita.
Ogni capitolo mi faceva pensare "ma come? E' già finito?" e aspettare ansiosamente quello dopo.
Avevo una mezza idea di segnalare la storia da un po', ma ho deciso di aspettare che fosse conclusa.
Saluti, River

Ciao!
E' finita. Lascia una sensazione di vuoto, che dovrò colmare con "quando si muore, si muore soli" che come ho già detto nella recensione mi incuriosisce molto, e ti dico ora - prima di dimenticarmi - che qualche One-Shot su Lyosha ogni tanto sarebbe carina.
Devo dire che la morte di Lacey mi aveva fatto molto dispiacere (ignora la scorrettezza di questa frase, per favore, almeno ho espresso il pensiero) anche perché ha sofferto per tutto quel tempo.
Questo capitolo, come al solito, è assolutamente fantastico. Amaro, triste, insomma, tutto quello che ci si aspetta dagli Hunger Games.
Non ho appunti da farti, tutto fantastico.
La cosa dei fiori, poi... a parte che mi ricorda un po' le primule piantate da Peeta, ma molto meglio (?).
Non saprei, ma riesco proprio a vedere Lyosha che si prende cura di quei fiori in memoria di Ariel, ora per "colpa" tua ho quest'immagine fissa in mente.
La devo smettere.
Niente da dire. Fantastico.
-River

Eccomi qua, ci sono. Dovrei recuperare un qualcosa come trenta pagine di storia dell'arte, ma al momento la mia voglia di studiare è sottozero, a stento sono ispirata per la scrittura. Ma vediamo di recensire decentemente e di non dire soltanto cavolate.
Parto da alcune frasi che mi hanno colpita particolarmente, così mi ricordo quello che volevo dire (sì, sono fatta così, ho una memoria pessima):

[...] o Lyosha ancora soffriva in silenzio, oppure Capitol City gli aveva somministrato qualcosa per renderlo più docile.

Questo passo, ad esempio. Santissimi dèi. Ho provato un moto di... disgusto? nel leggere questa frase. No, non fraintendermi, non che sia brutta, anzi. ANZI. Riassume moltissime cose, delle quali la prima fra tutte: Capitol City non ti permette nemmeno di soffrire in santa pace. O lo devi fare in silenzio, o vieni drogato.
E' carichissima di significato e credo sia stato fatto a posta, quindi applausi. In questo caso Lyosha era lucidissimo, ma questa frase in sè per sè ha smosso qualcosa dentro di me.
... sei un genio del male.

Era il primo aggettivo che gli balzò in mente per elogiare la Capitale – sapeva cosa voleva dire mettersi contro le regole, una volta, al suo distretto, un paio di giovani uomini (trent’anni, non di più) erano andati in giro per l’8 cantando canzoni su liberazione dalla monarchia e rivoluzione dello stato, erano stati frustrati pubblicamente il giorno dopo.

Oh, è più forte di me, amo gli aneddoti di questo genere. Insomma, un tocco di classe.
Qui, comunque, torniamo sul fatto che Capitol City non vuole dare nemmeno un minimo di libertà agli abitanti di Panem. Soggiogazione e repressione totale. Mi piace, mi riporta alla trilogia e alla rivolta (tant'è vero che quelli di Lyosha sono i 72esimi Hunger Games, quindi il periodo è quello...), e non so perché, ma anche all'Albero degli Impiccati. Boh, non so, mi è piaciuto, per quanto sia drammatico.

Allungò una mano, afferrò il cuscino più grande che avesse a disposizione e se lo premette contro la faccia, urlando tutte le grida di diciassette anni. Urlando, l’idea gli suonava quasi amara nella mente.

Ed eccomi arrivata a quella che ritengo la frase più bella, più angst, più significativa, più triste, più tutto. E' bellissima, la amo, significa moltissimo per Lyosha e credo anche per chi legge (o almeno, su di me ha fatto effetto), perché racchiude tutto il dolore che il nostro Vincitore sta vivendo e che non può sfogare... non può, non ne è ancora capace. In tutto lo spin-off ricorrere "l'accrescersi" del dolore in varie fasi, fasi di cui manca quella culminante perché a Lyosha non è stata data nemmeno l'occasione di sfogare il suo dolore, perché evidentemente si sente troppo oppresso dagli eventi e da tutti i capitolini che gli stanno addosso e che si limitano a provare compassione per lui, senza arrivare più nel profondo.
Senza contare poi il fatto che quella che lui sente, la sua voce, è una voce finta, una voce donata dalla capitale perché era una cosa che serviva a loro, non a lui. Anche come guarda la cicatrice sulla gola, è molto emblematico... e, beh, ho adorato tutto l'insieme çç E amo sempre più la caratterizzazione di Lyosha, è un personaggio che apprezzo veramente molto.

Aveva lo sguardo lucido ma il ragazzo non sapeva se i suoi sentimenti fossero sinceri o meno, aveva importanza?

Che altro dire, se non qualcosa che ho già spiegato sopra? Lyosha percepisce la finzione di Capitol. Eccome se la percepisce, è come un vestito (visto che siamo in tema Distretto 8...) che si cuce perfettamente addosso a tutti gli abitanti. Certo, magari c'è anche qualcuno che lo comprende, ma non si può mai sapere quanto i sentimenti di quella gente siano veri, quanto davvero possano capire.
E la cosa che a Lyosha non frega niente del loro parere è il culmine. - Aveva importanza? - No, non per lui, non dopo tutto quello che ha passato.

«Andiamo a casa» mormorò la ex-Mentore di Ariel, arruffando i capelli al Vincitore. Lloyd sospirò e fece segno a Lyosha di entrare per primo nell’ascensore.
Ma quale casa? pensò la donna, appoggiandosi al muro della cabina, questo ragazzo non ha più una casa.


Ed ecco la conclusione. E che conclusione.
Non so se si è capito da quello che ho scritto finora, ma ho amato questo spin-off anche più dell'altro, e il fatto che fosse più lungo è irrilevante. E' bellissimo çwç Straziante, sì.
Lyosha non ha più una casa, non ha più una famiglia, non ha più la sua vita.
Tutto questo accostato al tripudio di colori ed emozioni che è costretto a sopportare per tutta la durata del capitolo, per di più senza esplodere come farebbe un comunissimo essere umano. Sono sempre più convinta che Lyosha abbia una forza interiore spropositata che non si può esprimere a parole (figurati quindi se io ne sono capace... Dx).
Dici che non c'è abbastanza dolore in questa pagina rubata, dici che avresti voluto più angst, mentre io invece non cambierei niente, è stupenda e piena di sentimento e... drammaticità, esatto.
Io ora devo andare, ma sappi che ancora non ci credo che manca solo un capitolo alla fine di questa storia che mi ha coinvolto così tanto ;W; Giuro, mi fa stranissimo.
Tanto continuerò a stalkerarti comunque, yay!

Ora devo proprio andare, e perdona la recensione che non è come volevo che fosse.
Un bacio♥

un'Ivols addolorata
(Recensione modificata il 12/11/2013 - 04:56 pm)

Recensore Veterano

Oh, diamine, stavolta sono in serio ritardo. D'altronde cosa ci si poteva aspettare da me? ewe Vabbè.
Ordunque, ritengo opportuno recensire entrambe le pagine rubate per ora pubblicate, quindi partiamo da questa.
Davvero non riesco a esprimere a parole quanto sia struggente questo spin-off, mi ha fatto riflettere sugli Hunger Games, ma mi ha anche lasciato una profonda tristezza, che credo sia riassumibile con questo passo:

«Non è vero» sibilò, alzandosi di scatto e facendo sussultare Amaryllis, «non è vero che lo speri – non è vero che ti dispiaci» si indicò, l’indice premeva sul petto con tale forza da poterlo perforare, «a te e a Capitol City non importa ciò che succede quando una famiglia si disfa per colpa dei Giochi! Non importa cosa comporta la morte di un bambino, perché non sono i vostri bambini! La Capitale ha rubato i miei figli, ha rubato i figli di tutti quanti!»

Meraviglioso. Meraviglioso e struggente.
Uguale brividi.
No, davvero, sono rimasta seriamente colpita perché non mi aspettavo nulla del genere. Non mi aspettavo che in realtà Janna fosse morta per mano del Presidente in persona, non me la aspettavo così combattiva (anche se il suo carattere e la sua giustissima ribellione mi piacciono da morire), e nemmeno mi aspettavo una capitolina così umana. Davvero, ho adorato il personaggio di Amaryllis Eglantine. A parte il nome fighissimo, stucchevole e molto capitolino, ho apprezzato il suo pianto finale, che definisce il fatto che, no, non tutti i capitolini sono insensibili come si potrebbe credere (la stessa Effie lo dimostra, già).
Ok, sono sinceramente senza parole, e non oso immaginare come saranno le pagine successive.
Come al solito hai fatto un ottimo lavoro, ora mi fiondo a recensire lo spin-off successivo.

Ivols

Vediamo se riesco a recensire anche questa, dato che domani esco alle sei e torno alle sette… neanche un lavoratore in miniera, neanche Roel in acciaieria e Lyosha in fabbrica, voglio dire.
Insomma, veniamo a noi.
So che non ti piace, ma tu non fai testo, quindi ignoriamo tutto questo.
A me è piaciuto, e te lo dimostro sfoggiando la Cabrini che è in me, ecco.
Ho betato tutto questo, nonostante sia lungo scorre benissimo, talmente tanto che arrivata alla fine mi sono detta “Già finita?”. So che secondo te non c’è il dolore che vorresti, ma alla fine Lyosha lo esterna solo in determinati punti, ed è proprio in quelli che si sente la sofferenza.
In particolar vorrei far notare l’accelerazione del ritmo e il climax ascendente di questo frammento:
Non pianse, non disse una parola né osò muovere un muscolo durante tutto il filmato – neanche l’angoscia che provò quando il corpo del ragazzino del Distretto 4 fu stritolato riuscì a smontare la maschera di impassibilità che si era imposto, neanche le sue dita per terra o le crude immagini dell’ago che gli cuciva le dita mentre il suo viso si contorceva di dolore. Ma quando riconobbe la foresta nuda in cui i Favoriti si erano scontrati, le labbra si schiusero leggermente e gli occhi parvero prestare attenzione a quello che succedeva realmente. Seguì con attenzione – in realtà era timore, ma questo nessuno lo sapeva – il combattimento tra Lexi, Liv e Fraser, vide il primo piano del petto di Liv trafitto dalla lama del ragazzo dell’1. Il combattimento successivo, il rapimento di Ariel, i propri occhi di un blu tempesta, le mani tremanti e la ferita alle dita sanguinanti con i punti strappati.
La gola di Ariel su cui volava il coltello di Lexi, la risata della Favorita si percepiva appena con il sottofondo musicale, un colpo di cannone lontano. Lyosha che fissava le due ragazze morte, lui che si spostava verso Fraser, lui che uccideva Fraser. La voce di Claudis che lo annunciava Vincitore e le ultime note della musica su sfondo nero – come la fine di un film ben costruito e soddisfacente.
 
Tu non hai idea, ti giuro che mentre lo leggi ti sembra di essere sempre più dentro, sempre di più, fino all’ultima frase dove il tutto torna ad un ritmo normale.
È fantastico, so che non lo hai fatto volontariamente, ma è così e non ci posso fare niente.
Un’altra cosa degna di nota – oltre alla Mentore che chiama Lyosha tesoro – è quest’altra frase:
Allungò una mano, afferrò il cuscino più grande che avesse a disposizione e se lo premette contro la faccia, urlando tutte le grida di diciassette anni.
Questa – posso dirlo con certezza – è la mia frase preferita.
Mi è piaciuta davvero tantissimo, non saprei dirti con certezza perché, ma qui – tu che dici che non c’è – vi è un concentrato di dolore allo stato puro.
Dopodiché ci presenti un Lyosha preso da un’intervista, o meglio, LA intervista per eccellenza. Qui sfoggia una parte di lui – direi fintissima – che non avevamo ancora visto.
Siamo tutti le maschere di noi stessi, e in questi frammenti tu ce l’hai presentato così: con una maschera diversa per ogni evenienza, ma mai veramente se stesso fino in fondo, perché il vero Lyosha ha talmente tanto dolore da sfogare e urlare (appunto), che non può essere quel ragazzo che sorride e versa solo qualche lacrima quando rivede sua sorella morire.
Insomma, questo è lo spettacolo, questi sono gli Hunger Games, e lui non può permettersi di gridare il suo dolore e la sua rabbia, non ancora almeno. A casa lo farà, magari sul treno, ma ora non è il momento. Perché non può, semplicemente.
 
Altra frase degna di nota che conclude il tutto è: Ma quale casa? pensò la donna, appoggiandosi al muro della cabina, questo ragazzo non ha più una casa.
 
Perché la vera casa non è l’abitazione, ma la famiglia, e lui non ne ha più una.
Io la reputo una pagina rubata fantastica, tu reputala come vuoi, non ti deve piacere per forza, ma a me è piaciuta più dell’altra – anche perché questa l’ho richiesta io, diciamocelo.
 
Detto questo me ne vado e torno a risponderti alla role(ho scritto roel invece di role… sì).
 
con amore 
 
~yingsu.



ps. Stavo quasi dimenticando di dirti che la citazione finale è... due parole: MAGNUS BANE.
Ovviamente lui è il prezzemolo è c'è anche qui, perché dove c'è Magnus c'è casa. 
Vado davvero. nyah. ~

Recensore Junior

 
Fresca di betaggio giungo anche qui, ecco. ~
In realtà vorrei dirti che c’è poco e nulla da betare, solo piccoli errori di battitura e cose così, ma va bene comunque.
Secondo capitolo, e Lyosha uccide un tributo, piccolo cucciolo.
Mi è piaciuto il discorso sull’istinto di sopravvivenza che muove il tutto, perché è vero che loro sono principalmente spinti da quello, dopotutto arrivare ad uccidere un altro essere vivente è terribile, ma se vuoi tornare a casa sei disposto anche a questo.
È un po’ come Saw, che non credo tu abbia visto, ma le persone fanno pazzie, si tagliano piedi e cose del genere pur di sopravvivere, e non è poi così diverso da quello che succede a questi poveri ventiquattro ragazzi.
Poi abbiamo il Pov della piccola Ariel, il momento in cui Ly si deve bruciare la ferita – e io ho flash su quella cicatrice che gli sarà rimasta che nghh, ma questa è un’altra storia – come Rambo (io l’ho fatto e non è piacevole, ma io sono stupida) e Dio solo sa il dolore che avrà sentito. Non può nemmeno gridare, urlare aiuta a sopportare il dolore, ma lui non può farlo.
Ma lui sopravvive ad una possibile infezione e poi cosa succede? Vomita e soffoca per via del veleno. Sono nell’Arena da pochissimo e Lyosha ha già rischiato di morire non una, ma ben due volte, e tu ci lasci così… con lui che sta morendo, e non ci dici nient’altro, perché abbiamo un tuffo nel passato e ci presenti di nuovo la Mentore – grande donna – che si prodiga nei suoi consigli sgarbati, diciamo. Io l’adoro, davvero. Amo anche la Capitolina, mi piace l’acconciatura, e cosa che non ho detto è che anche la stilista ha il suo perché, con gli occhi di colore diverso.
Insomma, io so già tutto e mi sento stupida a tornare indietro a recensire, ma come ho già detto questa era l’occasione giusta per farlo, dato che sono in via di betaggio vario.
Attendo di betare il prossimo capitolo.
 
love u ♥

~yingsu.

Recensore Junior

Sto per fare una cosa che molti definiranno illegale, oppure barare, ma francamente me ne infischio, mia cara. – cit.
Ho giurato che lo avrei fatto, perché io non solo mi sono accorta tardi di questa meraviglia, ma l’ho anche snobbata con la scusa che la Saga di Hunger Games non mi avesse preso quanto avrei voluto. Insomma, io speravo di rimpiazzare Shadowhunters – e in parte così è stato, perché ho letto con più passione questa – ma la mia malattia verso i secsi Cacciatori è grave ed irrecuperabile. Poi mi sono lanciata, ti ho chiesto, ho voluto sapere, e la storia di Lyosha ed Ariel mi è sembrata talmente tanto bella che non ho potuto fare a meno di iniziare a leggerla.
Tutto questo è per dire che sto per recensire /tutto/ come avrei dovuto fare molto tempo fa, già.
 
So che è inutile che lo dica ora, ma ho amato il Countdown: mette l’ansia, ti fa salire l’angoscia, sul serio. Ho amato l’immagine iniziale pre-mietitura, e come ben sai adoro anche la Mentore, quella fantastica donna. Correte per vostra madre, per vostro padre, per i figli che avrete, per  vostro fratello e vostra sorella. Non l’ho copia-incollata, ma mi pare che fosse così… no?
Se non è così chiedo perdono in ginocchio. ;A;
Potrei dire una cosa che a questo punto risulterebbe spoiler, ma trovo un modo per dirla con una perifrasi: posso immaginare questa frase detta nella 73rd Edizione come richiamo.
Spero tu abbia capito a cosa mi riferisco, ecco.
Ho apprezzato la presentazione degli altri Tributi, strutturata con questi semplici Flash, e poi si nota… si nota un po’ di LyoshaxLexi, ma passo oltre per evitare un pianto isterico e fare spoiler.
Poi c’è la fantastica citazione di 300 alla fine che adoro e venero con tutta me stessa.
Insomma, non lo so. Mi rendo conto che recensire ora a storia conclusa è una grossa – passami il termine – cagata, ma ci tenevo a commentare anche i primi capitoli che non ho recensito perché… beh, perché io sono arrivata che la storia era già al Sesto, ecco.
In più devo ribetarlo, quindi direi che non è poi così sbagliata come cosa, no?
 
Sempre con amore
 
 
~yingsu.
 

Inizierò con una cosa che non c’entra nulla, ma questo pensiero mi tormenta da stamane, quando mi sono alzata e ho preso in mano  L’innamoramento de Orlando: le tette di Angelica in copertina sono piccole, e Orlando è orrendo.
Ecco.
Ora posso recensire come la persona seria che non sono, già.
Sono fresca e riposata(bugia) perché non sono andata all’università, ho pigiata perché odio Tasso e odio anche la sede di S. Sofia che sembra un penitenziario, in più mi sono regalata tempo per fare tutto con calma, recensire e nyah, insomma.
Ho letto due versioni di questa prima pagina furtata(?) e la seconda è la migliore, si capisce meglio il tutto, l’avvicendarsi della cosa, e soprattutto è betata in maniera seria, dato che la prima volta ero in uno stato pietoso.
Inutile dirti che il nuovo banner me gusta mucho (faccio la poliglotta a caso) anche perché fra le varie versioni del sopracitato ho avuto l’onore di sceglierlo, eh-eh.
Che dire? Apprezzo la scelta del nome Janna, mi ricorda tanto le Gianne Gianotta e Giani, e da un lato la cosa mi fa ridere, dall’altro non lo so.
Abbiamo anche finalmente scoperto il nome del papino di Lyosha ed Ariel, e il nome della Capitolina che ho adorato, davvero. Quella donna mi fa una tenerezza assurda, non saprei come descriverla se non con un stupenda.
È un capitolo – pagina rubata o come vuoi chiamarla – pieno di dolore. Si sente la sofferenza di quella povera madre, direi che è più che palpabile, soprattutto nel pezzo dove si arrabbia e pronuncia poi la frase che la porterà alla morte… già.
Insomma, Capitol City l’ha fatta fuori, Snow l’ha fatta fuori, perché come hai descritto bene te io sono del parere che i Capitolini non ne abbiano una colpa, va bene che si divertono a guardare dei ragazzi che si trucidano, ma non l’hanno scelto loro… no?
Per questo ho amato Amaryllis che piange.
Mi viene solo da dire povera donna, povera madre che non ha fatto in tempo a sapere che uno dei suoi due figli è tornato a casa. Piccola. Davvero.
L’ultima cosa che mi permetto di commentare è la citazione finale.
L’ho amata, la amo e basta. Non so dove tu l’abbia scovata, ma credo che sia la cosa più tenera e dolce che abbia mai sentito; viene persino prima della storia della mamma elefante in Beastly, ti giuro. È tutto perfetto, e… non lo so.
Vado che è meglio, mi bevo un caffè e abbandono i piccoli seni di Angelica in copertina.
 
Attendo il prossimo frammento derubato(?). ~
 
love

~yingsu.

Ciao!
Il mio primo commento sarebbe un misto tra il belato di una pecora e quello di una capra (belano le capre?) ma credo di potertelo risparmiare.
Però è successo proprio così, dopo aver letto della morte di GJannia  per come è avvenuta veramente nella mia testa è partito un suono che era tipo "beeee"
Oh, alla fine non te l'ho risparmiato, ma vabbé.
Incominciamo dal banner: diciamo che non ho esattamente voce in capitolo (è già tanto se riesco a lavorare su Gimp con un render) ma credo che sia proprio fantastico!
Beh, di certo non si nasce imparati, ma diciamo che c'è chi nasce con la voglia di imparare e chi si ferma allo stadio di "o, per l'Angelo, quanto è orribile, basta non tocco più photoshop" e io rientro nell'ultimo gruppo.
Un'altra cosa orribile credo sia il fatto che non ho idea di cosa scrivere. Perché insomma, non è una recensione, questa, è una raccolta mista di scleri e complimenti xD
Quindi mi dileguo.
-River

Nuovo recensore

Ho detto finisco questo capitolo e poi mi metto a fare qualcosa di produttivo ma tu non puoi finirlo cosi ç__ç devo sapere!! Ho letto la storia fino a qui nell'ultima settimana ma non ho mai recensito....ora però volevo farti i complimenti!
Sia per come scrivi sia per la storia che stai raccontando..tutto bello e ora non vedo l'ora di finirla!
Una cosa della mia mente bacata: ero convinta che la mentore fosse UN mentore, e che Lyosha fosse gay ... si ho la mente bacata! :)
Comunque mi piace anche se lei è una lei ahah!
Ancora complimenti e non vedo l'ora di leggere il seguito!
Gloria