Sono delle One-Shot che ricalcano i classici Disney. Naturalmente non li farò tutti altrimenti verrebbero infinite, ma le più famose ci saranno, non conosco nemmeno io la sequenza delle favole, ma sappiate che l’ultima sarà “La bella addormentata nel bosco”

1° Classificata al Contest indetto da signorino "L'ottocento stringe la mano al ventunesimo secolo [Kuroshitsuji & Son of Rust]
“Tornare all'ora del tè.” la voce dell'uomo vestito di nero rallegrò le ombre “Proprio da voi, Conte.”
L'immobilità del nobile scomparve quando i suoi occhi persero finalmente la pallida protezione delle palpebre. Il blu, due sfere nel buio, sciolse la propria regalità sullo sguardo nascosto del becchino.
“Non credo che quell'appellativo mi appartenga ancora.” replicò lui, pur sapendo che quella era un'identità che a stento egli stesso era riuscito a ripudiare. “Ma non posso dire lo stesso di te, Undertaker.” “Non posso liberarmi del mio appellativo, Conte. Non potrei neanche se lo volessi.”
Completa

C'era una volta , in un mondo molto simile al nostro , un pianeta controllato dall'anarchia e dall'avidità delle persone.
Solo un gruppo di guerrieri valorosi opposero resistenza combattendo questi malvagi e sconfiggendoli ... avevano un cuore puro , erano molto saggi
e anche molto valorosi.
La gente li acclamava a tal punto che vennero chiamati con il nome de "I Liberatori".

La persona che stava uscendo dal negozio parve inizialmente come una sagoma dai contorni sfocati agli occhi di Kuroko, a causa della nuvola candida di vapore in cui si era trasformato il suo respiro coprendogli la visuale, ma poi l'immagine divenne nitida e riconobbe qualcuno a lui noto, avvolto in una sciarpa color cachi, con un cappotto grigio, pantaloni e scarpe neri, proprio come i suoi capelli e le sue folte sopracciglia.
Hanamiya Makoto.

Dicono che un immortale non possa morire… tu, però, sei morto e dietro di te hai lasciato solo vuoto.
[...]
“Non so per quanto ancora potrò resistere in queste condizioni…” ammise a denti stretti il maestro.
Kabuto si chinò e posò una mano sulla fronte dell’uomo che gli aveva fatto da mentore e guida: “C’è qualcos’altro che posso fare per alleviare il suo tormento?”
“No che non c’è!” s’inalberò, provocando però degli spasmi che gli scossero il corpo nella sua interezza. Perle di sudore colavano dal viso pallido contratto per il disagio. Kabuto le asciugò, passando il pollice sulla pelle soffice del suo maestro e seguendo un sentiero solo a lui conosciuto.
“Se lei mi lasciasse fare…” insinuò il ragazzo con gli occhiali.
“Che cosa intendi fare, Kabuto?” domandò, assottigliando quegli occhi, generando due fessure ferine che scrutassero il giovane con interesse.
Il medico personale di Orochimaru si sfilò gli occhiali e li appoggiò sul comodino di fianco, poi con una mano fece scivolare la coperta del maestro, scoprendolo fino alle ginocchia.
“Maestro, si fidi di me. Voglio solo alleviare le sue sofferenze.” [...]

Anche se grido mentre verso lacrime nere, il domani arriverà, col suo volto sconosciuto.
Dovrò affrontare gli stessi dolori, se è questo che mi aspetta.
Voglio sparire lontano, anche se è da egoista.

Al mio sedicesimo compleanno iniziai a fumare le Seven Stars, le stesse sigarette che fumava Ren ...
Ed ecco, come promesso, l'ultima della trilogia! Si forse un po' bruttina rispetto alle prime due... Cmq i protagonisti oggi sono Nana e Ren!

Gettò uno sguardo all'ora, 3.46.
"Stà arrivando il momento e io non sono pronta! Posso piangere che tanto dovrò affrontarlo come sempre, da estranea"
Quel pensiero le faceva male, un male incredibile, non erano mai stati nulla, se non amici.
Erano stati legati da un'amicizia profonda eppure tutto era sfumato via come quel trucco nero che con poche lacrime si era sciolto.
Era stata davvero così superficiale la loro amicizia?
A lei non era sembrato, eppure era così.
Avrebbe voluto fuggire piuttosto che rivederlo, ma non sarebbe stato da lei.
Lei che non scappava di fronte ai problemi.
Lei che era scappata a suo tempo.
Lei che ora era se stessa.
Long fic ispirata a "Not like the other girls", "The one I love" e "Back in the picture"
Spero di non aver stufato con quelle shot ^^

La sua voce cola ancora nella mia testa, fluida, dolce come miele, il miele che colorava i suoi occhi.
Lui era come il miele, si ricordo benissimo i giorni passati assieme, il suo sorriso era il sole, la sua voce acqua cristallina di montagna, la sua pelle neve fresca e il suo profumo riportava alla mente un campo di fiori appena sbocciati.
GerIta

Verso lacrime nere. Non ho nulla, solo tristezza. Inesprimibile a parole. Un dolore improvviso in tutto il corpo. [SasuNaru] POV Kyuubi no Yoko

Altra mia fic sui The GazettE ^^ pairing UruhaXAoi...commentate in tanti ^^

Scusate, so di avere delle raccolte in sospeso, ma l'idea di questa medium-fiction, che penso che durerà più o meno tra i quattro e i cinque capitoli, mi è venuta vedendo un film dell'orrore dal titolo “The Black Cat- The Master of Horror”, mandato in onda qualche settimana fa a notte fonda da RaiTre, se non la scrivevo mi perseguitava tutte le notti. Se qualcuno vede degli errori nel titolo in giapponese me lo può sempre dire, correggerò subito. Detto questo spero che questo delirio vi piaccia comunque. Questa storia narra di un'Usagi mangaka, specializzata nel genere horror, colpita dal cosiddetto blocco dello scrittore, assillata dal suo editore, che scopre che suo marito, Mamoru; soffre di cancro. Per la disperazione si rifugia nell'alcool e inizia ad avere una strana ossessione per la gatta di casa. Usagi è un po' angst.

Tokyo,una città come tutte le altre ma forse con presenze insolite.
Chi è questo ragazzo? Come si chiama? Cosa accade anni fa?
Chi è Hiroaki Otonashi? Kurayami? Cosa li lega?
"L'odore del sangue ineria la mente un canto ininterrotto regna in questa città,tutto si colora di rosso..il mio destino qual'è?"

(Ecco, l'ho modificata e credo che ora rientri nel regolamento. Se così non fosse mi scuso infinitamente.) La mia prima MattxMello. Il titolo tradotto significa: non lasciarmi mai la mano. Spero vi piaccia. [sarò la prima persona che vedrai al mattino...e l'ultima che vedrai la sera prima di chiudere gli occhi]

Pensieri di Uruha. Pensa davvero quello che sogna o è solo la parte più oscura della sua anima che gli fa vedere queste cose?