Secondo classificato
***Perdizione di OldFashioned***
Grammatica-lessico-stile 14/15
"... che lasciava vedere in più punti gli STARTI di pittura sottostante."
"... applique dal vetro rotto, senza più [la] lampadina."
cap. 3 "è ancora UN troppo inesperto: ..."
cap. 4 "Il tenente si voltò SI scatto, ..."
cap. 5 "... se non avesse esagerato NELL'offrirgli..."
cap. 7 "Il tenente Weber si affibbiò IL cinturone con la pistola, ..."
"Friedrichsen Prese le redini ..."
"Pensò compiaciuto alla dimostrazione di abilità CHE avrebbe dato a suo istruttore ..."
"prima mi fai capire che ti piaccio[virgola] poi mi rifiuti?" oppure "prima mi fai capire che ti piaccio [e] poi mi rifiuti?"
cap. 8 "Hans-Dietrich rimase A guardarlo ..."
cap. 9 "... ci sarà IL classico tronco d'albero ..."
cap. 11 "... e rivolse lo sguardo verso I lui ..." (di)
cap. 12 "... col primo che gli da (dà--> errore da penna rossa, anche se ovviamente è di distrazione) un po' di confidenza.
All'ultimo capitolo dopo esangui hai dimenticato il punto.
Mo prima che cominci a pensare che hai fatto un sacco di errori di battitura, direi che sono davvero infinitesimali, una decina di sviste in circa ottanta pagine sono davvero un'inezia, anzi sei stato molto più preciso del solito. Però come ho scritto anche in un'altra valutazione, non conta come scrivete di solito, ma come avete scritto stavolta.
Sei stato davvero impeccabile, con un solo vero e proprio errore che però è un errore da penna rossa, per il resto perfetto in tutto. E come sempre il lessico è adeguato e dettagliato tanto che da te si impara sempre qualcosa. E anche lo stile mi è piaciuto molto.
Titolo-trama-attinenza con la canzone 15/15
Trattandosi di una storia lunga, praticamente un romanzo, l'inizio sembra un po' lento ma è naturale che sia così perché non ci si può buttare in una trama senza prima aver presentato almeno i protagonisti e averci dato un'idea dei luoghi e del contesto. L'inizio poi "risente" anche dello stato d'animo dei protagonisti, tutti troppo annoiati e troppo presi dalla routine per rendersi conto di tante cose -->le prostitute così abituate a fregare i clienti da non accorgersi che si son fatte fregare; Hans così annoiato che persino i luoghi di svago e gli amanti non lo soddisfano, e gli altri non sono da meno, con la differenza che quasi tutti sembrano aver scelto la routine in quanto ciò che è certo è più rassicurante. A parer mio in questa storia ci sta bene anche Keine Lust, specie per Hans: lui ha tutto, ha talmente tanto da non godere più di niente e da vivere come se la sua vita principesca in tutti i sensi fosse una vita di merda. Ma per lui è così solo all'inizio.
I protagonisti si differenziano subito dagli altri prché desiderano provare il brivido dell'avventura, e per loro svolgere al meglio i propri compiti non è sufficiente per sentirsi fieri di se stessi: ed ecco che prima o poi si trovano a fare a cazzotti con le proprie pulsioni e i propri istinti fino a perdere il punto di contatto con il proprio sé e scoprirsi persone diverse da quelle che erano convinti di essere. Direi che Perdizione è azzeccato in tutti i sensi come titolo e che già dal terzo capitolo si comprende perché hai scelto Mann gegen Mann: oltre a uno scontro con gli altri che percepiamo come avversari in quanto mossi dalla stessa ostinazione&ribellione, c'è uno scontro con se stessi: Hans dovrà fare i conti con la sua freddezza e scoprire che è capace di amare; Helmut con la sua passionalità (in fondo è sempre stato uno che mette il cuore e l'anima in tutto ciò che fa) e capire che lui non è solo un soldato fiero e rigoroso, e Sven deve fare i conti con la sua personalità ancora in fase di sviluppo, è sempre stato molto protetto, di conseguenza arriva lì pieno di insicurezze e di errori, peccato che non avrà la possibilità di farne altri e maturare. Il più grave degli errori che compie è quello di fidarsi di Hans, quando quest'ultimo non lo respinge lui finalmente comprende il senso degli avvertimenti del suo istruttore. Sven però per sua immaturità è orgolioso di compiere alcuni errori, specie quando agisce per ribellione.
Il loro è un percorso discendente, e il fatto che siano tutti e tre molto belli esaspera questa specie di caduta degli angeli. Quando smettono di essere razionali e liberano gli istinti sembra proprio di assistere a un incontro-scontro tra maschi alfa, adrenalinico anche per noi ma nel quale nessuno vorrebbe trovarsi in mezzo (il ragazzetto, purtroppo per lui, si trova in mezzo e sappiamo come va a finire). Ed è un po' come vedere in loop il video della canzone dove tutti quegli uomini a tratti sembrano combattere e a tratti desiderarsi.
Tu hai parlato di desiderio-odio che però si scopre essere un amore sincero e profondo. Crollano tutte le certezze (e crolla loro anche il mondo addosso) quando capiscono che in realtà quel sentimento covava da tempo e non vedeva l'ora di venire a galla, pur con tutte le conseguenze a cui potevano andare incontro.
Caratterizzazione: 10/10
La trama è interdipendente dalla caratterizzazione dei personaggi quindi ne ho già scritto molto prima, comunque anche qui complimentissimi: i personaggi sono tutti ben descritti e caratterizzati, proprio TUTTI, anche le comparse.
Il personaggio che fa da perno a tutto sembra essere Hans perché è quello più carismatico, o Sven perché in qualità di ultimo arrivato è come una folata di vento che scompiglia le carte in tavola, in realtà si tratta di Helmut: è lui quello conteso da entrambi gli altri uomini e che non sa decidersi tra di loro; è lui quello più ostinato e difficile da scalfire vista la solidità dei suoi principi morali, ed è sempre lui quello che per il ruolo che ricopre (e che gli viene affidato) ha la grandissima responsabilità della vita del suo protetto, che si sente in trappola qualunque scelta decida di fare o di non fare.
Gradimento personale: 10/10
Ho apprezzato veramente tutto, dalla storia alle suggestioni che hai saputo creare, alla naturalezza con cui tre uomini scoprono l'amore in modi differenti. E oltre allo scontro virile ispirato dalla canzone, ci hai mostrato bene diverse sfaccettature dell'amore, quello da vivere intensamente e per cui rischiare il tutto per tutto, a quello da proteggere anche a costo di rinunciare a tutto, sino al punto di essere disposti a scegliere di vivere una vita di frustrazioni pur di non sporcare quel sentimento puro.
49/50 + il bacione per aver scritto della canzone "bonus" eh, ogni promessa è debito.
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extra, a valutazione conclusa.
Hans Blüher. Davvero interessante quello che diceva, i miei guerrieri si stanno pavoneggiando tra di loro e vogliono leggere i suoi libri, nonostante tutto Freud direbbe che quel filosofo ragionava così perché trombava poco. :P Per fortuna non sono rompipalle come Freud, ma mi premeva quotarlo perché mentre leggevo ho pensato che quasi certamente i Rammstein per Mann gegen Mann si sono ispirati a questo filosofo. Sappiamo bene quali sono i cardini della letteratura tedesca, che il padre di Till era scrittore e la madre giornalista, anche Till è attratto dalla poesia e di riflesso non può che amare la filosofia e la narrativa... Chissà quanto ne sanno più di noi e sono certa che pure loro abbiano tratto ispirazione da questo filosofo.
Lessing: anche lui l'apprezzo, ma ecco l'altro filosofo che sicuramente si svagava poco. ^^
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