Mizu
no Chikai.
062 – Nascita.
{LXII° Promessa.}
The One Hundred Prompt Project Completate: 62/100 |
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001. Alba. | 002. Pomeriggio. | 003. Tramonto. | 004. Sera. | 005. Notte. |
006. Bene. | 007. Male. | 008. Luce. | 009. Oscurità. | 010. Opposti. |
011. Vista. | 012. Udito. | 013. Tatto. | 014. Gusto. | 015. Olfatto. |
016. Sole. | 017. Pioggia | 018. Neve. | 019. Nuvole. | 020. Tempesta. |
021. Giallo. | 022. Arancione. | 023. Rosso. | 024. Marrone. | 025. Verde. |
026. Blu. | 027. Viola. | 028. Nero. | 029. Grigio. | 030. Bianco. |
031. Sole. | 032. Stelle. | 033. Luna. | 034. Pianeta. | 035. Universo. |
036. Autunno. | 037. Inverno. | 038. Primavera. | 039. Estate. | 040. Nessuna Stagione. |
041. Temperatura. | 042. Freddo. | 043. Caldo. | 044. Gelo. | 045. Piacevole. |
046. Cuore. | 047. Emozioni. | 048. Sensazioni. | 049. Apatia. | 050. Empatia. |
051. Caos. | 052. Anarchia. | 053. Disordine. | 054. Ordine. | 055. Libertà. |
056. Passato. | 057. Presente. | 058. Futuro. | 059. Tempo. | 060. Senza Tempo. |
061. Origine. | 062. Nascita. | 063. Crescita. | 064. Vita. | 065. Morte. |
066. Acqua. | 067. Fuoco. | 068. Terra. | 069. Aria. | 070. Fulmine. |
071. Orgoglio. | 072. Insensibilità. | 073. Gelosia. | 074. Timidezza. | 075. Impulsività. |
076. Pigrizia. | 077. Collera. | 078. Vanità. | 079. Invidia. | 080. Insaziabilità. |
081. Addio. | 082. Bugie. | 083. Errore. | 084. Rimpianto. | 085. Vendetta. |
086. Sorte. | 087. Destino. | 088. Desiderio. | 089. Sogno. | 090. Incubo. |
091. Grazie. | 092. Scusa. | 093. Giustificazioni. | 094. Perdono. | 095. Scelte. |
096. Tema libero. | 097. Tema libero. | 098. Tema libero. | 099. Tema libero. | 100. Tema libero. |
The One Hundred
Prompt Project © BlackIceCrystal |
062 – Nascita.
{LXII° Promessa.}
-Ci
siamo Maestà,
manca poco. Solo un'altra spinta!-
-È nata! È una bambina!-
La Regina stringe tra le braccia il fagottino che le hanno appena posato in grembo. Ha ancora il fiatone e un dolore lancinante alla pancia ed alla schiena su cui le medicine non hanno avuto del tutto effetto, ma non ricorda di aver mai provato una sensazione così pacifica durante la sua intera vita.
Mentre le cameriere si affrettano a portare via i panni sporchi e a pulire, la donna scosta il lenzuolo dal viso di sua figlia per poterla osservare meglio. Le viene un nodo alla gola quando la neonata solleva le palpebre e la guarda, rivelando i due zaffiri che ha come occhi.
-Principessina mia...- mormora, cullandola lievemente mentre un dito le viene avvolto dalla manina tozza.
Intorno al letto in cui è appena nata la sua prima figlia, la sua bambina, tutti continuano a muoversi come trottole, ma le basta guardare quell'esserino che per nove mesi ha condiviso il suo corpo per sentirsi ancorata come una nave in porto.
-Maestà... avete deciso come chiamarla?- interrompe quel momento il medico, e tutto sembra congelarsi nella stanza: nessuno si muove, addirittura sembra che abbiano smesso di respirare, in un'attesa carica di aspettativa.
La Regina sorride, sollevando maggiormente la bambina per mostrarla alle poche persone fidate che le sono state accanto mentre nasceva.
-Henrietta. Si chiama Henrietta.-
-Lunga vita alla Principessa Henrietta!-
-È nata! È una bambina!-
La Regina stringe tra le braccia il fagottino che le hanno appena posato in grembo. Ha ancora il fiatone e un dolore lancinante alla pancia ed alla schiena su cui le medicine non hanno avuto del tutto effetto, ma non ricorda di aver mai provato una sensazione così pacifica durante la sua intera vita.
Mentre le cameriere si affrettano a portare via i panni sporchi e a pulire, la donna scosta il lenzuolo dal viso di sua figlia per poterla osservare meglio. Le viene un nodo alla gola quando la neonata solleva le palpebre e la guarda, rivelando i due zaffiri che ha come occhi.
-Principessina mia...- mormora, cullandola lievemente mentre un dito le viene avvolto dalla manina tozza.
Intorno al letto in cui è appena nata la sua prima figlia, la sua bambina, tutti continuano a muoversi come trottole, ma le basta guardare quell'esserino che per nove mesi ha condiviso il suo corpo per sentirsi ancorata come una nave in porto.
-Maestà... avete deciso come chiamarla?- interrompe quel momento il medico, e tutto sembra congelarsi nella stanza: nessuno si muove, addirittura sembra che abbiano smesso di respirare, in un'attesa carica di aspettativa.
La Regina sorride, sollevando maggiormente la bambina per mostrarla alle poche persone fidate che le sono state accanto mentre nasceva.
-Henrietta. Si chiama Henrietta.-
-Lunga vita alla Principessa Henrietta!-