Recensioni per
Darkness of Desire - Due teli di plastica
di Marlenae
Lo sento proprio l'amaro nel retro della lingua e l'acido nel mezzo, mi sembra di gustare il degrado e la disperazione di Lexa, l'essere composta per il 70% di MD sciolta in acqua, e il restante 30 diluito in alcool e coraggio, si perchè riandare a chiedere aiuto a Clarke è stata una bella prova di coraggio dopo tutto quello che è successo, e Lexa lo sa bene, ma comunque ha preso coscienza del fatto che forse Clarke ha cercato veramente di capire chi fosse e che ha cercato di leggere nel buio le sue parole più nascoste, forse si è resa conto che qualcuno ha cercato di salvarla da se stessa prima di lei, e che ha sputato veleno su tutti rovinando qualunque cosa avesse creato in precedenza, da rapporti con persone al lavoro. Clarke dal canto suo è incavolata come una iena e ci sta tutto, per forza, come cavolo devi reagire?! e ha preso ulteriormente atto del fatto che c'è qualcosa di più che le lega...secondo me...bo.. |
no va bè era davvero lei..che pena infinita per lexa ora mi sento in colpa.. clarke credo però abbia ragito giustamente è stata troppo male, sarebbe come buttare via 8 mesi della sua vita..vorrei sapere cosa le è successo..ma sopratutto se clark alla fine cederà e buona quindi probabile.. complimenti come sempre a presto |
Sono in conflitto con Sigmund da tempo immemore, ho passato un periodo a voltare a faccia in giù i suoi testi quando mi capitava di incontrarli in libreria e l’ho più volte definito con appellativi tutt’altro che gentili. Riconosco però che quell’espressione ben si adatta al testo. Lo lascio come una sorta di nota a margine perché vorrei iniziare con un aggettivo che caratterizza in maniera molto forte il racconto. Lo prendo a prestito dai tuoi riferimenti sonori, qualcosa, un momento, ancora atteso. Irrepressible. Irrefrenabile. |
Ed ecco che togli i dubbi su quello scavalcare che non era affatto figurato, anzi è rimasto persistente fino a quando anche Clarke non si è resa conto non fosse un sono. |
Tacere non è la risposta, e mentre ascolto lo scrosciare inesorabile della pioggia a qualche centimetro della finestra sento che c'è qualcosa che manca, in questo quadro di debilitante liberazione. |
Povero finn mi fa tenerezza ma un filino pesante eh..ma per Clarke forse lui è anche troppo.. e andata avanti giusto perché doveva, non credo sia riuscita a vivere credo sopratutto tutto sia andato a rotoli dopo la morte del padre e dare tutte le colpe a lexa non so se sia così giusto.. mi sorprende non le sia venuto un attacco dopo aver visto la figura di lexa, in qualche modo lei è andata avanti nonostante tutto come una fenice lexa riesce sempre a rinascere anche se in modo contorto, non so se sperare che la loro storia finisca così o ci sia un modo per farle rivedere, ma temo che la piccola bolla che Clarke sta cercando di costruire scoppierebbe.. complimenti come sempre a presto |
Ritorno all’inizio, alla mia prima recensione, a cercare, guardare ancora prima che toccare quella consistenza. Sfioro la copertina di un testo di biologia scheletrica, che poi sfoglio e rileggo, e il cui studio adesso sì, diventa citando Feynman, indisciplinato, originale, irriverente, come faccio quando leggo questo racconto. |
Come capisco Clarke quando si sente piccola e impotente, quanto si sente nulla, schiacciata dalla vita, dalla sua vita che vorrebbe coincidesse con le sue stesse idee, come la capisco quando ricerca Finn, la stabilità la normalità e la possibilità di essere una persona ordinaria, che fa cose ordinarie, che fanno stare bene, prive di pensieri, sicure e senza pericoli.... |
Un capitolo di ricostruzione e di completo rifacimento di Clarke. |
Scusa ma non ho capito l'ultimo pezzo del capitolo... Lexa era davanti la porta dell'appartamento di Clarke o era un altro manifesto pubblicitario?! E se fosse Lexa... la lascia fuori da casa sua, dopo tutto quello che è successo?! Dopo il vuoto di Lei che continua a torturare Clarke?! E poi trovo Clarke di un egoismo atroce.... di nuovo si rimette con Finn?! sapendo benissimo che non potrà mai amarlo?! Lo usa come un servo consolatore.... un essere senza spina dorsale... In questa storia non riesco a trovare un senso ai gesti di ogni personaggio... So che tutto è visto dagli occhi e la testa di Clarke ma più ci provo e più non riesco a trovare in ciò che leggo le risposte ai miei mille interrogativi... Non è una critica la mia... probabilmente sono io che non sono riuscita ad entrare nella maniera giusta nella storia... |
Di nuovo una recensione fatta di pensieri arrotolati e svolti a formare un disegno scomposto. Ma, come questo racconto, non scomponibile. |
Ecco.. grazie Clarke.. mi auguro davvero che abbia chiuso con tutto questo.. nonostante ami lexa non può essere salvata e forse davvero ora Clarke ne ha preso coscienza.. mi fanno un po’ pena tutti.. ma Clarke si può salvare ancora forse.. non voglio che la finisci mi mancherà giuro.. a presto |
Fin dal primo capitolo è stato una ricerca della salvezza e del sentirsi viva di Clarke, un po' come a voler fuggire dal suo dolore aggrappandosi a qualcosa di impossibile. Ora siamo arrivati alla consapevolezza di quell'impossibilità, al capire che era tutto sbagliato, e che quella luce che pensava potesse essere salvezza e quella persona che le imponeva di sentire, in realtà è solo l'oscurità che si nega di sentire offuscando continuamente le sue sensazioni dietro a malefici ingredienti chimici che non le fanno capire niente, e pian piano la distruggono. |
Ok un buongiorno così oggi.. devo entrare nel ottica che sta arrivando la fine.. che dire.. non so se mi Sono illusa che Clarke fosse più intelligente di così.. ci speravo forse.. e stato straziante vederli così anche se consapevole che è il loro modo di reagire.. lexa è sola nessuno la può salvare tanto meno Clarke che credo proprio sia sulla buona via del non ritorno.. che ansia giuro non so cosa aspettarmi Dalla fine di questa storia.. a presto |
Direi che l'intensità a questa storia non è mai mancata, ma ora che Clarke ha deciso e scelto di capire buttandosi nella tana del lupo a farsi sbranare dalla droga e dai due rimasti, credo che le cose diventeranno sempre più complesse. |