Storia molto bella e certamente scritta molto bene, che riporta le vicende dell'ultima parte dell'anime riproponendole con alcune apprezzabili variazioni e soprattutto arricchendole di un particolare di non poco conto: Oscar e André, che senza troppi timori, si amano quasi da subito. Mi è piaciuto il fatto che André non pretenda di far cambiare vita ad Oscar, perché credo che veramente a lui sarebbe bastato solo poterla amare. Emozionante è il finale che ci fa assistere alla loro felicità ma anche a quella di Alain e lascia ben sperare per il futuro. Complimenti!
(Recensione modificata il 16/05/2017 - 04:09 pm)

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storia molto bella, molto belli i sentimenti e le passioni, e anche il personaggio Alain molto vero, vorrei che continuasse ancora....

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Una delle più belle fanfiction che sto leggendo.Arrivo tardi...ma credo che lei somigli tanto alla Oscar dell'anime. ...solo in apparenza ghiaccio e rigore...e lui effettivamente è quell'André maginfico che abbiamo sognato,visto, e per il quale abbiamo disperatamente tifato....una delle più belle storie ....Poche volte recensisco e se lo faccio è perché credo che quella storia mi abbia portato un pezzetto di Oscar e André nel cuore!!!!

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Anche per questo racconto arrivo in ritardo. Ho scoperto questo vostro mondo di fans
creativi solo quattro mesi fa. Mi sono sempre limitata a leggere. Martedì scorso mi
sono imbattuta in un vero capolavoro di Amantea e non ho potuto fare a meno di
lodare la sua bravura. Questa è ormai la sua terza opera a cui do recensione.
Questo "Il peccato" poi è, per me almeno, particolarmente interessante e originale.
L' ho letto tre volte di seguito e ho lasciato dei commenti.
Cara Amantea non pensare che sia persecuzione la mia.
La mia è semplice e sincera ammirazione per quanto tu sai fare scrivendo.
Ti saluto caramente.

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Almeno qui Diane non si suicida.
Scena post attacco alla carrozza: non ci posso credere! Anch' io l' ho sempre immaginata
a questo modo. Oscar che esce da quel vicolo, Fersen che l' aiuta prima che la ammaz-
zino del tutto e poi Alain che arriva a salvare tutti.
L'atteggiamento del padre di Oscar, anche in seguito all' intervento di Girodel, una
volta scoperta la relazione segreta invece in 34 anni non mi ha mai nemmeno sfiorato
l' anticamera del cervello. Ma che fantasia!!!
In tutte le ff Alain diventa presto papà.
In tutte le ff Oscar dispera di poter diventare mamma.
A una storia come questa bisognerebbe dare un grande seguito .

Povera Oscar!
Il suo capo le tende tranelli per rovinarla.
Il suo miglior sottoposto la vuole fare a fette per vendicare La Salle.
E intanto lei, ignara e innocente, manda avanti la baracca da sola.
Ringrazio sentitamente l' autrice per la scena pre duello, perché è
una vera meraviglia di sua invenzione. Personalmente ho sempre
odiato lo schiaffone e lo spintone rappresentati nell' anime.
Alain e Oscar hanno gli stessi ideali e anime affini.
Quanto mi piace vedere Oscar sfidare quell' amabile personcina
del suo capo.

No, niente tragedia. E' stato solo un falso allarme.
Povera Oscar, che teste dure gli uomini della sua vita.
Mi sa che il generale Bouillet ha fatto apposta a trovare,
in una Parigi ormai diventata un' armeria, proprio il
fucile di La Salle. Anzi, sono sicura che a comprarlo
è stato proprio uno dei suoi sgherri (come si vede
in un film con il cattivone di turno.

Sorpresa: un altro grande amore sta sbocciando.
Tristezza: un' altra atroce pagina di umana miseria.
Idee sbagliate: povero Alain sapesse quanto è poco fortunata Oscar in realtà.
Ma come, già si pente di averla presa in simpatia?
Faccia tosta: Andrè che fa arrossire la sua nonnina.
E l' ennesimo finale a sorpresa . . .
Che stia per abbattersi la tragedia su i due nostri temerari?

Nel momento difficile Oscar vorrebbe Andrè vicino a lei, ma mai quanto lo vorrebbe
invece Alain vicino a lui.
Quel povero cadavere: non l' avranno mica, per fare presto, buttato giù dal terraz-
zo?
E' impossibile girare un film serio e con attori in carne ed ossa su Lady Oscar,
perché non esiste una attrice in grado di sostenerne il ruolo.

E Andrè continua a pensare solo e sempre alla stessa cosa.
Incredibile quello che fa Girodel a favore di Oscar.
Esilarante la faccenda della tinozza.
Momento indimenticabile: "Io ti proteggerò, Andrè, costi quel che costi, con tutta me
stessa."
E poi dinuovo il gioco magico tra scene storiche e fiction, scene storiche "spostate altrove",
battute arcinote "a sorpresa". Il tutto portato avanti con felice e feconda creatività.

Inizio pimpante con una Oscar piena di energia più che mai.
Quanto mi piace la scena della spilla.
In questo capitolo l' amore e l' odio, la vita e la morte, il
bene e il male, si rasentano più che mai.
E questa Oscar sempre nei guai. Una che conosce tutto il
regolamento a memoria ma sa anche trasgredirlo
all' occorrenza, per poi assumersene la responsabilità.

Questa Oscar è sempre più su di giri. Cosa non fa far "l' amore che porta alla
felicità completa".
Il ballo: un' idea partorita da due cervelli che definir bacati è poco.
E questo povero Girodel che invece il cervello lo ha più che buono.
Ma a questo punto oscar ha bisogno di qualcosa di più forte.
Una bella sbronza ci sta proprio!
E Amantea conclude l' ennesimo capitolo con un colpo di scena!

Questo è un capitolo da investigatori.
La nonna è meglio della Signora in giallo o di Miss Marple.
(Quella dell' anime però non sarebbe sopravvissuta all' impatto)
Il ballo incombe: perché bastano quattro parole di Oscar per sentirsi
venire la pelle d' oca, cioè "So già come fare!"?
Intanto Andrè, bontà sua, sa già cosa fare . . .
Alain, da parte sua, è più infallibile del tenente Colombo.
Osservazione personale: certo che le stanze delle costruzioni del
XVIII secolo dovevano essere particolarmente isolate acusticamente.

Una vera esplosione di passione che spaventerebbe a morte qualsiasi censura,
specialmente quella che ci tagliò la bella risata di Oscar.
Ma c' erano due decenni di aspettative accantonate da soddisfare . . .

Naturalmente quella descritta è una Oscar versione Amantea: beato l' Andrè versione
Amantea.
Oh, mi par di vederla "cavalcare il vento" lungo i corridoi della caserma e altrove.
Ed ecco un altro personaggio fuori contesto cronologico ma comunque al posto giusto:
il generale Bouille. Ah, quanto mi è sempre stato antipatico!
Solo una volta sarebbe stato necessario: a Varennes, ma lì non si fece trovare.
Uno dei tanti pomposi idioti della storia umana.
Oscar: "lampo blu e biondo che solca veloce il corridoio", delizioso.
La citazione d' autore e la riflessione sulla estrema fragilità dell' esistenza umana
ti posso assicurare che sono verità e ti ringrazio di averle incluse nel racconto.
Al cospetto di tanto orrore altro non resta che rifugiarsi nell' amore vero.