Recensioni per
Perdizione
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 191 recensioni.
Positive : 191
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/05/18, ore 17:15
Cap. 2:

Ecco spiegato il perché della visita nel raffinato bordello.. Una operazione sotto copertura che porta a una incursione. La rabbia e il coraggio fino alla perdizione ... Dialoghi ben costruiti e disegnati, grammatica ineccepibile. Sempre accurata la.ricerca storica .. Good job as usual. JQ

Recensore Master
21/05/18, ore 16:30
Cap. 2:

Sai una cosa? Nonostante i protagonisti di questa storia siano dei nazisti (o meglio, militari tedeschi della seconda guerra mondiale, che probabilmente col nazismo non avevano a che fare ma che comunque combattevano per Adolf), quindi non certo delle anime pie, mi sono ritrovato a fare il tifo per loro. Fino alla fine del capitolo ho sperato che Weber e il giovane Widmer sopravvivessero alla missione. Soprattutto il secondo, perchè è giovane e ha ancora un sacco di cose da imparare (in particolare, deve imparare che il coraggio da solo non basta. Ci vuole anche un bel pò di intelligenza e buon senso). Per fortuna, i due sono sopravvissuti, anche se un pò ammaccati, e potranno continuare il loro sporco lavoro. Come si dice, tutto è bene quel che finisce bene.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
21/05/18, ore 16:27
Cap. 2:

Buon pomeriggio.
Un racconto molto improntato all'azione.
Noto sempre il tuo perfetto controllo sulle frasi; è quasi incredibile. Bravo, hai sempre in mano la narrazione, in questo modo.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
21/05/18, ore 15:32
Cap. 2:

Ciao^^
E così abbiamo capito cosa ci faceva Hans-Dietrich nel bordello...
Mi è piaciuta molto la scena d'azione, come sempre molto coinvolgente e realistica. Sembrava quasi di percepire la tensione, il sibilo degli spari, le grida concitate, lo scoppio delle detonazioni, perfino l'odore del sangue e l'acqua che saliva alle gambe.
Helmut Weber mi sembra un uomo tutto d'un pezzo, pronto a dare la vita per i suoi commilitoni e a porre la propria nelle loro mani. A tratti un po' "permissivo", se mi concedi il termine, ma sempre in buona fede, e dotato di un eccellente sangue freddo quando si tratta di condurre una missione pericolosa.
Emblematico il momento in cui riflette sui metodi di von der Schulenburg: questi è scaltro e senza scrupoli, non privo di una certa vena di spregiudicatezza, mentre Weber sembra più "cavalleresco" e di gran lunga più calato nel proprio ruolo di soldato.
La faccenda continua ad essere molto interessante.
Manco a dirlo, complimenti come sempre e alla prossima!^^

Recensore Master
18/05/18, ore 12:37
Cap. 1:

Ciao^^
eccomi qui, finalmente, a leggere la tua storia alla Visconti. Sono arrivato carico delle migliori aspettative, che in effetti non sono stare deluse.
Inquietante e affascinante, questo personaggio di Hans, che mi ha ricordato subito un giovane Helmut Berger, ossia la creatura più bella mai vista in natura, di una perfezione tale che non sembra neanche figlio di questo mondo. Hans è uno strano personaggio: nella prima scena, ambientata in una casa di appuntamenti di alto livello dove lui, per grado, non dovrebbe essere ammesso (ma forse si trova semplicemente ad accompagnare sul posto altri ufficiali superiori), si mostra come un giovane incauto e inesperto, narcisista al punto da ricavare piacere nel contemplare se stesso, scioccamente lamentoso ed anzi pericolosamente propenso a rivelare segreti importanti, dimenticando il famoso motto (molto diffuso in Italia proprio in quegli anni) " Taci! Il nemico ti ascolta".
Nella seconda parte, sorprendentemente in contrasto con la prima, Hans rivela una serie di qualità sinistre che affascinano e intrigano: e quel che più sottilmente intriga è notare come queste qualità emergano non tanto da quello che Hans dice o fa, ma piuttosto dalle reazioni che suscita attorno a sé, significate soprattutto dal personaggio di Erich, che gli fa da specchio e tramite per le domande dei lettori: come mai un ufficiale come Friedlander è intimorito da Hans, che nella scena precedente ci è parso vanesio, presumibilmente ricco e viziato ma relativamente inoffensivo? E ancora: come mai Hans alloggia addirittura in una villa, pur essendo un semplice tenente? Il suo atteggiamento anche nei confronti del giovane francese dimostra una crudeltà e un disprezzo di fondo che sono molto interessanti, che approfondiscono il personaggio e suscitano nel lettore il desiderio di studiarlo più a fondo. Questa vena crudele mi piace, mi piace assai!
Attendo quindi con molto interesse il prossimo capitolo... unica osservazione, perché su certe cose - ormai lo sai - non mi posso trattenere: sia i partigiani italiani che quelli francesi, pur essendo clandestinamente presenti all'interno delle città, con nuclei composti da pochissime persone per ragioni di sicurezza e strettamente collegati tra loro, non avevano interesse a rischiare ed esporsi per semplici azioni punitive come colpire chi intratteneva relazioni con gli occupanti: sia perché non erano interessati a colpire la popolazione in senso intimidatorio (come faceva invece l'occupante), sia perché non potevano correre il rischio di esporsi con azioni che non avessero un motivo e un calibro di un certo rilievo. Tanto meno si divertivano (o avevano il tempo di) far morire la gente in modo "lento e doloroso". I tedeschi invece sì, ne avevano tutto il tempo quando catturavano i membri della Resistenza allo scopo di farli confessare...
... hehehe alla prossima....

Recensore Master
16/05/18, ore 13:47
Cap. 1:

Non conosco la canzone dei Ramstein, ma prometto di recuperarla presto!

Conoscevo invece la versione 1.0 di Perdizione e già all'epoca ricordo che mi avevano colpito alcuni elementi del racconto a cominciare dalla scena nel bordello di lusso e la sua sofisticata maitresse.
Non ricordavo invece che la figura del Tenente mi avesse provocato una tale orticaria però!

E' un soggetto che definirei perlomeno "difficile" di quelli con cui non sai mai cosa aspettarti e che riescono sempre a metterti a disagio, uno che non vorresti mai incontrare di Lunedì mattina appena entrata in ufficio ad esempio ^^
Comunque, che lo si ami, lo si odi o ne si abbia paura non è tipo da lasciare indifferenti.

Mi auguro solo che trovi un degno antagonista :D :D

Recensore Master
15/05/18, ore 14:12
Cap. 1:

Credo che il giovane tenente non aggiunga mai il ghiaccio alle sue bevande, anche ove necessario: è già lui il facente funzione. Non è affetto uno sprovveduto come vuole apparire, anzi, è un segugio di notevole furbizia. E regge benissimo l'alcol, a mio parere! :)
Per Suzanne la vedo male, mi pare una bella trappola ordita ai suoi danni.
La vedo male anche per la sua seconda implicita vittima, il giovane che sbatte fuori casa. Il terzo personaggio, ha un momento instintivo che avrebbe dovuto ascoltare, ma ora si trova a casa del diavolo e inciamperà nella sua coda.
Un inizio molto interessante, che inizia a disegnare il carattere del protagonista. Sono curiosa di leggere il seguito. Soprattutto se qualcosa sarà in grado di sgelare il polo Nord! ;)
A presto! ^^

Recensore Master
15/05/18, ore 12:35
Cap. 1:

Buon giorno, nuova storia e si parte alla grande. Il casino di lusso e le presunte informazioni? Vi è di più, almeno a lume di naso... Capitolo per immagini e scene, ben costruito, il giovane tenente ha segrete pulsioni, che, ove rivelate sarebbero uno scandalo... Struttura sintattica, stilistica e semantica di ottimo livello, senza sbavature, in sintesi tutto ineccepibile come da prassi. Un caro saluto JQr
(Recensione modificata il 15/05/2018 - 12:35 pm)

Recensore Master
15/05/18, ore 11:12
Cap. 1:

Ok, ora sei ufficialmente "Old Fashioned, il viaggiatore del tempo". Dal medioevo alla fine dell'800, per poi approdare alla seconda guerra mondiale. Bene, non posso che esserne felice.

L'inizio è molto suggestivo, con la tenutaria del bordello che chiacchiera con l'ufficiale tedesco. Un luogo molto elegante, in cui sono ammesse solo persone di un certo grado. Cosa ci sia venuto a fare un semplice tenente, non si sa. Ed è effettivamente un mistero. Almeno per lei, perchè io un'idea me la sono già fatta. Friedländer (che già odio, per il fisico che ha) non è in buoni rapporti con la propria natura. Ed è anche stupido. Svolgi un compito molto importante, che ti permette di venire a conoscenza di informazioni preziose, e le vai a spiattellare in giro? Oppure potrebbe anche essere che abbia dato a Suzanne apposta delle informazioni sbagliate. E il suo rapporto con Hans-Dietrich...tutto molto interessante.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
15/05/18, ore 11:07
Cap. 1:

Buongiorno.
Bene, ecco l'inizio del tuo nuovo racconto.
Allora; non ho idea del contest al quale partecipi né del suo regolamento, quindi giudicherò il racconto in base a quello che mi trasmette, semplicemente una lettura che ho affrontato per mio interesse personale ^^
La trama mi pare vivace, ancora non mi ha preso molto ma devo dire che la preparazione storica è buona e notevole.
Il tuo precedente racconto mi aveva colpito molto, mi era piaciuto, spero che anche questo possa rivelarsi tale ^^ perché continuo a notare il fatto che sei molto portato per la Storia più recente. Ti trovi maggiormente a tuo agio, i contesti sono meglio descritti. Ci sono più particolari.
Ottimo lavoro soprattutto a riguardo della struttura delle frasi; ti sto leggendo con particolare attenzione perché leggendoti potrei a mia volta imparare di più a livello grammaticale. Io purtroppo mi perdo spesso nella costruzione delle frasi...
Bene, bene; per ora mi fermo qui. Vediamo un po'...
^^
Buon proseguimento di giornata :)

Recensore Master
14/05/18, ore 23:55
Cap. 1:

Ciao^^
Una storia ispirata alle canzoni dei Rammstein può solo essere una bella storia, quindi sappi che nutro già grandi aspettative^^
Certo, siamo solo all'inizio della vicenda, e contesto e personaggi sono appena delineati, ma qualcosa mi dice che la trama sarà abbastanza intricata, e che niente si rivelerà come ciò che sembra...
Hans-Dietrich primo tra tutti, che prima finisce in un bordello di lusso a rivelare (presunte, e secondo me false) informazioni militari a una prostituta (ma chissà perché, mi chiedo?) e poi si ritira in camera con un collega.
Qualcosa mi dice che tutto questo fa parte di un disegno più grande, anche se con le poche informazioni di cui sono in possesso fatico a immaginare dove voglia andare a parare.
Interessante anche lo stile che hai adottato: le immagini sono così ben delineate che sembra di vederle attraverso una cinepresa che indugia su alcuni dettagli e ne tralascia altri, lasciando il lettore in un piacevole stato di sospensione.
Resto in trepidante attesa di nuovi sviluppi!^^
Complimenti e alla prossima!

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