Ciao 👋🏻
Eccomi pronta per un nuovo papiro (anche se non so se questa volta verrà molto lungo, vediamo 😂)
Allora, allora…capitolo molto bello ma complesso. Questi capitoli un po’ riflessivi sono quelli più poetici da leggere e suggestivi, ma faccio sempre più fatica a “leggere” tutto come dovrei.
Quindi provo a fare alcune considerazioni
Intanto, molto bella la riflessione di Anthony sulla musica: mi stupisce come questa arte sia in grado di suscitare emozioni e sensazioni con niente di tangibile e visibile se non attraverso il suono…è un’arte sublime! Quindi, sebbene non con la stessa intensità del tuo personaggio, capisco bene cosa possa significare lasciarsi trasportare e perdersi nella musica; anche se in effetti, non suonando nessuno strumento, dovrei vederla più come Aziraphale, ma in realtà io riesco a perdermi nella musica anche ascoltandola, non a ritrovarmi 😂 , ma immagino che qui stiamo parlando di metafore, no?
E qui mi collego al secondo punto delle mie considerazioni: un capitolo denso, ma proprio denso di metafore questo, una conversazione tra i due personaggi così “criptica” se vogliamo, ma incredibilmente chiara per loro, il che fa percepire ancora una volta come le loro menti siano così connesse, sintonizzate sui canali dell’altro, da far scaldare il cuore e pensare: “ma diamine, non lo capite chi avete davanti? Non capite che difficilmente due persone riescono a connettersi a un livello così profondo? Non riuscite a intuire i fuochi d’artificio che riuscireste a fare insieme se solo provaste ad abbandonare le paure e parlarvi chiaramente?”… perché l’assurdità di questi due è proprio questa (almeno per me): si capiscono perfettamente quando parlano per metafore, concetti, sguardi, contatti…ma non riescono a parlarsi chiaramente, senza tutte le astrazioni che le loro menti brillanti possono partorire. Ma alla fine, se riuscissero a farlo subito, dove sarebbe il bello della storia no!? 😌
Veniamo ad Aziraphale: come ti ho già scritto in passato io lo adoro, amo il personaggio che stai costruendo, perché il dolore che lo pervade, che lo divora, lo si percepisce anche attraverso gli occhi di Crowley, e riesce a diventare anche nostro. È un personaggio che il lettore (non so gli altri, ma io sicuramente) magari non riesce a capire, ma capisce che non può fare a meno di essere così, perché ha dentro di sè qualcosa di così profondo e doloroso che lo ha reso tale, e noi vogliamo capire questo qualcosa cosa sia, perché la chiave per comprenderlo è proprio lì.
In questo capitolo, dalle sue parole (almeno mi è sembrato di capire) inizia ad emergere che non è affatto indifferente a Crowley, che anzi sembrerebbe quasi volere quello che vuole lo stesso Crowley, ma allo stesso tempo non vuole (“Oh, t'ispiro che io lo voglia o meno, Crowley. È da tempo che componi, l'hai fatto su ogni superficie a tua disposizione, su ogni muro di questa casa. C'è inchiostro persino sulla mia pelle, nella mia mente. Non hai bisogno di uno spartito.” Un sospiro. “Ma sono melodie che io non voglio ascoltare.”) perché non sa come prenderselo, non ha gli strumenti per farlo…l’unica cosa che ha è paura, il che, come ho già detto mi sembra, non credo sia del tutto infondata, perché per quanto Aziraphale li difenda dietro fortezze e mura apparentemente inespugnabili, i suoi sentimenti, le sue emozioni verso coloro a cui tiene, sono molto profonde, mentre Crowley, per quanto sia più emotivo e focoso, passionale, non credo che li abbia mai sperimentati sentimenti profondi come quelli che sta provando con Aziraphale e, non avendoli mai sperimentati, non credo che potrebbe comprenderli o dargli la giusta importanza in un primo momento.
Il Lord sospetto che questa profondità possa averla provata in passato, o, se non l’ha provata, è quella che DESIDERA da un rapporto, ma allo stesso tempo la teme, perché vive di parole e libri, non ha idea di come si vivano certe cose (lui stesso ha detto, in qualche modo, di non poter dare amore, di non poter dare a Crowley ciò di cui lui ha bisogno, ma probabilmente non perché non voglia, ma perché non SA farlo, e forse Crowley non è il migliore insegnante, perché anche lui certe cose le deve imparare).
Veniamo alla scena nella stanza della musica: in qualche modo siamo tornati alle atmosfere di gennaio. Immagino che, tra un round e l’altro di questa guerra tra i due, questa pausa fosse dovuta, un ritorno a quella dolcezza fatta di carezze e sguardi che, non posso farci niente, mi scalda il cuore e fa emozionare, perché è proprio in questi momenti di delicatezza e dolcezza che vien fuori la fragilità di Aziraphale e l’affetto non passionale, ma gentile e delicato che Crowley è in grado di provare.
Ora c’è da vedere il secondo round della guerra quale strategia prevederà da parte del nostro demone, che probabilmente, dopo il discorso con Tracy, rivedrà le sue mosse.
E arrivo ora alla parte finale: devo dire che il messaggio di Tracy è stata la parte più complicata, l’ho riletta più volte, e alla fine mi è sembrato di capire che, forse, se vogliamo, potrebbe essere una metafora di tutta la grande storia che stai costruendo. Tutte le opzioni che Tracy descrive a Crowley son quelle che i due hanno messo in pratica o dovranno mettere in pratica nel corso di questo lungo anno…in ogni caso speriamo che alla fine non ci siano troppe perdite, ma solo grandi conquiste! 😅❤️
Le ultime considerazioni (poi smetto, promesso 😆) sono su Tracy e Crowley:
- un po’ son dispiaciuta dal fatto che Tracy possa pensare che Aziraphale possa trattar male Crowley, o che arrivi a suggerirgli di tornare a casa lasciando Aziraphale. In fondo è stata lei a farli conoscere, quindi probabilmente qualcosa dietro ci dovrà pur essere, ma a questo punto mi chiedo cosa Aziraphale possa nascondere nel suo passato da preoccupare Tracy (non vedo l’ora di scoprirlo!)
- veniamo a Crowley: dopo alcuni spunti che ho letto in alcune tue risposte (a proposito, grazie, davvero ci stai regalando una sorta di “altra storia” oltre la storia grazie ai commenti) in effetti comincio un po’ a vedere il suo egoismo; lui dice che le sue ferite sono dovute ad Aziraphale, ma a tutti gli effetti, anche ripensando a quanto successo in passato, il Lord non ha mai promesso nulla a Crowley, ha sempre messo in chiaro che da lui non cerca un rapporto fisico (sebbene lo voglia), non ha mai detto di volersi aprire (è Crowley che lo vorrebbe! Che quasi lo costringe a farlo, e per fortuna direi!), non mi pare abbia mai preso iniziative…cioè: tutto parte dalle provocazioni di Crowley 😅 è lui che, per la prima volta ha trovato qualcuno che non cede subito al suo fascino, ma che si è unito a lui in un modo forse più profondo e intimo del sesso, una connessione mentale, che piano piano ha portato ad una attrazione anche fisica…ma in tutto ciò Aziraphale (che non è perfettamente in grado di vivere in maniera normale, ma lo fa solo attraverso schermi, come i suoi libri o il general Furore, e solo in luoghi chiusi, come al sua casa o la sua stanza) ha semplicemente cercato di stagli dietro…
(L’unica cosa su cui devo dar ragione a Crowley è il fatto che il Lord sia una contraddizione vivente…ma a tutto ci sarà una spiegazione)
Quindi non riesco a immaginare (anche se sicuramente sarà così) in che modo Aziraphale potrebbe far soffrire Crowley, cosa Tracy possa temere…
al momento mi sembra Aziraphale quello più immerso nel dolore, quello che non ha imparato a rialzarsi da solo, come invece in qualche modo ha imparato a fare Crowley, quello che non ha strumenti per salvarsi e che quindi potrebbe soffrire di più.
(Ma sicuramente non ci ho capito niente e mi stupirai come al solito; questa visione probabilmente è dovuta all’affetto che provo per il tuo Aziraphale…Crowley invece…diciamo che suscita altre sensazioni: è davvero un diavolo tentatore! 🔥)
Bene, direi che ho farneticato abbastanza, anche se avrei milioni di cose da dirti e chiederti (è meraviglioso poter avere un contatto con l’autore quando la storia ti prende tanto 🥰), ma meglio finirla qui per ora, altrimenti rischio di dire troppe fesserie 😂
Un abbraccio e a lunedì ❤️ |