Recensioni per
Perdizione
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 191 recensioni.
Positive : 191
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/08/18, ore 13:52
Cap. 16:

Be', non poteva che finire così... che Hans fosse l'assassino del ragazzo era chiaro, e anche se non ce l'hai detto, ovviamente il movente è la gelosia.
Forse entrambi, consapevoli che la loro relazione, torbida per l'epoca e la situazione, non avrebbe avuto futuro, e così hanno scelto la morte. Hans non poteva che suicidarsi dopo aver sparato all'uomo che amava.
Ti rinnovo i complimenti per come narri le vicende, i dettagli, i caratteri dei personaggi, i dialoghi e la tua fantasia enorme e produttiva.

Alla prossima!
Micia

Recensore Master
28/08/18, ore 13:54
Cap. 16:

Ohi-ohi è finita nell'unico modo possibile dopo che le cose si erano spinte troppo oltre.

D'altronde le alternative erano poco praticabili: da una parte c'era il plotone di esecuzione e dall'altra la fuga, forse sarebbero anche riusciti a cavarsela; però nessuno dei due se l'è sentita di avventurarsi in un futuro da fuggiaschi, magari col timore di veder naufragare la loro relazione sotto i sensi di colpa, il rancore e il rammarico.

E' una storia tragica e intimista nonostante l'ampio sfondo storico della Seconda Guerra Mondiale; sarebbe cambiato qualcosa se l'avessi ambientata durante la Guerra Civile Americana o il conflitto del Vietnam? Probabilmente poco o nulla, quando i sentimenti entrano in conflitto col senso del dovere, della gerarchia e dell'interesse generale l'uomo è costretto a fare scelte drastiche che in ogni caso stravolgono la sua vita.

Recensore Master
27/08/18, ore 12:47
Cap. 16:

Eccola, la perdizione finale. Ho sperato fino all'ultimo che i due fuggissero, ma perdere l'onore sarebbe in effetti risultato più atroce della morte per uno del calibro di Weber. In fondo, sapevo che sarebbe andata a finire così e che von Schulenburg si sarebbe sparato in testa, avendo a sua volta perso per sempre la sua crudele asetticità.
Mi chiedo se ha fatto fuori Sven per gelosia o perchè alla fine dei conti pensava che Weber scappasse con lui e gli fosse legato in ciò per sempre.
Mi complimento per il gran finale e per come hai sapito intrecciare e tirare le fila di questa intricata e tragica vicenda.
A presto! ^^

Recensore Master
27/08/18, ore 12:07
Cap. 16:

“Condannato a morte. Che fine ingloriosa per un eroe come lui.”dicono al circolo degli ufficiali, riflettendo sulla fine che aspetta Weber dopo l'omicidio della stolta pedina. Ma il principe delle tenebre Von S. dispiega la situazione, ha fatto lutto lui durante l'ultimo drammatico confronto tra loro. Amore e morte, un tragico epilogo, ognuno è stato la rovina e l'apoteosi dell'altro.. Infiniti complimenti. Cura impeccabile, descrizioni potenti, ho ben apprezzato (tieni conto che leggo storie yanoi etc soo quando l'autore è una garanzia come nel caso di specie) Con ammirazione JQ

Recensore Master
27/08/18, ore 11:33
Cap. 16:

Ed anche quest'altra storia è finita. Ed è finita nel modo migliore possibile, quello più adatto alla storia tragica che ci ha accompagnato per queste 16 settimane.

E tutto è dovuto a quel coglione psicopatico di von der Schulenburg, che forse (anzi, sicuramente) avrebbe fatto meglio a farsi i cazzi suoi e a cercare di dialogare con Weber. E invece no! Doveva persistere nella recita del bastardo senza cuore. In questo modo ci è andato di mezzo un innocente, il giovane e irritante Sven, e ci hanno lasciato le penne sia lui che Weber.

In ogni caso, caro Old Fashioned, ti ringrazio per averci regalato anche quest'altra magnifica storia, e spero di rivederti presto.

Alla prossima!

Recensore Master
27/08/18, ore 11:31
Cap. 16:

Ciao carissimo^^
Eccoci giunti all'atto conclusivo di questa tragedia.
Questo capitolo è permeato da un senso di ineluttabilità, di dramma irreversibile, e raggiunge il suo climax massimo quando von der Schulenburg esegue la "sentenza" di Weber... e Hans, l'uomo di ghiaccio, senza scrupoli e senza pudore, mostra un suo lato finora sconosciuto, e non esita a darsi la morte per seguire la stessa sorte dell'amato.
L'eroe wagneriano e l'eroe shakespeariano... uno scontro tra titani in piena regola.
Il loro è sempre stato un rapporto singolare: credevano di odiarsi, ma hanno scoperto di amarsi di un amore così forte e totalizzante da finire per perdere il controllo di loro stessi e delle loro azioni. Si è svolto tutto come in un crescendo: le loro nature si sono scontrate, hanno lottato l'una contro l'altra, ma nessuna delle due è riuscita a prevalere stabilmente sull'altra, e questo conflitto li ha condotti inesorabilmente verso il dramma finale (la perdizione).
Ed è proprio alla fine che in un certo senso si vede la "superiorità morale" di Weber, che non accetta compromessi e decide comunque di affrontare la morte a testa alta, addossandosi una colpa non sua. Visto come si stavano mettendo le cose tra loro, la risoluzione finale di Hans è l'unica che gli permette di uscirne a testa alta, evitandosi sia il peso di un ulteriore crimine (mentire, infangando Weber), sia l'onta delle colpe di cui si è macchiato.
E Sven, poverino, che dire del povero Sven? Mi fa un po' pena ripensare alla sua ingenuità, di sicuro non meritava di finire invischiato in un affare del genere... ma forse, se non fosse capitato in mezzo, il dramma si sarebbe svolto diversamente.
Inutile dire che, nonostante le differenze inconciliabili sul piano pratico, ho amato sommamente entrambi i personaggi (anche se, nella realtà, da uno come Hans mi terrei alla larga, mentre Helmut sarebbe il mio migliore amico^^) e il clima(x) di questa storia, che al di là della trama nuda e cruda si svolge molto su un piano più sottile, psicologico. Ho apprezzato anche l'ambientazione, ma questo ormai lo sai e non c'è bisogno di ripeterlo^^
Complimenti, un'altra bellissima storia!
(Recensione modificata il 27/08/2018 - 11:38 am)
(Recensione modificata il 27/08/2018 - 11:40 am)

Recensore Master
27/08/18, ore 10:45
Cap. 16:

Buongiorno.
Beh, alla fine è andata a finire così.
Una sorta di breve epopea; tutti e tre i principali protagonisti del racconto erano veramente persone incomplete, a ciascuno di loro mancava qualcosa.
Ed ecco la tragedia.
Hans, l'uomo di acciaio, senza paura di nulla... che getta colpe sugli altri, che uccide, che plagia... poi ecco come è finito xD
Beh, consideriamolo anche un dramma psicologico, questo, anche se ciò poi resta un mio personale pensiero.
Buona giornata :)

Recensore Master
24/08/18, ore 14:58
Cap. 15:

Buon pomeriggio.
Un capitolo in cui continua a emergere questa dualità del nostro nobile ''amico'', che si difende dai superiori e poi corre nella cella ad amoreggiare...
Non so, sembra abbia una doppia personalità. E sa anche nascondersi per bene.
Vedremo come andrà a finire... ma credo che Weber sia prossimo a un'esecuzione alquanto sommaria.
Buona giornata :)

Recensore Master
23/08/18, ore 19:27
Cap. 15:

Il Von si muove come se seguisse un copione prestabilito: ha tenuto testa al Colonnello durante il colloquio e sapeva come persuadere il secondino per farlo andare nella cella di Weber.
Perché è andato a trovarlo? Non penso sia spirito di pietà cristiana, né per infierire.
Questo legittima la mia supposizione sul fatto che abbia un piano e che sia coinvolto in prima persona nel delitto di Sven; però ho anche l'impressione che le cose non siano andate come voleva lui e questo lo indispettisce (ferisce?) non poco!
Weber dal canto suo è ridotto all'ombra di sé stesso, si crede responsabile del brutale omicidio e in un certo senso si è ormai rassegnato alla corte marziale e al plotone di esecuzione, forse per questo sente di esprimersi liberamente col Von e di manifestargli i suoi sentimenti.
Tuttavia al momento le opzioni per salvargli la buccia sono poche, per non dire inesistenti, sempre che il suo amante/rivale non tiri fuori un coniglio dal cilindro all'ultimo minuto!

Recensore Master
23/08/18, ore 10:53
Cap. 15:

Va be', Hans è uno stronzo e qui lo si vede benissimo... complimenti a te per come hai descritto il suo atteggiamento col colonello, da film (come sempre, del resto...). Non mi aspettavo che sarebbe andato da Weber e tanto meno che Weber bramasse di fare sesso con lui... temo che Hans sia il responsabile della morte del sottotenente, è troppo fetente per non c'entrare nulla... un colpo di scena via l'altro, caro, bravo!
Alla prossima!

Micia

Recensore Master
21/08/18, ore 19:14
Cap. 15:

Il nostro von der Schulenburg testualmente dice al colonnello, alla fine di un colloquio che definire teso e poco, Ti quoto testualmente “Certo, signore,” rispose, “alla scuola ufficiali insegnano molte cose. Fra l’altro anche che non è appropriato stuprare e uccidere a colpi di pugnale i subalterni. Lei sa a cosa alludo, vero, signore?” E il nostro principe degli S.. preferito è un furbo di 3 cotte, crudele, mi viene in mente il verso “Lucifero, figliol dell’aurora” di Isaia, che poi .. prosegue “Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni?"” Mi sa che ne vedremo di più ancora
La visita nelle prigioni, occorre dire che Weber si distrae, grazie al principone! Battute a parte, rimane adamantino come i lati tenebrosi, impersonati dal principe dei crotali (rubando la definizione al Colonnello) abbiano una loro oscura fascinazione, una specie di polo magnetico che sconvolge.. Well done, like usual, attendo trepida il resto … Alla prossima JQ
PS credo manchi poco alla radda rationem o sbaglio?

Recensore Master
21/08/18, ore 13:54
Cap. 15:

Mi pare che siamo quasi alla resa dei conti. Più quella del titolo della storia che quella che pare pesare sulle spalle del tenente Weber.
Ho compreso, cerdo, qual è il suo difetto, se così si può dire: essere tetragono nel bene e nel male, non tentare, rimanere dentro lo schema a costo di rimetterci le penne. E questa rigida geometria va a scontrarsi con il melliflui amante-antagonista, che invece ragiona fuori dai confini della logica comune ed è disposto a tutto.
Eliminare Sven è stato un piano perfetto sia che sia stato il tenente in preda ai fumi dell'alcool sia che il delitto lo abbia commesso von Schulenburg di sua mano. Era solo il mezzo per raggiungere il fine, che non credo di aver ancora compreso, perchè sei bravissimo a svelare i fatti poco alla volta. Forse il nobile vuole vivere la tragicità di un amore e attende la morte di Weber (sarà giustiziato?) perchè è riuscito a entrargli nel cervello come mai nessuno. Forse lo accompagnerà in essa con un atto suicida. O forse intende solo dimostrare di essere il maschio alfa e lo aiuterà a fuggire all'ultimo.
Attendo con trepidazione la conclusione! A presto! ^^

Recensore Master
21/08/18, ore 11:54
Cap. 15:

Mmh...ora comincio a capire perche' questa storia si intitola 'perdizione'. E non si trattava del giovane Sven, come i primi capitoli portavano a pensare. Si trattava invece del povero vecchio Weber (o almeno cosi' ho interpretato io la cosa). Il tenente, infatuato del suo giovane allievo, e' scivolato in una spirale di morte e sesso per colpa di quel diabolico tentatore che e' von der Stronzenburg. E adesso, si trova in cella, a scontare una colpa non sua e con il principe bastardo che continua imperterrito a sfracellargli i cosiddetti. Poveraccio, che pena che mi fa. Spero che almeno abbia una possibilita' di riscattarsi, nei prossimi capitoli.

Alla prossima settimana!

Recensore Master
21/08/18, ore 09:00
Cap. 15:

Ciao carissimo^^
Finalmente, stavo già iniziando a preoccuparmi...
Mi stavo chiedendo, ma chissà chi è che riceverà il premio Perdizione? Adesso ho la risposta: Weber.
E non è così improbabile, ora che ci penso, che sia stato proprio lui ad ammazzare Sven in un raptus di follia. Se fosse stato von der Schulenburg, forse si sarebbe comportato diversamente con von Maltzahn: il principe delle tenebre è astuto e calcolatore, ma Weber è l'unico in grado di piegarlo e farlo vacillare... potremmo quasi chiamarla la sua unica debolezza. Perché avrebbe dovuto scavargli la fossa e addossargli tutta la colpa, se fosse stato davvero lui ad ammazzare Sven?
Ma lascia perdere. Forse sono solo mie congetture che se ti interesserà ti esporrò in privato, per non ammorbarti troppo in questa sede^^
D'altro canto, pure il granitico Weber vacilla, e non poco, di fronte al bellissimo principe...
È un'attrazione (non so se possa essere chiamato amore, ma forse a suo modo lo è, anche se i due di solito se lo dimostrano ringhiando) di quelle folli e totalizzanti, che possono avere conseguenze a dir poco infauste.
E attendo con trepidazione l'atto conclusivo dell'opera, fiutando già da qui l'odore di tragedia...
Complimenti come sempre: questa storia è stupenda e io sono felice di averla conosciuta!
Alla prossima^^

Recensore Master
19/08/18, ore 09:46
Cap. 14:

"Una coscienza da onorare è l’unica cosa che mi resta": carissimo, ed ecco che la tua storia di nuovo si eleva a vette alte, dopo che ti dirò - mi aveva lasciato un poco perplesso nel capitolo precedente. Improvvisamente, dopo avere toccato il fondo, Weber riesce a risollevarsi, e non solo: riesce, pur nel disastro, a ritrovare i suoi valori, i suoi ideali di vita, la parte più pura di se stesso. Li abbraccia con una nuova consapevolezza - quella di non avere altra e più profonda ragione di vita - e, abbracciandoli, si dimostra disposto a purificarli affrontando tutte le conseguenze che l'affermazione della verità richiede. A volte bisogna proprio che i nostri ideali ci sfuggano di mano perché ci rendiamo conto di quanto della nostra identità è legato a loro, e quanto siano indispensabili perché l'intera esistenza abbia un senso.
Un bel capitolo, che mette a confronto una figura annoiata perché del tutto priva di un'autentica ragione di vita (von der Schulemburg) e il suo opposto, un uomo disposto ad affrontare tutte le conseguenze pur di rimanere aderente a ciò in cui crede.