e se Atem e Yugi si fossero conosciuti nell'antico Egitto e il nostro piccolo Yugi avesse un altro nome? leggete e commentate ma siate clementi è la mia prima fanfiction

Allen non volle proferire parole superflue: semplicemente strinse la mano che Tyki gli aveva teso. Intrecciando le dita con le sue, Tyki lo aveva coinvolto in una danza lenta, soave, senza musica che ne dettasse il ritmo. Gli unici suoni ad udirsi erano i loro respiri e l’errante, lentissimo procedere dei loro passi sul pavimento, assuefatti l’uno all’altro in un abbraccio appena accennato, simbolico.
[E, dopo due anni, Poker Pair.]

Gaara è stato catturato dall'akastuki che lo tiene prigioniero nella loro tana, l'unico che si prende cura di lui è Itachi Uchiha, il suo carceriere. Riuscirà il Kazekage a scappare e a non perdere la verginità nel frattempo? L'akatsuki è un gruppo di nukenin pericolosi ma soprattutto molto molto pervertiti.
Nel frattempo Naruto ovviamente non può stare indifferente e anche se ha un solo baka nella mente non può che non preoccuparsi del suo amico rosso.
Pairing Gaara/Itachi e Naruto/Sasuke

{Omega!verse: non è indispensabile sapere cosa sia di preciso per capire la storia, ma nelle note ho inserito un link comunque}
{AominexKuroko, all'inizio - AominexKise e KagamixKuroko in seguito}
“Strano. Non hai quell’odore acre tipico dei Beta, anzi…” Si avvicina ancora di più. Il suo respiro caldo gli lambisce il collo. Kuroko è pietrificato sul sedile posteriore dell’auto. Il cuore sembra che gli stia per scoppiare in petto come dopo una lunga corsa. Serra le labbra secche, lasciandosi esaminare come una cavia da laboratorio.
“Il tuo odore è così flebile che persino io stento a sentirlo. E quel po’ che sento non è rivoltante come quello di un Beta, ma neanche delizioso come quello di un Omega.”
Kuroko deglutisce. La conversazione sta minando tutte le sue certezze: la sua identità è messa in discussione; il suo posto nel mondo vacilla. È un terremoto che scuote le fondamenta della sua esistenza. “Cosa sono allora?” chiede, con un filo di voce.
L’Alpha lo fissa, muto, immobile. “Mi permetti di assaggiarti?”

"Dopotutto sono come un mostro...come?...sbagliato!...io sono un mostro!"
Cosa succederebbe se tutti coloro che conosci ti disprezzano e non ti danno la possibilità di amare ed essere amato? Semplice! Ci sono due strade: disprezzare a tua volta il prossimo o odiare te stesso maledicendo il giorno della propria nascita...e se un piccolo bambino dagli occhi color cielo convinto di questa affermazione volesse comunque continuare a vivere e ad amare?
Questa è la storia di un bambino di nome Naruto e delle sue giornate tutt'altro che divertenti e spensierate nel Villaggio della Foglia . Il piccolo desidera essere approvato dai suoi compaesani ma il fato, purtroppo, sembra essergli avverso. Fino a quando un giorni che il piccolo considerava alla stregua di tutti gli altri cambiò qualcosa...

Nagisa aveva il viso talmente in fiamme che la tonalità non era dissimile ai capelli di Karma, il quale non poteva non fissarlo e non sembrava intenzionato a smettere.
E infatti era così, Akabane lo guardava e non voleva distogliere lo sguardo da quella vista.
L'azzurro indossava un vestito da ragazza che gli arrivava a malapena ai fianchi- mostrando al minimo movimento la biancheria intima di pizzo- nero e viola, contornato da un fiocco sempre nero vicino allo spallino, con una serie di merletti che sorgevano ai lati della gonna ed un apertura lungo la schiena che mostrava le sue scapole e la pelle pallida, liscia, morbida come quella di un bambino.
Al collo aveva un ciondolo a forma di pugnale, argentato.

Per Ciel e Sebastian incontrare due ghoul affamati è un esperienza abbastanza intensa, ma ancora di più lo è riflettere sulle parole di uno di loro e accorgersi che sentimenti repressi troppo a lungo sono in realtà ricambiati e che da una piccola fiammella può scatenarsi un incendio, fatto di passione e di cose mai dette.
continuo della storia Geh die letze Kerze aus -Spegni l'ultima candela di NoxArkana, leggetele in fila o non afferrerete del tutto il senso.

Tenma credeva che avere una relazione fosse qualcosa di bello, di necessario per maturare e crescere, non pensava minimamente a tutte le altre sfaccettature. Aveva imparato a sue spese che essere fidanzati significa tenere il telefono sempre acceso, anche di notte, sul comodino. Essere fidanzati significa lavarsi i denti anche quattro o cinque volte al giorno e girare con i pacchetti di gomme alla menta nello zaino per essere sempre pronti ad un bacio. Essere fidanzati significa trovare del tempo libero anche quando non c'è un attimo di tregua dagli impegni ed avere l'ansia nella scelta dei vestiti. Essere fidanzati con Kyousuke, in particolar modo...

Non ho mai visto un temporale così forte in tutta la mia vita.
Sono fuori dalla mia cabina e continuo a guardarmi intorno vedendo solo pioggia battere forte sul terreno e fulmini che attraversano il cielo.
"Ormai ho deciso" continuo a ripetermi mentre percorro il prato per raggiungere l’ arena...

«Ed è così che, in un normale giorno di un comune mese, capii di aver trovato la mia metà, la persona con la quale affrontare un futuro sconosciuto, il mio Sole nell’Oscurità.»

Furono queste le prime parole che Kenma rivolse a Kuroo. Certo, sono passati molti anni da allora ma Kuroo non se le dimenticherà mai.

Sebastian Michaelis ha 25 anni, lavora in una pasticceria frequentata da studenti universitari, tra cui Ciel.
Ciel è un giovane e all'apparenza freddo ragazzo di 20'anni che studia tutte le mattine al tavolo 6.
La vita di Sebastian era monotona prima dell'arrivo di Ciel che sconvolgerà la sua esistenza e le sue convinzioni conquistandolo con un solo sguardo.
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SebastianXCiel
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Prima Fanfic, spero possa piacervi!

[Sebastian/Ciel] [Modern!AU]
“Hai seguito il red carpet di stasera?” chiese a bruciapelo Ciel.
“Certo, come sempre. Lei e la signorina Elizabeth siete sempre la coppia migliore a questi eventi.”
Le parole di Sebastian lo investirono come una doccia fredda.
“Ho visto la foto del bacio che vi siete scambiati… davvero incantevole.”
In fondo, Ciel poteva indossare tutte le maschere che voleva, recitare la sua parte ai gala mondani e approfittare della bontà di Elizabeth per far sì che la verità non venisse a galla. Poteva essere l’erede della fortuna dei Phantomhive fuori dalle mura di casa e semplicemente Ciel quando scivolava nel letto di Sebastian e si perdeva nella sensazione di calore che solamente le sue labbra, le sue dita e il suo corpo riuscivano a dargli. Sarebbe stato capace fare tutto ciò migliaia di volte ogni singolo giorno.
“Posso fare altro per lei, signorino?”
Ma niente avrebbe mai potuto annullare la distanza che li separava e mettere a tacere il fatto che lui e Sebastian non erano pari, che mai lo sarebbero stati.

[Media Res]
Nico e Will non riescono a passare quanto tempo vorrebbero insieme ma la notte permette loro di incontrarsi quando possibile, con la Luna a far loro da custode dei loro segreti, condividendo momenti alquanto lascivi.

[Sebastian/Ciel]
“Come posso esserle utile?” domandò Sebastian, inclinando il capo e incrociando gli arti superiori dietro la schiena.
Ciel alzò gli occhi al cielo e decise di pronunciare meno parole possibili: spostò le braccia per rivelare il rigonfiamento sotto la sottoveste e lo fissò con aria di sfida.
“Occupatene,” ordinò, guardandolo dritto in quelle iridi che sembravano brillare perfino nella penombra della stanza.
Un ghigno diabolico si delineò sulle labbra del maggiordomo, il quale si portò una mano al cuore e fece un piccolo inchino. “Sì, mio signore.”