Ciao, in effetti il presidente K. resta misconosciuto e anche lui fu basilare. Ben fatto a presto j

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Buongiorno! Buona Pasqua in ritardo anche da parte mia!
Non conoscevo la controparte "bianca" dell'accordo, si ricorda sempre Nelson Mandela, ed è giusto, ma è altrettanto giusto concedere spazio all'altra parte dell'accordo. Il tema è senza dubbio molto delicato, ma è stata anche una sorta di rivoluzione globale. Ho avuto il piacere di conoscere un sudafricano "nero", e lui considera Mandela come colui che gli ha permesso di essere libero. Se lo è, è anche grazie al signor de Clerk. Ed è bello che lo abbia fatto non per essere ricordato e celebrato, ma per il bene del suo paese.
Complimenti!

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Oh, ecco uno scritto di giornata :)
Posso chiederti come ti vengono in mente questi personaggi? Li leggi sui libri? Li vedi in tv? Ti metti a pensare? Fai ricerche sul web?
No, veramente, sono proprio curiosa di saperlo perché peschi soggetti davvero fuori dal comune, perciò leggerti è piacevole e stimolante insieme.
Ecco un uomo che tu ci presenti come buono e giusto, un uomo a cui non importa della gloria, ma solo del futuro della sua gente. Ah, se solo esistessero più esseri umani come lui...
Complimenti, ancora una volta.
Ti faccio notare solo un errore all'ultimo rigo dell'introduzione: "ma solo uno è statogiustamente stato ricordato per i suoi meriti"

A presto,
Nina

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Ranavalona III mi sembra una donna decisamente meno violenta della prima, quella che tu citi appunto nella tua mini-long.
Anche in questa drabble hai reso bene i sentimenti di una donna, sradicata dalla sua terra e dalla sua gente, si ritrova catapultata in un mondo a lei estraneo, ed essere nera a quei tempi - in mezzo a tanti bianchi - non doveva essere facile. No che oggi lo sia, ma mi auguro che qualcosina l'abbiamo imparata.
Bellissima la frase "perché il potere è più importante dell’umanità di un cuore", molto profonda e vera (no, questo non è cambiato nei secoli).
Alla prossima,
Nina
(Recensione modificata il 02/04/2018 - 08:47 pm)

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Ciao caro _Koopa!
Innanzitutto buone fatte feste ;)
Invidio la tua costanza nell'aggiornare questa raccolta di drabble, e ammiro la scelta che fai di personaggi storici così poco conosciuti e perciò originali.
Una regina che abdica in favore dell'uomo che ama dimostra che tutto sommato anche i regnanti sono essere umani e hanno dei sentimenti veri, cosa rara a quei tempi dal momento che i matrimoni erano per lo più combinati.
Ti rinnovo i miei complimenti, in poche righe riesci a racchiudere immagini e sentimenti forti. Bravo!
Nina

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Ciao^^
come sempre complimenti e bravissimo per le competenze storiche che dimostri, si vede che la Storia è proprio ciò che ti piace di più.
Io ho un punto di vista un po' personale sull'argomento di cui parli, ma nondimeno apprezzo come sempre la tua lucidità e la tua competenza nel trattare certi argomenti.
Come sempre bravissimo, alla prossima!^^

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Buon pomeriggio.
Complimenti anche qui, uno scritto davvero pieno di umanità.
Bravissimo, hai colto lo spirito giusto, secondo me :)
A presto :)

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Buon pomeriggio.
Un racconto molto toccante.
Il colonialismo ebbe davvero un impatto micidiale sulle culture del mondo intero... forse, già a quel tempo si gettarono le basi per l'odierna globalizzazione. Anche se restarono tempi duri e di dolore, per le colonie...
Buona Pasqua e a presto :)

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Ciao carissimo^^
hai una capacità che io ti invidio tanto: riesci a tratteggiare una situazione col numero di parole che io uso per formulare mezzo pensiero marginale di un personaggio secondario^^
Scherzi a parte, ti bastano cinque righe per mostrarci una donna che vive nel lusso, ma è morta dentro. Che ha tutto, meno che quello che vorrebbe avere. Costretta a consumarsi in un'esistenza inutile, di compere futili e chiacchiere, mentre prima, nel bene e nel male, regnava su un popolo.
Come sempre complimenti, sei bravissimo!

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Ciao, ben trovato, mi ricorda un poco Caterina Cornaro (pur con le dovute differenze di tempo, luogo e condizione). Due regine di due isole in esilio, il tedio e la noia. Bien fait. A presto JQ

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Ehii ciao!
A parte il contenuto storico, direi che questa drabble è ancora più poetica delle altre, o almeno l'ultima riga mi è piaciuta molto, esprime molto poeticamente la frustrazione ad essere vista solo come una fonte di potere anziché un cuore umano. Certo che ogni volta mi chiedo sempre che lavoro di ricerca ci sia dietro, se ti viene tutto facile e immediato perché sei ferrato in storia o devi comunque andare ad informarti, prendere appunti per rendere tutto preciso e non mettere falle.
Ancora una volta, mi sento di complimentarmi sia per il cuore che ci metti sia per il lavoro storico, inutile dire che non ho rilevato errori grammaticali o simili nello stile, sempre più proprio.
Un bacio, alla prossima,
Karen.

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Ciao carissimo!
Come sempre, le tue drabble sono piccoli diamanti (tanto per rimanere in tema con il tuo contest), da conservare.
In poche parole, ma scelte con cura, mi permetti di addentrarmi nella storia e nella vita di personaggi dimenticati, e di cui io non sapevo nemmeno l'esistenza. È proprio vero che non si smette mai di imparare.
Mi piace molto anche, come probabilmente ti ho già detto, questo tuo rendere omaggio a figure storiche che hanno subito soprusi di vario genere.
Bellissima e d'impatto la frase finale!
A presto!

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Un altro personaggio estremamente interessante, penso che sia una figura emblematica per parlare delle donne nella storia, che, a parte poche eccezioni, sono state troppo spesso costrette a lasciare il posto a uomini ritenuti più meritevoli perchè, appunto, uomini.
Bravo, come sempre, a raccontarci queste storie!

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Una regina misconosciuta, abitata dal rimpianto e dalla solitudine, che ama fino alla feccia e all'assenzio, ben fatta. A bienot JQ

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Ciao^^
io ogni tanto mi chiedo come tirino a campare i figli di taluni personaggi più che ingombranti (mettiamoci dentro anche gli attori/attrici, le rockstar ecc). Nella peggiore delle ipotesi queste persone, già bersagliate fin dalla culla da continui confronti, tentano malamente di ricalcare le orme paterne o materne, con risultati che lasciano il tempo che trovano. Quando hanno più carattere, decidono che della fama di cotanto genitore a loro non interessa niente e si dedicano ad altro. Certo, l'eredità che ci si tira dietro comunque, come la coda del cane, è parecchio ingombrante, specie se si tratta di un'eredità morale. E purtroppo, le colpe dei padri ricadono sui figli spesso e volentieri, perchè l'associazione di idee è qualcosa di immediato. Sta ai figli cercare di "costruirsi" in maniera del tutto autonoma, magari su un terreno diverso... resta da chiedersi in ogni caso quale terreno potrebbe mai essere diverso per Rodrigo d'Aragona, figlio di una donna che pare abbia fatto piazza pulita su ogni scenario, politico, morale, sentimentale...
un'altra bellissima drabble, che pone molti interrogativi e aiuta a riflettere.

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