Recensioni per
Considerazioni di una vita al limite del politicamente corretto
di fiore di pesco

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/04/24, ore 10:27

Ciao Fiore!

Sono rimasta allibita dal messaggio della madre del tuo compagno, ma che ca.. si è fumata? Non sta bene per niente.
Mi è piaciuto un sacco questo momento all' Inside Out, mi ha divertito tantissimo.
Nanashi top, certo ha dei modi.. come posso dire definitivi, estremi ecco, però tanto di cappello. Quando cè vo cè vo.
Queste situazioni si dovrebbero fronteggiare come è scritto nella pila di fogli, ma porca miseria se è più facile a dirsi che a farsi. Per fortuna il tuo compagno ha buon senso, anche se sarebbe stato interessante vedere Nanashi all'opera (solo per i fini della storia).
Nanashi abbandonata sul nervo scoperto "del maschilista" mi sembra un'ottima soluzione, può dare sfogo a tutta la sua irrazionalità senza fare danni.

Alla prossima,

jess.

Recensore Junior
12/04/24, ore 18:05

Ciao Fiore,oggi mi hai fatto proprio sorridere con questa carrellata di figuracce, del tipo "superior", quelle che non hanno nulla a che vedere con le più gestibili , "gaffe" e che, come osservi brillantemente (mi è capitato) crea attorno a te una specie di bolla dove tutto rimane statico, quasi per esaltare il "tuo momento", senza interferenze 😅. Mi è piaciuto molto il contesto narrativo dove incontrate l' autostoppista tedesco...per la serie: quando cerchi di fare quattro chiacchiere e ti ritrovi in una situazione tragicomica (una barzelletta...ci poteva davvero stare 😉 "ci sono un'italiana, un tedesco e uno svizzero..."). Spettacolare il tuo salvataggio in corner per cercare di spostare l'attenzione del tuo ragazzo su un altro argomento (mi ha fatto sorridere anche la scelta della motivazione😅💰).

Un'altra che mi ha fatto proprio divertire, forse perché ricorda un po' una freddura, è il tuo commento sui capelli della madre del tuo compagno. Sono quelle robe frutto di un mix di sfiga, casualità e congiunzioni astrali mica da poco😅😆.

Ciao e buon weekend...sperando di non farci qualche figuraccia tra l'aperitivo del sabato sera o la gita fuori porta. Io starò a casa, non sono in forma, ma chi lo sa...la figuraccia è sempre in agguato. E anche se tu non la cerchi lei trova te😉😆
Alla prossima.

Eclissidiluna

Recensore Junior
02/04/24, ore 16:24

Ciao Fiore!

Il tuo racconto mi ha fatto riflettere e di questi tempi è più attuale che mai. La cronaca è zeppa di donne che subiscono molestie, alcune vengono uccise.
Non stiamo a ripeterci l'ovvio, ma grazie a sta cippa che non tutti gli uomini sono così, se così fosse sarei emigrata su Nettuno!
Tuttavia è innegabile che ci sia un problema serio ed il fatto che "non tutti sono così" non è una scusa valida, tanto meno una attenuante. Non facciamo gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia!
Ora butto li quello che penso: prima di tutto, come hai fatto notare tu, c'è un problema che riguarda noi donne. Per quale diamine di motivo circolano fantasie femminili con al centro stalker/uomo-padrone che usa violenza sulla sua "innamorata" (fingiamo sia così perché quello non è di certo amore) o direttamente scene di sesso che è solo una violenza? Ma dico io, una via di mezzo tra il principe azzurro (che non esiste) ed uno stalker che soffoca la ragazza e magari la suona nel mentre, no?! Come hai ben detto tu, ma cosa ci vedono di figo ed affascinante in tutto questo? Perché a me vengono solo il vomito ed i brividi. Se vedessi uno così andrei alla polizia, altro che godere! (E qui mi vengono i brividi perché conosco una ragazza che ha questa visione e voglio
credere, lo spero con tutta me stessa, che ce l'abbia solo per le fanfiction. Se così non fosse e ciò si verificasse sono pronta a fare io la denuncia per lei).
Prima di tutto ci vuole il rispetto reciproco, il consenso, altro che frasi tipo "sei di mia proprietà" e lasciamo perdere il resto. Se vuoi qualcosa di tua proprietà comprati una casa o una macchina, una persona non è in vendita.
Non posso che concordare sul tuo monito finale, non c'è assolutamente niente di attraente in questo, NIENTE.
In secondo luogo però la colpa è anche delle madri, oltre che del sistema maschilista. Dopotutto sono quasi sempre le madri che educano i figli, quindi com'è possibile che si arrivi a questo? Non dovrebbe essere naturale per una donna educare verso il rispetto nei confronti di un'altra donna? Forse si, ma come si suol dire "aaah lo figliu masculu"..come se solo il cromosoma xy fosse importante e pertanto tutto gli è concesso. Sveglia raga!
A questo proposito mi vengono in mente tutta una serie
di episodi personali dove mia zia s'indigna se un uomo della famiglia osa compiere un'azione riservata alle donne, come un banale raccogliere i piatti e buttarli nel lavandino (Che poi riservata, perché? I maschi non sono dotati di pollici opponibili?). Tuttavia non s'indigna se l'uomo di turno comanda a bacchetta e vuole essere servito e riverito. Qui meglio che mi fermo perché altrimenti perdo l'autocontrollo.
Per quanto riguarda il maschilismo.. beh qui ci sarebbe un mondo di cose da dire.
Per quale motivo l'Alessandro di turno va rispettato e trattato con i guanti, mentre se si ha a che fare con Giuseppina allora questi "fenomeni" si sentono in dovere di non portarle rispetto e magari anche tentare di fregarla? Sempre gli stessi però che nel momento in cui la "Giuse" li riporta coi piedi per terra, perdono la loro boria. Purtroppo mi sono ritrovata in situazioni dove il furbone di turno, forte della dipartita di mio padre, ha pensato bene di approfittarne. Credeva davvero, visto che sono una ragazza, di essere autorizzato ad essere uno stronzo? Era così difficile comportarsi come aveva fatto fin ora con mio padre? Evidentemente si.

Scusami se mi sono lasciata andare a questo sfogo, spero di non averti tediato troppo.
Come hai detto tu, il maschilismo e la violenza sulle donne non sono passati di moda, anzi.. . Nonostante questo voglio davvero sperare e credere che riusciremo ad uscirne.

jess

Recensore Junior
30/03/24, ore 18:35

Ciao!

Non posso che iniziare con "caspita a volte la realtà supera davvero la fantasia" @@
Ah la fiera del fumetto! Anch'io ci sono andata quest'anno, era in una città vicino a me ed è stato molto divertente.
Per quanto riguarda la Cristina D'avena l'ho vista al concerto di carnevale organizzato nella mia città. Ero insieme ad una mia amica e
ci siamo divertite come pazze XD. Ovviamente abbiamo cantato, o meglio urlato, tutte le sigle dei cartoni animati che hanno segnato la nostra infanzia. W Sailor Moon, Dragon Ball e chi più ne ha più ne metta, anche perchè difronte a quelle più recenti siamo rimaste mute, ahahha.
Per quanto riguarda la tua successiva avventura...caspita è qualcosa di delirante.
Complimenti per le tue qualità investigative, certo però che quello che ti è capitato ha qualcosa di assurdo, anche perché il tizio non si è dimenticato qualche spicciolo.. pazzesco, davvero. Inoltre fossi stata in lui ad una certa, anche solo per curiosità, avrei risposto e cercato di capire cosa spingeva l'altra persona a cercarmi così assiduamente.
Hai fatto benissimo a dargli un ultimatum, ad una certa ragazzo mio, svegliati.

jessicalocke

Recensore Junior
30/03/24, ore 18:01

Caspita che brutta esperienza, non oso immaginare l'ansia che hai provato in quel momento.
Quando alla fine ho letto che la mattina seguente ti sei accorta di avere dei lividi...mi sono venuti i brividi. Più che un sogno sembrava un film horror, di quelli che non capisci se stai sognando o se è vero, in quel caso purtroppo però il protagonista non riesce a svegliarsi.
Anyway, mi piace molto come racconti questi episodi, in modo fluido e sempre coinvolgente.
Grazie per avermi tenuto compagnia in questo uggioso pomeriggio.

jessicalocke

Recensore Junior
27/03/24, ore 14:07
Cap. 8:

Ciao Fiore!

Mi è piaciuto molto questo racconto delle tue origini.
Sapevo del malocchio ecc, ma non avevo mai sentito parlare della Magia Lucana e mi ha colpito questa commistione tra riti cattolici e pagani.
Complimenti per il modo in cui hai raccontato, molto lineare e chiaro, come un vero narratore. Narratore che riesce ad essere abbastanza
distaccato, ma allo stesso tempo riesce a far percepire le usanze ed il contesto familiare e sociale dell'epoca.

Alla prossima,

jessicalocke

Recensore Junior
23/03/24, ore 22:22

Ciao Fiore!

Questo è davvero un capitolo tosto.
La descrizione della figura materna, che di materno non ha nulla mi ha colpito molto. Questo episodio mi ha fatto provare delle forti emozioni, l'ho riletto due volte e ho oscillato tra l'incredulità, soprattutto nella parte iniziale, ed il sollievo, per quella finale.
Sicuramente tutto ciò che ci accade a quell'età ci rimane dentro e forma il nostro carattere ed il modo di rapportarci con gli altri.
Per quanto riguarda il "momento scolastico" ,invece, mi sono sentita davvero coinvolta. Mi ha riportato indietro nel tempo. Mi sono rivista alle elementari (nel mio caso), l'angoscia ed il terrore che provavo ogni mattina prima di andare a scuola. Complimenti alla piccola te che ha avuto quella brillante epifania, ammetto che ti ho invidiata.

Grazie per avermi fatto riflettere ed avermi coinvolto🩷

jessicalocke

Recensore Junior
23/03/24, ore 21:43

Ciao Fiore.

Questa disavventura ha del tragicomico.
Non mi è mai capitata una rottura simile😶. Posso solo provare empatia per i tuoi andirivieni, oltre che comprensione in quanto trasloco più volte da un posto all'altro ed è davvero una impresa. Per carità la tua disavventura è stata ben peggiore perché un conto è spostare vestiti ecc da un posto all'altro, ben diverso è combattere una battaglia contro i microbi e trasportare tutta la schifezza annessa.
Mi piace il modo schietto e sarcastico con cui racconti i tuoi pensieri e le tue esperienze.

Al prossimo capitolo.

jessicalocke

Recensore Junior
23/03/24, ore 21:20

Ciao Fiore.
Ho iniziato a leggere questa tua raccolta sotto consiglio di SwanxSong e devo dire che mi ha molto colpita.
Ora però è meglio che proceda con ordine e quindi parto dal 1° capitolo.
Mi è piaciuto come la sigaretta raccolga in sè l'importanza di prendersi un momento solo per sé stessi, riuscire così ad avere una vera catarsi.
Mi è piaciuta la tua schiettezza. Le sensazioni che riesci a trasmettere mi hanno coinvolto e mi ci sono ritrovata.
È stata davvero una piacevole lettura.

Al prossimo capitolo.

jessicalocke

Recensore Junior
22/03/24, ore 22:12

Fine settimana un po' così...sono in stand-by quindi il weekend passa quasi in sordina. Il mondo a cui sono abituata, quelle pseudo certezze che ho costruito con fatica non sono più così sicure. Succede. Per mille motivi. Sei costretta a cambiare le tue priorità e a rallentare. Però almeno ho tempo per bazzicare nel mio "mondo parallelo". Come avrai capito non seguo un ordine nel leggerti, vado "a sentimento", in base al titolo. Questo periodo mi ha portato qui.
Sai, leggendo, sono arrivata a una conclusione piuttosto divertente...credo di essere un incrocio fra te e la tua amica Marica. Anch'io, come lei, appassionata allo studio, più lauree e un numero imprecisato di master, corsi di aggiornamento ecc. Ciononostante quando scrivo lo faccio "di getto" e mi rendo conto di quanti errori di costruzione della frase, ripetizioni e sviste varie siano sempre lì, in agguato. Una battaglia persa. Solitamente mi si rivelano l'attimo dopo in cui ho premuto "invio" per poi palesarsi, in tutto il loro "splendore", a una terza o quarta lettura. E una volta di più rafforzo la mia convinzione che le conoscenze rappresentino solo una minima e illusoria parte di noi. C'è tutta quella dimensione emotiva, umana, saggiamente "di pancia" che se ne fotte della vita intera trascorsa a preparare esami, tra un caffè doppio e una tisana calmante. Con la differenza che, al contrario di Marica, parte della mia famiglia mi avrebbe voluto fuori dal mondo della scuola dopo la licenza media. Non credevano molto nelle mie capacità. Non non ho mai avuto un apprendimento "immediato". Mi ci è voluta parecchia costanza. Non ero il classico "cavallo vincente". Piuttosto il ronzino che speri riesca ad arrivare vivo al traguardo. Per agganciarmi al capitolo i tuoi appunti mi sarebbero tornati utilissimi e credo che sarei diventata cliente abituale!😉 A proposito: complimenti per la tua innata capacità imprenditoriale!😉👍.Il percorso universitario l'ho iniziato quando ho potuto permettermi un affitto e scegliere...di scommettere sul brocco. Per orari e "sbattimento", mi sento molto più vicina alla tua esperienza. Abitazioni precarie (veramente "carino" il proprietario del tuo alloggio all'estero!🤦🏻‍♀️), la responsabilità di essere unico sostentamento della coppia, una spada di Damocle sulla testa, augurandoti sempre di non sentire il freddo della lama sul collo...sei un bell'esempio di resilienza e mi hai colpito molto quando parli del tuo periodo nero, condiviso con la tua amica, che ha avuto un vissuto simile al tuo. Felice che tu sia ancora in relazione con lei. Oggi siete donne realizzate. E questo grazie alla vostra determinazione, al coraggio di non farsi travolgere dagli eventi, reggendo alla tentazione di lasciarsi andare alla deriva, di crollare. Questo, per quel che può valere, mi fa dire che ti ammiro molto. Sei una di quelle persone che, per me, "fanno la differenza".
Mi ha rattristato sapere come sia finita, invece, la tua amicizia con Marica perché, proprio su EFP, ho instaurato legami che potrei definire, senza dubbio, "di qualità". Non mi sono ancora spinta a vocali ecc. ma mail, messaggi e quel piacevole "raccontarsi" senza filtri, sono spazi di relazione preziosi che, quando per un motivo o per l' altro, si diradano, trovi a mancare. Qualcuno è sparito, senza un motivo particolare ma chi è rimasto è per me davvero importante, anche se, a distanza. Questo forse rende ancora più forte il legame, forse proprio perché non ci si conosce... di persona ma si ha la netta sensazione di conoscere ciò che davvero conta. Ed è un colpo al cuore quando definisci Marica "una delle persone più importanti della mia vita". Anche un vaffanculo "faccia a faccia",sarebbe stata una conclusione certamente più dignitosa per un legame così. Dopo tredici anni di confidenze credevi di conoscerla bene ...e ti ha deluso. Non c'è differenza tra lei e la compagna di scuola con cui hai condiviso maturità e hai preparato gli esami dell' università. Se qualcosa si spezza, per atteggiamento egocentrico, disinteresse e ambiguità, fa male allo stesso modo. Sono stata spesso delusa dalle amicizie. Probabilmente è un problema mio. Riconosco di essere eccessivamente sensibile. Determinati comportamenti, situazioni, mancanze, non riesco a farmele "scivolare", senza danno. Sono lacrime di fuoco sulla pelle. E ogni volta mi brucio. Mi sono fortificata con il tempo ma devo ancora lavorarci. Sono fatta così...mi lascio coinvolgere anche dalle emozioni altrui e ti confesso che gli occhi mi si sono fatti un po' acquosi mentre ti immaginavo sotto casa di lei, sotto il sole, a sorbirti quelle assurde "giustificazioni". Apprezzo moltissimo la lucida analisi del suo comportamento, la tua "telecronaca" della crisi della vostra amicizia. La scuola come rifugio, come "scusa socialmente accettabile" per non diventare adulta e prendersi la responsabilità di decidere qualcosa che non fosse l' ennesimo percorso di studi. Mi dispiace che tu abbia avvertito la sua totale assenza proprio quando più avevi bisogno di lei. Mi sono sorpresa quando hai svelato quella sorta di vita parallela da influencer che lei, non so perché, ti ha tenuto nascosta, visto il rapporto di fiducia reciproca che avevate instaurato.
Questo capitolo è un altro "pezzo di te" che, per quanto triste, mi ha conquistata.

Concludo rinnovandoti i miei complimenti per i tuoi successi professionali. So che non conteranno come quelli che avresti voluto da Marica, a suo tempo, ma sono sinceri. Anzi...io, per quel che mi riguarda, ho il rammarico di non averci creduto abbastanza. Per un periodo ho coltivato un ambizioso progetto: diventare ricercatrice e poi entrare nel mondo accademico. Ho ricevuto un paio di proposte che però, dopo averci riflettuto, ho rifiutato. Implicavano stipendio incerto, lavoro da pendolare e una totale revisione organizzativa della mia vita (non solo di coppia...tra una laurea e l'altra ero diventata madre). Ho fatto altre scelte. Non posso dire che il mio lavoro non mi soddisfi o non mi appassioni, al contrario, però a volte ci penso ancora a come sarebbe stato...se ci avessi creduto un po' di piu. Tu, quando ogni cosa sembrava dirti il contrario e metterti i bastoni tra le ruote, hai continuato a mettercela tutta e c'è l'hai fatta! Allora gioisco per te. Quando qualcuno realizza una propria aspirazione per me è una vittoria, per l' umanità intera. Almeno io la penso così. "Persone che fanno la differenza" e possono essere esempi positivi.
Ne abbiamo davvero bisogno.

Un abbraccio

Eclissidiluna

Recensore Veterano
14/03/24, ore 07:56

Ciao!
Sono capitata sul tuo profilo e mi ha incuriosita questa raccolta di racconti, se così possiamo chiamarla, e allora mi sono messa a sfogliare i capitoli fino ad arrivare a questo.
L’ho letto molto volentieri e trovo che sia scritto in modo eccellente. So che quando si scrive di se stessi e lo si fa per sfogarsi, la forma è l’ultima delle preoccupazioni, ma l’ho trovato davvero brillante, coinvolgente e commovente. Racconti qualcosa che conosco solo per sentito dire in un modo che mi fa sembrare di averlo vissuto sulla mia pelle, ma questo coinvolgimento rimane lucido, non scende in un’emotività scontata.
Tutti i ragionamento sono avvincenti e ho letto tutt’un fiato il capitolo.
Un’altra cosa che emerge forte è anche il desiderio di continuare a lottare nonostante le difficoltà (e da quello che ho letto, mi sembra ce ne siano state tante) così che alla fine della lettura sono rimasta con un forte senso di rivalsa, un forte desiderio di non arrendersi e di reagire.
Ho letto davvero molto volentieri questo testo, ho apprezzato il coraggio di usare la scrittura come sfogo e ho ammirato molto la franchezza con cui racconti la tua vita. Davvero complimenti, per tutto (nella scrittura e non solo).
Ripasserò volentieri per leggere altro <3

A presto,

M.

Recensore Junior
09/03/24, ore 16:18
Cap. 8:

Ciao! Sei partita da molto lontano, cercando davvero di farci rivivere le varie vicissitudini della tua famiglia. Ho apprezzato molto lo stile, quasi da documentarista. Racconti i fatti in modo quasi neutro e anche quando motivi le azioni dei personaggi, dovuti al dolore provato, all' istinto di ribellarsi a un destino già scritto, lo fai con atteggiamento piuttosto "neutro", lasciando al lettore lo spazio per trarre le proprie conclusioni sul personaggio. "Personaggio" perché, attraverso la narrazione, i tuoi parenti, avi, diventano veri e propri personaggi di una saga familiare dal contesto e i retroscena squisitamente letterari. Poi mi hanno colpito le tue riflessioni sul fatto di mantenere in vita quel pezzo di storia familiare, destinata a perdersi. E tu hai scelto di esserne custode, per loro e per te stessa. Mentre leggevo coglievo alcune assonanze, un po' come se la storia si ripetesse. Fughe dettate dalla disperazione, ritorni, invidie, rancori, violenza fisica e psicologica...una Silvia mancata prematuramente, per ira, disagio sociale e ignoranza, "sostituita" da una Silvia che, per contro, quasi per "prevenire",manifesta da subito un carattere dispotico. E poi le storie che s'intrecciano, tra le origini materne e paterne...come il più avvincente e "classico" degli alberi genealogici. Sono certa che,come hai evidenziato, questo ti abbia aiutato a dare una lettura attenta e profonda del tuo passato, del tuo presente, con uno sguardo più consapevole verso il futuro. Bella l' immagine che siano tutti lì, alle tue spalle, ad indicarti come agire per non commettere i loro stessi errori.
Per quanto mi riguarda ho conosciuto solo i miei nonni materni e sono rimasta spesso colpita da come la storia famigliare si ripeta. Nel bene e nel male. Tuttavia ho trovato esaltante quando mio padre, con stupore, rilevava in me espressioni, manierismi, convinzioni "non apprese" attraverso l'educazione che mi aveva impartito. Papà "riconosceva" in me tratti caratteristici di mia nonna (mai conosciuta), cosa confermata anche da zii e cugini che avevano avuto modo di "viversela" Ho sempre pensato che,
quella donnina (ho di lei solo un paio di foto in bianco e nero), si sia "radicata" un po' in me. Con lei condivido statura, piglio e una buona capacità di resilienza. Nei momenti in cui la tenacia viene meno mi dico che lei scuoterebbe la testa. E allora...riparto.

Grazie per aver condiviso questa parte così intima della tua storia familiare.

Alla prossima.

Eclissidiluna

Recensore Veterano
07/03/24, ore 00:13

Ottimo! allora i corsi non vengono fatti col culo solo in Italia per fortuna e la percezione che quasi tutti siano sottosviluppati e in costante peggioramento cerebrale non è solo mia per fortuna. Quando leggo il tuo diario mi si tira su il morale! Hai fatto bene a tentare il test del DNA, vorrei farlo anche io per vedere cosa salta fuori! Cercando su internet e sui social molti di quelli col mio stesso cognome sono ingegneri oppure insegnanti o sportivi o venditori di mobili, chissà da dove proveniamo! Sarebbe molto interessante scoprirlo (o forse risulterà una delusione, chissà).
Ottima idea anche andare alla fiera del fumetto, i Gem Boy e Cristina d'Avena non mollano, la prossima volta che li becco ad un comix mi faccio fare l'autografo! Avranno fatto sicuramente la canzone di Harry Potter, quella di Batman e Orgia Cartoon, un classico ormai

A me sembra che la storia della busta sia quasi un test, uno non lascia 2000 euro così a meno che non siano falsi, cos'è successo poi? Magari era semplicemente una mancia.
Se vuoi ti consiglio un canale you tube che ti piacerà sicuro, una linguista glottologa che fa recensioni senza peli sulla lingua e discorsi vari, basta che cerchi Yasmina Pani,

A rileggerci !

Recensore Master
05/03/24, ore 00:58

In realtà questa sera ho letto anche questa OS, l'ho detto che questa raccolta mi sembrava interessante.... 😉
Dunque, se l'ultimo capitolo ha un qualcosa di comico in sé per cercare di sdrammatizzare un episodio non proprio piacevole, qui ho notato una vena leggermente nostslgica, forse anche romantica....
Io non so bene perché ma la cicca catarrica suona fin troppo bene e sembra quasi un momento romantico descritto così, con i boschi le stelle la luna e quel lieve tizzone aranciato tra le dita....
Certo, magari non è esattamente il bisogno di nicotina a guidare tante volte la mano sul pacchetto ma sono più i gesti ad essere psicologicamente rilevanti o i momenti (come hai ben descritto tu ogni cicca ha "motivazioni diverse/scopi diversi")
Io non fumo (mai provato un tiro lo confesso 😅🙈) ma i miei genitori si e ho trovato molte analogie con ciò che descrivevi tu (tipo che tante volte se sono in compagnia è più facile che ne fumino una siete l'altra (cicca di compagnia) quando sono nervosi è d'obbligo accendere una cicca etc....) penso che ogni tanto anche mia madre interpreti una delle cicche serali come la catartica perché a volte soprattutto d'estate esce e sparisce per mezz'ora con la sua sigaretta.... 😊
Ecco, credo che il nucleo di questa OS comunque non sia il fumo di per sé che come hai dimostrato se c'è un reale interesse a smettere si può farne a meno; il nucleo qui è il bisogno di prendersi un momento (lungo o corto a seconda della possibilità o del bisogno) per sé stessi, per riflettere, per metabolizzare la giornata magari, distendere i nervi se qualcosa è andato storto o perché no, anche per conoscersi e basta. Conosco un po' questa sensazione, ci sono periodi che sembra anche a me una necessità soprattutto serale uscire fare due passi nel silenzio (perché si la sera è anche silenzio meno gente fuori meno caos....) e semplicemente stare in movimento senza magari riflettere su chissà cosa in particolare ma farlo e da soli, so che fa bene, ecco, che è una bella sensazione, anche se per me non è ancora un'abitudine ☺️💚 se non ti definisci un esempio per via del "vizio/cicca" va detto però che credo che avere un momento "cicca catartica" in realtà farebbe bene a molte molte persone.
Mi ha fatto riflettere, quindi grazie per l'interessante lettura e scusa il papiro che ti sto mollando 😅🙈
A presto 🤗
Nala

Recensore Master
04/03/24, ore 18:53

Era un po' di tempo che fissavo questa raccolta incuriosita e visto che l'hai aggiornata ne approfitto per cominciare da qui 🤓
È un episodio di "Salto del nervo (scoperto) " direi e abbastanza a ragion veduta 😅😄😃
😵‍💫😫Ma esistono davvero certe persone, certe madri? Santo cielo.... O meglio, Santa pazienza (in questo caso pure presente 😄)!
Ad un problema corrisponde una reazione il guaio è "quale reazione scegliere"? Ho apprezzato un sacco l'excursus in stile inside out, ammetto che però dev'essere difficile gestire Nanashi quando parte, senz'altro tanto difficile 😄💚 ma per fortuna è stato preso abbastanza tempo per far sì che raziocinio recuperasse le forze e desse la risoluzione finale: che pensa di fare il diretto interessato?? Assolutamente nulla e quindi.... Cicca per calmarsi e alla prossima puntata!
Interessante raccolta, a poco a poco probabilmente recupererò qualche altro cap, a presto 🤗
Nala

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