Recensioni per
Perdizione
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 191 recensioni.
Positive : 191
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/06/18, ore 20:59
Cap. 6:

Ecco finalmente il fulcro del menage a trois. L'incontro con con Schulenburg mostra come Sven sia ancora un ragazzetto capriccioso e poco accorto. L'aristocratico, da parte sua, mi ha dato l'impressione di essere come uno di quei ragni incolori, che tessono una tela invisibile e pericolosa. Chiaramente, il suo fare capolino nell'ufficio di Weber non è stato casuale e questo lo sa anche il nostro solido soldato. La sua reazione rabbiosa è stata una sfida, in un certo senso è come se avesse accettato la partita con il gelido collega.
L'amo è stato magistralmente gettato e Sven è troppo curioso. Prevedo guai.
Mi è molto piaciuto come hai strutturato L'incontro e l'algida nonchalance di con Schulenburg.
Alla prossima! :)

Recensore Master
18/06/18, ore 19:34
Cap. 6:

Ciao^^
Lo ammetto, ero appostata come un cecchino in attesa che tu pubblicassi l'aggiornamento...
Sento una gran puzza di triangolo... quello che è successo in questo capitolo ci avvicina sempre più pericolosamente al punto di non ritorno, quello in cui - per citare le tue parole - tutte le carte accuratamente disposte sul tavolo vengono sparse e rivoltate, sconvolgendo in maniera definitiva il precario equilibro che si era andato a creare.
L'agitazione di Helmut è percepibile sin dalla prima riga, e l'arrivo di von der Schulenburg lo fa esplodere come una mina. Peggio ancora, la reazione di Sven, che se fino ad ora con Helmut non ha mai dimostrato consapevoli segni di attrazione (se non quella goffa manifestazione d'affetto), stavolta sembra essersi accorto del turbamento provocatogli dall'altro ufficiale. Che sia attrazione fisica o una semplice "malinconia borghese" non saprei dirlo, fatto sta che il comportamento del ragazzino non è da trascurare, e ho come l'impressione che farà più danni della grandine...
Possibile che io non veda già l'ora che sia di nuovo lunedì?^^
Complimenti come sempre e alla prossima!

Recensore Veterano
18/06/18, ore 08:09
Cap. 4:

Letto con estrema attenzione, nella speranza di trovarci qualcosa da ridire, e invece... Vabbeh, mi toccherà vendicarmi un altro giorno.
Bel capitolo, ben scritto, godibile, mai banale. Riesci a rendere intense anche le scene più ordinarie, tipo l'addestramento al poligono.
Weber mi piace sempre di più. Anche lui è umano, dopotutto. Ovvio, non riuscirà a controllarsi fino alla fine, ma il fatto che ci provi dimostra che una coscienza, a differenza dell'antipatico Von der Schulenburg, ce l'ha. Spero comunque che non si lasci andare troppo presto. Io le preferisco le storie tormentate. Quando si molla il freno, scoppiano in tutta la loro potenza e bellezza ;-)
Un'unica domanda per te: il contrario di pelo di f..., di grazia, qual è? Perché cambierà il nome, ma di fatto la sostanza è la stessa :-D
A presto, Old!

Recensore Master
13/06/18, ore 17:52
Cap. 5:

Galeotto fu il cavallo.. .
Che incrina l'idillio appena nato tra i due; con Weber che si compiace di aver trovato finalmente un corrispettivo alle teorie filosofiche in cui si diletta e Sven grato e orgoglioso di aver conquistato la fiducia del suo superiore.
Immagino che al sentir nominare il principe, quel principe con aria sognante, abbia fatto scattare nella testa del suo rivale l'allarme rosso, da qui la sua reazione testa e un po' indispettita, che lascia il giovanotto disorientato.
Senza che abbia fatto nulla il Von si porta a casa il primo punto della partita e deve ancora cominciare a giocare... °-°

Recensore Veterano
13/06/18, ore 14:38
Cap. 3:

Eccomi, ci sono ancora. Meno di quanto vorrei, ma ci sono.
Weber e Schulenburg (Von der Schulenburg, please), due personaggi completamente diversi tra di loro, eppure profondamente uniti sotto un'unica bandiera, a combattere per lo stesso ideale, se il terzo Reich si può definire un ideale.
Dei due preferisco Weber, visto che, a differenza dell'arrogante e cinico Von der Vattelapesca (odio i nobili, i ricchi, i signori di tutto in generale), nonostante la guerra e le sue brutture, riesce ancora a emozionarsi e a sospirare dinanzi al candore di un giovane appena sbocciato nell'età adulta. Sai che sono un'inguaribile romantica.
Von der Schulenburg, del resto, è un uomo arguto, di un'intelligenza raffinata, che prevede in anticipo le mosse degli avversari (avevo già intuito che non si trovasse nel bordello esclusivamente per il proprio piacere fisico) ed ha quindi la capacità di battere il nemico in anticipo, strategicamente, prima ancora di fare la fatica di affrontarlo in un vero campo di battaglia. Non risulterà adorabile come Weber, ma merita comunque un'alta considerazione.
Continuo a trovare questo racconto molto, molto godibile e interessante. Ho un'unica perplessità, ma te ne parlerò più avanti.
A presto Old!

Recensore Master
12/06/18, ore 17:42
Cap. 5:

Bella la metafora del cavallo e della corsa, la fiducia. Un lungo addestramento, passi e misure e avvicinamento .. Il ragazzo promette bene, ma non troppo, ecco che il tenente von der Schulenburg, assente, appare a rompere l'idillio.. Che ne verrà fuori? pertinente il brano del filosofo Hans Blüher, che giustifica l'amore che non osa dire il suo nome (rettifico, non era Shakespeare ma Oscar Wilde). Al prossimo lunedì JQ

Recensore Master
12/06/18, ore 14:35
Cap. 5:

Buon pomeriggio.
Mi è piaciuta soprattutto la parte finale.
^^
Anche qui, ottimo lavoro con i dialoghi.
^^
A presto :)

Recensore Master
12/06/18, ore 13:14
Cap. 5:

Un capitolo in cui si approfondisce il rapporto tra Sven e Helmut. Un capitolo che inizia la rampa discendente verso il basso, che mi pare tanto il preludio di una caduta verticale.
Il prendere confidenza da parte di entrambi, se lo si legge attentamente, non è un punto positivo: Weber ha un cedimento verso i sentimenti a sfavore del suo ruolo e il ragazzo pare entusiasta del privilegio che gli viene concesso, ma poi mostra una sfaccettatura del carattere caparbia e presuntuosa, che forse il suo mentore non si aspettava.
Lo stallone nero rappresenta il rischio, che attira lo sprovveduto come un magnete. Un rischio in cui aleggia la prepotente ombra di Von Schulenburg.
Il cavallo ha risparmiato la capoccia di Sven, il suo proprietario non farà prigionieri, suppongo. Ci si romperanno le corna entrambi.
Mi è molto piaciuta la metafora sottintesa, con la quale hai rivelato qualcosa in più sui tuoi personaggi.
A presto allora! ^^

Recensore Master
12/06/18, ore 10:20
Cap. 5:

Hmm...che curiose teorie, queste di Hans Blüher. Ci vedo anche un fondo di verità, nel senso dell'importanza degli istinti nelle azioni di certi uomini. Magari è un pò estrema, ma potrebbe anche avere ragione. Del resto, se c'è gente che crede che la Terra sia piatta, tutto è possibile.

Ma sto divagando. Il rapporto tra lo stagionato Weber e il giovane Friedrichsen sta procedendo bene. Il ragazzo sta imparando il mestiere dell'ufficiale, e anche se ogni tanto tira fuori qualche cazzata, sembra essere sulla buona strada per diventare un degno ufficiale della Wehrmacht. Weber, invece, sta vivendo una vero e proprio conflitto interiore. E' praticamente combattuto tra il desiderio di...come dire, amare carnalmente il suo allievo (perlomeno, così interpreto io la cosa), e lo sforzo per trattenersi ed essere soltanto un buon mentore. Poveraccio, è davvero una brutta situazione la sua.

L'incontro con il cavallo di von der Schulenburg mi sembra un presagio un tantino inquietante. Anzi, mi sembra un'anteprima di quello che succederà. Si può dire che il cavallo rifletta in qualche modo la personalità di von der Schulenburg: prima avvicinerà Friedrichsen con qualche moina, lo sfrutterà ben bene per farsi i suoi porci comodi, e alla fine lo getterà via come un giocattolo rotto. Povero ragazzo, che brutta fine che gli aspetta.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
12/06/18, ore 01:36
Cap. 5:

Carissimo Old ^^
Io in realtà attendevo questo aggiornamento, perché questa storia è affascinante, come sempre splendidamente scritta, scorrevole e appassionante, e per me averti scoperto come scrittore è una delle gioie fortunate della vita. Leggerti è sempre fonte di interesse, oltre che istruttivo. E credo che in questo capitolo ci sia molto del tuo modo di pensare e sentire. Mi dispiace di averti espresso alcuni miei dubbi, in precedenza, soprattutto di averlo fatto in modo aspro e magari offensivo. Così come l'ho fatto davanti a tutti, davanti a tutti ti chiedo scusa: le tue storie mi hanno fatto compagnia e sostenuto anche in momenti difficili, ed è così bello vedere che puoi contare su una vena d'oro inesauribile : che tu possa conservarla a lungo, molto a lungo.
In questo capitolo ci mostri i pensieri di Weber, la filosofia di vita di Weber, l'amore come motore di miglioramento anche in un campo imprevisto come quello della vita militare. Sono interessati le riflessioni di Hans Bluher, l'Eros come motore della creatività. Penso di essere d'accordo con lui, almeno su questo, anche se penso piuttosto a una forma di Eros sublimato: forse perché mi è capitato di incontrare quasi esclusivamente persone che la mia creativita' l'hanno abbruttita e spenta.
La tua storia denota una ricchezza di conoscenze in vari campi : non solo la vita militare e le sue regole, le armi, le tecniche di addestramento, ma anche i cavalli. Sempre più spesso mi chiedo che lavoro fai, ma so che sei schivo... Per cui, non te lo chiedo.
Hai tutta la mia ammirazione.

Recensore Master
12/06/18, ore 00:17
Cap. 5:

Ciao carissimo^^
Ma tu mi vuoi male... ho appena finito di leggere questo capitolo e sono qui che fluttuo nella nuvoletta rosa. Un capitolo a dir poco meraviglioso.
Sembrerà strano detto da me, ma le riflessioni di Helmut sul Männerbund mi hanno fatto letteralmente sdilinquire. Sarà che ho un debole per le cose più introspettive (cosa che invece la maggior parte dei lettori sembra rifuggire, preferendo quelle più "mostrate") e mi piace entrare nella testa dei personaggi per sapere cosa pensano... o sarà che al solo sentir nominare il Männerbund divento una bimbaminkia che non capisce più nulla?^^ Forse entrambe...
E poi vogliamo parlare di questa MAGNIFICA frase?
"Appartenere a una famiglia nobile non è una cosa di cui vantarsi. Non è un merito personale."
Lode alla mentalità guerriera, solare ed eroica!
Adesso vado a seppellire la testa sotto la sabbia, altrimenti mi gioco anche l'ultimo briciolo di dignità che mi è rimasta.
Complimenti, davvero un capitolo stupendo!^^

Recensore Veterano
06/06/18, ore 11:03
Cap. 2:

Credo di avertelo già detto, ma torno a ripetertelo volentieri: amo i tuoi personaggi. Li descrivi come vorrei fare io. Dai loro il giusto equilibrio tra virilità e sensibilità. Così, anche se il tenente Weber avrebbe fatto meglio a non portarsi dietro il giovane e inesperto soldato, che si sia lasciato infine convincere spinto da un sentimento di tenerezza a me non dispiace affatto. Lo rende più umano, e non il classico tizio in uniforme tutto muscoli e poco cuore.
Bellissime le descrizioni di entrambi gli episodi differenti, sia dell'operazione che del salvataggio.
Sono contenta di non aver mollato questo racconto, che si fa davvero sempre più interessante.
Alla prossima!

Recensore Master
05/06/18, ore 14:17
Cap. 4:

Mi piace che in questo capitolo ci sia tanto Weber!
A cui, peraltro, il nuovo compito di istruire e seguire il ragazzo fa emergere ombre da un passato che pensava di avere superato.
Il nostro ufficiale si dibatte nel dubbio sul giusto atteggiamento da tenere col suo sottoposto e mentre pondera tra l'eccessiva severità e una maggiore confidenza rischia anche di perderselo per strada ^^
Ma credo che il pericolo più grosso non venga dalle ragazzine francesi, quanto piuttosto dal suo rivale, che ha decisamente meno scrupoli di lui in materia di seduzione e conquista!
 

Recensore Master
05/06/18, ore 00:08
Cap. 4:

Ciao^^
capitolo interessante, che mostra i sentimenti, i pensieri e i ragionamenti di Weber e soprattutto svela il suo conflitto interiore. Come sempre, leggerti è un distensivo piacere. Condivido in pieno l'idea che la deprivazione del sonno porti più danno che vantaggio, perché il sonno serve a dar tempo al cervello di riordinare le informazioni, e so per esperienza che una notte intera trascorsa a studiare equivale a un rendimento pari a zero.
Trovo molto azzeccato (e molto umano) il modo in cui Weber tenti di barcamenarsi/nascondere i propri sentimenti dietro a una durezza eccessiva, e quindi sospetta: immagino che nella realtà spesso si possa avere questo tipo di reazione. Io in realtà mi sto ancora chiedendo come mai il mio preferito resti comunque von der Schulenburg...
Come sempre, la storia scorre con una ricostruzione storica e tecnica impeccabile (lezione al poligono di tiro), e una capacità narrativa assolutamente di prima qualità. Sempre bravo, alla prossima.

Recensore Master
04/06/18, ore 19:44
Cap. 4:

Amazing chapter, the teatcher and the pupil, during the II World War. You're powerful, you describe the scenes, the feelings, the lines. Like a theatre.. But, in the Nazi's world, the love without a name ( I quote Shakespeare) is ok or not? Maybe a secret ... Sven (in my opinion) is like a pawn between his militar master and his antagonist.. Good job like usual. Forgive me for (eventual) mistakes in English.. A bow Jane Queen Empress