Recensioni per
Love is a dangerous fire
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
11/12/18, ore 22:27

È il bellissimo capitolo di addio a Hugh! Che nostalgia questo personaggio mi mancherà tantissimo : ne hai delineato uno sviluppo bellissimo, all'inizio era solo un giovane poeta innamorato e sognatore ma poi è diventato un padre tenero e presente che si è sforzato di supportare consolare e stare vicino ai suoi figli e soprattutto a jeremy. È diventato un compagno tenero appassionato sempre vicino e presente con la sua donna che ha sempre fatto sentire unica amata e mai minacciata da altre. Si è sforzato di andare oltre le sue passioni i suoi interessi per poter tutelare la propria famiglia. Con la sua dolcezza è stato davvero un uomo indimenticabile. Infatti la sua morte lascia un vuoto incolmabile in tutta la sua famiglia : lady Alexandra piange un figlio, demelza piange il suo uomo e jeremy piange suo padre l'unico padre che abbia finora avuto. Ma la generosità la nobiltà d'animo di Hugh si vede anche nel suo testamento : divide il suo patrimonio in parti uguali tra tutti i suoi figli. Per lui sono tutti e quattro i suoi figli... Anzi forse è proprio jeremy quello con il quale il legame è più forte e al quale affida il compito di continuare a leggere le storie ai più piccoli. Gli lascia la sua eredità di poeta.
L'altro passaggio importante di questo capitolo riguarda la trasformazione di Demelza che per amore del suo uomo per onorarne la memoria decide di chiudere con il passato di cancellare demelza poldark. Mi fa una gran tenerezza perché decide di chiudere il suo cuore ora lei vivrà e combatterà solo per il bene dei suoi figli e per il ricordo dell'uomo che l'ha amata. Povero Ross mi sa tanto che avrà a che fare con una vera e propria macchina da guerra! Chissà se con il suo amore riuscirà a far riemergere la vecchia Demelza Poldark! Non lo aspettano tempi facili! Dovrà confrontarsi con un uomo che ha fatto in poco tempo quello che lui non era mai riuscito a fare... Dovrà davvero combattere duramente per riconquistare ciò che non aveva saputo apprezzare e difendere quando era suo. E ora che tutto ciò non gli appartiene più... Sono davvero tanto curiosa di vedere come reagirà quando si renderà conto che sua moglie i suoi figli appartengono ad un'altra famiglia ad un piccolo mondo dal quale lui è escluso. E che dovrà confrontarsi col ricordo di uomo tanto amato da Dem e da jeremy. Un capitolo bellissimo che ora apre la storia a nuovi appassionanti sviluppi... Non vedo l'ora a presto
(Recensione modificata il 11/12/2018 - 10:57 pm)

Recensore Master
11/12/18, ore 12:07

Anche questo capitolo si porta dietro la tristezza che abbiamo letto e provato in quello precedente. Qui ritroviamo una vera e propria elegia del dolore, della perdita, del distacco e anche un po’ del rimpianto per ciò che è stato e non potrà più essere in alcun modo. Tutto è scandito dai momenti che segnano la dipartita di Hugh: così la cerimonia funebre alla quale partecipano oltre alla famiglia e la società bene di Londra, solo Dem e Jer, che sono quelli in grado di sentire maggiormente la mancanza come propria, l’una per aver perso la luce che era arrivata ad illuminarle la vita e l’altro per essersi sentito per la prima volta in vita sua il figlio amatissimo di un padre altrettanto amato, voluto e cercato strenuamente. E’ anche il momento del rimpianto per una vita che si è spezzata troppo presto, quando lungo la via si era incontrata una persona affine con la quale si sperava di condividere il tempo che passa e tutto ciò che il destino avesse potuto destinare loro sia nel bene che nel male. Però di strada, grazie a Hugh, Dem ne ha fatta molta e mentre la percorreva è anche cresciuta sia moralmente che materialmente. E questo è un fatto incontrovertibile e che è sotto gli occhi di tutti, tanto da far aprire il cuore di Lord Falmouth, sempre restio ad esternazioni, e confidarle tutto il suo apprezzamento per la scelta saggia a suo tempo compiuta da suo nipote. L’incarico di essere la rappresentante principale ed unica del casato, colgono di sorpresa Dem che non ha mai ambito a tanto, ma che accetta di sostenere questo suo nuovo ruolo perché sa che non verrà mai lasciata da sola, perché ora finalmente sono una famiglia unita. Il regalo però spiazzante che le ha fatto Hugh, come supremo atto di amore verso di lei e tutti i suoi figli indistintamente, è stato quello di dividere equamente il suo patrimonio, mettendo lei a capo della sua gestione, a riprova dell’alta considerazione che ha sempre avuto per lei. Difficile il dialogo sostenuto con Jer circa i suoi due padri ed il loro diverso approccio tenuto con lui: forse non è vero che Ross è stato un cattivo padre, ma solo che non ha saputo dimostrarlo perché a lui nessuno ha insegnato come si deve voler bene ad un figlio poiché comunque sapeva che c’era Dem ad elargire amore anche per lui, sempre troppo impegnato in lotte, a volte più grandi di lui, per cercare di far star bene gli altri, dimenticandosi della sua stessa famiglia. Le frasi finali di Dem sono dure: non si dimenticherà mai di essere DEM. CARNE, vuole però scordare di essere stata DEM. POLDARK e d’ora in avanti ricorderà sempre di essere solo DEM. ARMITAGE. In questa affermazione c’è tutta la forza di volontà che Dem ha sempre dimostrato di possedere e che da ora in poi dovrà utulizzare al meglio per sé e i suoi figli. Con questo capitolo si chiude una finestra sul passato e si apre una porta che ci conduce verso un fututo che ancora dobbiamo scoprire. A te l’onere e l’onore di raccontarcelo. In ultima analisi mi viene da fare una piccola considerazione: da come ci racconti i personaggi e le loro vicende, sembra che tu sia diventata un tutt’uno con ognuno di loro, e dalla maniera con cui narri la storia, a me che sono lettrice, arriva un modo di sentire molto personale, come se tu stessa avessi vissuto le situazioni di cui parli, e questo, a mio parere, è un valore aggiunto che dà un diverso peso al tuo racconto. Sperando di non essere entrata troppo sul personale ti mando un caro saluto e alla prossima!

Nuovo recensore
03/12/18, ore 22:04

I tre capitoli dedicati a Hugh sono uno più bello dell'altro, fanno pensare ad un fiore che raggiunge il massimo della fioritura e poi, piano piano, appassisce. Hugh è stato veramente un fiore nella vita di Demelza, lo hai reso un personaggio unico e sicuramente la traccia che lascerà nel cuore di demelza e dei suoi figli sarà indelebile. E' bello il richiamo alla Cornovaglia e la volontà di saper che i bambini saranno felici. Pensare soltanto al bene e allla felicità delle persone che sopravviveranno è l'atto d'amore più grande che possa esistere. Stranamente Demelza appare fragile, cosa che non è mai successa al fianco di Ross, forse perchè non riesce a contraccambiare questo immenso amore che Hugh prova per lei e quindi si sente a disagio. Hugh è un poeta, vive in un aurea di poesia e letteratura e li ha trovato spazio Jeremy con la sua passione per la lettura . Il legame che li unisce spesso non esiste neppure tra padre e figlio biologici, nel capitolo 24 Jeremy dimostra quanto abbia chiaro questo concetto, e il primo saluto di Hugh è proprio per questo figlio che ha con lui questo legame. Jeremy sarà sicuramente quello che più di tutti ricorderà Hugh e potrà trasmettere questo ricordo ai fratellini. Complimenti, è un quadro stupendo dove tutti i personaggi vengono fatti risaltare dalla morte di Hugh che è come uno sfondo.

Recensore Master
03/12/18, ore 15:33

Leggendo questo capitolo pareva di leggere una lettera, a tratti commovente, scritta con l’inchiostro che traccia il filo della passione, in tutte le sue accezioni, intinto nel calamaio dell’amore. Perché di questo si tratta: ripercorrere i momenti salienti della vita vissuta in questi ultimi tre anni con le persone che ha amato e che hanno reso viva e vera la sua vita. Il voler trascorrere il tempo che rimane con loro e il voler rimarcare nelle loro menti ed imprimere nei loro cuori tutti i sentimenti e le sensazioni che tutti loro insieme come novella famiglia hanno provato, e affinché coloro che restano possano farne tesoro e ricordare come piacevole il periodo passato insieme e non solo come un intermezzo fra un momento doloroso ed uno sereno. Nei pochi attimi di lucidità ed assenza di dolore fisico di Hugh sembra voler riempire il loro tempo di sé in modo che lo possano ritrovare in qualsiasi momento della loro vita anche futura: e così potrà essere trovato nelle pagine dei libri curati e letti da Jeremy a tutti i suoi fratelli, o nella casetta sull’albero che hanno costruito insieme, così come in un qualsiasi angolo della casa dove insieme hanno giocato, riso, riflettuto e parlato. Jer anche se non è suo figlio naturale è quello che più gli assomiglia: ha il suo animo gentile ed una intelligenza pronta e vivace. Gli altri figli sono troppo piccoli per aver potuto sviluppare ancora carattere e peculiarità, ma nel suo cuore vengono abbracciati tutti nello stesso identico modo, perché pur in modi differenti hanno inciso nel suo cuore la parola “famiglia”. Dem è stata, è e sarà sempre la sua fata incontrata per caso in una notte nebbiosa londinese, che gli ha catturato il cuore e l’anime, ed è forse per questo che è tanto difficile lasciarla andare, perché lei è diventata tutto il suo mondo ed è doloroso per lui pensarla nuovamente da sola; per questo motivo le aveva fatto promettere che lei avrebbe guardato al futuro con un sorriso e mai con dolore e rimpianto. Dem trovandosi immersa in questa non facile situazione che, solo per amore dei suoi figli e dei famigliari di Hugh, lo zio e la madre, tenta di non definire tragica, sta tracciando un bilancio di ciò che è stato il suo vissuto con Hugh e soprattutto di ciò che sono riusciti a costruire mettendo in cantiere un vero e proprio progetto di vita. Solo ora Dem riesce a comprendere quanto amore ha ricevuto e a dirgli quanto lo abbia amato, ringraziandolo per essere stato l’unico compagno capace di capire lei con il suo cuore in pezzi ed in grado di rimetterlo insieme, diventando così il suo “amore perfetto” in questo tratto di vita che li ha legati. L’arrivo della lettera da parte degli Enys che comunicano la perdita della loro bimba Sarah, sembra voler coincidere con il momento della dipartita di Hugh che deve mantenere la promessa fatta a Dw di affrontare il lungo viaggio accompagnando la piccola Sarah per non lasciarla sola. Ed è così che Hugh si addormenta dopo aver baciato ed abbracciato Dem avendo gli occhi pieni di sua moglie. Capitolo, come detto all’inizio commovente, ma che nonostante tutto lascia trasparire dolore ma anche tanta speranza e narrato con particolare accuratezza senza indugiare troppo sulle parti dolorose. Adesso per Dem e famiglia, così come per gli Enys, tutto è cambiato. Saranno messi di fronte ad un futuro nuovo e tutto da reinventare. Per fortuna la loro forza è nel loro essere e stare insieme come rimarcato più volte da Hugh stesso. Attendo con curiosità cosa hai pensato per loro e mentre resto in attesa trepidante nel prossimo aggiornamento, ti saluto caramente. A presto!

Recensore Junior
02/12/18, ore 23:37

Te lo confesso... dall'ultimo saluto di jeremy in poi ho letto questo capitolo con le lacrime agli occhi. Non poteva essere diversamente perché la descrizione del congedo di Hugh che hai dato è davvero toccante . D'altra parte riesce a commuovere anche prudie! 'Il saluto di jeremy... Il bambino ha paura di perdere Hugh questo padre che lo ha tanto amato... teme di essere di nuovo abbandonato dal suo papà, ma Hugh, da vero poeta, capisce le paure del bambino e gli spiega che se anche lo sta lasciando non lo sta abbandonando, che non deve temere perché potrà sempre trovarlo nei luoghi e nelle cose che loro hanno amato... La casa sull'albero... La biblioteca.. I libri... La lettura... Ogni volta che lui leggerà una storia ai suoi fratellini Hugh sarà li con loro. Ripeto per l'ennesima volta che hai creato un personaggio davvero splendido... Un uomo che ha scelto una donna da amare e con cui ha costruito una bellissima famiglia e il cui unico pensiero ed obiettivo nella vita è stato quello di proteggere e sostenere questa famiglia. La profondità di questo personaggio sono evidenti nelle bellissime considerazioni che fa demelza su di lui : era l'uomo che aveva sposato, che era rimasto, che non aveva cercato altrove altre donne, che l'aveva amata, che era stato il padre dei suoi figli senza pensare mai di scappare. Queste poche parole riescono a rendere l'idea di quale meravigliosa persona sia riuscito ad essere Hugh : è entrato nella sua vita in punta di piedi l'ha accompagnata e sorretta per questa fase della sua vita e ora dopo essersi assicurato che nulla mancherà a lei ed ai bambini si sta congedando. Purtroppo il paragone con quanto fatto da Ross è fin troppo evidente.
L'ultimo gesto di questo gentile cavalier è quello di accompagnare una bimba verso in nuovo cammino... Mantiene anche questa promessa. Mi mancherà davvero...

Recensore Master
26/11/18, ore 19:27

E’ malinconico quel vagare per i corridoi bui della sua casa da parte di Hugh, ma non triste. Il viaggio che ha intrapreso quasi tre anni fa gli ha permesso di dare un senso compiuto alla sua vita, facendo entrare Dem e i suoi figli nella sua realtà. E realtà è diventata veramente piena e pregnante. L’essere l’amato marito di Dem e soprattutto padre stimato dai figli di lei, gli ha conferito la dimensione del percorso effettuato per migliorare ed arrivare fino a questo punto. Pieno di tenerezza e sensazione di calore è l’attimo con cui Hugh e Jeremy, per ottemperare al compito assegnato dal precettore a quest’ultimo, si divertono a trovare degli aggettivi che possano identificare al meglio i componenti della loro famiglia.Passeggiare per i corridoi bui lo conduce inevitabilmente a dirigersi verso la "luce" delle stanze dove si trovano tutte le persone che ama incondizionatamente. "luce" che non è solo visibile ma anche metaforica: è la dimensione ottimale che lo porta a vivere con leggerezza e serenità l'ultimo periodo della sua vita, dato il costante peggioramento della sua salute e che non ha voluto condividere con nessuna delle persone che li ruotano intorno, proprio per non comprometterne la felicità. L'escamotage trovato per far stare tranquilli i bambini lo porta inconsapevolmente a condividere il suo dolore con quello palesato dall'amico Dw per le precarie condizioni di salute della sua bimba, Sarah, nata da poche settimane, e anche Dw stesso, proprio per non compromettere l'equilibrio sereno e tranquillo di Caroline e perpreservarla da un dolore che sarà devastante per entrambi, sta procrastinando il momento nel quale dovrà metterla di fronte alla tragica situazione. Tutti questi eventi fanno percepire a Hugh che è arrivato il momento per essere un uomo con i piedi per terra e non solo un sognatore e poeta, poiché non c'è più tempo! L'incontro/scontro con suo zio, Lord Falmouth, durante il quale ribadisce di voler essere lui, e solo liui, a disporre il necessario per la sua famiglia quando non ci sarà più, anche se lo zio gli assicura che avrebbe provveduto personalmente alla sua famiglia, è uno di questi momenti. Ora i giochi sono fatti, non resta che vedere come si evolveranno le cose d'ora in avanti senza un protagonista di peso come è stato Hugh fino a questo momento per Dem e i suoi figli. Speriamo bene. Un caro saluto, a presto e al prossimo capitolo.

Recensore Junior
26/11/18, ore 16:25

Altro bellissimo e coinvolgente capitolo in cui il protagonista indiscusso è Hugh. ci sono dei passaggi di questa storia davvero toccanti... come il confronto tra Hugh e jeremy quando il bambino lo definisce in una sola parola 'papà' : Hugh fa vivere a jeremy l'esperienza a lui purtroppo sconosciuta dell'affetto paterno di qualcuno che gioca con lui che lo ascolta e lo aiuta a risolvere i grandi problemi della sua vita (leggi compiti per la scuola). Altro momento intenso è la passeggiata notturna nei giardini e il ritrovarsi uniti (la descrizione della scena delle mani commuove) scoprirsi famiglia. Nonostante la sua malattia lo stare male e l'avere la consapevolezza del l'approssimarsi della fine di quel sogno che sta vivendo Hugh riesce a sostenere dem e infondere senso di protezione ai suoi bambini. Anche il dialogo con Dwight in cui il medico gli confida la malattia della piccola Sara è un momento bellissimo... Stringe un po' il cuore col paragone con quanto succede nella versione originale dove a sostenere Dwight in questo momento a raccogliere il suo sfogo di dolore è Ross... Ma questa è un'altra storia un'altra bellissima storia in cui tu hai creato un personaggio stupendo che io e credo molte altre lettrici non dimenticheremo facilmente... Non è l'eroe che combatte battaglie sociali o ideali ma è l'eroe che dedica ogni sua energia ed ogni ultimo attimo della sua vita alla donna che ama (bellissime le scene d'amore tra lui e dem) ed ai suoi bambini. Sarà sicuramente bello veder tornare Ross nella vita di dem ma penso proprio che non potrà mai cancellare ciò che Hugh ha rappresentato per dem e per i bambini tu hai costruito una bellissima ed intensa storia che andrà ad affiancare la storia d'amore tra Ross e dem che non potrà mai essere cancellata dal cuore di dem ma rimarrà sempre lì indelebile e non solo per la presenza dei bambini! Hugh non è stato solo un balsamo per dem ma il meraviglioso compagno di una parte della sua vita... Aspetto il prosieguo della descrizione di questi ultimi momenti della presenza di Hugh in questa ff... So già che mi mancherà... A presto
(Recensione modificata il 26/11/2018 - 04:29 pm)
(Recensione modificata il 26/11/2018 - 04:44 pm)
(Recensione modificata il 26/11/2018 - 04:45 pm)

Recensore Master
22/11/18, ore 16:52

Nei precedenti capitoli mi sono soffermata spesso sul sentire di Dem, su cosa provava circa la sua nuova situazione che stava vivendo, quali erano i suoi pensieri e le sue paure, da quella di non essere all’altezza di una famiglia tanto altolocata come quella di Hugh a quella di non riuscire, con l’ingresso in una società tanto diversa, a poter ancora essere sé stessa, cioè la donna semplice, generosa e coraggiosa e soprattutto madre dei suoi adorati figli, tutti. E così dopo un breve excursus su cosa significhi per Dem il terzo Natale passato in compagnia della sua nuova famiglia allargata con Hugh e i due figli avuti da Ross e i due gemelli, che tanta gioia e serenità hanno portato nella sua vita, una domanda da parte di Hgh le giunge: “Dem ma tu mi ami?”E Dem qui dimostra tutta la sua sincerità in maniera disarmante dicendogli che gli vuole molto bene ma l’amore che ha provato per Ross e con Ross difficilmente potrà riuscire a provarlo per un altro uomo. Da questo momento in avanti il capitolo si concentra su Hugh che forse è sempre stato presente nei momenti salienti della loro relazione prima e della loro vita matrimoniale poi, senza però essere mai”l’ago della bilancia”. Lui si è adattato a tutto per amore suo, si è ritagliato uno spazio tutto per lui nel cuore di Dem, ben sapendo che non sarebbe mai riuscito a conquistarlo pienamente, perché in parte già occupato, seppure in un cantuccio segreto che però lui ha scorto fra le pieghe del cuore di Dem. Hugh è un uomo che ha fatto di Dem il proprio mondo, tutto il suo vivere attuale è in funzione sua, anche perché per mezzo di lei, è riuscito ad assaporare il calore di una vera famiglia senza tutti gli orpelli che invece trova nella sua casata, e per questo le è e sarà sempre grato. Ma anche a lui tutto questo non può bastare, e nelle sue parole si sente una malinconia, un’amarezza e un dispiacere per non essere riuscito a farsi contraccambiare con un sentimento simile al suo. E’ molto caro quando glielo fa notare però non colpevolizzandola per la situazione, ma facendosi invece promettere che qualunque cosa fosse accaduta, lei sarebbe stata forte e solare,in modo che lui, dovunque fosse, potesse ricordarla come la sua bellissima fata, che lotta per la serenità sua e dei suoi figli, facendoli crescere liberi e con la dignità che ha sempre contraddistinto sia Dem sia la sua famiglia. Come hai fatto dire a tuoi personaggi, quest’ultima parte sembra proprio il testamento, o meglio il lascito, di Hugh per le persone che più ama al mondo e che sono diventate tutto il suo universo. Giusto un accenno di tristezza, mitigato dalla grande luce che per lui è Dem, che ha illuminato il tratto di strada che hanno percorso insieme. Ora che abbiamo assaporato anche noi il calore e ci siamo stretti nell’abbraccio di questa famiglia, sappiamo anche che non sarebbe potuto durare molto, e così ci stai preparando, credo, alla dipartita di Hugh in modo poetico. Resto in attesa e ti mando un caro saluto.

Nuovo recensore
22/11/18, ore 16:09

E' un capitolo bellissimo, forse il più bello, di un intensità unica. Quanto sono cresciuti come coppia e soprattutto quanto è cresciuto Hugh. E' veramente cambiato, maturato, consapevole di un destino molto duro che lo attende e che presto lo strapperà a tutto ciò che ama. E' bello come chiede a Demelza di mantenere la gioia nei bambini, pensando già ad un futuro del quale lui purtroppo non potrà fare parte. Adesso sono vermante una coppia, hanno raggiunto il loro punto più alto questa sera Demelza è solo la signora Boscawen, com un tempo è stata la signora Poldark. Contano solo loro e i loro bambini e il poco futuro che hanno davanti, ma che sicuamente sarà intenso e profondo come sono stati gli anni a Nampara. Lei non si dona ad Hugh con la stessa profondità con cui si è donata a Ross, anche Hugh lo sa, è un intensità diversa, ma sicuramente sono una coppia stabile, matura e innamorata che è cresciuta insieme.
Complimenti davvero perché l'intensità di questo dialogo è veramente unica.

Recensore Junior
21/11/18, ore 15:15

Capitolo bellissimo davvero emozionante il dialogo tra demelza e Hugh. Denudano le proprie anime aprono i propri cuori l'uno all'altra...con totale sincerità... anche se purtroppo quanto viene svelato non è sempre ciò che l'altro vorrebbe sentire. Mi dispiace per Hugh...é vero demelza non gli ha dato la risposta che lui avrebbe voluto sentire non gli ha detto di amarlo, almeno non nel modo in cui lui avrebbe voluto. C'è un macigno che pesa ancora sul cuore di dem è l'amore per ross e tutto quello che quell'amore le ha portato. Sai mi dispiace tanto pensare che Hugh, questo Hugh che tu hai descritto, possa aver sofferto di non essere riuscito e di non riuscire a farsi amare in modo totale da dem. Mi piace molto...nonostante non sia ross e non susciti il fuoco che solo ross sa suscitare è un personaggio bellissimo ad ogni capitolo aggiungi delle sfaccettature che lo fanno amare sempre di più : quando parla con dem di ross e di Elizabeth è stupendo... È vero forse non è un idealista non è un carattere forte come ross però Hugh ha mantenuto fede al suo impegno con dem, le è vicino durante il parto, con i bambini è un padre presente, la ama incondizionatamente fedelmente, non vede altra donna all'infuori di lei! È stato molto più uomo di quanto non lo sia stato Ross. Mi mancherà terribilmente!!! Te lo dico questo Hugh lascerà un vuoto profondo anche nel mio cuore! E poi quelle ultime parole che rappresentano un po' il suo testamento affettivo... La richiesta che i suoi bambini vivano sempre liberi e felici senza i condizionamenti dovuti al loro status sociale!!! E con dem sfonda una porta aperta! Ma sai che quasi quasi mi metto a mani giunte per pregarti di non farlo sparire da questa ff???!!! Scherzo.. Aspetto le future evoluzioni di questa bellissima storia... Con la consapevolezza che a breve qualche lacrimone scivolerà... Al prossimo capitolo
(Recensione modificata il 21/11/2018 - 03:17 pm)

Recensore Master
18/11/18, ore 12:00

Dopo qualche capitolo riflessivo, troviamo Dem ora immersa nel suo nuovo ruolo, come LADY ARMITAGE. La vediamo prendere in mano questa sua nuova dimensione, cercando di carpire tutto ciò che può esserle utile per riuscire a sopravvivere in una società tanto selettiva. Impara tutto ciò che c'è da sapere sul comportamento in società tramite l'aiuto della madre di Hugh LADY ALEXANDRA, e non disdegna di ascoltare Lord Falmouth durante le sue chiacchiere a base di politica ed affari, non dimenticandosi però mai di controbattere e far notare il suo punto di vista. Anche se è diventata una lady, Dem si ricorda comunque chi è stata e soprattutto come è stata la sua vita fino a qualche anno prima:nella sua posizione ora potrebbe incidere positivamente per poter aiutare persone che non hanno avuto la sua stessa fortuna, per cui quando assiste allo spreco di cibo e vestiti che avviene in casa sua, subito si ingegna per far sì che tutto quel ben di Dio possa essere equamente distribuito fra i bisognosi presso i ricoveri sparsi nella città di Lonfdra, coinvolgendo anche la suocera Lady ALEX.
La sua vita sembra procedere serena e fin troppo idilliaca (mi chiedo fino a quando continuerà così!), tanto che Dem ha anche il tempo per "giocare" a fare la sensale per la sua amica Margarita, da tempo innamorata di un giovane lord, ma che con il suo carattere e temperamento ancora non ha trovato il modo per poterlo avvicinare e parlargli.
Finalmente del tutto fortunosamente quanto improvvisamente Dem partorisce i suoi due gemelli (la gravidanza le era sembrata strana rispetto alle altre precedenti per tutta la sua durata), e le uniche due persone che vuole vicine in un momento così intimo e delicato sono PRUDIE e DWIGHT, le uniche due persone che le ricordano "casa", perchè, nella sua vita precedente, erano entrambi presenti alle nascite dei suoi bambini.
Hugh è ovviamente al settimo cielo, non vedeva l'ora di coronare il suo sogno di famiglia, ed è felice di essere riuscito al essere parte di questo miracolo che è stata la nascita dei suoi figli. E' dolce e premuroso come sempre con Dem, e che finalmente riesce ora a considerare la sua vera casa quella dove sono nati i figli suoi e di Hugh. Da ora in poi avrebbe dovuto solo guardare avanti, dimenticandosi il passato dietro di sé, senza più recriminazioni e rimpianti per ciò che era stato e non era più senza possibilità di appello.
Ora le parti sono state assegnate, come si muoveranno adesso i personaggi sul palcoscenico della vita?
Attendo news e come sempre ti saluto e a presto.

Nuovo recensore
17/11/18, ore 17:38

Demelza è unica, la fa notare Graham, è unica nella serie e lo è anche qui. E' impossibile non volerle bene. Qui, anche se sa che una parte di lei rimarrà sempre a Nampara e con Ross e lei non può farci niente, tira fuori una delle sue doti: costruire un nucleo familiare. Lo aveva fatto con Ross, dandogli la sensazione di famiglia prima ancora che lui si accorgesse di lei, lo fa qui con tutti i suoi figli. Il nucleo della famiglia non è semplicemente il nido, è un qualcosa che va oltre, è una pietra miliare in una coppia e dei suoi figli e quando rimane sola e capisce che quella è ora la sua casa, il nucleo della famiglia che ha costruito con Hugh, perché alla base di tutto c'è una libera scelta di Demelza di andare avanti con Hugh, lei non subisce questo rapporto lo accetta e lo costruisc con lui. Complimenti, mi ha fatto riflettere anche l'ignoranza di Prudie sui gemelli, ma ha un fondamento di verità, prima i gemelli destavano una certa perplessità, almeno su certe classi. Complimenti di nuovo !

Recensore Junior
16/11/18, ore 23:02

La cosa che più mi ha colpita di questo capitolo è la complicità che sei riuscita a creare tra demelza e Hugh : è un bellissimo rapporto leggero tenero scherzoso. Insieme confabulano e organizzano questo piano perché finalmente Margarita ed Edward possano parlarsi e conoscersi meglio. Ed è bellissima questa demelza che con il suo pancione si muove faticosamente nel mezzo di questo elegante ricevimento. Anche durante il parto Hugh seppur imbranato è sempre accanto a demelza cercando di sostenerla spaventato per quello sta succedendo ma le è vicino. Certo non è Ross, non è il fuoco che brucia, non è l'uomo che prende in pugno le situazioni, però è presente... Hai ragione che differenza con la nascita di clowance quando dem si era sentita abbandonata rifiutata lei e la sua bambina. Come ha potuto ross non presentarsi quel giorno! Quanto avrà da pentirsene. E allora ben venga Hugh che almeno è capace di scaldare il cuore di dem! C'è il momento in cui d'istinto dem chiede di nampara della sua casa ma poi razionalmente si rende conto che ora la sua casa è lì. In questi bellissimi capitoli stai descrivendo il progressivo distacco di dem da nampara da ross e da tutta la sua vecchia vita. Ma forse ha solo relegato tutto in un angolo del suo cuore?! Ora sono ansiosa di leggere di quando i due cucciolotti cominceranno a sgambettare facendo impazzire prudie! Al prossimo capitolo e complimenti per come hai descritto il travaglio di dem e la nascita dei gemelli alternando momenti di panico di dolore e nostalgia al momento bellissimo in cui lei e Hugh stringono tra le braccia i loro bambini

Nuovo recensore
14/11/18, ore 14:04

Con grandissimo ritardo, finelmente ecco qui la mia recensione. Innanzitutto, devo dire di essere rimasta molto contenta della rilfessione di Demelza sull'amore, in quanto trovo che coincida perfettamente con la mia, nel quadro specifico della situazione in cui lei si ritrova coinvolta. Non potevi esprimere meglio ciò che Ross rappresenta per Demelza: il fuoco ustionante di un amore che a volte può sembrare troppo grande da gestire, troppo intenso e coinvolgente rispetto alla tranquillità dell'affetto che invece prova per Hugh. La scena del matrimonio, però, mi è sembrata eccessivamente sdolcinata, non per colpa tua, ma per il semplice fatto che ogni volta che Hugh si rivolge a Demelza, mi si caria un dente!!!! E' una relazione al limite del patetico, dal mio punto di vista.
Invece, il finale è stato bellissimo!!! Mi sono commossa davvero tanto nel provare a immaginare il dolore e il senso di colpa di Ross verso Valentine, ma soprattutto il suo costante desiderio di non lasciare andare via Demelza dalla sua mente, nonché dal suo cuore spezzato. Povero, povero Valentine! E' vero che Ross ha sbagliato con Jeremy, ma da qui a definirsi un cattivo padre ce ne passa, anche perché, in questa storia, non ha ancora avuto modo di fare da genitore alla piccola Clowance. Ti ricordi quando Julia era viva? Non mi puoi dire che Ross non fosse un padre adorablie con lei! Detto questo, ti rinnovo i miei complimenti per la delicatezza con cui descrivi i turbolenti stati d'animo dei personaggi, in particolare di Ross e Demelza, che sono convinta non riusciranno a trovare pace finché non si ricongiungeranno. A presto, allora.
(Recensione modificata il 14/11/2018 - 02:06 pm)
(Recensione modificata il 14/11/2018 - 07:06 pm)

Recensore Master
13/11/18, ore 15:21

Strano come due tipi di tristezza si possano contrapporre in maniera tanto forte: per amore o per mancato amore.
Leggendo il capitolo, quelle che restano in mente sono le ultime parole che Ross dice a Valentine:
“Dormi e lasciami solo, Valentine... E perdonami. Coi miei figli io sono destinato a sbagliare, sempre... E tu non fai eccezione”. Sono parole dure da rivolgere a un bambino che non ha nessuna colpa se non quella di essere nato da due genitori “sbagliati”. Ross ormai non vive più ma sopravvive, ingigantendo il senso di vuoto e di solitudine che si sono venuti a creare dalla partenza di Dem e dei suoi figli, le uniche cose veramente sue che avesse avuto la possibilità di possedere. Tutto quello che lui ha compreso essere amore lo ha lasciato un lontano pomeriggio nello studio del notaio per la cancellazione del suo matrimonio con Dem, e con questo atto ne ha ricavato solo una immensa voragine che ha preso il posto del cuore, talmente profonda da non riuscire più a tirare fuori un briciolo di amore per l’unica persona che può ancora definire “sua”, cioè Valentine, suo figlio, che però continua a non voler considerare tale, e non facendolo non riesce a dargli l’apporto fisico, materiale e morale che dovrebbe. Emblematico il suo comportamento al dolore fisico del figlio, voltandogli la schiena e intimandogli di dormire, forse pensa che così anche lui potrà acquietare il suo di dolore. E’ quindi immensamente triste la situazione in cui si costringono a vivere “per mancato amore” da parte di uno dei due protagonisti. Mi chiedo nel contempo fino a quando Ross potrà continuare a farsi del male, avendo ormai compreso compiutamente che il male è stato fatto e nulla potrà cancellare ciò che è accaduto, ma esacerbare oltremodo la situazione rischia di perderlo irrimediabilmente: deve riscuotersi da questa sua personale condizione per non condurre in un baratro coloro che ruotano intorno a lui.
Dall’altra parte troviamo invece Dem che per troppo amore ha quasi annullato sé stessa, felice di farlo, perché nell’altra persona aveva trovato tutto ciò che le serviva per essere viva. Erano talmente amalgamati lei e Ross da non capire dove iniziava uno e finiva l’altra. Le battaglie di Ross erano diventate le sue, così come i suoi problemi, i suoi successi o le sue gioie. Tutto era condiviso. Erano corpo e anima che si erano fusi senza lasciare spazio ad altro che non fossero loro, almeno finché è durato. Il matrimonio ora rende Dem spaesata e spaventata perché in fondo al suo cuore sa di non poter dare a Hugh tutto l’amore che si meriterebbe, perché lui l’ha messa al primo posto, prima di tutto e tutti, anche sfidando la famiglia e la società, e lei teme di non meritare tutto ciò e peggio ancora di non essere all’altezza della situazione. E’ molto bella la similitudine che hai utilizzato per Ross, fuoco che incendia e divampa e consuma e può far male, e per Hugh il tepore del camino che sa tanto di casa e famiglia e dona beatitudine continua, e Dem sta dibattendosi tra questi due tipi di amore. Ma lei è una donna forte che sa affrontare con coraggio tutto ciò che la vita ha in serbo per lei, poiché è forte e decisa come la quercia ma è flessuosa e flessibile come la canna al vento che si piega ma non si spezza: è forte di carattere e saprà portare a termine ciò che il destino le ha riservato senza far soffrire nessuno, men che meno la nuova famiglia che sta per formare ufficialmente con Hugh e godendo a pieno lei per prima tutto il bene che potrà derivarne. Da ora in avanti la storia è destinata a cambiare ed a evolversi mettendo a nudo l’anima vera di tutti i protagonisti. Altro capitolo di riflessione. UN SALUTO E A PRESTO.