Ciao carissimo,
come sempre sei molto bravo. Anzi, stai diventando sempre più bravo.
Sono colpito anche dalle tue competenze storiche, che ogni volta mi sorprendono.
Mi dispiace sapere che questa raccolta terminerà al ventesimo capitolo, stava diventando un piacevole appuntamento fisso, ma giustamente è l'autore che deve decidere.
Complimenti e alla prossima!^^

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Ciao^^
Un evento decisamente crudo e drammatico, hai descritto in modo accurato e dettagliato una terribile tragedia. Al di là di ogni motivazione o ideologia ciò che rimane è un atto di brutale disumanità, purtroppo sappiamo che la Storia è ricca di ingiustizie e atrocità. L'importante è non dimenticare, come dimostra il finale del tuo scritto.
Complimenti, un racconto molto intenso e toccante.
Alla prossima! :)

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"Sembra una favola finita male, ma è realtà."
POETA, questa frase è troppo d'effetto, specie per completare quel tocco amaro e d'angoscia che copre la drabble!
Poi le Guerre Mondiali hanno sempre quell'aura di morte, disperazione, che tu sei riuscito a rievocare benissimo, perché alla fine è così, i corpi cadono a terra e vengono smembrati. E dopo tanti e tanti anni, è storia che rimane, che colpisce, non favola finita male, ma realtà.
Troppo bravo, come al solito, a dipingere mondi interi, ma penso che ti sei addirittura superato - ma sarà che ho nitidi immagini in testa delle Guerre Mondiali.
Un bacio,
Karen.

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E in attimo il silenzio c'è.. Cento anni tra una fine orrenda (alla fine i ragazzi erano innocenti) e un riposo eterno.. Bravo come sempre .. Per non dimenticare
🌹vi sia lieve la terra👑

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Buon pomeriggio.
Molto bello e sentito anche questo tuo piccolo scritto, complimenti anche qui ^^
Buona giornata :)

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Buon pomeriggio Mistery!
Ho visto anch'io quell'altare, e devo dire che è stata un'esperienza molto profonda. Un ricordo bellissimo e perfetto di una dinastia che, a mio parere, non meritava di essere sterminata.
Complimenti!

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Ciao carissimo^^
un frammento molto crudo, che ti rimane impresso.
Hai saputo scattare un'istantanea da reporter di guerra, che ci cala in quella cantina e ci mostra, in una rapida e agghiacciante sequenza, quello che accadde. Chiaro, storicamente c'erano i perchè e i percome, ma non stiamo a impelagarci in discussioni in proposito. Quello che conta è l'attimo, l'istantanea, esattamente come le grandi fotografie che sono passate alla storia, il volto di Che Guevara, la morte del miliziano o anche il ritratto della donna afghana di National Geographic. Diciamo che tu hai fatto una cosa del genere con le parole.
Bravissimo come sempre!

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Ed ecco un'altra commemorazione dei cent'anni dell'omicidio dei Romanov che mi fa piangere! (No ok piango troppo quando leggo quest'argomento, sarò troppo sensibile)
Cosa devo dire oltre a versare lacrime? Che è cruda ecco.
Cruda come è stata la realtà.
Qui mostri le urla e le baionette che cercano di rompere i corpetti ricuciti di gemme delle granduchesse, i flebili lamenti di chi ancora si aggrappa disperatamente alla vita, i corpi smembrati e corrosi dall'acido perché nessuno li riconoscesse.....la nuda, cruda ed orribile realtà.
E cent'anni dopo si vedono quelle lapidi a caratteri dorati che ci dicono che è vero, che è successo veramente, che degli innocenti così giovani sono stati uccisi.
Non è fantasia, non è un film, ma è la realtà.
Ancora complimenti, complimenti davvero, sono felice di vedere che almeno qui si commemorano i Romanov mentre ieri (tralasciando per la Chiesa Ortodossa Russa) non ho visto niente, ma proprio niente in giro o in tv. Pensavo che visto che avevano ricordato l'inizio della Rivoluzione avrebbero in seguito ricordato anche le sue vittime più illustri, ma niente. Desolazione.
Scusami per il papiro di recensione che ho scritto....
A presto

Dew

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Ciao Mystery
La fine dei Romanov, fine di un'epoca di splendore riservato a pochi, ma anche fine di una cultura destinata dalla storia al tramontare. Resta solo un piccolo altare a ricordo. Come in tutte le rivoluzioni ci sono i motivi, gli ideali, ma anche lo sfogo della vendetta e i gesti efferati. C'è uno splendore di pietre preziose che si spegne, c'è un silenzio che rimane, riposto ed umile.
Quando si spengono gli echi della battaglia, gli ideali vissuti in modo alto o meschino, quando si spengono gli splendori e le vite umane, rimane quella "profondissima quiete". Quiete che consola, forse, e conserva un remoto ricordo. Un'altra bellissima drabble scritta
con grande maturità di stile e taglio originale. Bravo.

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Ciao!
Perdonami se ho saltato gli ultimi capitoli ma in questi giorni non sono stata tanto bene, ma ora eccomi qui! Mi sono piaciuti questi ultimi due capitoli anche perché sono ambientati in un'area geografica la cui storia è spesso presa sotto gamba e considerata di poco conto, ignorando invece la straordinaria varietà e ricchezza culturale che ha l'Oriente in generale. Del capitolo precedente mi è piaciuto molto il fatto che fosse tutto incentrato sulla polvere da cui tutto nasce e in cui tutto ritorna, bello anche il riferimento alla ruota del Dharma che è tanto affascinante come concetto poiché ti dà qualcosa in cui credere e sperare. Di questo capitolo mi è piaciuto invece il ricordare che anche in ambiente di guerra siamo tutti legati da un destino inevitabile ovvero quello di morire un giorno. Non conoscevo minimamente questa Guerra d'Inverno, grazie per arricchire questa sezione! Alla prossima.

proximaecentauri

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Ciao carissimo! Ti faccio tanto di cappello per questa drabble, a mio parere la migliore di questa tua raccolta. Una descrizione perfetta, una fotografia vivida piena di neve e corpi, con la figura di Simo che si staglia in primo piano.
Splendida, non aggiungo altro.

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Buongiorno.
Conoscevo questa figura storica, ma non sapevo che fosse venuto a mancare così di recente, lo ammetto.
Bene, mi trasmetti sempre qualcosa di nuovo ^^
Buona giornata :)

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Ciao carissimo^^
sei sempre di una precisione storica ineccepibile. Molto bella la riflessione sulla neve e sul suo sognificato, e molto realistico l'atteggiamento del cecchino: non ci sono odio o violenza, ma solo una specie di distacco impersonale.
Come sempre, sei bravissimo, e sai scovare episodi storici che regalano anche perle di conoscenza in più.

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Ciao^^
Oh, stavolta trovo un personaggio che conosco (e che ho anche citato in una mia storia).
La Guerra d'Inverno è un conflitto poco conosciuto, ma la Morte Bianca è riuscita a lasciare un segno nella Storia. Doveva essere davvero terribile per entrambi gli schieramenti affrontare la guerra nel gelido clima a nord del lago Ladoga. I finlandesi però dimostrarono ottime capacità militari, e il nostro Simo divenne il terrore dell'Armata Rossa.
Hai descritto in modo davvero particolare il paesaggio finlandese, che diventa specchio dell'orrore di questa sanguinosa guerra.
Il freddo e il ghiaccio rappresentano alla perfezione l'impassibilità e la determinazione di un cecchino spietato, che non lascia scampo alle proprie vittime.
Complimenti e alla prossima! :)

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Ehiii!
Prima di tutto, omg alla fine consigli un'altra raccolta, Nix, non ce la farò mai a seguirti in tutto quello che scriviiii.
Ma parliamo, intanto, di questa drabble: come era già successo ho amato quasi più le descrizioni anziché i rimandi storici, la Storia diventa Poesia.
Poi la chiusura molto d'effetto e un po' "disturbante" o almeno per me che alla vita do un certo valore: "oggi ne hai uccisi 542". Well, oddio, non riuscirei nemmeno ad uccidere un uomo, manco fosse il mio peggior nemico...ma 542, gosh, non riesco manco ad immaginarlo.
Bellissima drabble e bellissimo contenuto!
Un bacio,
Karen.

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