“Allora? Come sto?”. Ti domanda lei, nervosa. Più gli eventi a cui dovete partecipare sono importanti, più sembra smaniosa di conoscere il tuo parere. Ed un invito alla Casa Bianca è sicuramente uno di quelli. “Perfetta.”

Un sedicenne difficile.
Un ventenne oscuro.
Voglia d'amare da un lato; bisogno di far male dall'altro.
Quando l'amore si scontra con la realtà e il dolore; quando l'oscurità diventa un luogo in cui nascondersi; quando il mondo si mostra in tutta la sua cattiveria, si può davvero andare avanti da soli?
Nessuno dei due conosce la risposta a questa domanda, entrambi piegati da destini crudeli e azioni sbagliate, ma nessuno dei due immagina neanche di vedere la propria vita sconvolta, una sera, a causa di un colpo di fulmine che non lascia scampo: due anime tanto sole quanto tormentate si troveranno.
Ma niente, in questa vita, è facile.
Lo scopriranno molto presto.
Dal cap. IX:
– Ti amo, Nathan. Ti amo, e non vorrei; ti amo, e non posso farci niente. Che Dio mi perdoni per il peccato che faccio amando qualcuno con le mani tanto sporche di sangue. -

“Solo stanotte, Elena... Solo per stanotte.” E c'era in quelle poche parole tutto l'amore, tutta la disperazione, tutta la paura che lo pervadevano in quel momento. Non sapeva cosa ne sarebbe stato di loro tra meno di 24 ore. Ma una cosa la sapeva, non avrebbe potuto morire o vivere con il rimpianto di non aver avuto Elena per sé almeno una volta. // Ambientata prima del finale della 2 stagione.

"Sei facile alle lacrime, tu."
[Damon/Rose]
Post 2x11.

Una piccola one-shot post 2x12...Damon affoga il suo dispiacere e il suo malumore nell'alcool finchè non lo interrompe la Barbie vampira.

Perché dopo tutto ciò che hai fatto lui ti è ancora accanto. Crede ancora in te. Nel tuo cuore sai che così sarà in eterno, e ci speri infondo.
-Sei tu la mia umanità.-
//Il rapporto tra i due fratelli Salvatore è uno dei più belli e profondi dell'intero telefilm. Per una volta Damon può mettere da parte il proprio orgoglio.
[Lievi Spoiler 2x12]

“Ti serve una mano?”. Sobbalzi, colta alla sprovvista dalla voce di Ian. [...] “E tu cosa ci fai qui? Credevo dormissi!”. Lui ride. “Così potevi fare il lavoro sporco senza che nessuno se ne accorgesse?”.

[Ian Somerhalder/Nina Dobrev]
La verità è che non aspetta altro che l'attimo in cui può buttare i panni di Elena e diventare Katherine, lontano dall'obiettivo di una telecamera e da occhi indiscreti, quando Ian le si preme contro e le sussurra nell'incavo della spalla il suo stesso desiderio.

«Oh mio Dio» disse Joanne con un filo di voce «Ma che scherzo è questo? Tu… tu non puoi esistere.»
«Io?» fece Harry. Ancora una volta Joanne sussultò. Era terrorizzata.
«Oh, andiamo, J.K. Dopo tutto quello che mi hai fatto passare, credi davvero che non sarei venuto a farti visita?»

Maledì ad alta voce d’esser stato tanto stupido da lasciarsi uccidere dall’amore,maledì la femminuccia che era diventato.
Maledì le lacrime, la vita, il tempo; il tempo, solo padrone che egli riconoscesse e che aveva infranto tutte le cose belle della sua esistenza.
Per primo, Pierre.
Pierre l’aveva amato, ma amato per davvero.

Una porta che si chiude. La chiave che scatta nella serratura. Qualcuno ha deciso di invadere il tuo camerino e, ovviamente, non hai alcun dubbio su chi possa essere il soggetto in questione. // Ian Somerhalder e Nina Dobrev, AU, POV Nina

La vita è fatta di scelte. Scelte spesso difficili. Scelte che ci contraddistinguono per le persone che siamo e che cambiano per sempre la nostra vita. Draco racconta la sua scelta e Harry non dice nemmeno una parola. Leggete la premessa. Pre-slash.

Sotto lo sguardo di Andrea il marciapiede si riempì di piccoli schizzi d'acqua ed il ragazzo alzò gli occhi al cielo pieno di nuvoloni grigi, tendendo una mano in avanti, il palmo alzato, per cercare di cogliere una delle piccole gocce che evidentemente cadevano.
Ma un tocco leggero e asciutto sulla mano gli fece riportare l'attenzione sul palmo.
Sulla sua pelle giaceva, delicatamente posatovi dal vento, un petalo di mandorlo.
Allora, guardandosi attorno, si accorse che l'intera strada era sparita, insieme ai suoi negozi, ai marciapiedi, ai pedoni e agli automobilisti.
C'erano solo loro, al centro di una stradina di campagna ai cui lati si levavano filari di mandorli in fiore, i petali bianchi in contrasto con l'azzurro del cielo.
Sconvolto, il ragazzo si voltò verso il suo compagno. Ma era sparito. Si guardò attorno, frenetico, ma del partner non c'era più nessuna traccia.
**Seconda classificata al Lost in Yaoiland Contest indetto dal Lost in Yaoiland Forum**

"Eppure non è il nulla a togliergli il respiro non appena entra, né la mancanza di qualsiasi oggetto che i suoi sensi, stanchi e sopiti, possano percepire, bensì l’esatta presenza di tutto."

"In un attimo il vapore bollente che aveva appannato lo specchio, s’impossessò completamente dell’intera stanza e con il suo danzare verso l’alto lento e voluttuoso andò a sfocare leggermente i tratti di quel suo eros.
Il respiro s’attardava in gola e gli usciva frammentato dalle labbra aperte appena, mentre qualcosa in lui si contraeva provocandogli un’arsione interna che pareva dovesse bruciarlo fino ad incenerirlo completamente."
Queste romanticherie non sono da me, lo ammetto, ma è un po’ di tempo che non posso fare a meno di scriverne...
Ogni commento sarà ben gradito. Buona lettura!