Mizu
no Chikai.
056 - Passato.
{LVI° Promessa.}
The One Hundred Prompt Project Completate: 56/100 |
||||
001. Alba. | 002. Pomeriggio. | 003. Tramonto. | 004. Sera. | 005. Notte. |
006. Bene. | 007. Male. | 008. Luce. | 009. Oscurità. | 010. Opposti. |
011. Vista. | 012. Udito. | 013. Tatto. | 014. Gusto. | 015. Olfatto. |
016. Sole. | 017. Pioggia | 018. Neve. | 019. Nuvole. | 020. Tempesta. |
021. Giallo. | 022. Arancione. | 023. Rosso. | 024. Marrone. | 025. Verde. |
026. Blu. | 027. Viola. | 028. Nero. | 029. Grigio. | 030. Bianco. |
031. Sole. | 032. Stelle. | 033. Luna. | 034. Pianeta. | 035. Universo. |
036. Autunno. | 037. Inverno. | 038. Primavera. | 039. Estate. | 040. Nessuna Stagione. |
041. Temperatura. | 042. Freddo. | 043. Caldo. | 044. Gelo. | 045. Piacevole. |
046. Cuore. | 047. Emozioni. | 048. Sensazioni. | 049. Apatia. | 050. Empatia. |
051. Caos. | 052. Anarchia. | 053. Disordine. | 054. Ordine. | 055. Libertà. |
056. Passato. | 057. Presente. | 058. Futuro. | 059. Tempo. | 060. Senza Tempo. |
061. Origine. | 062. Nascita. | 063. Crescita. | 064. Vita. | 065. Morte. |
066. Acqua. | 067. Fuoco. | 068. Terra. | 069. Aria. | 070. Fulmine. |
071. Orgoglio. | 072. Insensibilità. | 073. Gelosia. | 074. Timidezza. | 075. Impulsività. |
076. Pigrizia. | 077. Collera. | 078. Vanità. | 079. Invidia. | 080. Insaziabilità. |
081. Addio. | 082. Bugie. | 083. Errore. | 084. Rimpianto. | 085. Vendetta. |
086. Sorte. | 087. Destino. | 088. Desiderio. | 089. Sogno. | 090. Incubo. |
091. Grazie. | 092. Scusa. | 093. Giustificazioni. | 094. Perdono. | 095. Scelte. |
096. Tema libero. | 097. Tema libero. | 098. Tema libero. | 099. Tema libero. | 100. Tema libero. |
The One Hundred
Prompt Project © BlackIceCrystal |
056 - Passato.
{LVI° Promessa.}
Henrietta
sospirò, sedendosi su una delle poltrone che arredavano la
sua camera.
Attese qualche minuto, dopodiché la porta si aprì con un cigolio e una figura fece la sua comparsa, inchinandosi prima di avvicinarsi. La cameriera le avrebbe acconciato i capelli per il ballo che sarebbe iniziato di li a poco.
Henrietta fece vagare lo sguardo per la camera mentre attendeva che la serva finisse il lavoro, soffermandosi sul letto in ordine, la toeletta con sopra la corona, un comò dove si trovavano sparsi dei gioielli. Alle pareti vi erano appesi dei quadri e li studiò, come se li vedesse per la prima volta.
Indugiò su un dipinto, dove una bambina stava in un prato con una palla in mano. Doveva essere stata una bella giornata quando era stato fatto, perché i colori usati erano tutti molto vividi e il quadro sembrava emanare luce propria.
-Perchè la mamma non gioca con me?-
-Henrietta-Sama, vostra Madre è impegnata-
-Allora giochi tu con me a palla?-
-Henrietta-Sama, credo di non potere...-
-Perché no? Nessuno gioca mai con me, ho forse qualcosa che non va?-
-No, cosa va a pensare? Santo cielo... che ne dice di posare per un dipinto? E' una così bella giornata, verrà sicuramente bellissimo-
-...Un dipinto?-
Henritta chiuse gli occhi, celando al mondo la vena di tristezza che le oscurò lo sguardo al ricordo di quell'infanzia sempre un po' rubata, una giovinezza passata chiusa in una bolla a vedere il mondo sempre un po' offuscato, vittima di doveri troppo grandi.
Già, era stata una bella giornata... per una Principessa.
Ciao a tutti, eccomi di ritorno.
Mi scuso per il ritardo, sono un po' impegnata in questi giorni. Avevo dubbi su come fare questo capitolo, avevo varie idee in testa e alla fine è uscito così. Un "passato" che esce fuori in modo un po' strano forse, sottoforma di ricordi, che sono poi l'essenza di ognuno di noi e che ci rendono poi le persone che siamo.
Ringrazio chi legge e segue questa raccolta, se avete dei pareri mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate per capire se il modo in cui sto procedendo potrebbe essere migliorato. Il prossimo aggiornamento slitterà a settembre.
Love, D.
Attese qualche minuto, dopodiché la porta si aprì con un cigolio e una figura fece la sua comparsa, inchinandosi prima di avvicinarsi. La cameriera le avrebbe acconciato i capelli per il ballo che sarebbe iniziato di li a poco.
Henrietta fece vagare lo sguardo per la camera mentre attendeva che la serva finisse il lavoro, soffermandosi sul letto in ordine, la toeletta con sopra la corona, un comò dove si trovavano sparsi dei gioielli. Alle pareti vi erano appesi dei quadri e li studiò, come se li vedesse per la prima volta.
Indugiò su un dipinto, dove una bambina stava in un prato con una palla in mano. Doveva essere stata una bella giornata quando era stato fatto, perché i colori usati erano tutti molto vividi e il quadro sembrava emanare luce propria.
-Perchè la mamma non gioca con me?-
-Henrietta-Sama, vostra Madre è impegnata-
-Allora giochi tu con me a palla?-
-Henrietta-Sama, credo di non potere...-
-Perché no? Nessuno gioca mai con me, ho forse qualcosa che non va?-
-No, cosa va a pensare? Santo cielo... che ne dice di posare per un dipinto? E' una così bella giornata, verrà sicuramente bellissimo-
-...Un dipinto?-
Henritta chiuse gli occhi, celando al mondo la vena di tristezza che le oscurò lo sguardo al ricordo di quell'infanzia sempre un po' rubata, una giovinezza passata chiusa in una bolla a vedere il mondo sempre un po' offuscato, vittima di doveri troppo grandi.
Già, era stata una bella giornata... per una Principessa.
Ciao a tutti, eccomi di ritorno.
Mi scuso per il ritardo, sono un po' impegnata in questi giorni. Avevo dubbi su come fare questo capitolo, avevo varie idee in testa e alla fine è uscito così. Un "passato" che esce fuori in modo un po' strano forse, sottoforma di ricordi, che sono poi l'essenza di ognuno di noi e che ci rendono poi le persone che siamo.
Ringrazio chi legge e segue questa raccolta, se avete dei pareri mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate per capire se il modo in cui sto procedendo potrebbe essere migliorato. Il prossimo aggiornamento slitterà a settembre.
Love, D.