Analizzando le due operazioni militari possiamo dire che sono state entrambe un successo per i tedeschi, ma anche qui emergono fondamentali differenze tra Weber e il Von: il primo ha diretto a tutti gli effetti un'operazione di guerra sul campo, che ha presupposto un conflitto a fuoco, un confronto diretto col nemico.
Il Von si è limitato a tirare le fila dell'esca che aveva piazzato qualche tempo prima con la visita al bordello.
Sono lo specchio dei loro differenti modi di agire e e pensare, sono opposti e complementari.
E la conferma viene proprio dalla chiusura del capitolo dove il nostro sospiroso Sven cade  dritto dritto nella trappola seduttiva preparata per lui ^^

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Ciao Old!
Come sempre, sei imbattibile nel costruire le scene d'azione: sia l'operazione condotta da Weber che quella comandata da von der Schulenburg sono ricostruite con grande attenzione al contesto storico, con riferimenti precisi (le canzoni in uso nell'esercito, le piume di marabu - ehi, ma io sono in credito di un marabu- di Madame. Poi lo sai che io parteggio e parteggero' sempre per la Resistenza. ... ;-))
Qui tutti dimostrano di saper tirare fuori gli attributi : il commando agli ordini di Weber, i partigiani e le partigiane, Suzanne che ha rischiato fino a quel momento per supportare i ribelli e che ora tenta un'impossibile fuga, von der Schulenburg e la sua capacità di muoversi agilmente per i meandri dell'edificio dove sorge la "casa" ... Tutti, tranne Friedrichsen, la vera pudica fanciulla della situazione. ... prevedo che il buon Helmut Berger von der Schulenburg, mefistrofelico com'è, se ne servirà per qualche suo fine, di cui ancora non sappiamo nulla...
Dimenticavo : complimenti infiniti per la descrizione pittoresca di queste truppe speciali mascherate da Sturmtruppen durante l'imboscata.... geniale, perché rende la scena assolutamente verosimile e viva. E adesso vado ad ascoltarmi "Speck e piselli".....

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Ciao carissimo^^
Brutta situazione, brutta, brutta...
Se da una parte la missione ha avuto successo (grazie anche alla scaltrezza di von der Schulenburg e alla scena del bordello, di cui finalmente comprendiamo le finalità), dall'altra Sven è caduto dritto dritto nelle fauci del lupo cattivo. Quello che per ora noto, è che il nostro amico è talmente infoiato che sembra pronto a gettarsi tra le braccia di chiunque, ma a quanto pare sono proprio gli altri a porgli un freno...
Un bel casino. Tu però non puoi interrompere il capitolo così e lasciarmi sulle spine per una settimana, eh!
Comunque, un altro bellissimo capitolo, in cui un bel po' di nodi vengono al pettine (ma nel frattempo se ne creano altri... un po' come quando mi pettino io, che ho i capelli lunghi come il mio avatar). Menzione d'onore per le canzoni militari tedesche^^
Complimenti come sempre e alla prossima!

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Ahi ahi ahi, la situazione sta davvero peggiorando. Come si dice, dalla padella alla brace. Prima, il colonnello assegna Weber ad una missione contro i partigiani frocesi (missione conclusasi con successo per la sua squadra, purtroppo o per fortuna), tenendolo così lontano da Friedrichsen e impedendogli di far pace. Poi, von der Schulenburg fa un raid nel bordello in cui si era infiltrato nel primo capitolo e arresta tutte le ragazze, inclusa la maitresse. E per concludere in bellezza, fa anche un primo tentativo di seduzione nei confronti della sua giovane e ingenua preda. Ah, che bella la vita.

Al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 09/07/2018 - 02:25 pm)

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Giusto sul finale del capitolo ha iniziato a prudermi il naso... Ho dedotto che il vero eroe "bianco" della storia, cioè il buon Weber, sia in pericolo. Questo perchè il sottile von Schulenburg si è visto mettere i bastoni tra le ruote e, obiettivi bellici o meno, intende vendicarsi. Almeno così mi suggerisce l'intuito. E ho paura che il mezzo destinato all'odioso fine sia proprio Sven, che non ritengo sia in grado di reggere psicologicamente al nobile serpente. Sono curiosa di sapere se mi sono avvicinata o se hai qualche colpo di scena in serbo per noi! ^^
Un capitolo orchestrato in modo impeccabile, in cui tutte le fila iniziano a essere tirate: dall'irruzione nel bordello, alla cattura dei partigiani, al senso di impotenza di Weber. Espresso benissimo con la frase "Ubi maior minor cessat".
Un bacio e a presto! ^^

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Ma quanto amo il tuo modo di scrivere e quello che scrivi!
Non costringi mai a tornare indietro nella lettura, non ce n'è bisogno perché il tuo linguaggio è fluido, chiaro, diretto.
Questo capitolo mi ha emozionata tantissimo. La cosa che ho più apprezzato è stato l'autocontrollo di Weber. Ecco cosa vuol dire essere virile!
Sven invece lo prenderei a schiaffi. La sua stupidità non è solo legata all'età giovanile, è piuttosto un suo difetto intrinseco, fa parte della sua natura. Uno come Sven è decisamente più adatto a uno come il principe Von der Vattelapesca (ho difficoltà con questi nomi stranieri :-P ), mi sembrano caratterialmente più affini: superficiali e boriosi, prendono quello che vogliono senza pensare mai alle conseguenze.
Sebbene Weber, dei due, sembri per ora quello più coriaceo, temo che alla fine sarà quello che uscirà da questa storia con le ossa maggiormente spezzate. Vedremo...
Grazie per questa bellissima storia.
Alla prossima Old!

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Ok, ok, il giovane è andato.. l'altro l'ha ammaliato, col suo fascino da uomo-pericoloso-tenebroso... le più grandi paure di Weber si stanno avverando. L'occasione persa la sera prima gli rimarrà sulla coscienza...
Non credo che il sottotenente avrà armi per opporsi a von der Schulenburg, cederà... spero di no, ma temo di sì.
Descrizioni impeccabili, come sempre, von der Schulenburg non lo reggo ma tu lo descrivi così bene che mi sembra di vederlo.

Bravo caro, alla prossima

Micia

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Ecco qui: Sven accontentato. Mi sa che Weber è spacciato. Al borioso principe dagli occhi di ghiaccio è bastato uno sguardo per mandare la giovane recluta in tilt. Così, ora, oltre ad essere affascinato dalla nobiltà del principe, è affascinato anche da tutto il resto. Scopriremo presto la natura del piccolo Sven, di che stoffa è fatto, a quali cose dà valore. Per il momento ne sono un pelino delusa :-(
Inutile dirti che scrivi dannatamente bene, te lo ripeto ogni volta, comincio a essere stucchevole. Ci si nasce con certe doti, non le impari a scuola. Quella, semmai, può servirti a perfezionarle, ma se non ce le hai dalla nascita non ce le hai, punto. Il tuo linguaggio è pulito, diretto, pensato e scritto. Pensato e scritto, questo è il punto. Non devi pensarle le parole, non devi "costruirle" le frasi, perché è così che parli naturalmente. E per questo, Old Vecchio mio, mi stai proprio sulle p....
Naaaaa, scherzavo. Ma mica tanto... :-D
Ottimo lavoro fin qui, Old!
Alla prossima!

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Alè!
Il principe ha visto una breccia nell'idillio tra Weber e Sven e ci si è infilato subito!
Certo per lui deve essere poco più che routine: circuire il ragazzo ingenuo, che si sente deluso e respinto dalla persona che ammira (e dai cui vorrebbe pure di più!).
Ci ha messo... Quanto?
Mezzora per portarselo a casa?
Lo ha fatto sentire importante e apprezzato.
Gli è bastato sventolargli sotto al naso qualche nome altisonante, gratificarlo e spargere qualche cauta badilata di letame sul collega e il gioco è fatto.
Pavento l'iradiddio appena Weber lo scoprirà (perché OVVIAMENTE lo scoprirà!).
Anzi sembra quasi che il Von se lo aspetti e quasi lo desideri.
Chissà cos'ha in mente davvero! °-°
 

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Buongiorno.
Ehm, il ragazzo è una vera calamità, eh!
Certo che è molto ingenuo. Io vedo che è essenzialmente attratto dai no; chi lo sta istruendo e preparando gli dice no, e lui ecco che lo fa subito. Non penso sarà una persona in grado di fare carriera.
Vediamo ora quel che accadrà.
Complimenti per la costanza di questo racconto. Hai scritto tantissimo.
Buona giornata e a presto :)

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Ahi ahi ahi, nuvole gravide di pioggia si stanno addensando all'orizzonte. Tra Weber e Sven i rapporti si stanno raffreddando, più per colpa del secondo che del primo. Weber non ha certamente un carattere facile, ma Sven ce mette di suo, eh! E poi si chiedono perché nessuno sopporta gli adolescemi! Bah. Meno male che non ero così stupido a quell'età.

Intanto però von der Stronzenburg sta muovendo attentamente le sue pedine. Questo glielo devo riconoscere: sarà anche un soggetto poco raccomandabile, ma non è per niente stupido. Un pò alla volta sta attirando verso di sè Sven, e possiamo benissimo immaginare per quali scopi. Hmm...se Sven non fosse così insopportabile, mi dispiacerebbe per lui.

Al prossimo capitolo!

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Ciao carissimo :-)
Von der Schulemburg appartiene evidentemente a quel genere di persone scaltre e capaci di tirare tutta una serie di conclusioni sulla base di pochi indizi: si tratta sempre di persone dall'intelligenza spiccata e veloce, rapide soprattutto nel mettere nel sacco il proprio interlocutore. Il tutto, ovviamente, a servizio dei loro scopi o per pura malignità gratuita (in questo caso, oltre alla soddisfazione di circuire Sven, c'è anche quella di svilire ai suoi occhi la figura del tenente Weber). Al posto di Sven, avrei reagito esattamente alla sua maniera: brividi e sudore freddo a capofitto giù per la schiena. Von der Schulemburg pare avere indovinato appieno tutti i punti deboli del giovane e inesperto sottotenente, e gira e rigira il coltello nella piaga con la soddisfazione di chi tra trovato un nuovo gioco. Il giovane Friedrichsen, dal canto suo, si comporta proprio come facciamo noi tutti (o per lo meno, io) quando il rimprovero brucia e l'umiliazione anche: d'un tratto prende in antipatia il proprio superiore, sente di avercela con lui, di essere stato sottoposto a un trattamento ingiusto (e anche qui io, che sono un fregnone permaloso, avrei fatto lo stesso). E quindi si arriva alle ripicche infantili, vedi sostituzione della pistola. Segno evidente che il ragazzo non ha assolutamente capito per quale motivo Weber gli ha suggerito di non utilizzare l'arma donatagli dal padre.
Von Schulemburg ha indovinato anche un altro punto debole del ragazzo: il fascino che su di lui esercitano i "von", la nobiltà, il desiderio di essere, per altri, motivo di invidia. Vedremo come evolveranno le cose, e non lo nego: nonostante tutto, von der Schulemburg mi affascina. Sono le contraddizioni dello spirito umano...
Alla prossima, da quando c'è questa storia persino il lunedi' ha un senso!

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Eccolo qui, puntuale come la morte! Von Schulenburg è come un serpente che stringe le sue spire intorno a Sven e lo fa con studiata lentezza, per godersi appieno la caduta del giovane tra le sue grinfie.
Il ragazzino è davvero un inesperiente allocco, che non riesce a comprendere ciò che è conveniente e ciò che invece non lo è affatto, soprattutto per la sua salute mentale.
E' rimasto abbagliato come un'allodola dallo specchietto del principe e ora ritengo siano cavoli acidi.
Mi chiedo come reagirà il povero Weber quando scoprirà l'evento.
Ottima costruzione dello sbilanciamento della situazione a sfavore del buon istruttore. Sono curiosissima.
Alla prossima!
(Recensione modificata il 05/07/2018 - 02:32 pm)

Ciao^^
Solo una parola: ahia...
La puzza di triangolo si sente da qui, a chilometri e chilometri di distanza...
Che von der Schulenburg fosse destinato a prendersi il primo punto di favore senza aver combattuto s'era già capito da un pezzo, ma che fosse proprio il fatuo Sven a offrirgli l'occasione su un piatto d'argento non me lo aspettavo! O meglio, forse sì, me lo aspettavo, ma speravo che mettesse un po' di cervello^^
Per non parlare di Helmut, che senza rendersene conto ha spianato la strada al suo avversario, pur credendo di fare la cosa giusta.
Così, il ragazzino sembra come l'incauto coniglio che si avventura nella tana del lupo senza sapere che lo sbranerà. Eh già: un uomo bello (e io me lo immagino davvero bellissimo, concedimelo), ricco e nobile come il principe von der Schulenburg è un bocconcino appetibile, peccato che sia un emerito stronzo (a me continua ad affascinare, anche se nell'atto pratico penso che gli starei debitamente alla larga^^). Si dice tanto che le donne siano attratte dagli uomini bellocci, perversi e bastardi, ma a quanto pare neanche i ragazzini come Sven sono immuni al loro fascino^^
Schiatto di strizza e curiosità nell'attesa di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo, anche se non mi aspetto niente di buono^^
Complimenti, un altro bellissimo capitolo! Ma... ARGH, non puoi tenermi sulle spine così! *si mangia le mani*
(Recensione modificata il 02/07/2018 - 07:34 pm)

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“E così, al tuo Sven piace l’equitazione. Certo, io avrei in mente ben altri sport da fargli fare: è molto carino, e scommetto che con un po’ di addestramento, a letto potrebbe diventare davvero piacevole.” Fece una pausa, poi in tono svagato soggiunse: “È il tipo che mi scatena gli istinti peggiori, non so se mi spiego. E se ti conosco, non sono l’unico al quale li scatena.”
“Tieni giù le mani da lui,” gli intimò Weber in tono duro, “Non devi toccarlo.”
Von der Schulenburg rise divertito e replicò: “E chi me lo impedisce? Tu?”
Weber si mosse minaccioso verso di lui. “Esatto. Proprio io,” rispose con fermezza..."
Cito direttamente il tuo lavoro, capitolo superlativo, queste righe condensano lo scontro tra Weber and V. Stronzen (perdona ma si presta), la loro esplicita radde rationem, la resa dei conti per Sven, che si trova sotto le grinfie del secondo... che lo circuisce e .. La vedo dura. A presto J PS Sven è un poco grullo, come si dice in Toscana, o pare a me? -)

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