Ciao Francyzago77
Molto bella e riflessiva questa frase "
La notte era ancora lunga e quando si attende i minuti scorrono lenti come le ore, e le ore appaiono lente come le giornate ed una notte può essere come un’eternità": com'è vero!
Ciao

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Ciao Francyzago77
Non avrei mantenuto la calma....
Ne' in un caso fossi stato Abel ne' nell'altro fossi stato il conte.
Ciao

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Ciao Francyzago
"Jimmy partì con il carro, direzione porto per andare a prendere gli amici londinesi." Avrei detto "in direzione" ma ...e' solo una mia opinione^_^
Mi piace molto come costruisci le frasi e l'uso della punteggiatura nei dialoghi tipo per farti un'idea ... "I due lo seguirono mano nella mano. -Alloggerete alla fattoria Buttman – disse Jimmy prendendo in mano le redini – la signora Georgie abita non molto lontano. E ‘ un bel posto sapete, certo molto diverso da Londra, credo, ma vi piacerà. Io non sono mai stato in Inghilterra! -E’ tanto che lavori alla fattoria? – chiese Dick. -Un paio di mesi. Mi piace occuparmi del bestiame e la paga non è male. Il signor Arthur"
Diciamo che si capisce chi è Dick non ci vuole l'intuito della signora Fletcher ah ah ah.
Molta amarezza trasuda a fine capitolo. Purtroppo hanno sofferto tutti.
Ciao

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Ciao Francyzago 77
"Il passato, mia cara amica, non se ne va mai ma ama nascondersi nelle strade, nei sogni, nei ricordi, nella vita." Bella questa frase. ..fa riflettere il lettore a mio avviso.
Credo che l'editor all'inizio del capitolo dia un messaggio di errore.
La complicità di Emma con Georgie mi ha sempre dato ottimismo: ero un sostegno materno e disinteressato.
Ciao

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Ciao Francyzago77
Non stupirti se rileggo. Mi stai molro aiutando e voglio meglio ricambiare anch'io ^_^
" ll pensiero andava sempre lì, a Londra, a quella cella, allo scambio tra i due fratelli, al volo nel Tamigi, ad Abel …" ecco: mi piace questa frase.
Anche la fine dove il conte precisa la sua intenzione di restare e sostiene Arthur come un padre. Trovo una similitudine tra i reciproci fratelli... Skiffenz e Abel... morti o creduti tali.
Ciao
(Recensione modificata il 04/05/2020 - 11:52 am)

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Ciao Francesca Come promesso ho letto la tua bellissima rivisitazione. I capitoli erano ben strutturati. Mi hai condotta per mano da più o meno la "fine" alla "fine" (ah ah ah). I discorsi, la trama filavano e non erano pesanti o prolissi. Tutto era composto e attento alle interpretazioni del lettore. I sentimenti erano ben strutturati e confacenti all'indole dei personaggi, le licenze di scrittura anche. Un ottimo lavoro. Ho imparato molto dal tuo modo di scrivere ^_^ . Ti ringrazio. Ciao

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Che finale!!! Mi hai spiazzato, complimenti! Veramente bello, a questo punto aspetto assolutamente un seguito. Grazie!   

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Meno male! Tutto si è definitivamente chiarito grazie allo zio Kevin che è riuscito a metter pace nei cuori dei protagonisti. Bello questo Arthur più determinato e sicuro e mi è piaciuto come hai richiamato spesso la frase del manga "dovunque io sarò, il posto in cui ritornerò sarà accanto a te" di Abel. Ora manca solo l'epilogo finale.  

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Finalmente è arrivato il giorno della festa e sia Georgie che Arthur sono visibilmente tesi, Maria è pronta per partire e Abel attende fiducioso una risposta da Georgie. L'atmosfera bucolica e allegra cerca di mascherare i tormenti dei protagonisti e l'arrivo delle famiglie di agricoltori ristabilisce la pace svanita. Anche qui hai descritto bene i sentimenti e le emozioni dei personaggi si percepisce un clima di attesa e tensiòne.     

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Ennesimo colpo di scena! Bellissima storia e descrizione delicata e soffusa di un pomeriggio d'amore. Mentre fuori è tutto fermo per il caldo nella fattoria scoppia la passione! Arthur deve lasciarsi alle spalle le sofferenze di Londra e lasciarsi andare. Sembra quasi sentire il suono assordante delle cicale mentre si legge il capitolo. Complimenti!  

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Finalmente Abel propone a Georgie di sposarlo e di partire in nave con lui, Maria invece decide di andare a lavorare e vivere a Sidney. Arthur sembra un po' scosso e dispiaciuto della partenza della ragazza,  Georgie non sa se accettare o meno la proposta di Abel. Molto bella questa storia dove i sentimenti e le emozioni dei protagonisti si intrecciano. Mi piace anche l'idea di riproporre il sogno di Abel: partire per mare con Georgie.     

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Maria é delusa e amareggiata non solo perché hanno portato i bambini via dalla scuola ma perché vede Arthur molto legato a Georgie e  le parole dei Sanders l'hanno colpita profondamente. Ora crede che la cosa migliore sia andar via, bisogna vedere cosa farà Arthur a questo punto. Complimenti hai analizzato nel profondo la psicologia dei quattro personaggi.  

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Finalmente i due fratelli si confrontano e discutono fra loro. Arthur è ancora provato fortemente dalla prigionia di Londra e non riesce ad amare pienamente una donna, Abel è geloso ma l'affetto che prova per il fratello è enorme. Un capitolo delicato questo è pieno di sentimento. Complimenti!    

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Maria sembra aver trovato l'occupazione giusta e Arthur si sta avvicinando a lei, come Abel a suo figlio e  quindi a Georgie. Purtroppo l'incontro con i Sanders complica le cose: era inevitabile che in un piccolo paese, nella seconda metà dell' Ottocento, una storia come quella di Georgie alimenti  chiacchiere e pettegolezzi!  Hai fatto bene ad inserire questa tematica. 

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Allora Georgie è indecisa fra Abel e Arthur, Maria cerca un lavoro, Abel vuole recuperare il rapporto con il bambino e i sentimenti di Arthur ancora non sono stati  ben approfonditi. Dopo tutti i racconti inerenti al passato, alle vicissitudini dei sopravvissuti i nostri protagonisti si trovano di fronte a problemi quotidiani. Bella anche la presenza discreta di Fritz come vigilasse sui ragazzi da lontano.