Praticamente aspettavo questo capitolo - il capitolo del 'cedimento' - dall'inizio della storia, ed oggi mi capita davanti agli occhi così, come se niente fosse! Attenzione, ho una certa età, il mio cuore non regge... Già è piccolo come quello del Grinch, se poi ti ostini a farlo battere...!
Giustissima l'idea riequilibrante di fornire stavolta il punto di vista di Hermione; se Draco, come tu stessa ci avevi fatto notare, era molto focalizzato sulla sua abilità, di cui aveva grande opinione, Hermione è naturalmente incentrata sulle sensazioni, non solo fisiche, che prova. E qui non è un discorso trito su come uomini e donne siano diversi a letto, perché non è sempre vero, ma sono diversi nei sentimenti, questo sì. Qui aiuta il fatto che li stanno combattendo per motivi differenti, questi sentimenti: lui non si capacita di volere qualcuno così apparentemente inadatto, lei non accettava di tradire Harry, cosa che infatti non ha più voluto fare.
Ottima la scelta dei toni, erotici ma mai così espliciti da non lasciare almeno un po' di spazio all'immaginazione - che è sempre molto più eccitante della realtà - e comunque sottintendenti troppe parole non dette,rispetto all'unica pronunciata, troppo desiderio di abbracciare ed essere abbracciati molto sotto la linea della pelle.
Mi è piaciuta la piccola riflessione di Hermione, sorpresa dallo stupore dell'uomo di fronte alla sua iniziativa 'orale', perché ancora una volta smentisce i cliché che sono normalmente legati a questa fanciulla: o casta fino a rasentare l'idiozia di fronte alla visione di un uomo nudo (a volte me la immagino chiedergli se 'quello' gli serva per bere come la proboscide agli elefanti, da come la dipingono), o dedita a pratiche orgiastiche davanti alle quali le Baccanti sarebbero inorridite. Invece la tua è una donna, che da donna agisce, e che finlamente pone fine alla classica situazione di un lui navigato e smaliziato e una lei pudica e timorosa. Qui è Draco, a ritrovarsi spesso timoroso, di non avere il controllo (nei tentativi di frenarsi), di non avere il consenso (quando aspetta che lei lo assecondi), di non riuscire forse più a fare a meno di lei (quando si accorge sgomento di averla portata in camera sua - oh, che istinto incredibilmente rivelatore).
E poi, qualche riflessione più 'spinta': è davvero una bella scena erotica, nel senso che è vera e si vede che, se mi permetti, è scritta da una persona che sa cosa significano l'eros e l'amore, nella loro perfetta imperfezione, nella loro istintività, nel loro essere un incontro ed uno scontro insieme di corpi e di cervelli (e a proposito, non c'è proprio nessuna mia eco, è tutta splendida roba tua, purtroppo per me che non ci ho pensato...). Troppo spesso ci si imbatte in scene in cui il sesso è visto come un elenco di posizioni e azioni, ricercate per la loro stranezza o per il loro estremismo, come se fosse quello a suscitare il desiderio, come se fosse quello fare l'amore, e non risiedesse invece nel modo in cui ci si modella, nel modo in cui ci si amalgama, nelle splendide parole che mi hanno emozionato:
"Così mentre lui le mordeva le labbra, le sembrò probabile non avere mai avuto quella pelle delicata dietro le orecchie, che lui aveva sfiorato nell’affondare la mano fra i suoi capelli, o quella piccola fossetta alla base del collo, nella quale aveva posato la punta della lingua, per poi risalire fino alla sua bocca: tremò, all’idea che lui la stesse cambiando carezza dopo carezza."
E ancora questa quasi omerica similitudine che ha molto più a che fare con l'anima che con il corpo:
"Il piacere l’avvolse in spirali sempre più strette, spandendosi come il più prezioso dei veleni e lasciandola come l’onda lascia la costa: ancora con l’impronta del mare."
Infine, ho sorriso riconoscendomi in Hermione: anche io, come lei, so benissimo quando non è il caso di parlare, e per l'appunto parlo. Anche io sono bravissima a rovinare momenti che non si dovrebbero mai rovinare. Anche io non avrei comunque tollerato che qualcosa di così bello e prezioso venisse consumato sotto la cappa del presunto tradimento, e avrei dovuto liberare quella camera dall'odore di scappatella che si poteva respirare, per riportarla alla verità e alla bellezza di due persone che si cercano. Solo che questa verità porta con sè altre domande e altre questioni a cui forse si poteva cercare soluzione la mattina dopo; ma per quelle come Hermione, e anche per quelle come me, la mattina dopo comincia sempre da ora.
Ultimo pensiero forse sconnesso, che ho avuto leggendo la spiegazione al titolo: non so perché, ma mi è venuto di riflesso in mente il proverbio "Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi", e automaticamente ho visto uomo e donna come una pentola ed un coperchio (a te decidere quale dei due ruoli ricoprire), intenti a cercarsi, a sperare nel giusto incastro, per finire l'opera del diavolo. In fondo, forse i coperchi non li fa perché non è nel suo potere, riuscire ad incastrarci, e magari non è nemmeno nel suo interesse; sono sempre e solo una scelta e un interesse nostri. (Recensione modificata il 26/11/2009 - 10:59 pm) |