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Chichi Del Toro è una giovane aiuto segretaria residente a Tokyo da dieci anni insieme al figlio Gohan. La sua è una vita tutt'altro che perfetta, ma cerca di mostrarsi sempre serena e sicura di sé davanti al bambino, nonostante sia spesso tormentata dai fantasmi del passato.
Son Goku è un affascinante multimilionario pieno d'impegni, ed è anche il padre di Gohan... solo che lui non sa di esserlo.
A causa di un malinteso, infatti, Chichi è stata costretta ad abbandonare Satan City prima di poter annunciare la sua gravidanza. Da quel giorno, il suo cuore non si è mai più voluto fidare di nessun altro che non fosse il suo bambino. Quando, però, un inaspettato trasferimento riporta i due nella città natale della donna, la situazione si complica ulteriormente: padre e figlio non sanno dell'esistenza l'uno dell'altro e, se si dovessero incontrare, Chichi rischierebbe di perdere la cosa più importante che ha. Riuscirà a sistemare le cose?
Dal testo:
"Kyousuke Endou era un'altra storia sbagliata, l'ennesima in questi dieci anni. Forse perché, in fondo in fondo, non riesco più ad amare nessun altro come ho amato lui…"

[Kageyama/Hinata]
“Perché mi hai chiamato per nome?”
Tra tutte le domande che gli rimbombano in testa, questa è decisamente la più inutile; però, Kageyama non riesce proprio a non farla. Non riesce a fermare la propria lingua.
E, di certo, non si aspetta di vedere Hinata arrossire così tanto.
“Non lo so, mi deve essere sfuggito,” mormora l’altro, torturandosi il labbro.

"Una notte d'amore puro e folle
Parte da un bicchiere
Ubriachi,fradici e sudati
Si parte
E si cade
Nella amata pazzia sotto le lenzuola"
KageHina

"«Goku ti rende felice?».
E’ la sua voce morbida a riportarmi alla realtà. Lo guardo confusa, in realtà, sconvolta dai miei stessi ricordi e pensieri.
«Sì…» rispondo flebilmente, continuando a rivedere con crudeltà, me stessa spezzargli il cuore. «Siamo sposati da tanti anni, alcune incomprensioni sono normali…» aggiungo quasi senza riflettere.
«Non eludere la mia domanda».
Mi guarda nuovamente canzonatorio, ridendo. Sembra soddisfatto del mio turbamento.
«Sì, lo sono» rispondo guardandolo, fingendo una determinazione che non convince lui e nemmeno me.
«Quindi se io adesso ti baciassi come ho sempre sognato di fare, mi colpiresti come hai fatto con quei malintenzionati?» domanda a bruciapelo, scrutandomi sornione.
Avverto una scossa colpirmi il petto, squarciarne un nuovo sentiero.
Arrossisco senza parole, senza voce, in preda al panico e a un miscuglio d’emozioni, difficile da definire e gestire.
«…»
Senza interrompere il contatto con i miei occhi, si avvicina prossimo al mio viso. Posa dapprima una carezza sulla mia guancia, osservando i miei lineamenti segnati forse, dall’età. Mi alzo di colpo, sconvolta e sempre più imbarazzata dal suo atteggiamento, dalle sue intenzioni. Imita i miei movimento, e lo ritrovo di nuovo vicino.
«Che intenzioni hai? Guarda che sono una donna sposata e…»"

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

[Storia partecipanti al contest, Di fiori amori e passioni, intedetto da Emanuela, Emy79, sul forum di efp]
“Yato!” attirò la sua attenzione, facendolo voltare verso di sé.
“Ecco...” arrossì. S'imbarazzava a dirgli di passare la notte con lei.
“Io...” non riusciva proprio a dirlo. Qualcosa dentro di lei la bloccava.

Izuku si trovava nello spogliatoio della scuola, uno dei tanti, ed era intento a mettere il costume per la festa. Si era sentito così euforico durante la preparazione che, guidato dall’entusiasmo, aveva deciso di accettare l’aiuto di Ochako per il suo vestiario. In fondo, pensava, la sua amica aveva buon gusto e sapeva che non l’avrebbe fatto andare in giro come un idiota. Almeno così pensava fino a quel momento.
Quanto aprì la scatola, inizialmente non realizzò che quell’agglomerato di balze rosa e bianche era il suo costume. Lo tirò fuori con cautela, credendo che l’amica avesse accidentalmente scambiato le scatole, ma quando lesse il suo nome nella lettera che era assieme al vestito capì che, innanzitutto, doveva indossarlo e, soprattutto, che era fottuto.

Otani ha dimenticato il compleanno della sua Risa e, come se non bastasse, non si è reso conto di quanto lei si sentisse sola. Decide di telefonarle prima di andare a dormire e quella che inizia come una semplice chiamata finisce per degenerare, spingendoli a vivere una notte di passione.
Dal testo:
"-Koizumi...- Sospiro e di scatto la stringo tra le mie braccia, affondando la testa nel suo petto come nelle fantasie di poco fa -Mi sei mancata così tanto.-
Deglutisce e le sue labbra mi sfiorano la testa -Ti...ho fatto male con quel pugno?-
Sollevo lo sguardo per guardarla negli occhi e, tanto per cambiare, sorrido un'altra volta.
-Figurati.- Le prendo delicatamente il viso tra le mani e lo attiro verso il mio per baciarla.
-Anche tu mi sei mancato tanto, Atsushi.-"
Con questi due è difficile non andare OOC. Spero di esserci riuscita :3

Cosa avrebbe potuto pensare Chichi nello scoprire la battutina detta da Goku sulla fotografia di Bulma, considerandola più carina di lei? Questo mi sono domandata. Ciò che è venuto fuori lo voglio condividere con voi, con la speranza possa piacervi un minimo di quanto piaccia a me.
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“L’ho detto, sì, ma era una scusa per ammansire Kaiohshin il Sommo. E se permetti, non gli avrei mai dato la foto di mia moglie. Mai Chichi. E sai perché? Perché tu sei solo mia. Lo sei diventata da quel giorno sul ring. Ti ho fatta mia giorno dopo giorno, amandoti con tutto il mio cuore.” le prese dolcemente una mano, voltandola per posargliela sul suo petto, all’altezza del muscolo che lo teneva in vita “Lo senti?” le chiese poi “Batte solo per te."

COMPLETA "Era stato il destino a farglielo incontrare in quel bar, era stato il destino, beffardo e crudele, a metterla in quella situazione imbarazzante.
Adesso era arrivato il suo momento. Risa Koizumi avrebbe preso in contropiede il destino." - Quattro anni dopo la fine del manga, Risa e Otani non sono più insieme. Il matrimonio di Nobu e Nakao sarà l’occasione per rivedersi, ma prima del matrimonio nasceranno nuove domande e nuovi interrogativi nel rapporto tra i due.

Avete presente quello che sapete su Lovely Complex?
Ecco, dimenticatevelo.
Dimenticatevi la storia dei liceali, e prendete una Koizumi spaesata che si ritrova a condividere suo malgrado la casa con cinque pazzi, dove può accadere di tutto. E, come se non bastasse, si ritrova come vicino di stanza un idiota in versione mini.
Ecco quello che succede, visto dagli occhi di una Risa un po' più acida, scontrosa, disincantata e meno fine del solito.
Ma sempre tanto idiota.
Enjoy.♥
***
~Tratto dall'ultimo capitolo:
-Risa... mi spieghi perché continui ad uscirci se è evidente che non ti piace?-
Sospiro, allungando le gambe sul divano e distogliendo lo sguardo da Nobuko, seduta su una poltrona.
-Non è che non mi piace, è solo che...- mi interrompo, perché, a dirla tutta, non so nemmeno come concludere la frase.
-... è solo che non ti piace.- risponde con tono ovvio lei, facendo spallucce. -Magari, al suo posto, preferiresti un certo nano di nostra conoscenza?-
***
~Koizumi Centric.~
[Risa/Otani, AU.♥]
{Avvertenze: OOC per sicurezza, demenziale a go-go e fluff, più in là.~}

Kagehina weeks (14-21 giugno) delle brevi storielle sulla coppia Kageyama x Hinata che durerà circa una settimana. I punti che ho scelto saranno inseriti ad inizio storia e saranno in inglese perchè il sito da cui li ho presi è in inglese (gommennasaaaaai). Spero leggiate e recensite queste storie piene di fluff e magari altro eheh. Enjoy!
_AnotherWorld_

Non è una vera e propria storia, ma una serie di one-shot a tema. I temi delle singole storie sono presi dalla Soma nsfw week che è in atto questa settimana, nel mio piccolo volevo dare un contributo a questa coppia che amo da impazzire. Quindi, buona lettura!

Questa è la storia di una diciassettenne di nome Gwen che, nonostante tutte le ingiustizie e il passato che ha vissuto, riesce finalmente a trovare la felicità che aveva perso, grazie ad uno dei suoi più grandi hobby, la quale sarà in grado di scalfire il suo ormai cuore di diamante, immune fino a quel momento...
Tratto dal capitolo 28:
“....Cominciò a ticchettare il piede destro sul tappeto color del deserto, rendendosi conto di non riuscire a sopportare tutta quell’ansia che la stava letteralmente mangiando, ma fu proprio in quel momento che avvertì la carica giusta per poter affrontare la competizione nel migliore dei modi. Una mano calda e tremante quanto la sua intrecciò le dita con quelle della mano della gotica, esattamente qualche minuto prima del fischio. Scattò a quel tocco così intimo e che desiderò da fin troppo tempo, per poi girarsi velocemente verso la sua sinistra. Ad attenderla vi erano gli occhi decisamente più luminosi del solito del punk, che nel frattempo era arrossito quanto lei per quel gesto nato spontaneamente..."