Recensioni per
Insanity.
di Neverlethimgo

Questa storia ha ottenuto 256 recensioni.
Positive : 256
Neutre o critiche: 0


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Ti dico solo una cosa: sto piangendo come una dannata, tu non puoi capire quanto ti odi in questo momento.

Giuro che ti odio, non avevi nessun diritto di fare tutto ciò. 

Come faccio a vivere dopo questo capitolo? Mi senti urlare? Li senti gli insulti in aramaico? Io credo di sì. 



GIULIA, MA PERCHÉ FAI COSÌ?! Ti ho fatto qualcosa di male? Ti prego, se ho fatto qualcosa dimmelo e mi faccio perdonare, ma non prendertela così con me, non puoi fare queste cose e rovinarmi la vita. 

Leggere questo è stato doloroso quasi quanto leggere della morte di Jem e Will in Shadowhunters e credimi, è stato davvero doloroso leggerlo.

Io non posso piangere per queste cose. Dico, ma tu lo sai quanto costa il mio mascara e il mio eye-liner? Tutto mi devi ripagare, tutto!



Tu e i tuoi maledetti titoli. Tranquilla, metti pure una gif di Miley in cui piange, tanto ci sono solo io qui che le faccio concorrenza allagando casa. La sgridata della madre superiora poi te la becchi tu, vero? 

Che ti odio te l'ho già detto? Non hai nemmeno risposto alla recensione, vergognati. Solo per questo non dovrei perdere tempo con te, immagina solo se l'avessi letto ieri sera, immagina!

 





Non appena entrammo in casa, un tuono ruppe il silenzio e rabbrividii. Cercai disperatamente la mano di Jason e la strinsi, lui si voltò a guardarmi ed intrecciò le sue dita con le mie. “Va tutto bene” mi disse, “non ti succederà nulla finché sarai qui.


Questo è stato l'unico momento in cui ho pianto per la dolcezza e visto cosa diavolo è successo dopo, avrei preferito piangere per questi momenti che per tutto quello che succede in seguito.

Io mi chiedo con che coraggio tu abbia scritto e pensato tutto ciò, davvero.

All'inferno c'è un girone solo per te, senza O.C, senza Justin, senza Ryan, senza nessuno. Sarai completamente sola.

Con che coraggio Jason allora le dice che non le succederà nulla fino a che starà lì con lui, con quale coraggio?

Che poi ieri sera c'erano dei tuoni pazzeschi qui ed ero tipo "dov'è il mio Jason?". Sei contenta di avermi rovinato la vita? Brava.


 


Mi ero sdraiata accanto a lui sul divano, il suo braccio circondava la mia vita e la schiena era premuta contro il suo petto.


Ah, okay. E io cosa faccio? Continuo a piangere. 

Le prendi tanto, questa volta le prendi, non hai scampo. Niente Oreo, niente di niente proprio!


 


Mi alzai e mossi qualche passo verso la cucina, soffermando la mia attenzione su una piccola foto appesa al dorso della porta del frigorifero. Non l’avevo notata l’ultima volta che avevo messo piede in quella stanza. Mi avvicinai maggiormente, inquadrando il volto di una donna dai lunghi capelli scuri e dagli occhi cerulei: era giovane ed era bellissima. I lineamenti del suo viso avevano qualcosa di famigliare ed istintivamente sorrisi quando, poco dopo, posai lo sguardo sul bambino che abbracciava.


Senti, ma la vuoi smettere?

Ora si mette pure a descrivere le foto! Ma non hai delle cipolle da tagliare, così almeno non piango da sola? Sai com'è, è un po' triste, ma se si piange in compagnia è meglio.

TAGLIA LE CIPOLLE DONNA! O sbatti la testa contro lo spigolo del tavolo, ma piangi, dannazione!

Un piccolo Jason con una piccola Pattie che lo abbraccia, ma dai! Poi le persone non se ne devono uscire con un "aww" prolungato per tipo venti minuti, peggio che un disco rotto. 

Perché ha dovuto uccidere anche lei, perché?


 


Aveva qualcosa che al Jason che conoscevo io mancava. Quel bambino sorrideva e sembrava davvero felice in quella fotografia, al contrario del ragazzo che ora dormiva nell’altra stanza.


Per favore Jay, per favore te lo chiedo.

Non scrivere queste cose, ti giuro che mi viene un magone assurdo e non va bene tutto questo. Io mi immagino troppo queste cose e poi non vivo più.


 


Ne sfilai uno, ma non mi accorsi di averne erroneamente trascinato un altro.


Lo sapevo. Lo sapevo, cazzo!

Me lo sentivo che in questo capitolo sarebbe successo il disastro. Maledetto Kayden! Non fare quella faccia, è tutta colpa sua. E di Jason che non sa nascondere la roba. E di Ivy che non sa farsi i fatti suoi.

Dico io, ma le faceva tanto schifo starsene accoccolata a Jason?!


 


Si era aperto circa a metà e, quando mi chinai, notai che le parole impregnate sulla carta erano state scritte a mano e non stampate a macchina.


Oh cazzo.

 


Guardandolo meglio, non sembrava affatto un libro, ma un diario.


Oh doppio cazzo.



Qui mi devo fermare per ribadirti il mio odio e credimi, ancora non è nulla. Devo dividere questa recensione in due, in cui qui il mio odio verso di te, da 1 a 10 era circa un 8.5, ma dalla prossima fase fino alla fine del capitolo, e probabilmente fino alla fine di questa storia, sarà un 10+.


 



Già dalla data della prima pagina del diario ho sentito il cuore smettere di battere.

Non mi aspettavo una festa a sorpresa, o decine di regali da scartare. Non mi aspettavo nemmeno una torta o il mio piatto preferito per cena. Non mi aspettavo niente di tutto ciò. Avrei solo voluto che almeno lei si ricordasse del mio compleanno, ma non è successo.


Tu non puoi capire cosa è successo da qui in avanti.

Non si è davvero dimenticata del suo compleanno, vero? Ti prego, dimmi che ho letto male, ti scongiuro. Non può essersi dimenticata del compleanno di Jason, non accetto questa cosa, no.


 


Ho iniziato ad essere invisibile ai loro occhi per la maggior parte della giornata. Lui si ricordava di me solo quando, di tanto in tanto, non rispettavo le sue regole o smettevo di essere invisibile nei momenti meno opportuni, ovvero quando le sue mani colpivano il viso di mamma per motivi a me sconosciuti.


No, ti prego. Ti prego Giulia.

Non è vero quello che ha scritto, non è vero. Ti giuro che è difficile continuare a leggere, non sto scherzando. Mi sembra una cosa troppo reale e leggere questi pensieri, non mi piace. 

Non voglio leggere queste cose, di quanta paura avesse di suo padre, di quanto odio provasse verso di lui, di tutto quello che gli faceva. Mi viene la pelle d'oca solo a rileggerlo.


 


Voglio che se ne vada. Voglio che smetta di rendermi la vita un inferno. 

Voglio vederlo morire.


No, non ce la faccio. Posso fermarmi qui e chiudere tutto?

Continuo solo perché non riesco a fare altro. Anche se volessi chiudere tutto, non riuscirei.


 


Ogni volta che ritorno da scuola e percorro la strada che conduce a casa mia, sento un peso opprimente schiacciarmi il centro del petto. Una scia di devastazione che mi logora ad ogni passo che compio.


Ma con cosa deve convivere questo povero ragazzo? 

Mi sento male, adesso me ne vado a piangere in un angolino sperando che lui non si sentisse davvero così.


 


Sento di aver raggiunto il limite. Non ce la faccio più.


Non è possibile piangere per queste frasi però. 

Tutto per colpa di suo padre. Dio, quanto lo odio. 


 


Odio il fatto che ogni giorno papà trovi una scusa per farmi del male e per urlarmi contro, mentre mamma rimane immobile, a guardarmi con gli occhi velati.

Trattengo le lacrime più che posso, perché non voglio che mi veda piangere. Si arrabbierebbe ancora di più ed incrementerebbe l’ira con cui si sfoga su di me.


Io odio anche solo immaginare tutto ciò.

Non ha senso. Non ha senso che suo padre gli facesse del male senza motivo. La cosa che odio di più è che davvero lo faceva senza motivo, non credo che Jason facesse qualcosa per farlo infuriare, almeno, non da quello che dice e picchiare qualcuno così, quasi a caso, è ancora più orribile che pensare ad un padre che picchia il figlio per punirlo e soprattutto che la madre, ancora più terrorizzata di Jason non faccia nulla per fermarlo.

Non scherzo quando dico che piango, non questa volta.


 


Non appena chiusi la porta alle mie spalle, si voltò a guardarmi e spense l’apparecchio.

Chiusi gli occhi non appena lo vidi muovere qualche passo verso di me.

E poi è successo di nuovo.


Perché? Perché l'ha fatto? Che motivo ha di fare del male a Jason in questo modo?

Non riesco a spiegarmelo, giuro. O c'è qualcosa sotto che ancora non ci hai detto, oppure quest'uomo è malato e dovrebbe essere lui ad essere rinchiuso in un ospedale psichiatrico, non Jason!


 


Lo ha fatto di nuovo. 

Nonostante siano trascorse già quattro ore, riesco tutt’ora a sentire la stretta della sua mano attorno al mio collo e fa male.


Io ti giuro che quando leggo certe frasi ho la pelle d'oca.

 


 I segni violacei che contornano i miei occhi sono un segno evidente che non dormo da giorni. Ogni notte vivo con la costante paura di doverlo affrontare e temo sempre più di non farcela. Vivo con la costante paura che l’ultimo respiro che esalerò sia in sua presenza.


Questo è stato il colpo di grazia di tutto il capitolo e forse di tutta la storia fino ad ora.

"Vivo con la costante paura che l'ultimo respiro che esalerò sia in sua presenza". Non ce la faccio, capisci? Io non reggo a certi pensieri perché sembrano così vivi e veri, che davvero vorrei chiudere tutto e andare a fare un giro in bicicletta.

Jason ha paura di morire per colpa di suo padre, è una cosa orribile da pensare, è orribile. Un figlio che ha paura di morire per mano di suo padre mi fa sia paura che "schifo".


 


Se lo avessi ucciso non mi avrebbe più fatto del male. Tutto sarebbe finito e avrei ricominciato a vivere.


Prima della fine del capitolo io avrò finito tutte le lacrime che sono in grado di produrre.

 


Ho paura solo di una cosa: temo che sarò l’unico ad apprezzare la vista del suo corpo privo di vita.

Mamma non approverebbe, avrebbe paura di me, così come ha paura tutte le volte che mi picchia.

Se dovessi continuare a vivere con il suo sguardo terrorizzato, puntato addosso per il resto dei miei giorni, impazzirei.

Mi odierebbe, non mi parlerebbe più e le attenzioni che mi rivolge ora non sono molte.

Anche lei deve morire.


L'unico ad apprezzare e l'unico che pagherà per tutto, quando in realtà Jason, in tutto questo è innocente.

Non riesco ad accettare questa cosa. Anni passati nella paura, anni passati in un ospedale psichiatrico quando lui non ha mai fatto nulla, nulla!


 


Non posso più aspettare, voglio mettere in atto quello a cui penso da mesi.


No, per favore.



 


Sono rimasto quasi un’ora a fissare la chiazza di sangue che contorna ancora adesso i loro corpi. Gli occhi di mio padre sono spalancati ed un’espressione di terrore gli fascia tutt’ora il viso. Vorrei sorridere, mostrare almeno a me stesso un segno di gratitudine, ma sento il vuoto dentro di me.

Sarebbe stato diverso se non avessi ucciso anche lei. Avevo evitato di guardarla negli occhi, non avrei retto. Alcune ciocche di capelli le ricadono davanti al viso, coprendolo in buona parte ed evito di sfiorarle le gote, saranno sicuramente fredde.

Sento riecheggiare ancora nella testa le sue grida e non riesco a farle smettere. Si ripetono come un disco mal funzionante e mi fanno rabbrividire. 

Prima di allontanarmi da lì, ho dato un ultimo calcio nel fianco a quel bastardo che, a differenza di ciò che ha fatto lui, avrebbe dovuto comportarsi da padre.

 

Non mi pento di quello che ho fatto, so già che non sentirò la loro mancanza.

So già che riuscirò a vivere da solo, sebbene dovessi farlo in completa solitudine, ma starò bene.

Non ho idea di che cosa ne sarà di me, ma non m’importa.

Non ho paura, non più.

Ho smesso di provare terrore nell’istante in cui il cuore di mio padre ha smesso di battere. Ora non c’è più nessuno che può farmi del male.


Io non so più cosa dire.

In realtà non mi sento di dire più niente, giuro, la chiuderei qui perché non saprei che altro dire. 

Credo di essere stata fin troppo ripetitiva in questa recensione e probabilmente sarai annoiata da morire, considerando che non ho fatto altro che riportare pezzo per pezzo il diario di Jason, tralasciando praticamente tutto il resto, ma credo che le altre cose in questo capitolo servissero solo da sfondo. 

Non ho quasi letto i pensieri di Ivy mentre sfogliava il diario, semplicemente perché credo non siano poi tanto diversi dai miei.



Non so cosa dire. Forse è il capitolo peggiore di tutti fino ad ora, ma anche il più bello perché si capisce cosa c'è e c'è stato nella mente di Jason mentre macchinava il tutto.

Davvero, la finisco qui.

Correggi solo questa frase: Lei era che passata oltre l’apparenza e aveva fatto di tutto pur di avvicinarsi a me e cercare di capirmi.

*Lei che era passata.



Ti direi aggiorna presto, ma ho paura di leggere dell'altro.

Non ho letto lo spoiler, giuro, ma ti ringrazio ancora per la pubblicità a Triangles, davvero.



Direi che ci vediamo Sabato,

ti voglio bene, ma non troppo.

Cocca biscotta :)




 




 




 








 




 




 




 







 








 

Il momento che desideravo avvenisse è avvenuto prima ancora di quanto mi aspettassi.
E, devo proprio dirlo: OH. MIO. DIO.
Ceh, sto tipo impazzendo. Solo le quattro di notte e mi sto trattenendo dall'urlare come una qualche ragazza uscita dal manicomio.
Questo capitolo è una bomba, e, vaffanculo, mi dispiace troppo per Justin. Ora che aveva finalmente iniziato ad assaporare un po di serenità e di felicità ecco che tutto va in fumo.
Spero proprio che Ivy dia lui l'occasione di spiegarle. Spero che non si allontani da lui.
Al prossimo capitolo. c:
P.s: Amo il modo in cui scrivi, mi affascina. Ecco perché, mi chiedevo, se potessi darmi il tuo numero. Vorrei davvero dirti qualcosa, ma non su questo sito. lol

ivy capirà da sola, capirà il bisogno di jason di lasciar da parte quel peso senza dimenticarlo.

Capitolo benissimo , scrivi benissimo , ho anche pianto , madonna sei troppo brava a scrivere.
Hai descritto benissimo come si sente Jason e io ti adoro troppo !
Mi sento malissimo per Jason , insomma , una volta che qualcosa andava per il verso giusto e poi BOOOM !
va beh ora devo scappare ma on vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo , sono troppo curiosa!
XOXO Giorgia

Povero Justin ... lui sta soffrendo e poi ha ragione se glie lo avesse detto di sua spontanea volontà, sarebbe cambiato qualcosa? Questo però non significa che se io fossi stata nei panni di Ivy non me la sarei data a gambe.

Il capitolo è stupendo come sempre, continua al più presto. :*

Ricordi quando dicevo " sei la mia preferita, adoro come scrivi e amo insanity"? Beh DIMENTICALO !!!!!!!!
No dico, per una volta che stava andando tutto magnificamente?
Ringrazia che sono dal cellulare senno ti avrei insultata ancora per molto, ma andiamo avanti....adoro questo capitolo ( anche se mi aspettavo una piccola scenette Jivy, ma fa niente).
Leggere quelle cose per Ivy deve esser stato brutto e credimi sembrava sentissi le stesse cose non lo so, con le tue storie mi immedesimo.
Spero davvero.che si risolva, altrimenti non dormirei la notte ( una volta è successo giuro v.v ) e poi con lo spoiler mi hai messo ansia.
Oddio aggiorna quando puoi, baci ♥

Ps scusa se non ho scritto molto ( e forse ti arriverà come messaggio) ma sono dal cellulare T.T ♡ ☆

non sono brava a scrivere recensioni, ma ci proverò
cosa dire del capitolo, è magnifico come tutta la storia, tu scrivi da dio.
Kayden mi sta sul cazzo, non lo sopporto, è troppo possessivo
Ivy cotta di jason e sinceramente (non so per quale motivo) non vedo l'ora che scopra la verità
jason si sta aprendo di più con Ivy e sembra che anche lui sia interessato a lei.
non vedo l'ora di sapere cosa succedere nel prossimo capitolo, perciò aggiorna presto ahahahah

Recensore Junior

Giulia eccomi qui!
Mi sono connessa su efp solo per recensire questo meraviglioso capitolo che, con mia gioia, è lunghissimo.
Quando ho notato questa cosa ero al settimo cielo, giuro.
Non c'è cosa migliore nel leggere un capitolo lunghissimo di una fan fiction che amo.


Come già ti ho detto su twitter non importa del ritardo, insomma, questa fan fiction è stupenda, non perderebbe lettori nemmeno se venissero pagati.
Le tue idee sono sempre originali e coinvolgenti, quindi non devi nemmeno preoccuparti dei ritardi, a parer mio.



 
Quel giorno era cambiato qualcosa in me, ne ero certo. Nell’esatto istante in cui le mie labbra sfiorarono le sue, sentii una parte staccarsi da me, come se avessi finalmente abbandonato il mio rapporto con il passato.
Ma, tuttavia, avrei dovuto sapere che quella sarebbe stata solo una sensazione temporanea.


 
 

Già da questa frase ho pensato: il capitolo sarà uno dei migliori e, infatti, è stato così.
Poi finalmente Jason si è lasciato andare e inizia a mostrare i suoi sentimenti verso Ivy e io sto sclerando per questo.
Ma conoscendoti, devo aspettarmi molte cose non belle che mi faranno diventare pazza.




 
Mi voltai di scatto, colpendo con l’avambraccio il collo di Kayden, abbastanza forte da costringerlo a sbattere contro alla fila di armadietti.
I nostri sguardi s’incrociarono: il suo era divertito e sulle sue labbra era ancora disegnato quel ghigno bastardo.
Sei un tantino violento, amico” sbottò, sforzando una risata, ed indietreggiai.
Ma la cosa non mi stupisce affatto” continuò poi, accentuando quel suo strano sorriso. Lo guardai torvo, non capendo a cosa si riferisse.
Ti ho sorpreso, vero? Non ti aspettavi che qualcuno si ricordasse di te e di quello che hai fatto, McCann.
Le sue parole mi trafissero come una lama affilata. Impallidii e fui incapace di muovere qualsiasi muscolo. Non dissi una parola, mi limitai a fissarlo, mentre sul suo viso si accentuava sempre più quell’espressione divertita.
Tutto quello che temevo di più si stava verificando e, se Kayden ne era al corrente, ero certo che la voce si sarebbe sparsa in tutta la scuola a breve.
Non osare-
Cosa?” m’interruppe con tono beffardo. “Non osare dirlo a Ivy, intendevi?
Strinsi le labbra in una linea dura e chiusi entrambe le mani a pugno. M’irrigidii a tal punto da sentire le maniche della felpa diventare improvvisamente troppo strette.
Non sarò io a farlo” aggiunse poi, “non ci sarebbe gusto se glielo dicessi io. Non aspetto altro che godermi il momento quando sarai tu a dirglielo. Dovrai farlo prima o poi, lo sai?
Continuai a restare in silenzio, sentendo una voragine crescere a dismisura dentro di me. Deglutii a fatica e la sua voce giunse nuovamente alle mie orecchie.
Ti do un piccolo avvertimento, amico,” – il modo con cui pronunciò quell’ultima parola lasciò trasparire visibilmente tutto il disprezzo che provava per me – “non sopporta quando le viene nascosto qualcosa, per cui…” lasciò la frase in sospeso e scoppiò a ridere.
Nel frattempo, il vociare del resto degli studenti iniziò a riempire l’aria e, guardandomi attorno, realizzai che di lì a poco non saremmo più stati soli.
Nel caso in cui non dovesse più parlarti, non ucciderla. Sono poche le ragazze carine in questa scuola e non vorrei mai che sparisse proprio lei.” Incrociai nuovamente il suo sguardo e mi sentii come se avessi potuto scoppiare da un momento all’altro. Era appoggiato ad un armadietto alle sue spalle, le braccia incrociate al petto ed un’espressione piuttosto seria dipinta in volto.
Strinsi maggiormente i pugni lungo i fianchi e mossi qualche passo verso di lui, ignorando il fatto che il corridoio si stava lentamente riempiendo di gente.
L’unico che farei sparire sei tu” replicai in un sussurro e si lasciò andare in una risata nervosa. “Se quel manicomio ti è mancato così tanto da volerci ritornare, sarebbe stato sufficiente fare una richiesta scritta.





 
Ma che vadano a quel paese le buone maniere, lo avrei preso anche io a pugni.
E' una persona che mi urta molto i nervi, anche per te è così, vero?
Non farmelo diventare buono perché non già abbastanza incoerente di mio, non infierire di più.
Grazie e prego.

Ho una domanda che mi sorge spontanea: dove lo ha scoperto Kayden?
Nel senso, se è così facile trovare delle informazioni su Jason, perché nessuno della scuola ne è al corrente?

Davvero, Giulia, mi farai impazzire.






 
Non disse una parola fino a che non raggiungemmo la sua auto parcheggiata nel piazzale.
Posso sapere che cos’è successo?” mi domandò, ma la ignorai, aprendo la portiera e salendo dal lato passeggero. La sentii sbuffare e poco dopo si sedette accanto a me.
Ti ho fatto una domanda, Jason” insistette.
Metti in moto, per favore” le dissi con tono freddo, voltandomi quanto bastò per incrociare il suo sguardo. Rassegnata, annuì e fece ciò che le avevo chiesto.


 


Sempre cordiale Jason eh.
Lei è così dolce e lui fa il finto tonto.

Non deve per forza dire: "ehy Ivy non succede nulla, semplicemente il tuo ex ha scoperto che sono un assassino e che ho ucciso i miei genitori, ma cosa vuoi che sia?"
Poteva benissimo dire: "Mi ha provocato e mi sono innarvosito" .

Bho, lo capirò mai questo ragazzo?




 
Scossi il capo, cercando di scacciare quei pensieri e rimanendo dell’idea di non farle parola del mio passato.
Non poteva saperlo. Come mi avrebbe guardato una volta saputo chi ero?
Il solo pensiero di vedere paura nei suoi occhi mi fece rabbrividire.
Mi ha provocato” dissi all’improvviso, attirando su di me la sua attenzione.
Tende a farlo spesso con le persone che non gli vanno a genio, e non solo. Tutt’ora lo fa anche con me. Ignoralo” ribatté, stringendosi nelle spalle e sedendosi accanto a me sul divano.
D’accordo” mormorai, consapevole che non sarei riuscito a mantenere la parola data.



 
Sì, ok, lo fa apposta.
Glielo ha detto e si è fatto la mia stessa domanda.
E' inquietante, non credi?

Che poi, che significa: consapevole che non sarei riuscito a mantenere la parola data?
Jason, trattieniti, non fare uscire il lato cattivello di te.
No ok, sembro una bambina che parla con un cucciolo, la smetto.




 
Quella sera non tornai a casa e, questa volta, le condizioni meteorologiche non avevano nulla a che vedere con la mia scelta. Aver visto Jason scagliarsi con così tanta ira verso Kayden mi aveva spaventato, ma non potei fargliene una colpa. Kayden, di per sé, era un ragazzo violento, amava provocare il prossimo e costringerlo così a scatenare la propria rabbia su di sé, facendolo cadere dalla parte del torto.
Detestavo quella situazione, Jason non meritava di essere trattato in quel modo, sapevo che non era violento, la sua era stata solo una reazione istintiva, che chiunque avrebbe adottato.



 
Ivy, cara e dolce Ivy, io non vorrei deludere le tue aspettative ma Jason è esattamente l'opposto.
Da quello che si è capito fino ad ora direi che se si altera, sono nella cacca un po' tutti, quindi.

Ho paura di sapere cosa succederà quando Ivy saprà la verità.




 
Mi voltai completamente e feci scorrere l’indice sul suo braccio destro, percorrendo tutta la lunghezza lasciata scoperta dalla maglietta. Non appena lo sfiorai, si voltò di scatto verso di me, sussultando in modo quasi impercettibile, ma capii che fece del suo meglio per addolcire il suo sguardo quando i suoi occhi incrociarono i miei.
Morivo dalla voglia di capire per quale assurda ragione non sopportasse che lo toccassi, specialmente se lo facevo all’improvviso. Avrei voluto porgli così tante domande sul suo conto, ma ero certa che non mi avrebbe mai dato una risposta. Nonostante trascorressimo molto tempo insieme, sentivo di conoscerlo ancora così poco, avevo il sentore che avesse tralasciato una parte importante di sé. Non aveva voluto dirmi cosa fosse successo ai suoi genitori, ma non avevo insistito. 


 
Ivy, se fossi in te non sarei così curiosa di sapere.
Più che altro nemmeno io voglio che lei sappia, insomma, non penso che resterebbe allegramente affianco a Jason, no?
Io spero di sì, ma ne dubito, per lo meno non subito e so che io mi mangerò le mani quando arriverà il momento in cui lei scoprirù tutto.




 
Il suo braccio sfiorava il mio corpo ed il suo sguardo era intrecciato al mio. Poco dopo si voltò completamente verso di me e sentii il suo respiro sulle mie labbra.
Mi dispiace che tra te e Kayden ci sia tutta questa rivalità” mormorai, abbassando lo sguardo.
Non importa,” disse, sebbene non sembrava molto sicuro di sé. “Ormai è passato, non voglio parlarne.
E di cosa vorresti parlare?” gli domandai, avvicinando maggiormente il mio viso al suo.
Non voglio parlare” rispose, annullando del tutto la distanza che ci separava. Posò una mano sul mio viso e le sue labbra sfiorarono le mie, con una delicatezza che mai avevo sentito prima. In un primo momento lo presi come un segno d’insicurezza, ma lasciai comunque che fosse lui a guidarmi in quel bacio. Le sue labbra si muovevano in modo lento e dolce sopra le mie e, istintivamente, portai una mano tra i suoi capelli, infilando le dita tra di essi ed avvicinandomi più che potei a lui. Fece scorrere la mano dal mio viso alla mia schiena, attirandomi a sé fino a che il mio petto non fu completamente premuto contro il suo. Dischiuse le labbra, sfiorando le mie con la punta della lingua, ed io feci lo stesso, permettendogli di approfondire quel bacio.
Per tutta la durata di quel bacio non pensai a nulla, tutto attorno a me sembrava essere svanito e provavo un’emozione che da tempo non avevo più sentito.




 
Mi senti urlare? No perché sto urlando, giuro.
Questa è una delle parti che amo di più di questo capitolo, cioè io muoio, sclero e addio.
Sto tipo malissimo, i miei bimbi, oddio piango.
Come fai a scrivere certe cose senza che il tuo cervello entri in confusione?
Io sclero ogni volta che devo scrivere una cosa del genere, capiamoci.
Ma quanto sono bellini? Troppo, aw.

Ok basta, devo calmarmi, che dici? Sì, meglio.





 
Quel bacio mi sembrò interminabile, come se niente e nessuno avrebbe potuto intromettersi per interromperlo. Ancora una volta riuscii a rilassarmi sotto al suo tocco delicato, senza aver paura di rivivere quei fastidiosi flashback. Per quel breve lasso di tempo, tutto sembrò andare per il verso giusto e riuscii ad ammettere, almeno a me stesso, che stavo bene. Non appena mi allontanai dal suo viso, mi persi a guardarla negli occhi ed abbozzai un sorriso, che lei non tardò a ricambiare.
La strinsi a me, nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla ed inspirando a pieni polmoni il suo profumo. Ero certo che non l’avrei dimenticato tanto presto.
Non sciolsi quell’abbraccio e nemmeno lei lo fece, sentii la sua mano accarezzarmi la schiena, mentre l’altra era posata sul mio collo, trasmettendomi un calore che non sentivo da tempo.
Caddi in un sonno profondo, senza cambiare posizione e senza allontanarmi da lei.



 
Jason, tu, lui, VOI! 
Lo fate apposta a pensare/scrivere certe cose, vi piace farmi impazzire.

No dai, quanto è dolce? Questo capitolo mi fa sentire davvero male.
Ti sto volendo molto bene, per ora.




 
Nessuno dei due si era preoccupato d’impostare la sveglia, nonostante avessimo dovuto andare a scuola, ma non fu necessario. A svegliarmi fu un rumore proveniente dal piano inferiore, ma lo ignorai, cercando di continuare a dormire.
Jason, qualcuno sta bussando alla porta” mi sussurrò Ivy ad un orecchio, per poi scuotermi lievemente la spalla. Aprii lentamente gli occhi, trovandomi il suo viso a pochi centimetri dal mio.
Cosa?” domandai, passandomi una mano sul viso.
Hanno bussato alla porta,” ripeté e, di scatto, mi alzai.
Aspettami qui” le dissi, prima di uscire dalla stanza e di scendere in seguito le scale.


 


Sì, ehm, come non detto eh.
Ma quei poveri due possono avere un po' di tran quillità? 
No, certo che no.




 
Aprii la porta e mi trovai davanti la figura di Dean.
Perché sei qui?” domandai indietreggiando e, nonostante non volessi che entrasse, mosse qualche passo verso il soggiorno.
Credimi, non avrei voluto presentarmi qui così presto, ma, come sai, sei sotto libertà vigilata e ci è giunta voce che tu ieri abbia picchiato un ragazzo.
Deglutii e strinsi i pugni lungo i fianchi. L’unica ragione per cui Kayden non aveva reagito, era perché aveva intenzione d’incastrarmi e c’era riuscito.
Perché lo hai fatto?” mi domandò, allargando le braccia, “credevo avessi intenzione di cambiare e di cercare di vivere una vita normale.” Il suo tono di voce non era alto, ma fui certo che Ivy avesse potuto sentirlo e non potevo permettermelo.
Come credi che possa vivere normalmente adesso?” replicai, quasi sussurrando.
Sospirò e scosse il capo, rassegnato.
Purtroppo devi venire con me alla centrale” disse e sbarrai gli occhi.
Cosa? Adesso?
Sì, Jason, adesso
” rimarcò con voce ferma.

 

Eh la mamma di Gesù!
Volevo fare un altro tipo di esclamazione ma meglio di no.
Però ammettilo, ci stava tutta.

Che ha fatto? Ha preso a pugni un ragazzo e allora?
Con tutti i ragazzi che lo fanno al giorno d'oggio.

Sorvoliamo.





 
Te lo chiederò un’ultima volta, Jason, dopo di che prenderemo provvedimenti di conseguenza” mi disse l’uomo più anziano, quello seduto esattamente di fronte a me.
Spostai lo sguardo verso Dean, il quale strinse le labbra e quasi mi pregò di aprir bocca.
Perché hai ucciso i tuoi genitori?
Rimasi in silenzio, ma questa volta mi decisi a dare una risposta. Dopotutto, ero stanco di rimanere chiuso tra quelle quattro mura opprimenti e, sebbene non riuscissi a fidarmi di nessuno, Dean era l’unico a volermi davvero aiutare, per cui accolsi la sua implicita richiesta e parlai.
Non avevo un buon rapporto con loro” risposi a bassa voce.
Né con tuo padre, né con tua madre?” mi domandò sempre lo stesso agente.
Esatto.
Che cosa ti facevano?
Sospirai ed abbassai lo sguardo. “Mio padre mi maltrattava.” Non appena quelle parole uscirono dalla bocca, realizzai di aver commesso un errore.
Ti picchiava?
Sì.
E tua madre?
Sbarrai gli occhi, ma probabilmente lui non se ne accorse.
Anche lei” dissi, mentendo. Se avessi detto la verità, non avrebbero mai giustificato l’omicidio su di lei e non potevo permettermi di venir rinchiuso in prigione o, peggio, nuovamente in quell’ospedale psichiatrico.
Li sentii parlottare tra loro, ma non percepii le esatte parole. Alzai lo sguardo, incrociando quello di Dean, ma non riuscii a decifrarlo, lo distolse subito dopo ritornando a parlare con i suoi colleghi.
Ho un’ultima domanda” pronunciò un altro uomo e gli feci un cenno, intimandogli a continuare.
È stato un omicidio premeditato, o hai agito d’istinto?
Ho agito d’istinto” mentii di nuovo, ma risuonai convincente.



 
Devo dire che qui di menzogne si va di bene e in meglio.
Per salvarsi le natiche mi va bene che menta, solo perché è lui.
Ma odio il fatto che menta a Ivy, la bugie hanno le gambe corte e credo che si stiano accoreciando sempre di più, lei è troppo curiosa per poter far finta di nulla.





 
Feci per aprire la porta d’ingresso, quando qualcuno alle mie spalle pronunciò il mio nome, costringendomi a voltarmi.
Inquadrai la figura di Ivy a pochi metri da me, sul suo viso aleggiava un’espressione cupa ed i suoi occhi erano spenti.
Sei qui da molto?” le domandai, senza sapere realmente che ore fossero. Si strinse nelle spalle e disse: “da un po’, ero preoccupata per te.
Non devi preoccuparti per me” ribattei, risuonando più duro di quanto in realtà avessi voluto.
Abbassò il capo ed arricciò le labbra.
Se preferisci restare da solo, me ne vado e ci vediamo domani a scuola” disse e percepii una punta di delusione nel suo tono di voce.
No” sbottai, quasi a voler cancellare ciò che aveva appena detto, “non andare via.
Ne sei sicuro? Non mi sembri dell’umore adatto.
Voglio che rimani. Ho bisogno che tu rimanga.
Si accigliò, ma scorsi un lieve sorriso sulle sue labbra.
Hai- hai bisogno di me?” mi domandò sorpresa e, a quel punto, non riuscii più a rimanere in silenzio.
Ho bisogno di te, più di quanto tu possa immaginare.” Le mie parole furono sincere, ma non le avrei mai svelato il motivo. Ritornare in quella centrale di polizia, non aveva fatto altro che riportarmi alla mente i ricordi di quella notte ed erano ore, ormai, che quel fastidioso senso di vuoto mi avvolgeva lo stomaco. Era diventato insopportabile, come una stretta al collo che diveniva man mano più opprimente, fino ad impedirmi di respirare. Sollevai lo sguardo, il cielo era grigio, tetro e colmo di nuvole, l’aria gelida che mi schiaffeggiava il viso sembrava voler essere un segno del destino, paragonato ad una punizione lanciata da qualcuno da lassù. E non vidi altro che il volto arrabbiato di mio padre e lo sguardo terrorizzato di mia madre poco prima che mettessi definitivamente fine alla loro vita. Mi sembrava di vederli dovunque posassi lo sguardo, mi sentivo in trappola, come se fossi rimasto chiuso in una stanza assieme alle loro figure, con la sola intenzione di torturarmi fino a che non fossi impazzito.
D’accordo, se è ciò che vuoi, rimango.” La sua voce giunse alle mie orecchie, distraendomi da qualsiasi pensiero, ed annuii, seguendola poi dentro casa mia.

 

Siamo arrivati alla fine del capitolo e io piango.
L'ho amato con tutta me stessa questo capitolo, lo giuro.
Mettiamolo nella lista 'i miei capitoli preferiti'.

Sono così dolci e io li shippo troppo, una delle migliori coppie di sempre, giuro.
"Ho bisogno di te, più di quanto tu possa immaginare." 
Pensavo che sarei potuta svenire da un momento all'altro per l'entusiasmo che avevo quando ho letto quella frase e che ho tutt'ora, questa è la cosa bella.

Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
Stranamente in questa mia recensione non ci sono mincacce, credo che sia un bel passo avanti.


Per ora ho detto tutto.

Alla prossima!
Un bacio,
Gaia.

Recensore Master

Eccomi di nuovo, cercherò di fare una recensione-lampo perché poi devo andare a nutrirmi, almeno un po'.

Dunque dunquino: a circa metà del capitolo, cioè quando Jason ha aperto la porta e si è trovato davanti Dean, ho avuto il terrore che venisse arrestato anche lui. Ho pensato: "Eh no, eh, non si fa così, se lo arrestano è proprio un colpo basso, non la perdonerò mai perché non si fa così, cos'è, abbiamo fatto tombola? Non bastava Justin, adesso anche Jason, no, non lo accetto". Invece no, e ti meriti un grande, grande, grandissimo applauso per questo. In realtà non proprio immenso, perché mi hai fatta sul serio cagare in mano. Almeno, questa volta, ha dato delle risposte alla polizia e si è messo in salvo, per ora. 

Però abbiamo un grande problema, il cui nome è Kayden: per la miseria, già Jason ha un segreto grande come una casa che lo opprime, ci si doveva mettere pure l'ex ragazzo rompicoglioni a minacciare di raccontarlo? No, boia mondo, non è possibile! Io lo odio quel tizio, si è fatto picchiare per dire tutto alla polizia, per mettere nei casini Jason e per insospettire Ivy. Ho l'impressione che questa non sarà proprio per niente una fan fiction rose e fiori.

Almeno mi godo i momenti di dolcezza del biondo che intrufoli saggiamente nei capitoli, per farti odiare un po' di meno. Devo ammettere che riesci a meraviglia nel tuo intento.

Va bene, ora scappo.

Aspetto il prossimo capitolo!



Andrea :)

ivy riesce a non fargli pensare al passato, per questo "ha bisogno di lei". farebbe di tutto per lasciarsi le brutte sensazioni che ora ha

Recensore Junior

Il capitolo mi piace moltissimo (la storia in sè è davvero bella!) e non vedo l'ora di questa presunta "rivelazione" *--* aggiorna al più presto bella! Kiss
-Olga

Recensore Junior

Ciaoooo!!!
Allora, da dove comincio? Praticamente sto diventando dipendente da questa storia, è sempre più bella...
Il capitolo è perfetto come sempre e non importa per la lunghezza, meglio se è lungo ;)
Comunque tranquilla per il ritardo, non succede nulla, aspetterei anche un mese per un capitolo di questa storia :)
Alla prossima
Much Love
manga19

Io praticamente inizio a correre per la stanza sperando che si materializzi Scott, ma ancora non è successo: forse dovrei correre in senso antiorario...

Io faccio la stessa cosa sperando che si materializzi Stiles, ma non funziona. Né in senso orario, ne tanto meno in senso antiorario. Dovremmo smetterla di fare queste cose e cercare di vivere la vita in modo decente, ma aspetta! Parliamo di me e di te, probabilmente passerò il resto della vita ad aspettare che qualcuno simile a Justin/Chris/Jamie/Theo/Dylan (sì, ora si è aggiunto anche lui) si materializzi in modo da innamorarsi di me e vivere per sempre felici e contenti.



Ma che discorsi sono? Ma si può mai iniziare una recensione in questo modo? Tutta colpa tua e del capitolo. Adesso ho anche voglia di gelato.

E di Mc.

E probabilmente ora di Domenica mi verrà un colpo, boh, non so perché.


 


you put a spell on me and I don't want to break it.


Tranquilla, non sto urlando. Credimi, non sono io, è Cocco che si sta facendo la ceretta. Gli ho detto mille volte di smetterla, ma oh, dice che vuole avere le gambe lisce, cosa devo fare? 

Che titoli dai ai capitoli, ti prego, io sto male! 

Due pov di Jason e uno di Ivy, boh, dillo che mi vuoi male.



Partiamo pure da questo e da come il cuore ha perso un battito. Anzi, forse anche due o tre:


Quel giorno era cambiato qualcosa in me, ne ero certo. Nell’esatto istante in cui le mie labbra sfiorarono le sue, sentii una parte staccarsi da me, come se avessi finalmente abbandonato il mio rapporto con il passato.


Questa cosa è dolcissima, io davvero, potrei mettermi a piangere, se non fosse che poi le persone credono che io sia pazza e sul serio, non voglio finire dentro qualche manicomio, soprattutto dopo gli episodi di Teen Wolf di ieri sera.

Capisci che Jason con Ivy si sente bene, capisci? 

Capisci come io li ami? 



Kayden ha davvero rotto i coglioni. Credo di essere stata abbastanza chiara questa volta.

Lo odio e ti giuro, non posso non associarlo a Colton, mi viene troppo naturale. E sai perché? Per questo:


Ti ho sorpreso, vero? Non ti aspettavi che qualcuno si ricordasse di te e di quello che hai fatto, McCann.


La scena è tipo quella della prima stagione di Teen Wolf, quando Jackson, in corridoio come adesso, va da Scott e se ne esce con una frase tipo "dimmi cosa metti nel succo di frutta" o una cosa simile, perché ha capito che c'è qualcosa di strano in lui e ti giuro, non posso non associarlo a Colton. Se mi metti una gif di qualcun altro, ti urlo dietro, perché è lui. Siamo arrivati al punto in cui le sue battute le leggo con la voce di Jackson, renditi conto di quanto credo che questo "ruolo" sia perfetto per lui.



Comunque, tornando ad un momento prima.


Ogni possibile rumore cessò e, non appena fui prossimo a voltarmi, qualcuno posò la mano sulla mia spalla, facendomi sussultare. La stretta si fece sin da subito molto forte, al che realizzai che non potesse essere Ivy. E, infatti, non era lei.

Mi voltai di scatto, colpendo con l’avambraccio il collo di Kayden, abbastanza forte da costringerlo a sbattere contro alla fila di armadietti.

I nostri sguardi s’incrociarono: il suo era divertito e sulle sue labbra era ancora disegnato quel ghigno bastardo.

Sei un tantino violento, amico” sbottò, sforzando una risata, ed indietreggiai.


So che Jason aveva capito che fosse lui, ma sappiamo anche che ha reagito così per via di questo suo problema "odio il contatto fisico, a meno che tu non sia una figa assoluta di nome Ivy con i lineamenti di Miley Cyrus".



Lo sapevo che qualcuno si sarebbe ricordato di lui e avrebbe scoperto tutto. Certo, magari era meglio se non fosse stato uno come Kayden, ma sarebbe stato monotono se fosse stato qualcun altro, no? 


Non osare dirlo a Ivy, intendevi?

Strinsi le labbra in una linea dura e chiusi entrambe le mani a pugno. M’irrigidii a tal punto da sentire le maniche della felpa diventare improvvisamente troppo strette.

Non sarò io a farlo” aggiunse poi, “non ci sarebbe gusto se glielo dicessi io. Non aspetto altro che godermi il momento quando sarai tu a dirglielo. Dovrai farlo prima o poi, lo sai?

Continuai a restare in silenzio, sentendo una voragine crescere a dismisura dentro di me. Deglutii a fatica e la sua voce giunse nuovamente alle mie orecchie.

Ti do un piccolo avvertimento, amico,” – il modo con cui pronunciò quell’ultima parola lasciò trasparire visibilmente tutto il disprezzo che provava per me – “non sopporta quando le viene nascosto qualcosa, per cui…
” lasciò la frase in sospeso e scoppiò a ridere.


Giuro che non lo sopporto. Jason sa che deve dirlo ad Ivy, ma cazzo, ora è pure sotto pressione perché Kayden sa cos'è successo. Che poi "non sopporta quando le viene nascosto qualcosa, per cui..." mi fa pensare solo al fatto che non sarà realmente Jason a dirlo ad Ivy, ma sarà Kayden stesso, da vero bastardo qual è.

 


Se quel manicomio ti è mancato così tanto da volerci ritornare, sarebbe stato sufficiente fare una richiesta scritta.


Quanto è bravo a saper far incazzare le persone? Nel senso, è capace di colpire i punti deboli e ora conosce quelli di Jason, quindi le cose si complicheranno. Non so se urlare dalla gioia o piangere. Nel dubbio, rido per la richiesta scritta perché mi viene in mente il tuo "sai che devi fare la richiesta scritta per ricevere qualcosa dall'Angelo".



Qui ci stava tipo un coretto "rissa! rissa! rissa!", ma è intervenuta Ivy, quindi addio divertimento.

La cosa strana è che Kayden sia rimasto immobile, nel senso, non ha reagito. Perché? In realtà lo so, ma ci arriviamo dopo.



Sembra che Ivy non abbia più una casa propria e viva in quella di Jason lol 

La cosa mi piace, ovvio. Jivy forevr.


 


Spostai la mia attenzione su di lui, inquadrando meglio che potei il suo profilo. Gli occhi erano aperti, lo sguardo perso nel vuoto e puntato contro il soffitto della camera da letto, le labbra socchiuse ed il petto che si alzava e si abbassava, seguendo il ritmo dei suoi respiri. Mi voltai completamente e feci scorrere l’indice sul suo braccio destro, percorrendo tutta la lunghezza lasciata scoperta dalla maglietta.


Tranquilla, continua pure, tanto sono solo qui con la bavettina alla bocca immaginado me stessa al posto di Ivy.

 


Non appena lo sfiorai, si voltò di scatto verso di me, sussultando in modo quasi impercettibile, ma capii che fece del suo meglio per addolcire il suo sguardo quando i suoi occhi incrociarono i miei.


Jay, fai la brava..

 


E di cosa vorresti parlare?” gli domandai, avvicinando maggiormente il mio viso al suo.

Non voglio parlare” rispose, annullando del tutto la distanza che ci separava. Posò una mano sul mio viso e le sue labbra sfiorarono le mie, con una delicatezza che mai avevo sentito prima. In un primo momento lo presi come un segno d’insicurezza, ma lasciai comunque che fosse lui a guidarmi in quel bacio. Le sue labbra si muovevano in modo lento e dolce sopra le mie e, istintivamente, portai una mano tra i suoi capelli, infilando le dita tra di essi ed avvicinandomi più che potei a lui. Fece scorrere la mano dal mio viso alla mia schiena, attirandomi a sé fino a che il mio petto non fu completamente premuto contro il suo. Dischiuse le labbra, sfiorando le mie con la punta della lingua, ed io feci lo stesso, permettendogli di approfondire quel bacio.

Per tutta la durata di quel bacio non pensai a nulla, tutto attorno a me sembrava essere svanito e provavo un’emozione che da tempo non avevo più sentito.


Sbaglio o ti avevo detto di fare la brava? Ma tu mi ascolti quando parlo o fai orecchie da mercante? 

Guarda che sei oltre la via Briscola. Sei finita in via "Giulia, ti prendo a randellate in fronte".

Perché fai così e giochi con i miei sentimenti, perché? Io boh, vado a piangere e non seguirmi, limitati a stare zitta!

Capisci che Jason è passato dal "non toccatemi, non parlatemi" al "non voglio parlare" e la bacia?! Dico io, ma si può?

Dov'è? Jason/Justin dove sei? VIENI QUI, ADESSO. NEMMENO IO VOGLIO PARLARE.






Per quel breve lasso di tempo, tutto sembrò andare per il verso giusto e riuscii ad ammettere, almeno a me stesso, che stavo bene.


L'amore, l'AMORE!




La strinsi a me, nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla ed inspirando a pieni polmoni il suo profumo. Ero certo che non l’avrei dimenticato tanto presto.

Non sciolsi quell’abbraccio e nemmeno lei lo fece, sentii la sua mano accarezzarmi la schiena, mentre l’altra era posata sul mio collo, trasmettendomi un calore che non sentivo da tempo.


No senti, questo è davvero troppo per il mio cuore. Mi sto sciogliendo, giuro, non ce la faccio mica ad arrivare a fine capitolo se continui così. 




Aprii la porta e mi trovai davanti la figura di Dean.


Madre benedetta, mi sa che davvero non ci arrivo alla fine del capitolo. Cosa vuole? Chi è? Quando è arrivato? CHE QUALCUNO MI DIA DIECI EURO!




L’unica ragione per cui Kayden non aveva reagito, era perché aveva intenzione d’incastrarmi e c’era riuscito.


Eccolo lì, bastardo che non è altro. Lo sapevo io che lo faceva per quello. Aaah, come lo odio!




Purtroppo devi venire con me alla centrale” disse e sbarrai gli occhi.


No Maria, questo è troppo, io esco!

Giulia, allora è un vizio! Dillo che il tuo sogno segreto è vedere Justin/Jason dietro le sbarre. Non è possibile, pure qui devo vivere con l'angoscia che protrebbe finire in prigione invece che in manicomio? Smettila perché poi le prendi, lo sai. Inventati altro, grazie.




Sì, invece, e se vuoi che io ti aiuti, digli esattamente ciò che vogliono sentirsi dire. Trova il modo di scagionarti, Jason!


Aspetta che sono confusa, dove corri? Sta buona che devo esporti la mia teoria!

Allora, deduco che, dalle domande che gli faranno in seguito e dalle risposte che riceveranno, loro non sapevano che il padre di Jason lo maltrattasse, quindi mentendo e dicendo che tutto è successo per aver agito d'istinto, non dovrebbe essere così colpevole come lo era in principio perché si chiama "legittima difesa"!

Tu mi picchi a sangue e io mi difendo. Ti ho ucciso? Va bene, ma tu stavi picchiano un minorenne e non una volta sola, quindi in teoria, Jason fa passare la "bugia" per realtà, e lo scagionano. O almeno, lo ritengono un po' più innocente, vero? 

Daje che questa teoria le batte tutte!




Voglio che rimani. Ho bisogno che tu rimanga.

Si accigliò, ma scorsi un lieve sorriso sulle sue labbra.

Hai- hai bisogno di me?” mi domandò sorpresa e, a quel punto, non riuscii più a rimanere in silenzio.

Ho bisogno di te, più di quanto tu possa immaginare.


Giuro che adesso te le suono. GIURO CHE ADESSO TE LE SUONO!

Finisco di piangere e rimetto a posto le foto Jiley e te le suono!

Ma cosa fai, Giulia! Tu e i tuoi maledetti spoiler che fanno trapelare tutto. Tra l'altro non avrei nemmeno dovuto leggerlo quello, ma qualcuno si è accidentalmente dimenticato di dirmi "occhio che alla fine c'è uno spoiler". 

Smettila di ridere Giulia!


 


Ma come "ho bisogno di te, più di quanto tu possa immaginare"? Ma io mi sciolgo peggio del gelato - che ancora non ho visto.

Dai, ma ti prego, è troppo dolce. Cioè, non posso aspettarmi certe cose da lui, non dovrei, eppure se ne esce con queste cose.

Io odio tutti, sappilo.

Odio il fatto che dovrò aspettare prima di poter leggere il seguito - sì, ho letto lo spazio autrice e muoio di ansia per questa rivelazione. Non è nemmeno uno spoiler dai - e odio il fatto che questa storia sia così tremendamente bella che boh, passo il mio tempo a piangere e urlare.

So di aver scritto di tutto in questa recensione, ma amen.

Aggiorna presto Jay!



Alla prossima,

I love you anche se non mi dai i soldi e nemmeno il gelato.

Fede :)






 

Parto dicendo che- dopo aver detto per tutti i 12 capitoli che quello era il mio preferito- posso davvero dire CHE QUESTO E' IL CAPITOLO PIU' BELLO.
Abbiamo dovuto aspettare ma alla fine ne è valsa la pena.

“Sei un tantino violento, amico” sbottò, sforzando una risata, ed indietreggiai.
“Ma la cosa non mi stupisce affatto” continuò poi, accentuando quel suo strano sorriso. Lo guardai torvo, non capendo a cosa si riferisse.
“Ti ho sorpreso, vero? Non ti aspettavi che qualcuno si ricordasse di te e di quello che hai fatto, McCann.”

Dio quanto lo odio sto qui. Ma dai, c'e l'hai presentato? E' stato un dispiacere conoscerti, ma ora basta, fallo morire o non so fallo trasferire in Svezia.....ok no !

“Mi dispiace che tra te e Kayden ci sia tutta questa rivalità” mormorai, abbassando lo sguardo.
“Non importa,” disse, sebbene non sembrava molto sicuro di sé. “Ormai è passato, non voglio parlarne.”
“E di cosa vorresti parlare?” gli domandai, avvicinando maggiormente il mio viso al suo.
“Non voglio parlare” rispose, annullando del tutto la distanza che ci separava. Posò una mano sul mio viso e le sue labbra sfiorarono le mie, con una delicatezza che mai avevo sentito prima.

IO ADESSO SPACCO QUALCOSA OK?ok.
Ho sempre-come puoi notare nelle vecchie recensioni- aspettato questo momento, mi ha sempre incuriosito sapere come Jason si sarebbe sciolto e magari dichiarato nei suoi confronti, e come sempre, non mi hai mai deluso. Ma come devo fare con te?


“No” sbottai, quasi a voler cancellare ciò che aveva appena detto, “non andare via.”
“Ne sei sicuro? Non mi sembri dell’umore adatto.”
“Voglio che rimani. Ho bisogno che tu rimanga.”
Si accigliò, ma scorsi un lieve sorriso sulle sue labbra.
“Hai- hai bisogno di me?” mi domandò sorpresa e, a quel punto, non riuscii più a rimanere in silenzio.
“Ho bisogno di te, più di quanto tu possa immaginare.”

Credo che dopo questa posso anche morire, e no, non sto facendo la melodrammatica, io davvero shippo questa coppia, davvero amo questa storia, e davvero adoro il modo in cui scrivi, e mi sto ancora chiedendo cosa ci fai su efp, dovresti scrivere un cazzo di libro,cazzo !
Si sono volgare.

Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, ho l'ansia, come sempre per colpa tua T.T e dopo aver letto ''Ci rivediamo nel prossimo capitolo con una rivelazione importante ;) '' ho passato la notte insonne, grazie tanto Giulia v.v

No, facendo la seria, ti adoro e aggiorna quando puoi. Grazie mille :)!

Se quel coglione di Justin svela il suo segreto a Ivy quando lei è ormai già innamorata e tutto giuro che mi incazzo come una bestia!
E' la scelta migliore confessarglielo ora, così da evitare il cuore spezzato in futuro.
But the way, Justin che mente sull'omicidio mi da troppo di trasgry. lol
Ripeto, e lo ripeterò praticamente sempre, amo questa coppia. Letteralmente. La shippo come non shippo nessun'altro.
Amo questa storia, amo le altre tue storie e amo te. Il caso è chiuso.
Aspetto, ansiosamente, il prossimo capitolo. :) <3