Bobby è magnifico, lo adoro, è il vero personaggio di questo romanzo, perfetto sotto ogni punto di vista e anche qui, con una sola battuta, viene reso alla perfezione.

Molto bella la descrizione dell'unione tra Klavis e Adrian, ben scritta senza mai scadere nel volgare oppure nel banale. No, è capace di farti appassionare comunque e riesce benissimo a far comprendere il modo di vedere e di pensare di entrambi. L'utilizzo dell'espediente delle parole di Phalis così come le ricorda Klavis è molto ben fatto e permette di dare un ritmo tutto suo alla narrazione.

Complimenti davvero per aver vinto una sfida decisamente non facile.

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Partiamo dalla seconda parte, il confronto Klavis/Phalis dove ancora una volta un piccolo tassello riguardo la storia delle sirene viene aggiunto al nostro bagaglio di sapere.

"Impuro". Questa è la parola chiave che solleva davvero mille dubbi anche a noi e non solo ai protagonisti. Cosa mai vorrà dire? Cosa mai è successo a Wemaris per ridurlo in quel modo? Con cosa o chi è venuto a contatto sulla terraferma per meritare quel tragico destino? Apatia, uova morte e infine distruzione senza pietà da parte della Regina. Spero questo mistero venga svelato a questo punto.

Ed ora la prima parte. Adrian è un coglione. Punto, semplice, un coglione pieno di boria da essere convinto che tutti credano alle sue parole e tutti siano disposti a compiacerlo. Soprattutto Jeff che effettivamente non si è comportato molto da amico quando minacciò il nostro Adrian, ma che bellamente torna ad essere buono e bravo e l'altro cosa fa? Gli crede ma non solo gli crede, lo getta nelle braccia dell'unico vero alleato che potrebbe avere.

Ammetto che la malia di una sirena possa obbligare a staccare la spina al cervello che non può che pensare a lei, ma cavolo, qui veramente è caduto in basso. Scommetto che ci sarà da piangere per lui nel proseguo.

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Un bel capitolo di attesa sul fronte della storia ma nel contempo un capitolo in cui ci addentriamo maggiormente nel mondo delle sirene, scoprendo molto della loro "società" e della loro Regina. Non puoi che rimanere affascinato mentre leggi le parole che Phalis dona a Kyle, non puoi che lasciarti trasportare dalla loro magia, immaginare questo mondo misterioso, immaginare lo scorrere dei secoli dove tutto sembra quasi immutato e immutabile, vivere l'ansia dell'essere rimasti in pochi, la necessità morbosa di accoppiarsi per non far estinguere il proprio popolo. Angoscia, forse è questo il primo sentimento che provo nel pensare alle sirene.

Però non siamo di fronte ad un capitolo solamente didascalico, no, abbiamo anche l'inizio di una trama che Phalis sta mettendo in atto e che al momento solo Harris ha cominciato a sospettare. Cosa vorrà davvero fino in fondo la nostra sirena umana?

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"Storm" il titolo di questo capitolo e mai parola è stata più azzeccata di questa per descrivere ciò che viene descritto, la sua intensità per i protagonisti e per i loro comprimari e nel contempo per descrivere le emozioni suscitate in noi lettori.

La tempesta sta arrivando, le prime avvisaglie sono scoppiate e non prospettano nulla di nuovo. Jeff e Caleb non si sono di certo arresi così facilmente come potrebbe pensare e come tuoni lontani rimbombano a far presagire un futuro nuovo acquazzone.

Bobby è solo pronto a dar seguito alle sue minacce: per lui Klavis è pericoloso e la dimostrazione si è avuta anche in queste righe. Fortuna per la sirena la presenza di Harris e di Phalis che nonostante tutto porranno un freno al vecchio marinaio.

Adrian/Klavis. E' terribilmente intenso ciò che è successo, quel coinvolgimenti innaturale di Adrian e quel comportamento da predatore da parte di Klavis che l'ha portato a far del male al suo "compagno" tanto da quasi ucciderlo. Questa è una dinamica che rende il tutto speciale, che trascende la storia dalla normalità per portarla in un piano diverso, unico, grande merito di questa autrice le cui parole non smetterei mai di leggere.

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Che dire di questo capitolo? Si mettono in moto dinamiche l'una indipendente dall'altra ma nel contempo tutte intrecciate profondamente. Adrian e Klavis attorno a cui orbitano Jeff, Caleb, Harris e Phalis per non parlare di Bobby e Kyle.

Aspettiamo gran tempesta nei prossimi capitoli, non può essere diversamente man mano che i nodi verranno al pettine e tutto potrà in qualche modo sistemarsi, qualunque sia l'epilogo che la nostra scrittrice ha in serbo per noi.

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Diciamo che definire questo capitolo "magico" è forse il modo migliore per descriverlo e dare il senso di ciò che significa e che fa intendere a chiunque lo legga.

Magico è l'affresco del rapporto tra Harris e Phalis, quella piccola scena all'apparenza banale e forse anche demenziale ma che alla fine denota una di quelle quotidianità e abitudinarietà che in quel rapporto mancano e che sono davvero gli ingredienti che se giungessero potrebbero renderlo al meglio.

Magico è il tentativo goffo di Adrian di resistere a Klavis, magico è il loro avvicinarsi e magico è il loro trovarsi in quel bacio che non può che trascinarci e trascinarli di nuovo nella magia più completa.

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Capitolo di passaggio, tranquillo, semplicemente scritto per cambiare la prospettiva della storia e permettere all'autrice di instradarci verso il finale che pian piano si avvicina sempre di più.

Vedremo che succede ora, ci sono troppe questioni aperte che si devono chiudere e che potrebbero ingarbugliarsi tra di loro con problematiche decisamente insolite e bizzarre.

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Guerra e guerra sia. Due galli nel pollaio, o forse sarebbe meglio dire un gallo e un pulcino che vorrebbe essere un gallo.

Ne vedremo delle belle, se effettivamente possa sembrare che Jeff non abbia scampo alcuno, diciamo che è riuscito a mettere in gabbia Adrian con le sue minacce. Ciò farà diventare ogni cosa decisamente più complicata ora e proprio quando mancano non molti capitoli alla fine.

Beh, come si dice, chi vivrà vedrà...

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Il teatro dell'assurdo di questo capitolo ci ha fornito una pagina memorabile sulla rottura di una relazione non ancora del tutto nata e nel contempo nella follia di una spiegazione assolutamente priva di logica che Adrian prova a rifilare a Caleb per scaricarsi la coscienza e nel contempo per procedere con il suo piano.

Illogicità e tristezza, forse anche disperazione che si fondono assieme in questa danza che osserviamo, letta innumerevoli volte ma qui velata di una novità: la figura di Klavis e del mare di sottofondo, come una sorta di filigrana dietro tutto ciò che accade in questo capitolo.

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Peccato, per una volta sono rimasto un po' deluso dalla mancanza del diario di Lorella, credo che scriverlo invece di raccontarlo avrebbe donato qualcosa in più al romanzo. Oppure forse sono io che adoro tale modo di procedere e mi sarei perso nelle parole dell'italiana e del suo dramma.

A parte questo la storia procede con un colpo di scena che coinvolge il povero Jeff che si ritrova stregato da Klavis. Tutto ciò inevitabilmente complicherà immensamente le cose con Adrian, che sembra giunto alla sola conclusione possibile: resistere è inutile.

Ultimo inciso sul professore e la sua sirena. Bello e potente. Poche righe che però dicono tutto. Mi stupisco sempre di più della capacità dell'autrice di colpire.

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Applausi inevitabili a questo capitolo, scritto nella migliore tradizione letteraria del diario scovato per permettere a noi lettori un tuffo nel passato, in un'altra vicenda che viene così narrata da un punto di vista particolare e che deve essere comunque capace di coinvolgere e di trascinarti dentro la trama.

Ebbene l'autrice ce l'ha fatta. Il diario è superlativo, molto ben scritto, capace di dare lo stacco rispetto alla narrazione "moderna" e nel contempo capace di farti appassionare e struggere per colui che vergò un secolo prima quelle parole e per le sue tribolazioni e per il suo coraggio (o forse dovrei dire incoscienza dettata dalla malia delle sirene?).

Spero di scovare nei prossimi capitoli anche il secondo diario, con un punto di vista totalmente diverso, quello di una donna, che nel rapporto umani/sirene al momento manca.

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La mia mente di matematico all'inizio è inorridita dinanzi alla spiegazione di Klavis circa le equazioni di secondo grado ma poi alla fine ho dovuto ammettere che c'è un che di geniale nel suo modo di spiegarle. Semplicemente geniale.

Bella la dinamica Kyle/Klavis che acquisisce profondità con gli inevitabili scontri tra "fratelli". Ben descritta e molto interessante.

Bello anche seguire le elucubrazioni mentali di Klavis che si avvicina da un lato alla verità circa il rifiuto di Adrian e dall'altra si trova in bilico su di una scelta che sembra per lui essere certa e definitiva.

E ammetto di adorarlo ancor di più per il buongusto riguardo l'horror e le serie tv (Scrubs e American Horror Story, due piccoli capolavori)

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Beh, che dire? Molto bella la parte del capitolo incentrata su Harris e Phalis, sui due modi di ragionare così diversi e sulla capacità notevole dell'autrice di tratteggiare un modo di vedere che dire "non umano" non sarebbe così corretto, ma decisamente poco usuale per noi uomini.

Uno scambio di battute e di gesti davvero intenso fino all'epilogo inevitabile e che ha sancito forse per la prima la loro vera unione, il loro futuro e che inevitabilmente sancirà anche il futuro di Adrian e Klavis.

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Due parti per un capitolo. Due parti che sono due facce della stessa medaglia.

Prima Adrian cerca di resistere, di spezzare il legame che lo unisce a Klavis e lo fa nel peggiore dei modi che purtroppo spesso capita nella vita: ferendo profondamente l'altro. Lo posso comprendere, posso capire le sue paure, il terrore di rimanere da solo, di perdersi in Klavis per poi crollare ancora una volta come tutte le altre volte. Ma con un punto più oscuro: sarà capace questa volta di rialzarsi visto le sensazioni che sta provando così immense e inarrivabili?

Capisco quindi il suo volersi allontanare, seguire il consiglio di Harris, un uomo che ancora si sta pentendo del gesto di immenso egoismo che l'ha portato a fare del male a ciò che ha di più caro e per cui ancora è ossessionato.

Ecco quindi la seconda parte: Harris e Phalis. Scopriamo come le sirene si conoscano e scopriamo anche come Phalis vede in Klavis una sorta di suo riscatto. Deve farcela e tornare negli abissi per non ritrovarsi come lui, tradito e costretto ad un mondo dove seppur abbia trovato un posto da occupare non è il suo e non sarà mai il suo.

Molte forse ora sono in gioco e il finale, almeno per me, è decisamente inaspettato

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O mio dio!! Jeff è diventato Jeff the Killer! x"D
Non pensavo si sarebbe spinto a tanto O__Ò
Però nel complesso la situazione è stata molto ironica xD
E vabbè, immaginavo che prima o poi anche Jeff e Caleb sarebbero venuti a conoscenza della vera natura di Klavis u.u
Alla prossimaa!~♡

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