Non so se lo hai deciso tu, ma arrivati a questo capitolo si nota del tutto la differenza di fondo tra loro due, che poi è la stessa dei personaggi originali.
Crowley così carnale, passionale, tormentato, istintivo, avido, materiale, caduto più volte per poi rialzarsi sempre, dipinge i suoi quadri per fare la guerra.
Aziraphale che rifugge la fisicità, che si eccita mentalmente, ama i libri e ragiona prima di agire, segue l’etichetta, non supera i confini, è quasi spirituale e scrive per fare l’amore.
Crowley, addirittura lo immagina mentre suona l’arpa, incorniciato dalla luce che lo fa sembrare un angelo, come fosse un quadro, forse lo idealizza, ma è innegabile che ci sia questo contrasto tra loro.
Ma si sa che alla fine non è tutto come sembra, che il narratore si diverte a vederci annaspare nei dubbi e nelle attese e quindi ci sarà un po’ di spiritualità anche in Crowley e un po’ di carnalità in Aziraphale.
Ha senso quello che ho scritto? Mah? Magari sono solo parole in libertà, ma butto lì un semino anche io, non sia mai che più avanti si possa approfondire questo discorso.
Detto questo, insieme a tutte le scene che mi rimbombano in testa ogni volta che pubblichi un capitolo, c’è anche una frase di uno dei messaggi che Anathema mandò ad Anthony pochi giorni dopo il suo arrivo alla villa: “è troppo presto” e la risposta che Anthony si diede mentalmente, fu “è sempre troppo presto”.
E’ troppo presto per far entrare qualcuno, ma perché secondo Anthony è sempre troppo presto?
A parte Anathema, Anthony non ha mai parlato di vere e proprie relazioni, ha vissuto molti incontri a sfondo puramente sessuale e poi esperienze a pagamento.
Quel “troppo presto” di Anathema è perché è sempre stato istintivo? Non ha ragionato prima di buttarsi? Può essere, ma “far entrare” qualcuno implica un rapporto sentimentale e non una relazione occasionale.
O forse si è semplicemente aperto troppe volte per poi rimanere deluso. Quanto ancora non sappiamo di lui?
In questo capitolo spiega bene ad Aziraphale cosa è stata per lui Michaela e mi aspettavo questo chiarimento, in effetti mi aspettavo fosse Aziraphale a chiedergli di lei e invece tu mi stupisci sempre perché è stato Anthony a confidarsi.
Non solo, ha rischiato di nuovo di perdersi dopo i messaggi di Michaela, ma stavolta è stato lui a cercare Aziraphale, lo ha fatto senza nemmeno rendersene conto , camminando come uno zombie, come se seguisse solo l’attrazione verso di lui e verso la loro panchina in giardino.
Per quanto possa sembrare romantico, Crowley sembra esserne spaventato, perché fa paura avere un legame così forte con qualcuno, soprattutto per chi ha già sperimentato un rapporto manipolatorio e di sottomissione.
E anche se entrambi sembrano averlo dimenticato, Anthony è pur sempre pagato da Aziraphale per essere lì, quindi è lecito che in un angolo nascosto della sua mente, si senta ancora un oggetto.
Michaela ha segnato un periodo terribile della sua vita e per quanto Aziraphale cerchi di convincerlo del suo potenziale e di quanto lui è incredibilmente ricco come persona, Anthony non riuscirà a dimenticare quelle sensazioni, la sua insicurezza sarà sempre lì a ricordargliele.
Lui stesso ha detto di essere un accumulatore seriale di emozioni e sentimenti e non potrà mai lasciarsele del tutto alle spalle, perché non butta via niente.
Frodo aveva ragione, non è facile raccogliere le fila di una vecchia vita e andare avanti quando capisci che non si torna indietro, ma credo fermamente che il passato ci serva per capire cosa vogliamo davvero e con la giusta motivazione, possiamo sempre provare a ottenerlo.
Ti dico in tutta sincerità che il dialogo tra loro in giardino è ciò che ognuno di noi vorrebbe sentirsi dire.
Quante volte nella vita raccontiamo agli amici i nostri drammi e quanti amici ci supportano sul serio senza parlare di se stessi? Quante persone si fermano davvero a guardarci e a prendersi cura di noi? C’è una dimostrazione di amore più grande del prendersi cura di una persona? E’ vero che il loro accordo era di uno scambio equo e quindi mi chiedo: Anthony racconta un po’ di sé ad Aziraphale e a quanto pare lui vuole che conosca le sue emozioni, che impari ad apprezzarsi e lo loda quando riesce ad aprirsi.
Ma Aziraphale come si sente in tutto questo, cosa significa per lui condividere questi momenti con Crowley? Lui non parla con noi e quindi non possiamo saperlo, ma credo che a lui faccia bene sentirsi importante per qualcuno, che abbia il bisogno fisico di accudire.
Aziraphale adora questi momenti, ormai è chiaro, adora quando Crowley lo cerca e stabilisce una connessione prima fisica e poi mentale con lui, aprendosi e raccontando quello che difficilmente racconterebbe ad altri.
Vuole sapere tutto di Anthony, ma lui stesso ancora non si apre o almeno non lo fa a parole.
Perché alla fine gli ha lasciato vedere ciò che fa nella sua stanza e Anthony ha capito che è un modo come un altro per conoscerlo, gli ha fatto capire chiaramente che è geloso di lui, gli ha dimostrato che è pronto a proteggerlo contro tutti , ma purtroppo non ha ancora raccontato nulla del suo passato.
Tu dici che Anthony non fa le domande giuste, nonostante chieda continuamente.
Ma quando chiede ad Aziraphale a cosa lavora quando è alla macchina da scrivere, sembra aver fatto centro, si interessa a lui in modo diretto senza troppi giri di parole o provocazioni e il Lord apprezza, quasi fosse un nuovo traguardo raggiunto.
Lo spartito ad esempio, è un grande mistero, ma lui non chiede, tenta di capire da solo e chissà se ci avrà azzeccato.
Conoscendo un po’ il tuo stile, potrebbe essere tutta un’altra cosa o magari davvero l’intuizione di Anthony potrebbe essere giusta e potrebbe mancare la parte con l’arpa.
In fondo sarebbe una perfetta metafora del loro rapporto: da soli siamo incasinati, disarmonici, ma insieme possiamo funzionare e creare una perfetta melodia.
Ma veniamo alla scena che ha avverato uno dei miei desideri nascosti: vedere Aziraphale in ginocchio davanti a Crowley.
Ok, lo avevo immaginato un po’ diverso, ma è un inizio e l’erotismo che trasuda dalla scena è assolutamente palpabile; il momento più alto è stato “Azriel, ce l’ho duro” che ho dovuto leggere due volte (“ma lo ha detto davvero o lo ha solo pensato?” “no no, lo ha detto davvero”)
E’ in quel momento che mi sono detta “quel gran bastardo di Aziraphale ha deciso di giocare sul serio e cominciare a rendere pan per focaccia a Crowley”: con una scusa stupida, è riuscito a piazzarsi davanti alle sue cosce nude, gli ha massaggiato le caviglie, baciato le ginocchia e quando ha saputo di aver provocato una reazione, non si è alzato imbarazzato, ma ha continuato senza problemi, non chiamando Crowley per nome per mantenere le distanze, pur essendo a meno di un metro dalla sua erezione.
Non posso credere che un dominatore come lui, si sia ritrovato in quella particolare posizione per puro caso e quanto spero che vada avanti per questa strada, perché è ora di cominciare ad abbandonare la timidezza e la riservatezza, direi.
Che poi ci crede solo lui alla storia del pensare col cervello e non coi genitali, diciamocelo.
Evidentemente però, Aziraphale non è ancora del tutto pronto a mollare gli ormeggi e ha bisogno di Jason, che ormai mi fa quasi tenerezza.
Credo di essere una delle poche persone ad avere una predilezione per i villain nelle storie, perché li trovo necessari e alla fine sono loro che pur perdendoci, permettono al protagonista di eccellere.
Michaela ad esempio fa una sonora figura di merda, Anthony la manda bellamente a farsi fottere, ma lei continua imperterrita, perché i cattivi non si fermano mai e in fondo se non ci fosse stata lei a quell’evento, Anthony non avrebbe avuto occasione di cercare di nuovo Aziraphale e aprirsi con lui, come non avrebbe scoperto un nuovo modo per aggirare un momento di smarrimento.
E poi c’è Jason che prova a far ingelosire Anthony e meno male che il nostro artista si è risparmiato di sbirciare il petplay, visto che Michaela si diverte a definirlo “cane”.
Ahimè, il povero Jason si sarà anche sollazzato con un Aziraphale di buon umore, ma poi ci rimane di merda quando Anthony gli fa capire che non potrà mai avere un altro tipo di intimità con il Lord ed è così chiaro che la desidera, anche se non lo ammette.
Tuttavia a noi serve che Anthony capisca attraverso lui, quanto il sesso sia secondario in un rapporto del genere e quanto, se mai arrivasse, sarebbe solo un coronamento.
Ci serve che capisca di non essere un oggetto da usare per il proprio piacere, ma un essere umano capace di creare un rapporto basato sulla fiducia e sul rispetto con un perfetto sconosciuto.
Prima di tutto sono amici, lo dice lui stesso, ma non credo sia solo questo.
In fondo non si conoscono davvero, ma quello che importa è esserci, dedicarsi anima e corpo all’altro, riempire le proprie giornate stando insieme solo per il puro piacere di condividere ed essere pronti a raccogliere i cocci del passato, tentando di rimetterli in ordine.
Quanti di noi possono dire di aver avuto la fortuna di vivere una cosa del genere?
Che recensione disordinata, vero? Ho scritto quello che mi passava per la testa come se fossimo al telefono, senza seguire un filo logico, ma sono in preciclo, abbi pietà, mi fa tutto schifo e non ho fantasia.
Però mi piace molto quello che si sta creando qui, tutti insieme.
Hai iniziato tu partendo da personaggi originali creati da due geni assoluti, hai scritto una storia nuova che ha assolutamente una sua dignità, ma poi si sono incastrate altre storie, idee, supposizioni e chissà quanta altra gente ti sta leggendo e ha altre idee, ma non ha il coraggio di scriverle.
Insomma, sono tutte storie nella storia, una meravigliosa matrioska narrativa e se i prossimi capitoli saranno assurdi come dici tu, non oso pensare cosa ne verrà fuori. |