Recensioni per
Insanity.
di Neverlethimgo

Questa storia ha ottenuto 256 recensioni.
Positive : 256
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/03/14, ore 12:43

Misterioso... mi piace. Effettivamente Miley sembra esattamente l'opposto di Justin, ma come ci hai detto tu non darò niente per scontato. Anche se siamo solo al terzo capitolo la storia mi piace già tantissimo, sono davvero curiosa di vedere le idee che hai per portarla avanti. Il capitolo naturalmente è scritto impeccabilmente senza errori. Grazue di nuovo per i consigli sui libri, li sto già cercando. Detto questo ti saluto con un grandissimo bacione e un 'muoviti ad aggiornare che sono curiosa'.
Alla prossima C:

Recensore Master
10/03/14, ore 21:22

Ok. Ok. Ok.
No, nulla va ok, ok? ok. Oddio siamo al secondo capitolo e già la reputo una delle mie storie preferite. Mi sa che te l'ho già detto, vabbe non fa niente, te lo ripeterei all'infinito. Cioè non so che dire.
La storia mi piace in sè, nel senso, non mi piace solo com'è scritta anche perchè, tesoro mio fattelo dire, tu scrivi benissimo. Mi piace perchè è diversa dalla solita monotona storia di un Justin criminale che poi se vai a vedere sono solo brutte copie di Danger, apparte quella di Federica, mi sembri si chiami la tua amica, ok andando avanti....mi piace la storia per il carattere che hai dato a Jason, voglio dire è diversa da quelle superficiali che va solo a scopare o dire parolacce. Adoro il carattere che hai dato a Miley, come ho già detto anche questo è diverso, pechè tutti la intraprendono come una dark che c'e l'ha con il mondo.
MI PIACE, MI PIACE DA MORIRE E NON SO PIU' CHE DIRE, SUL SERIO.
Continua, continuala e non smettere di scriverla, non pensarci neanche lontanamente.
Ok mi dileguo, scusa per la recensione lunghissima e per averti messo a ' paragone ' con le altre storie.
Ci sentiamo presto, spero! Baci. x

Ps: Sono la ragazza che ha postato questa storia sulla pagina di facebook, te l'ho fatta vedere su twitter!

Recensore Master
10/03/14, ore 21:15

"Vi dico solo di non soffermarvi a questo primo incontro 'pacifico e normale', con uno come Jason nulla potrà essere normale, soprattutto contando il fatto che lei non sa chi è realmente Jason." c'era bisogno di dirlo, certo Giulia, nessuno l'aveva capito! Diamine sto pirla fra un po' le scaraventava il banco addosso :(
Non mi è piaciuto per niente questo suo stringere così tanto le nocche.. non è per niente un bel segno, nono.
Qui la signorina Ivy dovrà lavorare a lungo sul rapporto con el senor (fai finta che ci sia la tilde lol) Jason.
Poi te giuro che ora come ora il personaggio di Jason mi fa venire la stessa voglia di tagliarmi le vene che mi fa venire Lana Del Rey (il che è tutto dire.. lo sai che proprio non riesco ad ascoltarla :( ).
Per quanto riguarda Kayden, può già uscire dalla storia fin da adesso ^-^
Già abbiamo Jason dal carattere difficile e freddo, un altro pirla dal carattere rincoglionito non ce l'abbiamo bisogno.
E comunque rido perchè prima ancora di cliccare sulla gif di Kayden sapevo già che avevi usato Colton ahah.
Poi le gif di Jason e Ivy son bruttine dai.. proprio due cessi, we.
Vabbè Giu, io me ne vado, ma tu accciorna presto, che qui abbiamo un compito di biologia da fare insieme! (mannaggia oh, farei compiti tutti i giorni a tutte le ore se avessi come partner Justin/Jason, o uno come lui. Aaah questa vita ingiusta).
Ce vedemo al prossimo capitolo.. continua così e spacca tutto 8)
(giuro che un giorno ti farò una recensione seria, dove ti parlo come se non ci conoscessimo ahahah)
♥♥♥

Recensore Junior
08/03/14, ore 18:48

Aye, scusa il ritardo della mia recensione. Il tipo è leggermente menefreghista eh? Lo immagino piuttosto scontroso e scostante, ma che magari col tempo riuscirà a sciogliersi. Mi sono scervellata ma non riesco a trovare un motivo valido per uccidere i propri genitori, per carità, non che io ci vada d'amore e d'accordo, ma arrivare ad ucciderli.. sarà molto interessante come storia. L'entrata di Miley è un'altra cosa che fatico ad immaginare, ma conoscendoti sarai capace di stupirci. Come sempre è scritto benissimo senza nessun errore grammaticale, questa frase sta diventando dell'inutilità più assoluta lol. Prima di andarmene volevo porti una domanda: non è che hai qualche bel libro da consigliarmi? Sono a corto di letture in casa e sono nella disperazione, leggo di tutto.
Grazie in anticipo e bacioni C:

Recensore Master
07/03/14, ore 21:27

Ciao Giuliettina, eccomi a recensire anche questo primo capitolo!
Purtroppo, te lo dico subito, questa sarà una recensione lampo, perché ho appena finito di leggere il nono capitolo di quella palla infinita conosciuta anche col nome di "I promessi sposi" e la mia voglia di vivere è scesa del cento per cento e quindi non vedo l'ora di andare a letto.
Comunque, io ero quasi sicura che incontrasse la "Miley" di questa fan fiction durante i tre anni dentro il centro per ragazzi difficili, invece no! Mi hai sorpresa, ma ovviamente, non per questo, delusa, anzi! Sono sorpresa positivamente. La psicologa mi dà ai nervi, il modo in cui sembra fregarsene di Jason, quando invece dovrebbe essere la persona a cui Justin si è più affezionato in quei tre anni, quella che dovrebbe ascoltarlo, è irritante. Forse però il suo "menefreghismo" è dovuto anche al fatto che lui non sembra collaborare molto...
Ma non fermiamoci sulla psicologa ed andiamo al punto più importante: è uscito! Dio solo sa quanto possano essere orribili tre anni in solitudine dentro, fondamentalmente, un manicomio, senza fare amicizia con nessuno, obbligati a delle sedute con una persona che se ne frega... Mi dispiace, però, che lui abbia quasi timore di tornare nella sua casa, che è anche quella che stona con tutte le altre nella via, perché teme che la gente lo guardi con aria spaventata. Eppure è quasi inevitabile che lo facciano, voglio dire, ha ucciso i suoi genitori e, per quanto possa avere avuto le sue ragioni per compiere l'omicidio, è ovvio che le persone abbiano paura di lui e che lo considerino un assassino. Loro non sanno il suo punto di vista, conoscono solo quello dei giornali, delle chiacchiere che la gente hanno messo in giro... E' una brutta cosa, purtroppo, ma le cose stanno così.
Aspetto il prossimo capitolo con very molta impazienza.
Ah, ovviamente ti faccio i complimenti per le idee sempre originali riguardo alle fan fiction! Ti meriti tutte le recensioni che ricevi, una per una, anzi, ne meriteresti molte di più!

Andrea :)

Recensore Junior
07/03/14, ore 19:30

Questo capitolo è ancora più bello di quanto mi aspettassi davvero.


Mi piace come hai descritto il tutto e mi piace il fatto che tu sia passata subito al dunque, cioè tre anni dopo, ma che nel frattempo, in poche righe, tu abbia anche parlato di quello che è successo in quell'istituto e di come si fosse sentito Justin a stare lì.


E' tutto fantastico, non ho nulla da dire o da evidenziare. Niente errori, lettura scorevvole, insomma tutto perfetto.




Mantenni lo sguardo puntato sul muro bianco di fronte a me. Era spoglio e freddo come il resto dell’edificio.
Erano passati tre anni dall’ultima volta che misi piede fuori dall’istituto, avevo rimosso ogni cosa del mondo esterno, fatta eccezione per la luce del sole, sebbene la vedessi di rado ultimamente.
Sapevo che avrei dovuto trascorrere soltanto altri due giorni in quella prigione, sapevo che mancava così poco alla fine, eppure non percepivo il desiderio di sentirmi libero. Non ero mai stato libero davvero.
Ero appoggiato al muro di quel corridoio da ormai dieci minuti, ero arrivato in anticipo, come sempre. Mi avvicinai alla porta socchiusa solo quando fui certo che l’orologio segnasse le tre in punto. Sapevo cosa mi aspettava, ogni singolo giorno ero costretto a recarmi in quella stanza assieme ad una sottospecie di psicologa per malati mentali e, come ogni singolo giorno, le ripetevo esattamente le stesse identiche cose. Ricevevo sempre le stesse domande, pronunciate con la solita voce atona e menefreghista, ma sopportavo e rispondevo.
Chiunque mi avesse rinchiuso lì dentro era convinto che tutto ciò mi avrebbe aiutato, che parlarne mi avrebbe fatto bene; speravano addirittura che ciò potesse cambiarmi, ma non sentivo niente di nuovo dentro di me: solo un vuoto.
Aprii di poco la porta ed incrociai così lo sguardo della Dottoressa Hayes, non era cambiata – a differenza mia – nel corso di quei tre anni, era sempre rimasta uguale, persino i suoi capelli biondi venivano sempre raccolti in uno chignon sopra la testa. Non credevo nemmeno che fosse invecchiata, era rimasta uguale.



Ti giuro che amo il modo in cui descrivi ogni scena, mi sembra di essere lì in quel preciso istante, altra cosa fantastica. 



Ciao Jason, entra” mi disse, alzando per poco lo sguardo. Annuii e riportò nuovamente lo sguardo sul blocco che reggeva tra le mani. Sebbene non avessi mai visto che cosa ci fosse scritto su quei fogli, ero sempre stato convinto che vi fossero solo ghirigori senza senso, abbozzati per pura noia, e non ciò che i suoi pazienti le raccontavano.
Feci come mi aveva detto e mi chiusi la porta alle spalle.
Siediti” continuò, posando lo sguardo su di me e seguendo ogni mio movimento.
Obbedii nuovamente e mi sedetti sul divanetto in pelle nera di fronte a lei, ma senza guardarla in faccia.
Come ti senti oggi?” mi domandò, come ogni dannato giorno.
Bene.” La mia risposta non era mai cambiata da tre anni a questa parte, avevo sempre risposto allo stesso modo e a lei andava bene così, non le interessava.
Ne sei sicuro?
” risposi con più insistenza, ma non colse il fastidio che provavo.
Tra due giorni uscirai, finalmente” commentò, senza sforzarsi di mostrare entusiasmo, ma non la biasimai, nemmeno io ero solito mostrare le mie emozioni.
Che cosa farai una volta che sarai uscito da qui?” mi domandò dopo alcuni secondi di silenzio.
Non lo so.
Tornerai a scuola, vero?
Ci pensai per qualche istante, ma ricordai ciò che mi era stato detto alcuni giorni prima. Avrei dovuto tornarci, ma la cosa non m’interessava, né tanto meno spaventava.
” risposi poi, senza mai guardarla in faccia, ma sentivo i suoi occhi puntati su di me e tutto ciò m’infastidiva.
Sentii il suono della penna sfregare freneticamente contro al foglio: quel rumore divenne sempre più insistente, tanto da innervosirmi.
Potresti anche conoscere qualche ragazza nella scuola in cui andrai” mormorò, al che sbuffai.
Non m’interessa.
La vidi scuotere il capo e la ignorai, come ogni volta in cui lo faceva.
Hai già deciso dove vivrai?
Chiusi gli occhi e sospirai leggermente. Anche quella era una delle tante domande che mi porgeva ogni giorno, conosceva già la risposta, era stata l’unica cosa che mi ero preoccupato di farle sapere, ma, forse, sperava che cambiassi idea.
Sì, esattamente dove vivevo prima” ribattei, guardandola con la coda dell’occhio.
Intendi nella casa dove vivevi con i tuoi genitori?
Sì.
Un mormorio uscì dalle sue labbra, sembrava piuttosto incuriosita, ma non me ne preoccupai.
Sei sicuro che sia la scelta giusta?
Mi voltai di scatto verso di lei, i nostri sguardi s’incrociarono per diversi istanti, ma aspettai che fu lei a parlare di nuovo.
Non ti mancano i tuoi genitori?
No” risposi a denti stretti, sperando con tutto me stesso che quella seduta finisse al più presto.
Scostò lo sguardo dal mio e lo portò sul suo orologio da polso.
Bene, a meno che tu non voglia parlare di qualcos’altro, sei libero di andare. Ci vediamo domani se vorrai.
Aspettai giusto che terminasse quella frase, dopodiché mi alzai e lasciai la stanza, ripercorrendo ancora una volta quel lungo corridoio spoglio.
Passai davanti a diverse persone, alcune delle quali non troppo diverse da com’ero io, ma ero certo che loro sarebbero rimaste qui più tempo di me.
Non avevo fatto nulla per lasciar intendere che fossi cambiato, per loro ero sempre stato il pazzo criminale che aveva ucciso i suoi genitori.
Ritornai nella mia stanza, non la condividevo con nessuno a differenza di altri.



Mi piace anche come hai descritto questa scena e come hai descritto la dotteressa in generale, è così che solitamente sono quel tipo di persone. Fanno il loro lavoro, ok, ma molte volte sembrano più assenti loro che il paziente e dopo un po' diventano opprimenti.


Quasi due anni prima avevo avuto come compagno di stanza un ragazzo poco più grande di me, era pazzo, ma pazzo davvero. Parlava per ore, faceva monologhi senza senso o, almeno, io ero convinto che fosse così. Per i primi due giorni, in cui dalla mia bocca non era uscito nemmeno un suono, credetti di aver a che fare con qualcuno che fosse semplicemente più loquace di me. Di lui non sapevo nulla, nemmeno il nome. Aveva parlato ininterrottamente per due giorni di fila, persino la notte, ed io mi ero sempre limitato ad ignorarlo.
Il terzo giorno, quando rimasi in silenzio di nuovo, m’inveì contro, alzando sempre più il tono di voce e pretendendo che rispondessi, ma non lo avevo fatto. Ero rimasto impassibile fino a che non mi colpì con un pugno sulla guancia. Non risposi a quell’attacco, rimasi a fissarlo, ma ripeté quel gesto, colpendomi di nuovo.
Mi scaraventò contro alla parete, intento a colpirmi nuovamente, ma qualcuno lo fermò.
Qualcuno, al di fuori della stanza, aveva visto tutto. L’uomo che lo allontanò da me era stato lo stesso che quella sera si era presentato a casa mia e mi aveva portato alla centrale di polizia. Dean, si chiamava Dean. I nostri sguardi rimasero intrecciati per alcuni secondi, ma nessuno dei due proferì parola, si limitò soltanto ad allontanare quel ragazzo da me.
Da quel giorno non ebbi più alcun compagno di stanza.
La maggior parte delle persone presenti nell’istituto era convinta che la colpa fosse stata mia, che avessi in qualche modo istigato quel ragazzo ad attaccarmi, ma non avevo mai fatto o detto nulla per convincerli a credere il contrario.



Come ho detto prima, adoro il fatto che tu abbia descritto cosa è successo in quell'istituto precedentemente.


Infine, per non stare qui ha copiare praticamente tutto il capitolo hahah, so che sono ripetitiva, ma ti dico: amo il modo in cui descrvi le emozioni di Jason, mi immergo nel personaggio e come già sai, amo questa cosa. 


Ho come la sensazione che questa fan fiction finirà nelle popolari in poco tempo, perchè non ci sono parole per descrivere quanto sia bella e scritta bene. Anche se siamo solo al primo capitolo e bisogna capire ancora molte cose, ma con il tempo, sono sicura che sarò ancora più sicura su quello che penso ora.


Che dire? Alla prossima!
Un bacio,
Gaia.

 

Recensore Junior
07/03/14, ore 19:05

Stavo leggendo la tua altra fan fiction e ho visto che nello spazio dedicato all'autrice hai scritto che avresti iniziato una nuova storia.


Così senza pensarci due volte sono corsa a leggerla, sono consapevole del fatto che hai già postato il primo capitolo, ma volevo recensire anche il prologo, visto che merita.
Io davvero non so come tu faccia a scrivere così bene, hai un talento, ma per davvero. Ho letto si e no cinque fan fiction scritte davvero bene e questa è una di quelle. 
Sono sempre senza parole quando devo recensire un tuo capitolo, perchè sono sempre ripetitiva. Ma credi sia giusto ripeterti quanto tu sia brava, perchè te lo meriti.
Non ci sono errori di qualsiasi tipo, altra cosa che amo delle tue storie. Per non parlare della lettura perfettamente scorrevole, cioè wow.



Il pavimento della cucina era, in buona parte, macchiato di rosso. Gli occhi color nocciola del ragazzo erano puntati sulla macchia più grande, accanto al tavolo e alle sedie. Era rimasta tale, non si era ridotta, o assorbita, era rimasta la stessa.

Il lieve spiraglio di luce, che filtrava dalla finestra della cucina, rifletteva su quella pozza rossastra, rendendola quasi profonda ed era raccapricciante, ma ciò non lo spaventava affatto.
Era immobile, sull’uscio di quella stanza, da ormai un’ora. Niente, se non il suono dei suoi respiri pesanti, aveva osato rompere quel silenzio tombale.
Il suo sguardo si spostava ripetutamente dalla macchia di sangue più grossa alla finestra di fronte a lui, dalla quale fino a poco tempo prima filtrava ancora il sole. Se una volta quei suoi occhi sembravano colmi di luce, in quel momento erano spenti, tristi e davano l’idea che si sentisse totalmente smarrito.
La sua carnagione era ancor più chiara del solito, fatta eccezione per i due aloni violacei che gli contornavano gli occhi.
Non aveva chiuso occhio la notte scorsa, né lui, né buona parte del vicinato.

Era calata la sera e lui nemmeno se n’era accorto. Non era l’unica cosa che aveva ignorato nelle ultime ore.


Questa parte mi ha fatto venire i brividi, cioè ragazza, come fai? Mi fai paura hahaha.
Hai descritto tutto alla perfezione e non ci sono ripetizioni, doppio wow.




Non mi aspettavo di trovarti ancora qui” mormorò l’uomo, avanzando verso di lui e lasciando la porta aperta. Il suo tono di voce sembrava sorpreso. Il ragazzo non rispose, lo fissò, studiando attentamente ogni particolare che lo caratterizzava, a cominciare dalla targhetta color oro recante la dicitura Agente Dean.
C’è qualcun altro oltre a te?” la voce di quell’uomo riecheggiò ancora nella stanza.
Il ragazzo scosse il capo e, con quel gesto, scostò dalla fronte il ciuffo di capelli color del grano. Ignorando completamente quell’estraneo che ora muoveva alcuni passi lungo il soggiorno, Jason riportò lo sguardo all’interno della cucina, fissando nuovamente la macchia di sangue. Iniziò a muovere qualche passo verso di essa, ma una mano stretta attorno al suo braccio gli impedì di andare oltre.
Non puoi più restare qui” gli disse Dean con tono duro, costringendolo a seguirlo fuori da quella stanza. “Vieni con me” questa volta, la sua voce non sembrò affatto rigida, ma più gentile.
Senza proferire una sola parola, il ragazzo lo seguì fuori da quell’abitazione e l’uomo richiuse la porta alle loro spalle. Non appena il suo sguardo si posò sulla volante della polizia, parcheggiata a pochi metri da dove si trovava lui, ebbe un lieve sussulto, ma non per questo oppose resistenza e continuò a camminare, sentendo la stretta attorno al suo polso sempre farsi sempre più accentuata.
Non si voltò fino a che non salì in macchina, accanto al lato del guidatore, solo allora i suoi occhi si posarono sulla piccola villetta, illuminata appena dalla luce dei lampioni.
Sul suo viso aleggiava un’espressione di indifferenza, chiunque avrebbe avuto difficoltà a capire come si sentiva, persino lui avrebbe avuto difficoltà a spiegarlo.
Dentro di sé incombeva il vuoto più totale, esattamente come se fosse stato privato di ogni emozione e, forse, era esattamente così.
Nella sua mente vi era solo confusione, immagini sfocate che si contrapponevano ad altre leggermente più nitide. Ricordi confusi e lontani erano gli unici elementi alla quale si sarebbe potuto aggrappare per ricostruire il passato, ammesso e non concesso che – un giorno non lontano – avesse voluto farlo.




Altra parte che amo, all'inizio anche io credevo che Jason fosse pazzo, in realtà so che non è così, perché c'è altro sotto, ne sono pienamente sicura!
Ora direi che posso correre a leggere il primo capitolo, vedrò di lasciarti una recensione abbastanza decente, promesso! Anche se ho detto tutto in questo prologo hahaha.


Alla prossima! (Tra poco)
Un bacio,
Gaia.

 

Nuovo recensore
06/03/14, ore 15:29

Io davvero non so cosa dirti...Non vedo l'ora di leggere il capitolo prossimo! E' tutto fantastico, trovo strano-ma unico, il fatto che Justin sia uno "malato di mente" o qualcosa di genere. Di solito Justin e' descritto come un ragazzaccio che fuma, beve, si droga ecc. E' proprio per quello "strano" fatto che sto leggendo questa storia che mi piace tanto. Mi devo ancora abituare a Jason, il suo carattere, i suoi senitmenti, e se poi divento "pazza" come lui non spaventarti. ;) Ho una fissa particolare per le tue storie. Davvero non capisco come trovi tutta l'ispirazione necessaria per scrivere dei capitoli cosi' belli. Credimi, non ti libererai presto di me <3

Nuovo recensore
05/03/14, ore 20:12

Ciao Giulietta, sono felice che ora tu stia meglio! Non ti dà fastidio se ti chiamo Giulietta, vero? Posso? *occhi dolci*

Comunque... Questo capitolo è... deprimente nella maniera più assoluta. Dalla psicologa al giardino della casa. Non potevi far piovere il giorno prima per far crescere un po' d'erba, eh? Povero Jason.

In questo momento ti odio. Come puoi far sembrare quell'essere umano cosí insensibile... Vuoto? Povero Jason. Ribadisco: povero Jason. Mi fa una pena poveretto...

Non vedo l'ora di sapere perchè ha ucciso i suoi genitori, che cosa lo ha spinto a... quello. Okay litigarci, non andarci d'accordo ma ucciderli... Beh, magari ha soltanto problemi a controllare la rabbia, ma da quello che hai scritto in questo capitolo ne dubito: se fossi stata al suo posto e uno mi avesse tirato un pugno sta sicura che non sarebbe uscito da quella stanza con il suo amichetto ancora attaccato al corpo, non so se mi spiego.

Magari sono pazza pure io... Dehehehihoho.

Nonostante tutto mi è piaciuto, anche se speravo che sarebbe già comparsa Miley, ma vabbè, aspetterò, lol.

A questo punto mi sembra ovvio che la incontrerà a scuola, magari lei sarà attratta dalla sua... loquacità, lol, oppure dalla sua aria cosí menefreghista, boh... So che mi sorprenderai in qualunque caso, per cui non aspetto altro che il prossimo capitolo!

Beh, ciao, Giulietta.

Diana ❤.


(Recensione modificata il 05/03/2014 - 08:14 pm)

Nuovo recensore
05/03/14, ore 19:57

Semplicemente STUPENDO !!! Siamo solo al secondo capitolo e già la adoro !!! Scrivi benissimo e hai descritto i pensieri di Jason talmente bene che mi è sembrato di essere lí con lui !!! Non vedo l'ora di sapere come va avanti hahhahahha
Bellissima bellissima bellissimissima ❤️

Recensore Master
05/03/14, ore 18:47

Ti giuro, credo che questa sia diventata una delle fan fiction che più amo e una delle mie preferite.
Cavolo te ne rendi conto? Ho solo letto il prologo e il primo capitolo, non ha ancora conosciuto Miley e io amo già tutto questo. Sono una di quelle che ama davvero tanto leggere, ma commenta solo dopo aver letto almeno una buona parte, e tu….si tu, carissima mia Giulia eheheh mi hai fatto cambiare idea.
Amo questo capitolo, non ci sono molte conversazioni, ma amo proprio il fatto che ci siano solo i pensieri di Jason. In verità quasi mai nessuno lo fa, prendono troppo con superficialità, invece tu e qualche altra autrice, boh siete diverse..
Quando incontrerà Miley? Dai dicci qualcosa. Qualcosina ina ina ina. Ok la smetto. Scusami.
Ps: So che ti chiami Giulia perché ti seguo anche su BRONX/Eye Candy e ti faccio sempre qualche domandina.
Scusa se ho fatto il riassunto della divina commedia haha, a presto, spero! Baci. x

Recensore Master
05/03/14, ore 18:13

Oh, il nostro amico è finalmente uscito da quella sorta di ospedale psichiatrico (era un ospedale psichiatrico, vero? ahah) e ora ha deciso di tornare a vivere nella casa dove ha ucciso i suoi genitori..
Dannazione, io e la Fede eravamo entrambe in torto sul "o la incontra là, o magari è addirittura la psicologa più grande di 10 anni" ahahah Azzarderò con una nuova ipotesi: sarà una sua compagna di classeee! Vero che è così? :D (a parte che conoscendoti, anche se fosse vero, non me lo diresti :( )
Vabbè, non ho molto altro da aggiungere, se non che Jason al momento mi sa molto di persona triste e spenta.. in questo caso ci vorrebbe proprio una Kyla per farlo festeggiare ahah.
E come tutte le altre personcine, anche io non vedo l'ora di scoprire perchè ha ucciso i suoi genitori.. insomma, non è di certo una cosa di tutti i giorni lollino.
Aggiorna presto e continua così Giuliettin, che questa storia sta già iniziando a prendere di brutto <3

Recensore Master
05/03/14, ore 18:10

Sono triste.

Dopo aver letto questo capitolo sono decisamente triste.

Ti giuro, è come se fosse passato a salutarmi un Dissennatore e nel mentre mi ha succhiato via un po' di infelicità.

Va bene, avevi detto che sarebbe stata una storia triste e malinconica, ma poi io mi prendo male e divento triste anche io e- oops, troppo tardi.



Perché descrivi un Justin, anzi Jason, così? Perché, cosa ti ho fatto di male?

Avevo in mente di darti un Oreo, ma ho cambiato idea, non te lo meriti, uffa, sono davvero triste adesso.

E questa cosa andrà avanti per tutta sera.

Maledetta polla :(



Se non te ne sei accorta, la gif di Jason è la stessa che ho usato io per il Justin di Dark Paradise haha rido.

Ci sta, anche se io sinceramente Jason me lo immagino un po' diverso. Quel Justin mi sembra troppo innocente e questo Jason di innocente non ha pressoché nulla, quindi quando troverò una gif adatta, provvederò a mandartela.



Passiamo al capitolo dai.

Anzi no, prima un'altra cosa: sono contentissima per le 14 recensioni, davvero. Brava la mia polla :)



La prima parte, prima del "dialogo" con la psicologa ero tipo: "no, Fede, resisti. Non prenderti troppo male, smettila, non puoi sfondare lo schermo e andare ad abbracciarlo, non puoi, è solo una fanfiction. Mangia gli Oreo e finiscila di fare la scema".

Vedi che discorsi intratteniamo io e me stessa? Giuro che non sono pazza, ma nel caso lo pensassi, sentiti libera di chiamare l'ospedale psichiatrico in cui alloggia Jason e assicurati che ci mettano in stanza insieme, diventeremo senz'altro amiconi :))



Il dialogo mi sembra tanto quello che di solito hanno mio fratello e mia madre al telefono, quando capita.

Molto loquace devo dire, assolutamente.




Come ti senti oggi?” mi domandò, come ogni dannato giorno.

Bene.” La mia risposta non era mai cambiata da tre anni a questa parte, avevo sempre risposto allo stesso modo e a lei andava bene così, non le interessava.

Ne sei sicuro?

” risposi con più insistenza, ma non colse il fastidio che provavo.

Questo invece mi ricorda i miei vecchi dialoghi con mamma, ma lasciamo perdere, non mi sembra il caso di soffermarsi su certe cose.



Il fatto che, nonostante esca di lì a breve e non tradisca nemmeno un'emozione, mi lascia perplessa.

Okay, probabilmente sei pazzo, hai ucciso i tuoi genitori consapevolmente e magari ne sei pure fiero, ma dai, un minimo di vivacità! Non pretendo che salti per la stanza, riderei fino a domani, ma un piccolo pensiero di "felicità" per poter finalmente uscire da quel posto..



Ammetto che mi hai fregato. Pensavo davvero che Miley sarebbe stata lì dentro anche lei, invece no, devo aspettare ancora. Non va bene, sai? Per niente.




Hai già deciso dove vivrai?

Chiusi gli occhi e sospirai leggermente. Anche quella era una delle tante domande che mi porgeva ogni giorno, conosceva già la risposta, era stata l’unica cosa che mi ero preoccupato di farle sapere, ma, forse, sperava che cambiassi idea.

Sì, esattamente dove vivevo prima” ribattei, guardandola con la coda dell’occhio.

Intendi nella casa dove vivevi con i tuoi genitori?

Sì.

Un mormorio uscì dalle sue labbra, sembrava piuttosto incuriosita, ma non me ne preoccupai.

Sei sicuro che sia la scelta giusta?

Mi voltai di scatto verso di lei, i nostri sguardi s’incrociarono per diversi istanti, ma aspettai che fu lei a parlare di nuovo.

Non ti mancano i tuoi genitori?

No” risposi a denti stretti, sperando con tutto me stesso che quella seduta finisse al più presto.

È angosciante la cosa, ti giuro. Risposte monosillabiche, così atone senza un'emozione. Mi fa venire voglia di piangere, abbracciarlo e consolarlo.

Probabilmente mi ucciderebbe, ma tentar non nuoce no? Okay, forse in questo caso sì, ma uffa!



Davvero andrà a vivere lì? E glielo permettono anche? Lo faranno stare da solo? Io avrei paura, cosa che suppongo avranno anche i vicini quando sapranno che è tornato a casa.



L'episodio del ragazzo pazzo mi ha messo ansia. Io mi immagino sto tipo che parla senza sosta e Jason immobile che non dice una parola. Questo poi si stufa e cerca di ucciderlo e nonostante Jason non abbia mosso un muscolo, anche se le ha prese, hanno dato la colpa di tutto a lui. No, cioè non si può una cosa simile. E anche il fatto che lui non abbia fatto nulla per scagionarsi, perché?

Mi sembra un comportamento molto strano, ma d'altronde sei brava in queste cose, quindi oramai non azzardo ipotesi, vanno tutte in fumo.




L’ultima notte non dormii affatto, ero rimasto tutto il tempo seduto sul letto a fissare il vuoto avanti a me, avevo visto quella stanza schiarirsi e scurirsi in base alla luce del sole almeno quattro volte. Il tempo scorreva sempre più lento, sembrava lo facesse apposta, quasi come se volesse rendermi impaziente di vivere il giorno in cui finalmente avrei lasciato quella prigione, ma la verità era che non avevo alcuna intenzione di mostrare il mio entusiasmo al mondo.

Rimanere chiuso in quella stanza o ricominciare a vivere non faceva differenza.

Ti prego, Giulia. Perché scrivi certe cose? Io non posso vederlo in questo stato. Mi fa pena. Mi sembra che non abbia voglia di vivere e quindi stare lì in quell'ospedale o fuori "all'aria aperta" sia per lui la stessa cosa, no! Non lo sopporto, mi fai piangere.



Durante quei tre anni avevo rimosso quasi ogni dettaglio del mondo esterno, non ricordavo quasi più nulla della cittadina in cui vivevo, ma mi era rimasta impressa nella mente l’immagine di casa mia.

Come non ricorda nulla? Senti, no parliamone, ti prego.

Ora facciamo che modifichi tutto il capitolo e mettiamo un po' di vitalità, almeno un sorrisino, ti prego.. No eh? Uffa, va bene, la smetto.

Di tutto, solo l'immagine di casa sua ricorda? Beh dai, è già qualcosa, ci accontentiamo lo stesso.




Non c’era nessuno nei paraggi ed ero certo che nessuno si fosse più avvicinato a quella casa negli ultimi tre anni, tutti sapevano cos’era successo quella notte. Tutti sembravano sapere ogni minimo dettaglio meglio di me, i giornali, tempo prima, avevano raccontato la scena in modi che nemmeno io ricordavo, ma ero sicuro che nessuno sapeva che quel giorno sarei tornato.


Non volevo che lo sapessero, non volevo che la gente mi guardasse con aria spaventata. Io volevo che dimenticassero. Non avrei mai voluto dover percorrere i corridoi della scuola con tutti gli occhi puntati addosso, non volevo dare nell’occhio, volevo continuare a vivere nell’ombra.

Sono agitata adesso, ti giuro.

Tutta questa indifferenza mi lascia boh, senza parole.

Com'è possibile che non provi nessuna emozione? Non è umanamente possibile, solo indifferenza verso tutto e tutti.

Ti odio, lo sai vero?

Sì che lo sai, e io lo so che lo sai, piccola donna perfida!



Ora, la cosa che mi viene da pensare, è che quando tornerà a scuola, probabilmente proverà ad uccidere qualcuno anche solo se osano guardarlo e mi aspetto che la mia piccola Miley farà la sua comparsa presto e che abbia la decenza di far affluire un po' di vita nelle vene di Jason. 

Ovvio, a meno che lei non sia messa peggio di lui, in quel caso la vedo alquanto difficile.



Comunque, te l'ho già detto, ma lo ripeto: amo che sia dal punto di vista di Jason e amo il fatto che sia Jason McCann e non Justin Bieber. Ora improvviso una danza di felicità, anche se non è necessario vista le depressione di questo capitolo, ma sono solo dettagli.

Aggiorna il prima possibile e non lasciarmi così in questo stato di ansia per troppo tempo.




Alla prossima Jay,

i love youu

Fede.


 

Recensore Junior
05/03/14, ore 17:12

Giulia vuoi la verità? Bene, io AMO questa storia. Sinceramente prima non mi sarei mai messa a leggere una storia Reting Arancione così ma appena ho cominciato a leggere questa devo dire che ne è valsa la pena. Eccome!! Sei bravissima a. scrivere e spero tu aggiorni presto!! Muovi il culetto e mettiti al lavoro haha! Sembro una tossico dipendente di questa storia. Sarò la Stalker di questa ff quindi aspettami ad ogni capitolo hah!! #MuchLove

Nuovo recensore
05/03/14, ore 17:08

Ok, io davvero non so da che parte cominciare.

Le tu storie mi piacciono seriamente troppo e tu scrivi in un modo davvero sublime. (credo che questa sia la parola più azzecata da usare)

Io non so nemmeno cosa dire.
Solitamente faccio recensioni lunghe sempre, sarà che qui è solo l'inizio ma davvero non saprei cosa dire, è tutto perfetto.

Oltre ad essere scritta benissimo, mi piace davvero tanto. Mi sono immedesimata così tanto nei pensieri di Jeson che pensa un pò sbuffavo insieme a lui.

Sembra un timorato di dio davvero, uno con voglia di vivere zero, e non lo biasimo di sicuro, lo capisco benissimo che dop tre anni la dentro la sua voglia di vivere sia andata a farsi friggere.

Mi incuriosisce davvero tanto la tua storia e non vedo già l'ora che aggiorni.

Ti avverto, adesso sono stata buona perchè è il primo vero capitolo e non c'è molto da dire, ma siccome la storia mi ha già appassionata, se mi fai qualche brutto scherzo non arrabbiarti se partono le minacce. <3

Sei fantastica davvero
Un bacio
Giudy ^_^

P.s. sei tra le mie scrittrici preferite e quando ho visto che avevi messo una storia nuova sono praticamente caduta dal letto.