Buon pomeriggio.
Un finale dedicato agli Indios...
La loro è veramente una Storia tristissima, soprattutto se si pensa alla profondità di molte di queste culture.
Complimenti per l'umanità estrema di questo testo.
Spero di leggere altre raccolte di questo genere, scritte da te magari :)
Buon fine settimana :)

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Ciao!
Che dire, grazie a te per questi frammenti di storia dimenticata. Manzoni poneva un'importante differenza tra la storia dei grandi condottieri, dei personaggi dai nomi altisonanti e di coloro che semplicemente osservavano inermi lo scorrere degli eventi. Manzoni si è molto soffermato su questi spettatori di grandi eventi e io non ho mai dimenticato questa differenza. Con questa ultima drabble hai messo in luce ancora una volta quest'intento, che a me ricorda tanto Manzoni, di dare una voce all'oblio che la storia, di diritto, porta con sé, una voce a chi è stato dimenticato. Questa ultima drabble ha un significato molto forte: in un mondo sempre più orientato verso l'omologazione, verso una globalizzazione sfrenata e la perdita di una propria identità, Enriqueta, ultima sopravvissuta della sua comunità, porta alto strenuamente il proprio nome e quello della sua gente. Non voglio cadere nel moralismo, non esiste per me conformismo e anticonformismo. Ammiro semplicemente chi non dimenticherà mai le proprie radici, chi sa da dove viene e cosa ha passato, poiché è un incentivo per costruire un proprio futuro. Enriqueta non è morta e nemmeno tutte le regine e i personaggi di cui hai parlato. Sarà una frase scontata, ma io credo che nessuno morirà mai veramente se c'è ancora almeno una persona che continuerà a parlare di loro. Enriqueta e il suo popolo vivono nel legno da lei inciso e venduto ai turisti. Ti ringrazio come sempre per averci arricchito un po' di più, continuerò a seguirti, per quanto potrò, in questi mesi. Alla prossima!

Proximae Centauri

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Beh insomma, alla fine fai commuovere anche me... e poi sarei io, quello che fa stringere i fazzoletti... chiude questa carrellata di figure affascinanti, magnetiche, davvero straordinarie (ognuna potrebbe essere il personaggio di una lunga epopea) la figura di questa donna umile, che sembra quasi tirare i fili di tutte le vicende di luce e d’ombra narrate sino ad ora. La sera scende all’estremo confine del mondo abitato, e anche questo è un simbolo: è come essere giunti al tramonto della storia, all'ultima pagina del nostro libro di storia (quando andavo a scuola io, con la seconda guerra mondiale finiva il libro, e pure l'anno scolastico... sarà per questo che quel periodo storico lo preferisco tra tutti?).
Questa raccolta è già tra le mie preferite, e attendo naturalmente il seguito perché per sua natura la storia non finisce...
Intanto tu hai in mano un ottimo lavoro, se vogliamo anche diverso dal solito per il tema, per il taglio che hai voluto dargli e per aver usato le drabble per creare questi minuti ma intensissimi frammenti.
Complimentoni e a presto!

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Questa era l'unica vicenda che conoscessi di quelle raccontate finora: quando l'avevo studiata, mi aveva proprio colpita come Geta fosse stato ucciso davanti a sua madre.
Credo tu abbia reso molto bene lo shock e il dolore di questa donna, che da potente si ritrova ridotta a una madre che vede il figlio morire tra le sue braccia, e non potrà nemmeno piangerlo pubblicamente, o ricordare la sua esistenza: damnatio memoriae, del resto.
Ancora complimenti per una bellissima drabble!

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Zauditù mi ricorda molto Anna dello scorso capitolo: anche in lei c'è una forte rassegnazione, la consapevolezza della perdita del potere e del controllo sulla sua nazione. Se poi contiamo che anche lei ha avuto figli tutti morti da bambini...
In pratica le restano solo la preghiera e il ricordo del passato, da quello familiare del padre a quello leggendario dei suoi antenati.
Ancora complimenti per un bel capitolo introspettivo!

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Di solito non leggo molte drabble, ma questa mi ha davvero colpita.
Diciamo che ho percepito molto un senso di rassegnazione e sconfitta dalla voce di Anna, una consapevolezza di essere stata una persona importante, di aver avuto il compito di portare avanti la grandezza della stirpe inglese, ma di non esserci riuscita, un lutto dopo l'altro. E tutto quello per cui la ricorderanno saranno i suoi tanti figli morti, la stranezza dell'erede ottantenne, e l'aver lasciato il trono inglese a uno straniero.
Piuttosto deprimente: se era il sentimento che volevi trasmettere, complimenti davvero!

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Rieccomi ~

Un'altra figura femminile "costretta" a cedere il proprio regno per problemi di successione. Vere e proprie figure dimenticate che spesso ricorrono in questa raccolta...ahimè.
Una scelta indubbiamente coraggiosa, quella della regina Ulrica Eleonora di Svezia che abdicò per amore. L'immagine di questa donna, oramai sola, nel palazzo vuoto, che cerca di convincere sé stessa di aver fatto la scelta giusta è veramente triste.

Ottimo lavoro, come sempre.

A presto!

~ Paws
(Recensione modificata il 04/09/2018 - 11:12 am)

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Rieccomi ^^
Ultimamente sto leggendo parecchie drabble. Temo che a breve possa salirmi la scimmia, come si suol dire, e iniziare a scriverne alcune.

Le civiltà precolombiane mi hanno sempre incuriosito e, al contempo, inquietata tantissimo. Anni e anni fa avevo visto un documentario sui sacrifici nell'altare a Chichen Itza che mi traumatizzò tantissimo (?)

Non sono mai stata in Messico ma, guardando anche solo le foto di quelle che adesso non sono altro che enormi rovine, viene spontaneo chiedersi come fossero ai tempi del loro massimo splendore. Il clima di questa drabble è di profonda decadenza e tristezza, profetizzando l'inevitabile fine di una civiltà molto evoluta, soprattutto dal lato delle scoperte astronomiche.

Magnifica, come sempre ^^
Passo alla prossima ~

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Rieccomi!

Ineccepibile la seconda persona. Il PoV mano usato e sicuramente anche il più difficile. Lo adoro!

Una vendetta personale a nome di un intero popolo risolta in poche righe, sotto il freddo di Berlino che sembra avvolgere l'intera vicenda.
Nell'attimo della narrazione sembra quasi un semplice omicidio, un caso diplomatico. Invece è solo l'inizio per conferire al milione di vittime la verità che meritano, anziché un tragico occultamento storico che troppo spesso avviene quando si parla di crimini di portate estreme come questo.

Tornerò presto a dedicarmi a questa fantastica raccolta di drabble: oltre ad essere scritte egregiamente portano alla luce personaggi dimenticati ma non per questo poco interessanti, anzi!

A presto!

~ Paws

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Hola ^^

Una drabble piuttosto amara, questa. Rodrigo di Aragona si interroga sulla sua famiglia dove sono presenti più incertezze che certezze.
In qualche modo l'identità personale viene spesso condizionata dal retaggio familiare, soprattutto se alle spalle hai una famiglia così controversa come quella dei Borgia.
Nonostante il finale lasci presagire il sentimento di rivalsa, la storia ci ricorda come, tristemente, non abbia mai potuto riscattarsi data la prematura dipartita.

Ottimo lavoro, come sempre!
Passo alla prossima! ^^

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Buondì ^^

Questa drabble mi ha incuriosita molto e sono subito corsa ad informarmi. Sicuramente la regina delle isole di Tonga fisicamente non doveva passare inosservata.
Nonostante in patria fosse molto amata, in un evento così importante, Salote Tupou III era una presenza timida e gentile.

Lo stile un po' diverso secondo me azzecca alla perfezione in questa drabble. Dalla parte del lettore ti fa sentire un po' come la nobiltà snob presente all'incoronazione della regina Elisabetta che, con una nota di diffidenza e stupore, si chiede chi possa quella donna sorridente e affabile che viaggia con la carrozza scoperta nonostante la pioggia, salutando il popolo che la applaudiva.

L'ho apprezzata tantissimo, questa drabble!

Passo alla prossima!

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Ciao Koopa!
Oh, mai nessuno mi aveva dedicato una raccolta di drabble *_* E' quasi più romantico di un fascio di rose (piccolo consiglio per il futuro :p)
Che triste questa imperatrice, la quale ha preferito condannare a morte i propri figli per un impero intero. Il potere e la gloria rendono davvero folli le persone, dicono che chi ne provi anche una minima parte, poi non è più disposto a cederlo. Neanche per i propri cari, e questo piccolo flash sull'imperatrice leggendaria ne è la prova.
Complimenti, come sempre Koopa, 20 drabble non sono un traguardo facile da raggiungere. Erroneamente si crede che scrivere questi piccolissimi racconti sia facile, e invece non è così! Non è facile trasmettere ciò che si vuole in sole 105 parole o poco più. Quindi complimenti ;)
A presto,
Nina

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Buongiorno carissimo!
Innanzi tutto grazie mille per la dedica, anzi, sono io che ringrazio te per avermi fatto conoscere tutti questi fatti di storia sconosciuti o quasi. Come per la terribile ma interessante storia dell'imperatrice Wu, disposta a tutto pur di conquistare la gloria e l'immortalità, a cui tu rendi onore con questa drabble efficacissima, in cui sei riuscito a descrivere con precisione ciò che è stata la vita di questa donna.
A presto!
Evelyn

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Ciao^^
A ogni drabble ti superi, direi. Questa è particolarmente bella, hai saputo darci un'immagine di un'interiorità e di un carattere con queste poche parole, ci hai comunicato l'essenziale, ci hai descritto una figura sahakespeariana, tragica e terribile.
Una donna decisa a regnare letteralmente con ogni mezzo, una novella Medea che non ha esitato a far uccidere persino i suoi figli.
Come sempre, complimenti. Sei bravissimo!

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Carissimo,
grazie per l’onore della dedica. Questa raccolta mi mancherà, mi ha fatto scoprire tanti personaggi e risvolti sconosciuti della storia. Siamo quasi alla conclusione, ed ecco di nuovo una regina che in comune con le tante donne forti e sovrane di questa raccolta ha da un lato la grandezza della propria dignità, dall’altro la consapevolezza del prezzo che spesso il potere richiede. Ancora oggi il suo nome è leggenda: grande nel potere, grande nella malvagità dei mezzi e nell’assenza di scrupoli, questa regina non cerca scusanti, non cerca neppure il consenso, sa quello che vuole e cosa le viene richiesto in cambio. Riempie completamente la scena con la sua durezza e la sua forza. In poche righe, un altro indimenticabile ritratto.

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