Recensioni per
L’Aquila di Glencree
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 234 recensioni.
Positive : 234
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/02/22, ore 23:29
Cap. 36:

Ciao, mia carissima Star^^

Ti chiedo scusa per il ritardo, il periodo non è dei migliori, ma le tue storie restano per me una fonte di benessere. ♡

Il capitolo inizia con l'annuncio alla radio di un successo da parte dei tedeschi. Dopo una storia così ben equilibrata tra i fronti di questa guerra è molto difficile gioire o dispiacersi. In generale, secondo mie personali opinioni, posso dire che la notizia non mi abbia particolarmente entusiasmata. Per come la situazione personale e professionale di James si è evoluta, penso non abbia rallegrato nemmeno lui.
I sentimenti preoccupati di quel crittografo dovevano essere condivisi da molti civili e militari all'epoca. Trovo molto onorevole la fiducia di civili e superiori che James è riuscito a conquistare raggiungendo un grado più elevato benché il suo passato non venga oscurato, anzi la sua posizione viene sfruttata nel migliore dei modi dall'Inghilterra. Mi ha sempre commossa tantissimo il percorso di James, dal passato fino al presente più recente; è piacevole scoprire che la sua ultima scelta lo abbia condotto a riscoprire un equilibrio tra il suo passato e la sua persona, un equilibrio che gli doni pace e sicurezza per sé e la sua famiglia. Il paragone con il padre non lo ferisce più così tanto, anzi anche grazie al ricordo delle riflessioni di Hart la figura del genitore è diventata meno dolorosa e più funzionale per ricomporre i pezzi del suo passato. È come se Hart lo avesse aiutato a razionalizzare ciò che ha vissuto e i sentimenti che lo hanno travolto, a vederlo con uno sguardo più distaccato e a catturare il meglio da un genitore che non ha avuto modo di conoscere a pieno, ma che gli ha ereditato un esempio attraverso le scelte. Per James è stato come elaborare un lutto e per poterlo superare è stato costretto ad avvicinarsi a quel ricordo, trovare il coraggio di comprendere il padre in esso, conoscerlo meglio senza più subire il peso dei rimpianti e allo stesso tempo trovare una sua personale strada in quel mondo carico di rischi.
Nonostante James abbia ben chiara la strada da intraprendere per preservare il suo futuro e di coloro che ama attraverso la ricerca di una pace duratura, la sua posizione continua ad essere delicata fra ben tre fronti. Grazie per aver assecondato una delle mie ship preferite, sono sposati e stanno per diventare genitori, non avrei potuto sperare in un epilogo migliore per loro!

Anche Hans sembra aver trovato un posto nel mondo, quello che tanto sognava, prima ancora di conoscere Declan. Nelle vesti di aviatore ha dimostrato ancora una volta di essere un uomo molto coraggioso e ben disposto a rischiare la propria vita in favore dei compagni. Hans ha concluso la missione in Irlanda con successo e continua a collezionare vittorie, tanto da acquisire una certa fama in Germania per i progressi della sua carriera.
Ho trovato l'intervista ad Hans ben inserita all'interno di questo contesto storico; Hans attraverso i suoi successi militari incarna gli ideali del Reich e per il coraggio dimostrato ha il dovere di diventare un esempio per il Paese. Ho apprezzato l'opinione di Hans circa i piani del governo su di lui, sul simbolo che vuole diventi al servizio del Reich. Hans è certamente leale e fedele nei confronti di persone e ideali, ma lui non lavora sull'immagine, lui si "sporca le mani", agisce sul campo per difendere ciò in cui crede accanto ai suoi compagni.
In questo Hans e Declan sono anime affini, entrambi si espongono sul campo per proteggere ideali e valori; gli stessi ideali di Declan sono più vivi che mai per raggiungere l'indipendenza dell'Irlanda.
Declan e Hans agiscono incoraggiati dal pensiero malinconico ma ottimistico dell'amato. Restano uniti da una promessa, ma anche dalla gratitudine per essersi sostenuti nei momenti peggiori.
Il simbolo della rosa che Hans espone sul suo aereo ha un grandissimo significato. Unisce sfere personali, ma è anche simbolo di quella alleanza mai ufficialmente suggellata tra Irlanda e Germania. In un certo senso tra i due Paesi c'è stata davvero un'unione sul piano affettivo attraverso Hans e Declan. Con quel simbolo Hans unisce così due suoi grandi affetti: l'aviazione e Declan.

Ogni volta che concludi una storia è come risvegliarsi da un sogno, da un'atmosfera impregnata di sentimenti, ma anche di cruda realtà. Ci mostri il passato attraverso un'ottica differente, molto più intima, e in un certo senso ci ricordi che il male non è mai riuscito a vincere davvero. Grazie davvero per tutti i significati umani che trasmetti attraverso i tuoi racconti.
Mi hai anticipato di avere un nuovo progetto in cantiere, spero di avere la possibilità di leggerlo presto. ♡♡

Alla prossima!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
14/02/22, ore 08:20
Cap. 36:

Ciao carissima^^
si tirano le fila di questa appassionante vicenda.
Come sempre, la tua precisione storica merita un grande elogio: hai saputo parlare di questo episodio quasi sconosciuto della seconda guerra mondiale in modo impeccabile, inserendolo nella narrazione in modo che non fosse mai noioso o pedante.
Ogni personaggio aveva la sua caratterizzazione, che lo rendeva unico e perfettamente riconoscibile. Ognuno di essi trova un suo posto e un suo equilibrio alla fine della storia, compresi Declan e Hans, che ognuno dalla sua parte, continuano a fare il loro dovere. Sentono ancora la mancanza l'uno dell'altro, ma in guerra è inevitabile, soprattutto se si appartiene a schieramenti opposti.
Quindi come sempre complimenti, una bellissima storia, scritta in modo impeccabile. A presto!

Recensore Master
10/02/22, ore 05:16
Cap. 36:

Buongiorno,
Con questa panoramica generale si conclude la vicenda. Chi è sopravvissuto ora deve andare avanti, ciò che è stato narrato in fondo è stata una parentesi della loro vita. Tutto va avanti.
Complimenti, soprattutto per il fatto che il testo intero è stato scritto con grande professionalità e precisione, in fondo è stato come leggere un libro e potrebbe benissimo essere stampato prima o poi . Conserva tutto quanto, mi raccomando.

Recensore Master
09/02/22, ore 12:22
Cap. 36:

Carissima,
una storia compiuta è come un ciao a un amico. Io mi emoziono sempre, specie se l'autore mi fa entrare nei personaggi. ^^
James si rende conto che il suo vero padre è forse stato Hart. Un padre capace di leggergli dentro, di rispettarlo pur consigliandolo e persino di farlo riappacificare con colui che l'ha messo al mondo. A sua volta il giovane sta per avere un figlio: ciò esprime continuità e speranza nel futuro, James trova finalmente la sua strada, perdendo quella vena troppo assolutista a favore di una possibilità. Anche se i compromessi continuano a stargli stretti.
Tempi duri creano uomini forti. Declan e Hans seguono ciascuno la propria strada: ti confesso che speravo in un loro incontro post bellico, in un flashforward di qualche anno magari. Ma il finale è molto aperto, mi riservo di sognare a occhi aperti, facendo prevalere il mio lato romantico. ^^
Ciò che conta è quello che è rimasto, le ali dell'Aquila e i petali della Rosa.
Sono davvero felice di aver letto questa storia complessa e interessante e spero di poter tornare presto sulla tua pagina con nuovi protagonisti.
A prestissimo! ^^
(Recensione modificata il 09/02/2022 - 12:23 pm)

Recensore Junior
09/02/22, ore 11:33
Cap. 36:

Oh, addirittura il ringraziamento finale, non penso di meritarmelo, le mie recensioni non sono mai state granchè.
In realtà siamo noi, o meglio io, a doverti ringraziare per questa storia che mi ha tenuto compagnia per un anno intero. Alla fine tutti hanno trovato il loro posto: Hans torna in volo, Declan riprende a combattere, Donnelly viene a patti con il suo passato e sceglie da che parte stare.
Molto commovente l'aquila che vola sulla testa di Declan e il simbolo che ha scelto Hans.
Ancora complimenti per questa storia!

Recensore Master
31/01/22, ore 08:30

Ciao^^
scusa il ritardo, ho avuto un po' da fare^^
E così, pian piano, tiriamo le fila di tutta la vicenda. L'Aquila è riuscita a rientrare alla base, a quanto pare. Sono curioso di leggere quel che avrà da dire ai suoi superiori. Di certo avranno capito che la situazione in Irlanda è molto (ma molto) più complicata di come la immaginavano.
Declan accetta senza discutere il suo destino. Sa di aver sbagliato, di aver mancato al suo dovere e di aver deluso il suo superiore. Non recrimina, non frigna e non accampa scuse, accetta il vedretto e se ne va.
Gli altri più o meno recuperano l'esistenza precedente, l'Irlanda alla fine sembra farsi turbare poco dalla guerra in corso, le dinamiche interne appaiono sempre prevalenti.
Come sempre bravissima, è un piacere leggerti. A presto!

Recensore Master
30/01/22, ore 00:51

Mia cara, eccomi ancora qui!

Ho avuto i brividi fin dalle prime battute di questo capitolo. Ci ricatapulti in Germania e leggere del Terzo Reich proprio in questi giorni mi ha provocato un tuffo al cuore; credo proprio che il tuo stile narrativo abbia contribuito. Hai citato i nemici del Reich, sottolineando il clima di terrore che si viveva ogni giorno in quel pericolo, gli alleati (per paura o per convinzione) non erano certo esenti da questa sensazione, tutti potevano finire nel mirino per un minimo sospetto di tradimento. Alla luce di ciò, muoversi nei palazzi in cui si prendono decisioni riprovevoli creerebbe suggestione e timore in chiunque. Seidel non è affatto esente da questo pensiero; trovo che questo sia un particolare importante che offre una riflessione storica sul periodo e cioè che la consapevolezza dei modi "rudi" tra le file naziste non fosse all'ordine del giorno.
In un breve paragrafo è emerso un quadro davvero complesso in Germania, le spie sono numerose per conto del Reich; è una tensione continua e palpabile attraverso le tue parole.
In questa atmosfera entra la sfera emotiva di Seidel, immagino che il coinvolgimento personale di quest'uomo abbia contribuito a maturare una determinata sensibilità nei confronti di questo periodo storico; lo dipingi come un padre, innanzitutto, che soffre per il figlio al fronte e l'allontanamento dalla moglie, per queste ragioni non credo che la sua prospettiva sull'operato del Reich possa essere del tutto positiva.

Quando hai citato il naufragio mi sono preoccupata, povero Hans, non si è davvero fatto mancare nulla nel corso di questa missione. Per fortuna sta bene, sono riusciti a salvarlo. Sulle questioni che attenderanno Hans in terra natìa c'è grande mistero, sia per quanto riguarda i suoi obiettivi politici sia la sfera personale (sto ancora sperando che in qualche modo riesca a mettersi in contatto con Declan). Le ipotesi sul suo futuro possono essere molteplici e svariate, non posso che avere fiducia, come sempre, delle tue splendide idee.

Ho come l'impressione che James sia sceso a compresso con l'Intelligence principalmente per l'amata, dopo ciò che è successo mi sembra comprensibile. Sullivan non può più nulla senza la collaborazione dei suoi superiori. Il giovane ha capito le scelte del padre, le intenzioni del genitore per ogni scelta presa ed è arrivato alle conclusione che muoversi nella legalità sia la decisione migliore per proteggerla.
Questa coppia resta nel cuore per come hai saputo gestire il loro rapporto in un contesto complessissimo nel quale James è intrinsecamente coinvolto, principalmente sulla scia del suo passato. Julia rappresenta una luce di genuinità e ingenuità nella sua vita che lui non desidera perdere, non vuole replicare gli errori di Hart. La ragazza, dal canto suo, dimostra a James un amore incondizionato, che sopravvive alle avversità grazie allo stoicismo di questa giovane.
Il riferimento ai consigli di Hart è commovente. Ho apprezzato il loro rapporto fin da subito, nato dal rispetto reciproco; questo rispetto non è mutato con la morte, sopravvive, anzi James ha compreso pienamente ora sulla sua pelle le parole del collega.

Il rapporto tra Declan e Charles si è dimostrato essere molto burrascoso, ma al contempo imbrigliato nell'organizzazione sulla quale poggia l'IRA. È evidente la sofferenza di Charles, è schiacciato dal peso dei doveri, dai quali non può esimersi, così decide quantomeno di limitare i danni, seguire in parte il suo cuore, forse anche per evitare rimorsi a scapito di un giovane meno esperto di lui, ma con abilità degne di fiducia dal momento che, in fondo, hanno portato a termine la missione con successo. È necessario però immedesimarsi anche in Charles: lui continua ad essere all'oscuro delle ragioni che hanno guidato il comportamento di Declan, perciò per lui diventa ancora più enigmatico scontrarsi con la totale assenza di rimorsi da parte di Declan, anzi da parte sua resta la speranza di aver fatto abbastanza per riportare Hans a casa in salute. Sono dell'idea che ogni punizione per Declan sia meno sofferta della separazione dall'amato.
C'è una riflessione di Charles che trovo racchiuda molto i suoi sentimenti e il legame che lo unisce a Declan: "Oltre a questo non poteva ignorare il sincero affetto che continuava a provare nei suoi confronti. Aveva sempre cercato di proteggere Declan, dunque considerava ciò anche un suo fallimento. Si sentiva in parte responsabile e riteneva che fosse stato uno sbaglio coinvolgere un giovane soldato ancora inesperto in una missione così pericolosa."
Charles si è assunto una responsabilità verso Declan nel momento stesso in cui il ragazzo è giunto da lui chiedendo con convinzione di diventare un militante. Charles, perciò, in questo parziale fallimento (per quanto riguarda il piano umano e valoriale) divide le loro colpe non infierendo sugli errori del ragazzo, ma soffrendo per averlo esposto al pericolo.

A meno che tu non abbia altri colpi di scena in serbo per noi, deduco che il prossimo passo corrisponda al finale. Sono curiosa e triste allo stesso tempo, eppure sono sempre convinta del fatto che per una conclusione tu abbia sempre in serbo un entusiasmante nuovo inizio. ♡♡

Alla prossima!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
30/01/22, ore 00:49

Ciao, mia carissima Star^^

Arrivo di corsa per recuperare tutto ciò che mi sono persa e ti chiedo scusa per essere così ritardo! ♡

A questo punto della storia, intorno al personaggio di James ruota molta amarezza. È ancora debole fisicamente per il colpo subìto dai suoi stessi compagni dell'IRA ed è difficile recuperare le forze quando la sofferenza mentale prende il sopravvento. Solo poche ore prima era riuscito a salvare Hart da morte certa ed ora ha la notizia della sua morte; non può che provare dolore per un compagno con il quale aveva instaurato una certa affinità sul lavoro e fuori dal lavoro e rammarico per aver tradito la sua fiducia. Con Julia è successo esattamente tutto ciò che avrebbe voluto scongiurare da quando il rapporto con lei ha assunto caratteri più profondi; ha sempre cercato di proteggerla dal lui stesso e dalla sua vita, ma il destino è stato più abile di lui coinvolgendola.
James è davvero un buon esempio al quale il destino sfugge di mano, di certo non avrebbe potuto immaginare di conoscere Hart e Julia e con essi mettere in discussione le sue decisioni (benché forse un po' diverse rispetto a quelle degli altri militanti), in particolare la sua scelta di affiliarsi all'IRA.
Dopo queste terribili consapevolezze che rendono James fisicamente e moralmente impotente, si rende conto di non avere più nulla da perdere costituendosi all'Intelligence. In queste condizioni si trova davanti ad un capo d'imputazione, benché non si tratti davvero di un processo l'atmosfera che aleggia è simile, complice il fatto che questo colonnello sappia davvero tutto sul suo conto, dalla sua sfera privata a quella segreta tra i ranghi dell'IRA.
Ancora una volta James si scontra con il ricordo del padre, è sicuramente un passato dal quale non riesce ad affrancarsi e non riesco a ritenerlo del tutto un male; si rende conto che la stessa scelta del padre è l'unica strada possibile se vuole vivere la vita che desidera accanto a Julia. In questo James si rende conto che Hart aveva dimostrato di conoscere il suo compagno.

È stata davvero molto intensa la scena che si svolge in carcere, un luogo che hai sempre descritto atroce per i prigionieri. Lo stesso sovrintendente Whelan ammette di provare strane sensazioni tra quelle mura, quindi si può solo immaginare cosa possano provare i prigionieri reclusi in quel carcere; l'aspetto positivamente sorprendente è che lo immagina davvero, Whelan entra in sincera empatia con il militante con cui tiene questo toccante colloquio.
Sei stata molto brava ad immedesimarti nel cognato di Charles (riaprire la questione di quest'uomo, poterlo conoscere attraverso la storia familiare che si porta dietro mi ha emozionata). Lo dipingi come un uomo d'onore, sempre fedele ai valori repubblicani che nella sua vita risultano essere assoluti, a discapito di qualunque altro sentimento, seppur sincero. Incarna un esperto militante dalle idee radicate, un portatore teorico delle ideologie dell'IRA, forse per questo ancora più convinto della necessità del sacrificio che sta compiendo. Sacrifica rapporti umani non cedendo a compromessi, ma allo stesso tempo li protegge, anteponendo la vita dei cari alla propria.
È un profondo confronto tra due irlandesi che desiderano raggiungere la libertà dell'Irlanda, seppur con metodi diversi ed è proprio su questo aspetto che si infervorano le tensioni. Ho notato un alto grado di empatia tra i due dal punto di vista umano, il sovrintendente è dispiaciuto per la sofferenza fisica e morale del prigioniero; è stato un confronto più che un interrogatorio, un dialogo fondato, nonostante tutto, sul rispetto.

Narrandoci di Charles, ci mostri un uomo spaesato che inizia a vagare nell'incertezza; la situazione gli sta lentamente sfuggendo di mano, dal punto di vista politico e umano. Si nota una grande differenza dall'inizio di questa storia, la sua personalità sembra mutata sull'onda di eventi non prevedibili, sentimenti e insicurezza hanno minato anche la sua lucidità. È passato dall'essere una spalla su cui contare a gettarsi alla ricerca di un supporto. Ho come l'impressione che i valori stessi dell'IRA gli si stiano in un certo senso rivoltando contro: la fiducia e la vicinanza tra i militanti sono valori fondanti, le basi per raggiungere gli obiettivi prefissati; tra Charles e Declan è sempre esistito un rapporto di fiducia, quasi alla pari e questo non può che lasciare Charles ancora più deluso e ferito, come uomo prima ancora che come comandante.
Charles è sicuramente un personaggio dalla personalità complessa: scivola dalla crudeltà alla sensibilità con estrema facilità, sulla base dei suoi ideali e dei suoi valori, ad esempio mi ha stupita la sua empatia nei confronti della sofferenza di Hans per quanto riguarda Declan, ma alla luce di ciò che ho supposto mi sembra comprensibile.
Ho come la percezione che Charles e Declan in fondo non abbiano agito in modo così differente, entrambi agiscono per affetto, cercando un compreso tra dovere e volontà.

Arriva la recensione anche all'ultimo aggiornamento. ♡

Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
25/01/22, ore 21:33

Carissima,
un capitolo che tira le fila della vicenda. Manca ancora il vero protagonista, che apprendiamo essere salvo e addirittura latore di informazioni importanti.
Sullivan esce scornato e in fondo gli sta bene: mi era molto antipatico, hai reso bene il suo carattere subdolo, in particolare verso Julia.
Sono lieta di vedere che la ragazza è libera e che le dolorose vicissitudini non k'hanno allontanata da James.
Questi, a sua volta, è disposto a rinunciare a lei pur di proteggerla, ma i semi lasciati da Hart nel suo cuore danno i loro frutti. L'amore è il legame per ancorarlo alla parte positiva della sua esistenza e sono felice che se ne sia reso conto.
Il dialogo più drammatico avviene tra Declan e Maguire: una frattura irreparabile, sebbene il secondo scelga di aiutare il ragazzo per l'ultima volta.
Ho mille domande e curiosità e non vedo l'ora di risolverli.
Un bacio e a presto! ^^

Recensore Master
25/01/22, ore 06:10

Buongiorno,
Ecco, adesso è veramente la fine.. ogni personaggio prende la sua strada, complicata o semplice che sia. La vicenda appena conclusa è stata solo una parentesi della loro vita, che però ha influito sul suo corso e tutto alla fine è cambiato irreparabilmente.

Recensore Junior
24/01/22, ore 20:50

Ciao! Giusto che James cerchi di proteggere Julia, la sua vita non è facile e non è giusto che Julia debba pagare per le sue scelte, ma lei ha deciso che questo è ciò che vuole ed è molto commovente. Bello anche l'addio fra Maguire e Declan, senza tragedie e urla.
Come sempre bravissima.
P:S: ti ho mandato un messaggio pvt

Recensore Master
18/01/22, ore 07:44

Ciao carissima,
un po' di Realpolitik per tutti quanti, in questo capitolo.
Certo, ci sono gli ideali e i nobili sentimenti, ma di fronte a certe cose, le necessità pratiche li soppiantano sempre.
C'è un obiettivo da perseguire, e la sua importanza fa sì che la scelta dei mezzi per ottenerlo diventi secondaria. Tradimenti, cambi di schieramento, delazioni... tutto diventa utile. Il servizio segreto britannico non esita ad avvalersi di spie irlandesi, proprio in virtù della loro esperienza all'interno dell'IRA. E le suddette spie accettano di tradire, in un gioco dove alla fine tradire ed essere traditi è solo uno dei tanti modi di condurre le cose. Morale ed etica non trovano posto, nella guerra delle spie.
Come sempre bravissima, a presto!

Recensore Master
17/01/22, ore 13:18

Carissima,
i giochi apparivano fatti e invece sono ancora aperti.
James si trova davanti a una possibilità che fino a poco tempo prima gli avrebbe dato un certo ribrezzo, ma le vicende lo hanno spinto a maturare. Forse l'esempio del tenente Hart, la prigionia di Julia e la situazione compromessa sortiranno l'effetto opposto.
Mi spiace apprendere che la spia inglese sia morta. Era il mio personaggio preferito, quello a tutto tondo e che a mio parere ti è riuscito meglio di tutti gli altri.
Altri protagonisti decidono invece di seguire la propria strada e rifiutano ogni appiglio in nome di un'idea. È ammirevole la fedeltà alla bandiera e alla causa, compresa a fondo anche da chi preferisce soluzioni meno drastiche.
Che ne sarà di Declan? Maguire si sente responsabile e vorrebbe non infierire, na non è detto che siano le sue sollecitazioni a prevalere.
Sull'Aquila è ancora mistero. Spero che tu lo risolva quanto prima e attendo trepidante l'aggiornamento.^^
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
17/01/22, ore 03:43

Buongiorno,
In realtà mi aspettavo anche io che la vicenda sarebbe finita e invece non è così, perché gli inglesi stanno cercando di stringere il cappio su chi ha contribuito a generare questa situazione... e immaginiamo quante forze siano servite all'Inghilterra a un certo punto della sua storia, l'impero più vasto eppure da controllare minuziosamente e con attenzione...

Recensore Junior
16/01/22, ore 18:06

Ciao! Mi è piaciuto molto il confronto tra Stephen e il comandante, entrambi amano l'Irlanda a loro modo. Adesso vedremo cosa farà Donnelly, io credo che alla fine accetterà. Spero che Declan non abbia a subire conseguenze, è troppo prezioso per essere giustiziato, sarebbe una gran perdita per l'IRA.
Come sempre bravissima!

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