Recensioni per
Darkness of Desire - Due teli di plastica
di Marlenae

Questa storia ha ottenuto 235 recensioni.
Positive : 235
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/09/17, ore 11:18
Cap. 9:

Ho come l'impressione che Raven abbia capito Clarke più di quanto lei non capisca se stessa, ma comunque le stia lasciando i suoi spazi e i suoi tempi senza insistere. Forse si rivede nel suo smarrimento, o forse mi sbaglio completamente, ma credo che anche lei sia un tassello fondamentale della storia.
Questa disperata ricerca del cellulare che poi conduce guarda caso proprio da Lexa con l'avanzare delle stanze paragonato al percorso interiore al corpo di Clarke fino ad arrivare ai battiti del suo cuore ha reso maggiore intensità a tutto.
Ed eccoci alla vera svolta, il bacio che sconvolgerà il mondo di Clarke. Immagino che ora le cose diventeranno ancora più confuse e sconvolgenti, ma allo stesso tempo spero che questo momento la iuti a ritrovarsi e capirsi.
Ci si legge quando rientri, un abbraccio
Pai

Recensore Master
14/09/17, ore 00:47
Cap. 9:

spettacolo, non so perchè ma questo capitolo mi ha toccato più degli altri, come se tu ci avessi messo qualcosa in più..sono tutti anime in pena in questo luogo non credevo anche raven, ma lei come tutti gli altri e un pezzo di puzzle che cerca la sua parte mancante.. questo bacio sarà l'inizio della fine me lo sento..grazie ancora per pubblicare questa storia a presto

Recensore Master
13/09/17, ore 14:18
Cap. 8:

ormai clarke si è arresa al idea che prova qualcosa che va oltre il livello proffessionale per lexa, il suo rapporto con bellamy e rovinato credo che questo la destabilizzi alla fine è stato il primo a farla sentire a casa.. ci sono così tante cose non dette, ogni giorno è una lotta per entrambe, sempre belle complimenti

Nuovo recensore
13/09/17, ore 10:36
Cap. 8:


Mi piace davvero moltissimo come scrivi, con questa atmosfera onirica in cui la musica ti culla per tutto il racconto (complimenti per la bella scelta).
Apprezzo questo senso di rinascita ad ogni inizio capitolo, che ogni volta ci porta di fronte a un nuovo livello di coscienza di Clarke.
Ora sono molto curiosa di vedere come riuscirà a districarsi dalla tela dei propri sentimenti, con un predatore apparentemente indifferente. Sempre che Lexa sia un reale predatore e non solo la miccia del suo risveglio emotivo.

Recensore Junior
13/09/17, ore 09:45
Cap. 8:

Se dovessi dare una forma a questo racconto, direi circolare. Una circonferenza, una sfera, chiamiamola come ci pare. 
Si viene inghiottiti, fagocitati in una dimensione che si ripete su se stessa, si piega più e più volte ma mai nello stesso modo. Una centrifuga che lascia alienati, e l'unico punto fermo sono proprio i personaggi, la vera storia. Mentre la trama sembra statica, loro si muovono e la disegnano, la rendono viva e si lasciano vivere.
La scena finale mi ha tolto il fiato, me lo ha mozzato: un percorso parallelo, una metafora che ci mostra come Lexa faccia sesso con il suo lavoro, lo trovi estasiante come l'atto fisico, appagante quanto quest'ultimo. Lei è così, intensa in ogni momento della sua vita. E Clarke sta sviluppando consapevolezza di lei e ciò che è capace di procurarle. Clarke si sta facendo mangiare viva dalla sua presenza, e immagino che il momento in cui tutto questo culminerà in qualcosa di concreto non è lontano. O forse, mi auguro solo non lo sia, pecco di impazienza.
Alla prossima,
Acrymonia.

Recensore Veterano
13/09/17, ore 09:15
Cap. 8:

Wow! Ma come fai, descrivendo un'unica scena, a farmi sentire tutta la tempesta interiore che ha vissuto Clarke?! Sei bravissima! Hai uno stile di scrittura astratto e travolgente!

Recensore Master
13/09/17, ore 08:28
Cap. 8:

E chi non vorrebbe conoscere una cosa terrificante come Lexa? Clarke parte con questa determinazione e questa concentrazione esagerate, ma poi alla fine si fa abbagliare dal fascino che ancora non comprende di quella splendida dea. Inizia indifferente, pensando di non farsi coinvolgere, schiva ed in punta di piedi, ma alla fine è costretta a cedere, a sentire. Alla fine è così catturata da quel momento che sembra quasi ritrovarsi a fare l'amore con quello sguardo verde prepotente e indomabile.
Mi piace molto questo tuo modo di scrivere, dove la trama sembra ferma, ma il turbinio di emozioni di una singola scena, smuove tutto con implacabile forza.
Al prossimo capitolo, un abbraccio
Pai

Recensore Master
12/09/17, ore 16:53
Cap. 7:

che dire molto bella e complessa, mi piace il tuo modo di raccontare questa storia ,le situazioni i personaggi che cambiano e si adeguano man mano che andiamo avanti. ci sono  tante cose da scoprire su ognuno di essi,  anya è un passo avanti ha già capito tutto, ci sono rimasta male per la reazione di lexa mentre clarke si apriva ma credo sia normale per la maschera che mostra, non vedo l'ora di leggere altre interazioni tra di loro.. a presto

Recensore Veterano
11/09/17, ore 16:12
Cap. 7:

Ciao. Il tuo modo di scrivere mi incuriosisce e mi cattura... come dire?! sei un po' lo Stanley Kubrick della scrittura... i luoghi che crei, la musica (che è sempre presente) che non c'è ma c'è.... il loro studiarsi a vicenda.... la preda che si confonde con il predatore... le loro stanze oscure... tutto mi fa nascere domande, chiarimenti... luce in questo buio di anime che hai creato... Non vedo l'ora di leggere il resto....

Recensore Junior
11/09/17, ore 15:39
Cap. 7:

Le numerazioni reiterate all'inizio fanno dilatare il tempo, tenuto quasi sotto controllo in maniera maniacale dalla minuziosa descrizione di ogni loro gesto, di ogni loro azione. Mi piace l'effetto che hai generato, una sorta d'urgenza che si scandisce però piano piano, poco a poco, uno stillicidio che le intrappola poi nella dimensione chiusa della macchina. Lì succede che i loro due universi collidono e ciò che viene generato è uno scorcio su entrambe. Su Clarke, innanzitutto, che comincia ad aprirsi e a raccontare di sé come se da questo dipendesse la sua stessa sopravvivenza. Su Lexa che la osserva ammaliata, e che viene riportata bruscamente alla realtà (il cambio delle pupille, prima dilatate e poi ristrette mi ha fatta sorridere: l'ennesimo particolare di una scrittura evocativa e metaforica). 
Infine c'è il distacco, sempre brusco, mai banale. Lexa tende sempre a scappare, ma suppongo arriverà il momento in cui non potrà farlo. In cui non potrà nascondersi nella cabina della regia, non più. 
Unico consiglio stilistico, sarebbe più corretto inserire il terzo punto tra i puntini sospensivi, che sono sempre due nel tuo testo (..) invece che tre (...). 
In attesa di un altro aggiornamento ti abbraccio,
Acrymonia.

Recensore Master
11/09/17, ore 14:47
Cap. 7:

nottata interessante... il loro avvicinarsi è molto lento, misurato, eppure in qualche modo terribilmente ingombrante.
Clarke ha un passato pesante e triste da cui fuggire, e pian piano lo stiamo scoprendo anche noi. Lexa invece è ancora tutta un mistero, ma sento che anche il suo passato non sarà stato una passeggiata, ecco probabilmente perché tende a mostrare la sua maschera al posto che se stessa, e a fuggire da certi discorsi/situazioni serie.
Ci si legge nel prossimo capitolo, un abbraccio
Pai

Recensore Master
11/09/17, ore 11:05
Cap. 6:

Mi sa che alla nostra Clarke l'unico modo di avere effettivi contatti con questa Lexa un po' sulle sue, e particolarmente aggressiva, è proprio questo mantra "rovesciare il mondo".
Chissà se prendendola alla sprovvista con qualcosa che non si aspetta, riuscirà a suscitare qualche reazione meno scortese e apatica.
La complessità di questa storia è sempre più intrigante, alla prossima un abbraccio
Pai

Recensore Junior
10/09/17, ore 19:19
Cap. 6:

L'apertura del capitolo è una scarica improvvisa alla mia curiosità. Mi domando cosa sia successo a Clarke in passato, cos'abbia attraversato di così oscuro da renderla la persona che è oggi. Sento la presenza di qualcosa che invece ti accingi a nascondere, spargendo qua e là indizi che non placano la mia fame. 
Suppongo che certi interrogativi verranno svelati col tempo e che altri resteranno così, inespressi, perché così dev'essere. Inespressi come lo è il bisogno di Clarke di avvicinarsi a Lexa. 
Devo essere sincera, considerando l'andamento dei capitoli — lenti, misurati, studiati — avevo escluso un possibile avvicinamento così brusco delle due. 
Dopo quel salto nel vuoto le due hanno come creato un legame strano, fitto, districato in un gioco di sospensione che si esprime poco a poco in gesti sporadici. In occhiate, in sospiri, in boccate di fumo. 
Sorprendente lo slancio d'iniziativa di Clarke alla fine, un risvolto alla trama? 
Molte fanfiction hanno un problema di fondo: un avvicinamento fin troppo impulsivo delle protagoniste, che magicamente sembrano conoscersi da anni. Un cliché che fatico ad accettare poiché guidato dal vessillo della banalità. Ebbene, in questo frangente nulla è banale. Nulla, nel tuo racconto, è stato già scritto o consumato. Qui abbiamo due persone che non sanno ancora di appartenersi, e una delle due che fa fatica addirittura ad accettare la presenza dell'altra.
Ho visto che stai aggiornamento davvero molto velocemente, mi auguro tu possa riuscire a mantenere questo ritmo perché aspettare è la parte più difficile.
A presto,
Acrymonia.

Recensore Master
10/09/17, ore 01:41
Cap. 5:

Questo approccio di Bellamy proprio non me lo aspettavo... avevo capito che fosse interessato ma non mi aspettavo un azione tanto perspicace. Ed ecco un altro garbuglio in più da districare per la nostra Clarke.
In compenso abbiamo visto uno spiraglio di libertà e spensieratezza di Lexa, cosa che spero di vedere più frequentemente.
Alla prossima, un abbraccio
Pai

Recensore Junior
09/09/17, ore 20:42
Cap. 5:

Appuntamento fisso col destino. 
Un capitolo contraddittorio, ma non per il suo contenuto, bensì per la reazione che ha scatenato in me. L'approccio fin troppo intimo con Bellamy mi ha infastidita, allo stesso tempo ammaliata più del dovuto, una sospensione di sguardi e bisogni purtroppo inespressi. Lui appare tremendamente fragile, bisognoso di un contatto che cerca ma che non riesce ad afferrare: per sua incapacità o per la natura stessa di Clarke. 
La scena si svolge parallelamente. Abbiamo da un lato Lexa e i suoi modi un po' particolari, dall'altro Clarke che cerca di avvicinarsi il più possibile. Non per amore (non ancora, almeno), ma per egoismo. Sembra che con Lexa riesca finalmente ad assaporare questa vita che tanto sembrava sfuggirle tra le dita nei primi capitoli. Mi sono domandata se la Clarke iniziale avesse avuto il coraggio di buttarsi così, nel vuoto, di impattare contro la superficie trasparente dell'acqua. Mi sono anche data una risposta: no. 
È una forza nuova, una forza che sprigiona la voglia di non restare semplicemente in bilico ma di andare oltre, di sporgersi oltre. Non è dunque lontano il momento in cui troverà la stessa forza con Lexa. Una Lexa consapevole di avere il mondo a portata di mano.
Rinnovo davvero i miei complimenti per la scena con Bellamy. Solitamente, le scene Het le trovo meno intense, ma devo ammettere a gran voce che questa è stata un tocco d'arte.
Al prossimo atteso aggiornamento,
Acrymonia.