Recensioni per
Insanity.
di Neverlethimgo

Questa storia ha ottenuto 256 recensioni.
Positive : 256
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Finalmente un nuovo capitolo, non vedevo l'ora di leggerlo.

Sono contenta che tu sia tornata, mi era mancato leggere la storia.




"[...]Niente mi aveva mai ferito così profondamente come venire a conoscenza che lei la pensasse esattamente come tutti gli altri. Non volevo che pensasse questo di me, non volevo apparire come uno psicolabile ai suoi occhi, era stato sufficiente farle sapere che ero un assassino.

Credi davvero che io sia pazzo?” le domandai. Il mio tono di voce era basso, ma, dato il silenzio che regnava sovrano in quella stanza, mi avrebbe sentito forte e chiaro. Tuttavia non ricevetti una risposta e, da un lato, avrei preferito continuare a convivere con quel dubbio.

Il mio braccio sinistro sfiorava il suo destro, eppure la sentivo più distante che mai. Mi sembrò di rivivere i giorni in cui, volutamente, mi aveva evitato, provando nient’altro che paura nei miei confronti.

E se tutto ciò si fosse ripetuto?"




Justin mi ha fatto troppa tenerezza qui, ha paura di perdere Ivy, si vede che ci tiene davvero.



"[...]Socchiusi gli occhi e posai lo sguardo su Jason: il suo viso era a pochi centimetri dal mio e sembrava totalmente avvolto dal sonno, quasi come se nulla avrebbe potuto svegliarlo. Tuttavia, sul suo viso non aleggiava un’espressione serena e ciò mi rattristò.

Ripensai a quanto detto la sera prima ed a tutto ciò che era stato costretto a subire: suo padre, l’ospedale psichiatrico, Kayden e ora io. Io che avrei dovuto aiutarlo a dimenticare il passato e non a riviverlo, avevo probabilmente risvegliato in lui uno dei ricordi più oscuri e tormentati.

Voglio soltanto aiutarti, Jason,” mormorai, ma ero certa che non mi avrebbe sentito."




Come Justin ha paura di perdere Ivy, Ivy ha paura di perdere Justin.

Li amo, perchè è come se si salvassero a vicenda, non è solo Justin che ha bisogno di lei, ma anche Ivy ha bisogno di lui, ed è fantasico come tu descrivi tutto in dettaglio perchè mi immedesimo nel personaggio di Ivy e sento le sue stesse emozioni come se io fossi Ivy stessa, è davvero incredibile complimenti.7

Più vai avanti e più mi innamoro della storia, continua così, a presto

jileyslay


 

Recensore Junior

Ciao!
Come vedi sono ancora qui, non posso fare a meno di questa storia, anche se mi hai fatta stare sulle spine un mese!
Anyway sono felice che tu abbia aggiornato e spero che lo rifarai presto.
Un bacione ♥
Manga19

Recensore Junior


GIULIA IO NON... NO!
Manco per qualche giorno o forse settimana o meglio dire mese e tu cosa mi conbini?
TU NON PUOI ALTERARE IN QUESTO MODO IL MIO UMORE, NON LO ACCETTO.


Ho pensato che siccome è da un po' che non ti lascio una recensione partirò facendo la brava ragazza, quindi parlo di come hai scritto questi capitoli.
Sono fantastici, davvero, migliori sempre di più. Diciamo che i tuoi capitoli meritano tutti i tipi di aggettivi positivi. Riesci sempre a farmi immedesimare sia in Ivy che in Jason. Io sono difficile da prendere, sono molto suscettiva e pignola, soprattutto in questo ultimo periodo in cui ho letto fan fiction CHE NON POSSONO ESSERE NEMMENO DEFINITE TALI. E quindi, beh, ero e sono ancora un po' disperata.
Ma grazie a te ho trovato un momento di pace.


Ora torniamo alle cose serie: siccome non posso mettermi a commentare tutti i capitoli, faccio delle brevi riflessioni sulle parti che mi hanno clpito e infastidito di più (sembro cattiva, ma sai che sotto sotto io sono buona).



Capitolo 20:

 

Dopo questo sono costretto a confermare la mia teoria.
Lo guardai torvo e, nel frattempo, il ragazzo biondo lasciò la palestra. Lo seguii con lo sguardo fino a che non scomparve oltre l’uscita, per poi riportare la mia attenzione su Kayden.
Non c’è speranza per uno come te. Continuo a chiedermi perché ti abbiano ridato la libertà. Uno come te dovrebbe marcire dietro alle sbarre per il resto della vita o, se preferisci, dentro ad un manicomio.” L’espressione sul suo viso mutò nell’arco di un paio di secondi. Sulle sue labbra era comparso uno strano sorriso, molto più simile ad una smorfia in realtà. Non c’era nulla di rassicurante, ma non riuscii a dire se fosse per me o per lui.
Ancora una volta mi stava provocando e, vista la mia mancata capacità di reprimere la rabbia, sapevo che avrebbe continuato con le insinuazioni fino a quando non avrei ceduto.
Non fare quella faccia, McCann, se dovessi finire nuovamente dentro, mi preoccuperò personalmente di accompagnare Ivy a farti visita.
Rimasi in silenzio, il suo sguardo divertito e le sue parole – pronunciate con tanta semplicità – mi trafissero, ma non reagii.
Di punto in bianco, smise di sorridere ed il suo sguardo s’incupì.
Non ho idea di cosa ci trovi Ivy in te, probabilmente è fin troppo ingenua per capire chi sei realmente. Forse non ha ancora realizzato il fatto che tu sia un pazzo assassino che, alla prima occasione, tenterà di ucciderla. Ma ti avverto, McCann, falle del male e sarò io ad uccidere te.” 
Strinsi fortemente i pugni lungo i fianchi, tanto che avvertii le unghie conficcarsi nel palmo, i muscoli delle braccia erano contratti al massimo ed iniziai a fremere per la rabbia. Era da tempo che non avvertivo una sensazione simile, l’ultima volta che accadde fu la notte in cui posi finalmente fine alla vita di mio padre.
Presi un respiro profondo e serrai gli occhi per un istante.
Non sono stato io a colpirla, se ben ricordi.
Riuscii a vedere i suoi occhi caricarsi di rabbia, strinse le labbra in una linea dura e la mascella si contrasse. Era evidente che stava per scoppiare.
Mi raggiunse a grandi falcate e riuscii a malapena a prevenire i suoi movimenti. Mi aspettavo di venir nuovamente colpito in viso, ma ciò non accadde. Mi spinse, con così tanta violenza che persi l’equilibrio e caddi a terra.
L’impatto non fu né troppo forte, né doloroso, fu quello che accadde dopo a disarmarmi.
Mi tirò un calcio all’altezza della bocca dello stomaco, mi mancò il respiro per diversi secondi, ma fui abbastanza preparato da non perdere la coscienza.
Mio padre mi aveva riservato punizioni peggiori, per cui riuscii ad inalare abbastanza aria  prima di perdere i sensi.
Mi colpii nuovamente, questa volta sul braccio sinistro e, istintivamente, mi portai la mano libera sul punto dolente.
Iniziai a percepire nuovamente dolore sia al viso – grazie ai colpi dell’altro ragazzo – sia allo stomaco.
Continuò a riempirmi di calci, ferendo buona parte del mio corpo. Solo dopo diversi colpi riuscii a strisciare lontano da lui. Barcollante, mi alzai in piedi, strinsi i pugni lungo i fianchi e mi avventai su di lui, colpendo prima sulla gota sinistra e poi sulla destra.
Gli strinsi il collo quando fui certo che i miei colpi lo avessero rintontito almeno un po’.
Calcai la presa fino a quando non mi colpì con il ginocchio il basso ventre.
Fui costretto a lasciarlo andare e, questa volta, non riuscii a reagire.
Fui costretto a piegarmi in due per il dolore e Kayden ne approfittò per tirarmi un altro pugno e costringendomi così a cadere all’indietro.
Questa volta l’impatto fu più pesante, non ebbi i riflessi pronti per attutire la caduta con le mani. Sbattei la schiena e mi sentii mancare il respiro per diversi, troppi secondi.
Tutto questo non servì a fargli provare pena per me, tutt’altro, continuò a sfogare la sua ira come se dentro di lui aleggiassero gli stessi demoni che per anni avevano posseduto me.
Non persi conoscenza, sfortunatamente continuai a sentire nitidi i suoi calci e persi il conto di quante volte venni colpito.
Ero convinto che avrei ceduto da un momento all’altro, ma, ciò che mi fece realizzare il contrario, fu il timbro di una voce spaventata giungermi alle orecchie.
Riaprii gli occhi dopo diverso tempo in cui li avevo tenuto chiusi: inquadrai la figura sfocata e lontana di Ivy. Il suo sguardo si posò su di me e, tutto ciò che mi permise di capire che fosse in procinto di piangere, fu la sua voce spezzata.
Kayden non smise di colpirmi fino a che lei non si posizionò in mezzo tra noi.
Tentai di riprendere un respiro regolare, approfittando di quella tregua, ma il dolore era troppo forte e non riuscii nemmeno a distinguere quale punto mi dolesse di più.



 


 
Io non, eh no.
Non puoi capire l'odio che ribolliva dentro di me mentre leggevo questo.
Tempo fa ti avevo detto che quel coso che ha il nome che inizia con la K (non può essere nominato. Peggio di Voldemort) era nella lista odio insieme ad altre persone. 
Beh, sono fiera di annunciarti che ho creato una nuova lista: LA PERSONA CHE ODIO DI PIU.
Quindi parliamo di una persona singola e questa persona è l'innominabile K.

Ma poi: come puoi scrivere una cosa del genere?! Mi ferisci nel profondo più rofondo.
Come hai fatto a scriverlo? Io mi sarei messa a piangere disperatamente! Il mio bimbo :(

Sì, sono peggiorata mentalmente, ma non siamo qui per parlare di questo. Sorvoliamo il problema.







 
Non ha importanza, ormai ho preso la mia decisione.
E quale sarebbe?” le domandai senza capire.
Avvicinò il viso al mio e mi baciò. Sbarrai gli occhi, ma risposi comunque a quel bacio.
Pochi istanti dopo si allontanò e mi guardò negli occhi.
Voglio essere la tua ragazza,” disse semplicemente.





 

IO STO ANCORA URLANDO, MI SENTI?
Anche se mi sarei aspettata una domanda da parte di Jason, ma accetto comunque questo tua decisione di far andare le cose in questo modo. Lo faccio solo perché sei tu quindi sentiti importante, va bene? Brava.

Aaah i miei bimbi si fidanzano, piango di gioia.





Capitolo 21




 
Io vorrei…” il mio tono di voce era talmente basso che non fui nemmeno certa potesse avermi sentito. Ivy mi guardò con aria interrogativa, ma rimase in silenzio.
Ma non ne ho le forze,” continuai.
Che cosa? Che vorresti?” insistette poi, cercando disperatamente d’incrociare il mio sguardo, senza però riuscirci.
Chiusi gli occhi ed affondai metà viso nel cuscino, desiderando da un lato di potermi rimangiare quelle parole, mentre invece una parte di me sperava che mi avesse capito.
Sentivo quel desiderio totalmente inappropriato, eppure sembrava essere l’unica soluzione per dimenticare tutto.
Mi sentivo tremendamente in colpa per essere stato scontroso con lei, soprattutto perché lei non meritava di essere trattata in questo modo da me.
Tutto ciò che desideravo in quel momento era averla mia, riversare ogni mia preoccupazione in un gesto d’amore. E sapevo che potevo averlo solo da lei.
Il suo sguardo mi stava penetrando in profondità e non riuscii ad evitarlo ulteriormente.
Vorrei fare l’amore con te,” dissi in un sussurro, intrecciando finalmente il suo sguardo. Vidi le sue labbra curvarsi in un sorriso e si avvicinò a me, sfiorandomi le labbra con le sue.







Fai l’amore con me, Ivy.
Non desidero altro.

Dopo aver pronunciato quelle parole, fece scivolare lungo le gambe anche quell’ultimo pezzo di stoffa e la stessa cosa feci io.
Ribaltai le posizioni e, sforzandomi di non lasciarmi opprimere dal dolore allo stomaco, entrai finalmente in lei.
Mi beai di ogni movimento, di ogni bacio che le nostre labbra si scambiarono, di quei brevi attimi in cui i suoi occhi lucidi di piacere guardavano i miei.
Lasciai che quell’atto d’amore allontanasse i pensieri più tristi con i quali ero costretto a convivere.
Ancora una volta lasciai che fosse lei a curarmi, a guarirmi.
Gliel’avrei lasciato fare fino a che sarebbe stata capace di rendermi vulnerabile.





 


Sto piangendo, mi senti piangere?
Jason è così dolce, cioè sto sclerando troppo non puoi capire. 
Che poi è tutto un pucci pucci picci picci (Sto male, lo so), no scherzi a parte, era imbarazzato vero? 
Ovvio che lo era.

Devo fare una cosa, concedimela:
dhfksgsdkjhdfjhgjhsdkfgjdfjhgbjsdgdfjahwfasjfhgasdkgkfagfasdfg.


ORA STO MEGLIO.




Capitolo 22




 
Ti sei dimenticato che ti stanno guardando tutti? Hai intenzione di farti odiare più di quanto già non facciano?” m’istigò, riducendo lo sguardo a due fessure.
Con la mano libera lo colpii al centro dello stomaco, costringendolo a piegarsi in due.
Non m’interessa ciò che pensano gli altri,” ringhiai contro il suo orecchio, colpendolo in viso e vedendolo finalmente accasciarsi al suolo.
Non t’interessa nemmeno ciò che pensa lei?” A fatica si rimise in piedi ed io mi voltai inconsciamente verso Ivy, la quale mi pregava con lo sguardo di smettere.
Prima ancora che potessi voltarmi, avvertii una stretta opprimente attorno al collo e, con la coda dell’occhio, notai il viso di Kayden a pochi centimetri dal mio.
Una ginocchiata al centro della schiena mi fece perdere l’equilibrio e, dal momento in cui aveva allentato la presa dal mio collo, caddi al suolo.
Kayden non perse tempo e si avventò su di me, colpendomi ripetutamente il viso di pugni, mentre con la mano libera m’immobilizzava le braccia.
Attorno a noi si era riunita una piccola folla, ma non riuscii ad inquadrare il vestito bianco di Ivy. Cercai di voltarmi, ma, solo quando riuscii a colpirlo con un calcio, riuscii a ribaltare le posizioni.
Smettetela, per favore!
Tra le tante voci che mi perforarono le orecchie udii la sua e notai la sua figura farsi spazio in mezzo alla folla. Nonostante non sopportassi l’idea di fare qualcosa contro il suo volere, afferrai nuovamente Kayden per il colletto della camicia, costringendolo a rialzarsi; solo allora ne approfittai per colpirlo energicamente in viso, facendo comparire un rivolo di sangue dal suo labbro inferiore. Lo colpii ancora e questa volta perse l’equilibrio.
L’avevo colpito con tale forza che cadde al suolo, proprio ai piedi di Ivy. Gli occhi di tutti i presenti si focalizzarono su di lei, più precisamente sul suo vestito macchiato di sangue.
Mi sforzai di sollevare lo sguardo, consapevole che mi stesse guardando. Colsi nei suoi occhi lucidi un velo di delusione, forse misto a rabbia. E questa volta, ne ero certo, non era rivolto a Kayden.




 


Mi sento male, ti prego. Ma ti diverti a scrivere queste cose? Sei cattiva!
Smettila di fare soffrire Jason e smettila di creare tutti questi casini.
Tu e la tua voglia di fare storie super movimentate pieni di intrighi e casini.

S M E T T I L A

Chiedo pietà, ok? Non posso reggere tutto questo, mi metto a piangere.




Capitolo 23 CI SIAMO




 
Vedo che non perdi mai occasione di dare spettacolo, peccato che il tuo momento di gloria l’abbia avuto tre anni fa.
Nell’esatto istante in cui le sue parole giunsero alle mie orecchie, un impeto di rabbia mi travolse. Strinsi i pugni lungo i fianchi, tendendo più che potei i muscoli delle braccia e pregando che la rabbia scemasse. Tuttavia, ciò non accadde.
Analizzai nuovamente quanto aveva detto, guardando con odio la recinzione in ferro che m’impediva di avventarmi nuovamente su di lui.
Definire l’omicidio dei miei genitori come il mio momento di gloria, significava deliberatamente sfidarmi, istigando il lato più oscuro di me. E, considerando i precedenti, non sarebbe stato un bene.
Tu non sai niente di quello che è successo tre anni fa,” mormorai sommessamente, ma ero certo che mi avesse sentito.
L’angolo sinistro della sua bocca si curvò verso l’alto e nel suo sguardo colsi un guizzo divertito, come se fosse felice di esser riuscito finalmente nel suo intento.
È qui che ti sbagli: tutti sanno quello che è successo tre anni fa. Sanno perché lo hai fatto e come lo hai fatto. Ora basterà solo che Ivy sappia chi sei realmente e ti ritroverai nuovamente solo, in preda alla disperazione e sarà allora che impazzirai davvero. Il tuo posto non è qui e nemmeno dietro le sbarre. È arrivata l’ora che ti rinchiudano nuovamente in quel manicomio, perché è lì che dovrai stare.
Rividi per un istante le immagini di quel posto e rabbrividii al solo pensiero che Ivy potesse arrivare a pensare le stesse identiche cose che Kayden, e probabilmente il resto della città, credevano di me.
Lui non sapeva assolutamente nulla di me, eppure era in grado di scovare i particolari più infami del mio passato e sbattermeli in faccia, aspettando che reagissi e che mostrassi a tutti ciò che lui credeva che fossi.
Con la coda dell’occhio vidi la figura di Ivy sopraggiungere sull’uscio dell’edificio e fui sollevato nel vederla, ma, prima ancora che potesse avvicinarsi a me, dedicai un’ultima volta la mia attenzione su Kayden.
Ti conviene stare attento a ciò che dici, la prossima volta potresti non essere nel bel mezzo di un ballo scolastico.






 
MA LO LEVI STO QUI DALLA STORIA? NON LO SOPPORTO PIU.
No davvero, Jason hai la mia approvazione per fargli qualcosa di non bello.
Giulia io davvero non ce la faccio, posso entrare io nella storia? Devo fare una cosa assolutamente cattiva, ma lo faccio a fin di bene, lo sai.
Sono comunque una brava persona io.







 
Vorrei tanto che tu riuscissi a vivere una vita normale, senza il costante tormento del tuo passato.
Il passato potrebbe restare tale se nel presente riuscissi a dimenticarlo.” Realizzai ancora una volta che Ivy era l’unica in grado di darmi ciò di cui avevo bisogno, era l’unica in grado di farmi dimenticare gli aspetti negativi della mia vita. Era l’unico aspetto positivo della mia vita.


 

 


Ivy è l'amore in persona, Jason anche.
SONO PERFETTI PER STARE INSIEME.
e PER ORA sono felice.

Il problema è che quel PER ORA è finito proprio nel momento in cui ho letto il tuo spazio autrice.
Giulia io sono tornata, ma sappi che sono, forse più cattivella di prima.Ma sh.
Lo scopriremo al prossimo capitolo, giusto? :)


Ammetto che ho terribilmente paura di quello che tirerai fuori nei prossimi capitoli, non so se sono pronta a leggere certe cose e non sono pronta a vedere ancora una volta Ivy e Jason divisi. 
O Ivy stare male o Jason stare male. O entrambi.

Insomma, non sono  pronta a nulla.
Spero solo che tu sia brava e buona. Non farmi impazzire, sai che ho già problemi di mio hahaha.
LA PRIMA RISATA IN TUTTA LA RECENSIONE, FANTASTICO.


Okay, per ora non ho altro da dirti, solo: attenta a quello che scrivi.
Per caso, il pavimento sotto al tuo letto è comodo? :)
Pura curiosità!

Alla prossima!
Un bacio,
Gaia.
 

Nuovo recensore

Ehila', mi sono rimessa al passo con i capitoli, era da un po' che volevo farlo, così eccomi qui. Ho deciso di lasciarti una recensione semplicemente perchè nelle ultime ricordo di aver parlato quasi unicamente di Jason. Se l'ho fatto è perché finora mi aveva colpito sensibilmente di più rispetto ad Ivy, non che lei non mi piacesse. Credo di aver realizzato negli ultimi capitoli cosa me la facesse sentire "più distante", ed è il fatto che per me è difficoe da concepire che si avvicini così tanto a Jason. Con questo non voglio affatto dire che il suo personaggio è surreale, direi una corbelleria, solo mi ci è voluto un po' perché iniziassi a capirla. Forse non l'ho capita davvero, ma sicuramente ho iniziato a sforzarmi di farlo. Il diverso è sempre molto lontano da noi e quello che è sorpredente della tua storia è che Jason e Ivy sono due diversi, ma Ivy lo è in un modo che mi lascia di stucco. È generosa, altruista, coraggiosa, sono riuscita a provare un po' di invidia per lei. Credo che sia questo che all'inizio me l'abbia fatta sentire distante, sono felice che non sia più così.

Potrà sembrarti forzato quello che dico, ma non siamo nella sezione di critica letteraria e io non sono Dionisotti: credo di aver capito cosa mi piace tanto del tuo stile, non scendi mai a compromessi, ogni volta che leggo qualcosa, non ho mai l'impressione che una frase sia stata costruita per piantar lì un colpo di scena, che un aggettivo segua un sostantivo come inutile orpello messo lì per riempire un buco, ognuno ha la sua immagine corrispondente e questo è molto piacevole. Rende la tua fanfiction una storia con la dignità di un romanzo. Sono sinceramente colpita, non posso che farti di nuovo i complimenti.


Ps: l'unico danno è che ora non ho più capitoli da leggere, non è che hai in caldo un aggiornamento? ;)

Alla prossima,
Sara.

Nuovo recensore

Avevo la seria intenzione di non scocciarti oltre con le mie recensioni e giungere fino all'ultimo capitolo, per poi riversare i fiumi di parole trattenuti. Però poi arrivo allo spazio autrice e leggo "Ammetto che non è uno dei capitoli migliori che io abbia scritto, nella mia mente era tutto molto più... perfetto". Sul serio, di che droghe ti fai? Io non sono affatto una che regala complimenti, piuttosto preferisco restare zitta, quindi devo proprio dirtelo che per almeno ogni riga di questo capitolo ho pensato 'perfetto, bello, denso, fa girare la testa' e altre cose che mi hanno fatto andare in brodo di giuggiole. 



"Mi trascinò giù con sé fino a che non mi ritrovai completamente sopra di lei. Sorressi il mio peso facendo pressione sugli avambracci e mantenendo una lieve distanza tra i nostri corpi. Mi soffermai a guardarla negli occhi e cercai disperatamente di memorizzare la sua figura, in modo che riuscisse a sovrastare tutto ciò che fino ad ora aveva occupato la mia mente.

Senza darmi altro tempo per completare quel processo, mi attirò dolcemente a sé, appoggiando le labbra sulle mie.

Intrappolò il mio labbro inferiore tra le sue, lasciandolo andare solo quando portò entrambe le mani tra i miei capelli, per poi baciarmi la fronte.


Le sue mani mi accarezzarono la pelle del collo, delle spalle e di buona parte della schiena. Mi beai di quella sensazione di pace, sdraiandomi completamente sopra di lei quando sentii le sue mani fare pressione contro la mia schiena, intimandomi di annullare la distanza che ci separava. Temevo di pesarle, di farle male, ma non mi diede alcuna ragione per dubitare di ciò." 

Tralasciando il fatto che è davvero difficile trovare descrizioni del genere su EFP (a volte è tutto molto #yo facciamo sesso), c'è da aggiugnere che è davvero uno dei più bei momenti di intimità di cui abbia letto (mi sono sciolta, giuro).



Altra piccola cosa che mi andava di dirti: all'inzio ritenevo il punto di vista di Ivy un po' piatto, ma dal precedente capitolo e anche di più in questo questa piccola crepa è sparita. E ne sono felicissima. 



L'ultima, poi giuro che me ne vado, non starò a ripeterti che mi piace il tuo stile, piuttosto qualcosa che credo farebbe piacere sentirsi dire ad ogni scrittore. E cioè che apprezzo molto che tu assuma i toni di questa storia, diciamocelo, 'singolare' senza scadere nel retorico e melenso. Si tratta di sapersi immedesimare e, scrivendo a mia volta, trovo sia davvero difficile farlo nei panni dei personaggi che hai creato (sia Jason che Ivy). 



E' tutto, alla prossima :) 


 

Recensore Master

Ti lascio solo una piccola recensione perché non ho troppa linea e rischio di perderla se scrivo troppo.
Questo capitolo mi piace, molto, adoro il fatto che Jason stia diventando di nuovo 'schizzofrenico' e che, l'unico aspetto positivo sia Ivy.
É una delle mie storie preferite e ho aspettato tanto questo capitolo.
Un bacio ♥

Recensore Junior

Scusa tantissimo il ritardo, ma con l'inizio della scuola tutto si è complicato e il tempo è minimo.
Passando alla storia, la amo, ma questo lo sai.
Scrivi dannatamente bene ed è tutto molto scorrevole, leggere le tue storie ogni volta è un piacere immenso.
Le cose in questo capitolo si sistemano, più o meno. Amo il rapporto che c'è tra Justin e Ivy, amo il fatto che lei voglia prendersi cura di lui, è semplicemente stupendo.
Ora fuggo perchè per me è già tardi e sto per crollare sul pc ahaha, a presto
jileyslay
ps. non smetterò mai di leggere questa fanfiction.

Recensore Junior

Hey, finalmente, aspettavo che aggiornassi e questo capitolo, come tutti gli altri è meraviglioso! Justin non ucciderà Kyden vero?? 
Alla prossima tesoro
-Sabi

Recensore Veterano

il tuo modo di scrivere è impeccabile mi piace un sacco e il capitolo nn è di meno! Sono danattamente innamorata di questa ff ;)
alla prossima dolcezza <3

Recensore Master

non mi dire che si metterà ad attuare una vendetta come è successo con i suoi. anche se non penso accadi dato che appunto: " Ivy era l’unica in grado di darmi ciò di cui avevo bisogno, era l’unica in grado di farmi dimenticare gli aspetti negativi della mia vita. " che credo conti qualcosa

Recensore Master

Io sì, tralascerei il fatto del "finisco il caffè e vado a recensire" perché sono le sei e mezza e decisamente non ci sono volute sei ore per bere un bicchierino di caffè, ma tra l'agitazione per quell'idiota e boh, qualsiasi altra cosa, come al solito, ho rimandato e chiedo scusa.

Non posso nemmeno dirti nulla sul discorso "aggiorno tardi, scusate" visto che siamo sulla stessa barca oramai da un pezzo, ma che ci vogliamo fare? O ci odiano o ci amano, non ci sono mezzi termini e io so che nel profondo, ma proprio profondo, ci amano.



Dopo queste dichiarazioni - senza senso, oltretutto - è ora di inziare questa benedetta recensione.


 



Perché mi aspettavo che avessero continuato a picchiarsi una volta fuori?

Voglio dire:


Raggiunsi il piazzale, apprezzando quei miseri istanti di desolazione prima che tutto sfumasse.

Avvertii un suono di passi seguito da dei sospiri, mi voltai e, al di là della recinzione che delimitava il campo da basket della scuola, incrociai lo sguardo di Kayden.

 


Una se lo può anche immaginare, no?

Invece cosa fanno? Chiacchierano amabilmente - per così dire - come se fossero amiconi da una vita.

Eh no! Qui dovevano volare i calci e pugni che non si sono dati prima. Dico io, ma si può scrivere una cosa tanto tranquilla? Giulia, no. Riprenditi e scrivimi un capitolo in cui si ammazzano a vicenda. 

Ammetto che lo spazio autrice mi ha dato un barlume di speranza, ma io volevo una rissa con i fiocchi, esattamente in questo momento. 

Erano pure soli, cioè era l'attimo perfetto! 


 


Vedo che non perdi mai occasione di dare spettacolo, peccato che il tuo momento di gloria l’abbia avuto tre anni fa.

 


Giuro di essermi spaventata un pochino a questa frase, ma soprattutto perché è stato Kayden a dirla e sappiamo tutti quanto riesca ad essere meschino con una semplice frase.

E anche qui, mi sarei aspettata che Jason reagisse, ma no, non ha fatto nulla.


 


Tu non sai niente di quello che è successo tre anni fa,” mormorai sommessamente, ma ero certo che mi avesse sentito.

L’angolo sinistro della sua bocca si curvò verso l’alto e nel suo sguardo colsi un guizzo divertito, come se fosse felice di esser riuscito finalmente nel suo intento.

È qui che ti sbagli: tutti sanno quello che è successo tre anni fa. Sanno perché lo hai fatto e come lo hai fatto. Ora basterà solo che Ivy sappia chi sei realmente e ti ritroverai nuovamente solo, in preda alla disperazione e sarà allora che impazzirai davvero. Il tuo posto non è qui e nemmeno dietro le sbarre. È arrivata l’ora che ti rinchiudano nuovamente in quel manicomio, perché è lì che dovrai stare.


 


Okay, sono sicura che questo abbia passato il limite, ma non capisco come Jason si stia trattenendo.

Perché non gli ha mollato un pugno dritto su quel suo bellissimo viso che, ahimé, si ritrova? Non può stare zitto e fermo. Non può semplicemente rispondergli a tono.

Non può dargliela vinta ogni volta. Con uno come lui, le parole servono a poco. Deve prenderle di santa ragione per capire come funziona il mondo.

Non sono cattiva, è che non lo sopporto, tutto qui. Non posso rimanere calma quando tranquillamente si permette di dire a Jason che il suo posto non è tanto la prigione, ma il manicomio.

Deve stare zitto, perché lui crede di sapere cosa sia successo, crede che sia Jason il problema, ma non sa niente! 

Dubito che sappia cosa faceva il padre. Dubito che sappia che lo picchiava e faceva lo stronzo.

Quanto lo odio! Lui è la tipica persona che apre la bocca solo per darle aria. 


 


Ti conviene stare attento a ciò che dici, la prossima volta potresti non essere nel bel mezzo di un ballo scolastico.

 


Aspetta, mi sento di rettificare ciò che ho scritto poco fa. 

Questa frase ha fatto sì che la rissa sia passata in secondo piano. Io me lo immagino con il viso tipo sangunante, con i pugni stretti che pronuncia queste parole con il suo tono sensuale e boh, mi è venuta la pelle d'oca e sono sicura che pure a Kayden sia passata la voglia di fare il galletto. Perché ammettiamolo, si pavoneggia pure, ma secondo me, in fondo in fondo, ha davvero paura di Jason. 

Andiamo, lo sa anche lui che alla fine ha ucciso due persone e, stando ai pensieri di Jason, lui potrebbe benissimo essere la terza. E io ci godrei anche, ma sto buona buona perché questo significherebbe solo altri guai per Jason ed è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno al momento.


 


Il tuo viso è pieno di sangue, devi disinfettare quelle ferite. Non puoi ritornare a casa così,” mi ammonì, guardandomi torva.

Dimentichi che non ci sarà nessuno a vedermi.


 


Questa cosa mi ha leggermente ucciso. 

Ti giuro, sapere che alla fine lui ha no nessuno al mondo oltre se stesso, mi rende triste in un modo che tu non puoi nemmeno immaginare.


 


Con la coda dell’occhio la vidi salire i primi gradini di una rampa di scale, situata a pochi passi dall’ingresso, mentre io continuai ad osservare ciò che mi circondava, soffermando la mia attenzione su alcune fotografie appese alla parete. Ce n’erano sia di recenti, che di qualche anno fa: quella che doveva essere la sorella, assomigliava in modo impressionante ad Ivy e, in una foto che le ritraeva quando ancora erano bambine, difficilmente riuscii a distinguerle. Non c’era una sola foto in cui i componenti di quella famiglia non sorridevano, sembravano tutti perennemente felici e non capivo perché tutto ciò, nella mia vita, non si era mai presentato.

 


Sì beh, anche questo momento non è stato da meno. Io continuo a odiare suo padre e credo che lo odierò per il resto della storia, se non per il resto della vita.

Non riesco ancora a capacitarmi di tutto ciò, di tutto quello che ha fatto a Jason, costringendolo a trasformarsi in qualcuno che non è. 

E sai cosa? Al momento, anzi ultimamente, odio anche Ivy perché, nonostante faccia di tutto per non fargli pensare a cosa a fatto, irrimediabilmente fa l'esatto opposto. Magari non di proposito, ma lo fa.




 


Non potei fare a meno di sgranare gli occhi quando lo notai, mi sembrò di sentire nuovamente il bruciore di quel liquido a contatto con le ferite che, tempo fa, ero costretto a disinfettare da solo.

 


Cioè, ti prego no. Io non riesco, per favore. Mi fa troppa pena e tenerezza nello stesso momento.

 


Cerca di sopportarlo, non ci vorrà molto,” continuò a ripetere, ma io non ero mai riuscito a sopportare quel dolore. “Brucia,” ringhiai, dedicandole un’occhiata fulminea.

Per un attimo i nostri sguardi s’incrociarono ed uno strano guizzo attraversò i suoi occhi, rendendola sicuramente più vulnerabile e, forse, impaurita.

Quando posò nuovamente il batuffolo di cotone sulla ferita, il dolore sembrò moltiplicarsi e d’istinto le afferrai il braccio, stringendolo con forza e scostandolo di scatto. Senza volerlo continuai ad stringere la presa, tenendo la sua mano lontana dal mio viso.

Mi- mi stai facendo male,” biascicò con voce flebile. La lasciai andare ed abbassai lo sguardo, ma con la coda dell’occhio la vidi liberarsi del flacone di alcool e cotone, per poi iniziare a massaggiarsi energicamente il polso e mi sentii in colpa.

Farle del male era l’ultima cosa che volevo e non sopportavo l’idea che potesse avere paura di me. Avrei preferito vederla arrabbiata, delusa, ma non terrorizzata.

Scusa,” mormorai.

Non avevo idea che potesse farti così male,” disse a sua volta.

Non è colpa tua. Posso farlo da solo.


 


Adesso mi metto a piangere. 

Giuro che inizio a piangere e non mi fermo più fino a che non ti presenti con un capitolo in cui tutti ridono e sono felici.

Non è possibile che reagisca in questo modo. Capisci che ha "fatto del male" ad Ivy? E tutto questo per colpa di quel mentecatto di suo padre.

No, adesso urlo.

Anzi, mi butto.




 


Ivy, c’è un ragazzo nel nostro bagno.” Il tono di voce di quella ragazza era basso, ma non mi fu difficile sentirlo, nonostante si trovasse in un’altra stanza.

Sì, ne sono al corrente,” ribatté Ivy scocciata.

Fantastico. Perché è qui e, soprattutto, perché sembra sia appena tornato uscito da una rissa?

Helen, potresti continuare a non interessarti della mia vita come fai di solito? Non è davvero il momento.

Rimasi immobile sull’uscio della stanza fino a quando la sorella di Ivy non mi passò accanto, dedicandomi momentaneamente la sua attenzione.

Ciao misterioso ragazzo di cui non so il nome, io sono Helen. È stato un piacere conoscerti e spero vivamente che riuscirai a sopportare quella psicopatica di mia sorella. Buonanotte!


*O "tornato" o "uscito", scegline uno.



Decisamente momento comico e lasciami dire che adoro sua sorella. 

Dai, ma si possono dire cose del genere? Scusa, ma io rido per sempre. La adoro, è il nuovo mito della storia. Falla partecipare attivamente, visto che porta allegria hahah.





Io boh, non lo so, ultimamente non sopporto Ivy, ti giuro.

Ma non saprei nemmeno spiegarti esattamente il perché. Non lo so, è come se a volte pensasse più a Kayden e a come Jason non dovrebbe reagire che a lui personalmente. Voglio dire, lei è stata la prima a scappare quando ha letto il diario, non può pretendere che Jason stia buono e calmo quando Kayden fa lo stronzo.







Bene, credo di averti detto tutto e davvero, sono rincuorata dal fatto che Jason probabilmente prima o poi esploderà e so che mi scriverai un capitolo con i fiocchi, ma di quelli seri e violenti che dovrebbero farti venire gli incubi. 


No okay, non esageriamo, ma credo che tu abbia capito alla grande il senso.

Aggiorna "presto" Jay.



Alla prossima,

Love you lots.

Cocchina.


 




 

Recensore Junior

Ehilà!
Sono davvero contenta di leggere il nuovo capitolo! Come sempre non c'è nulla che non mi piaccia perché la storia continua a diventare sempre più interessante. Comunque non farmi prendere dei colpi nei prossimi capitoli eh! Non lo voglio il Jason pazzo! ;)
Anyway spero di leggere il prossimo capitolo presto!
Un bacione ♥
Manga19

mi sa proprio che ivy non lascerà passare come se nulla fosse quello che è successo.

Recensore Master

Premetto che mi sarei aspettata un capitolo pieno di calci e pugni tipo dall'inizio alla fine, ma non mi lamento di quello che è successo verso la fine.

So che mi stai immaginando saltare allegramente sul letto, improvvisando una specie di danza della felicità, ma ti sbagli e- no, non è vero che ti sbagli, è proprio quello che sta succedendo!



Chiedo anche perdono per non aver recensito subito, ma per una cosa o per l'altra, rimandavo sempre però oh, adesso basta. Poi mi perdo i pezzi e mi ritrovo ad essere la quarta persona a recensire e questa cosa non mi piace per niente.


 




Sui titoli guarda, oramai non ho più niente da dire se non che sono sempre il top del top e vorrei capire da dove li prendi, ma qualcosa mi dice che la tua fantastica playlist ne sa qualcosa.



Allora, allora, allooooora. Da dove cominciamo?

Dal fatto che Jason si esamina bellamente i lividi - e io muoio immaginando la scena tipo di lui allo specchio a petto nudo - o i suoi pensieri?

Io direi di partire dai suoi pensieri perché non è che mi hanno instristito, ma mi hanno messo bellamente in guardia.


 
Lo detestavo perché assomigliava in maniera spaventosa a mio padre.

 


Questa è una frase da far accapponare la pelle, ti giuro.

Il solo pensiero che Jason lo odi così tanto da ricordargli suo padre, davvero è una cosa che fa paura. Sappiamo tutti cosa è successo e beh, se si dovesse ripetere la storia... NO, GRAZIE.


 


La cosa che più mi spaventava non era il rischio di non riuscire a controllare la mia rabbia, ma mi terrorizzava l’idea di volerlo vedere morto.

 


Ecco, è esattamente a questo che mi riferivo.

Non deve succedere di nuovo. Non sta né in cielo né in terra che lui possa pensare di volerlo vedere morto e magari, essere di nuovo lui l'artefice dell'assassinio.

No, questa cosa non deve capitare di nuovo e non deve nemmeno immaginare certe cose. Sia per Ivy, sia perché ora non avrebbe occasioni di essere scagionato o comunque, di avere una scusa plausibile per averlo ucciso se non quello dell'odio. 

Almeno suo padre lo maltrattava. Lui è semplicemente un coglione buono a parlare e dire cattivere.





Questa cosa del ballo è davvero carina, ma non posso fare a meno di ridere ad immaginare Jason che si prepara per il ballo e per accompagnarlo.

E Dean che addirittura lo accompagna a scegliere il vestito? Per quanto sia "dolce" come cosa, mi fa leggermente ridere.

Però poi non rido più quando gli presta la macchina. Acquista punti questo tizio.





SENTI, MARIE LA ODIO. Trova un modo di sbarazzarti di lei - e se vuoi, fai partecipare anche Kayden - perché non la sopporto.

Cosa vuole? Ma chi è? MA CHE SI FACCIA I CAZZI PROPRI CHE SE IVY VUOLE USCIRE CON UN ASSASSINO, BEH.. E' LIBERISSIMA DI FARLO!

Più o meno...


 


Scusa se ci ho messo tanto, ma non sapevo che questa fosse la tua macchina.

 


Io manco credevo che sapesse guidare...

 


Erano passati ormai tre anni dall’ultima volta che mi ero messo al volante e, come temevo, la mia guida era pessima. Ciò che più speravo era di riuscire a raggiungere la scuola senza scontrarmi con qualche altra macchina o, nel migliore dei casi, evitare di frenare o sterzare troppo bruscamente.

 


E infatti hahaha

Queste scene comiche alimentano la mia giornata, non lo so perché. 

Dai, ma che dolce che è però! 

Nonostante io non approvi questa cosa del ballo perché non è esattamente il posto in cui deve stare Jason, apprezzo molto tutto quello che sta facendo per Ivy.

Poi uno non deve shipparli come se non ci fosse un domani.


 


"Purtroppo non avevo voce in capitolo. Ero talmente succube di Kayden che mi ritrovavo a fare qualsiasi cosa mi chiedesse.

 


Quanto lo odio, non puoi capire. QUANTO CAZZO ODIO QUEL RAGAZZO TU NON LO PUOI CAPIRE!

 


Non è vero.” L’avvicinai ulteriormente a me, fino a quando fui certo che nemmeno un foglio di carta avrebbe potuto mettersi tra di noi.

Tu stai facendo tanto per me, Ivy. Se non fosse stato per te, io non avrei mai messo piede fuori da casa mia, forse non sarei nemmeno più venuto a scuola dopo il primo giorno. Sebbene sia difficile riportare a galla gli scheletri del mio passato, con te l’ho fatto. È vero, non sai tutto quello che è successo, ma ne sai molto più degli altri.

Le scostai una ciocca di capelli dal viso, portandola dietro al suo orecchio. “Dovresti sapere che sei così importante per me da condizionare ogni mio pensiero, ogni mio gesto.” Dal momento in cui la mia mano era ancora poggiata sul suo viso, l’attirai a me, posando le labbra sulle sue e dando vita ad un bacio.

Avvertii la stretta attorno al mio collo farsi più viva, ma mai insistente. Sentii poi le sue mani tra i miei capelli ed in seguito sul mio viso. Dischiuse finalmente le labbra, dandomi la possibilità di approfondire quel bacio e di sprofondare nuovamente in una realtà parallela.


 


Ma io cosa posso mai fare leggendo certe scene, secondo te?

Piango in cinese mandarino suonando la cornamusa, ecco che cosa faccio! 

DAI, MA SONO TROPPO BELLI, TI PREGO. Come faccio a vivere sapendo che quei due, nella vita reale, si conoscono, sono amici, ma si ignorano?!

Jiley maledetti!

Adesso sono depressa, ma ho probabilmente un eccesso di diabete dopo aver assistito a questo momento.



POI MI PARTE INVECE L'ISTINTO OMICIDA VERSO UN TIZIO CHE HA UN NOME ALTAMENTE IMPROPONIBILE ED E' BENE CHE I COLTELLI E LE ACCETTE PRESENTI IN CASA E FUORI, SCOMPAIONO PRIMA CHE IO ME LA POSSA PRENDERE CON QUALCHE CRISTIANO INNOCENTE.


 


Non credevo che fossero ammessi assassini a questa festa,” sbottò Kayden, accompagnando le sue parole con una risata.

 


Ma santa maria teresa di calcutta benedetta!

MA PERCHE' TI DIVERTI A CREARE SIMILI PERSONAGGI CHE MI FANNO VENIR VOGLIA DI UCCIDERE IL MONDO?

Ma come si permette di arrivare bellamente, INTERROMPENDO UN MOMENTO STRAPPALACRIME, per dire una delle sue solite stronzate? 

MA PERCHE' NON CADE DALLE SCALE E SI ROMPE LA TESTA CONTRO LO SPIGOLO DI UN MOBILE E IL VASO DI FIORI APPOGGIATO SOPRA NON GLI CADE IN TESTA, ROMPENDOSI E DANDOGLI IL COLPO DI GRAZIA, PERCHE'?!



Lo odio, davvero. Odio tutti in questo momento, persino Ivy che guarda Jason delusa o arrabbiata o quel cavolo che è.

No, io non accetto tutto questo. Anche se devo ammetere di aver esultato quando Jason lo ha colpito allo stomaco solo per dirgli che non gli interessa quello che pensano gli altri.



Comunque, tornando a noi, adesso davvero sono arrabbiata con il mondo intero e lo sarò fino a che quel coglione di Kayden non sarà sparito dalla faccia della terra.

Quindi, sai cosa devi fare?

Devi metterti seduta, pensare intensamente e sfornare un altro dei tuoi soliti capitoli con i fiocchi.

Credo che per il momento sia tutto!



Alla prossima Jay Jay,

ILYSFM

Fede.

Recensore Master

Io non parlo.
No.
Tanto lo sai, te lo dico, anzi ti prego ogni volta di farlo morire e tu niente, zero, nada, non vuoi proprio farmi felice. :(
Oddio e se Ivy adesso é incazzata con Jason, non voglio neanche immaginare cosa succederà nel prossimo capitolo.
Dio. Quanto. Odio. Kayden.
Aggiorna presto,o quando hai tempo. Su su su ♥