Il Titanic era chiamato la "nave dei sogni". Lo era, lo era davvero! [Elsanna (no-incest), Au!Titanic]

Storia ispirata dall' altra mia FF "Save Me".
Parla della "favola" d' amore di Feffe e Federica.
Non c'è bisogno di aver letto "Save Me" per poter seguire questa!
Il racconto parla di Francesca, una 15enne abbandonata a sé stessa che ha perso fiducia nelle persone e nella vita, a causa della sua situazione familiare.
L' altra protagonista è Federica, una ragazza piena di vita, solare e terribilmente imbranata e sbadata!
Due persone totalmente differenti, che finiranno per scontrarsi e sconvolgersi.

Bonnie, felicemente fidanzata con Nick, innamorata persa di lui.
Ma poi, un'amicizia nata su internet con Angel, inizia a cambiare lentamente le cose; facendole scoprire che da una semplice amicizia, può nascere un'amore diverso del solito.

-Entro in classe con un sorriso stampato in faccia, la mia migliore amica lo nota e con un sorrisetto mi domanda, > io annuisco sempre col sorriso sulle labbra e mi siedo.
La professoressa arriva con qualche minuto di ritardo, io intanto prendo il libro di inglese e lo apro in una pagina qualsiasi. Poi mettendo la tracolla sul mio banco in modo che non mi veda, prendo il mio blocco schizzi e comincio a disegnare qualcosa. Inizio, per sciogliermi un po’, a fare lo schizzo della mia mano destra con in mano la matita. Eh si, figo vero? Poi ripasso bene i contorni e faccio le sfumature e accenno un po’ di chiaroscuro, per poi rifinirlo del tutto. -

“Un giorno forse ti inviteranno anche a cena con loro...”
Quel giorno era arrivato. Regina era appena tornata da una piacevolissima cena con la famiglia Charming al completo. Emma Swan le aveva dato un passaggio e una volta chiusa dietro di sé la porta di casa Regina si era sentita... vuota.

Siamo negli Inferi, dove ognuno pensa al suo profitto, senza farsi alcun genere di scrupolo per ottenere più potere. I demoni, e le altre creature, di alto rango pensano solo a difendere le loro vite, quando vanno a cercare nelle varie Arene schiavi che diverranno le loro guardie del corpo.
Anche Yami lo pensa, ma in piccola parte. Perché vuole avere quella persona tutta per sé, per toglierle quello sguardo vuoto.

MORRILLA FANFIC (LANA PARRILLA + JENNIFER MORRISON)
« Non è Regina a essere attratta da Emma… » disse appoggiando il bicchiere sul tavolo di fronte a noi così attirò la mia attenzione e mi voltai di scatto verso lei, in quel momento incrociai il suo sguardo gettandomi a vuoto nei suoi occhi rimanendo immobile.
« E’ Lana ad essere attratta da Jennifer »

Jane si poteva considerare una ragazza qualunque, se si tralasciava il fatto che era sempre vestita di nero e che aveva tre piercing.
Il colore dei suoi capelli era blu elettrico e li portava lunghi fino alle spalle.
Aveva sempre quell’aria strafottente in faccia, nessuno l’aveva mai vista sorridere veramente.
A scuola era alla base della piramide della popolarità, insieme al suo gruppetto. O meglio, tutti la conoscevano in città per le sue risse fuori dalla scuola o dai locali, per le cassette della posta che distruggeva con la mazza da baseball mentre passava con la macchina.
Insomma, diciamo che era la tipica ragazza che tutti definirebbero problematica, ma che in realtà nasconde un passato non tanto piacevole.

Emma ha delle difficoltà ad adattarsi alla corte: dice sempre le cose sbagliate, ha i modi di fare di una plebea ed una famiglia che desidera il trono di Snow la vuole eliminare. C'è una sola persona capace di insegnare ad Emma cosa le serve per sopravvivere: quella stessa Regina che Snow ha segretamente imprigionato per quasi un anno.
FTL. 1 anno dopo che la maledizione è stata spezzata. AU. SwanQueen. Traduzione.

Avete mai notato come la sezione di psichiatria in un ospedale sia sconfinata in un angolo lontano da tutti gli altri reparti ma a un passo da quello di cardiochirurgia? I “malati di mente” accanto ai “malati di cuore”. Come se ci fosse davvero una differenza.

Gli uomini e le donne sono spesso lontani pur vivendo vicini, così tanto da avere difficoltà ad incontrarsi. Pensando a questo mi è venuta l'idea di SPLIT, una storia ambientata in un futuro possibile, nella quale uomini e donne sono stati separati per un esperimento che aveva il fine di salvare l'umanità dall'estinzione. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto, e alla fine del viaggio uomini e donne non si sono più incontrati...
La storia comincia così, nella comunità di sole donne che ha colonizzato come previsto il pianeta Terra Due, e da secoli ormai ripete un rituale di clonazione.

*Dimenticare 13 anni della propria vita in un secondo è facile, ma ritrovarsi in un futuro che non avevi mai nemmeno pensato di vivere è davvero così assurdo?*
Il corpo umano è una massa d'acqua piena di contraddizioni.
Un semplice taglio ad un piede potrebbe causare la perdita di tutta la gamba.
Un germe microscopico potrebbe causare addirittura la morte.
Un coma potrebbe causare la perdita del tono muscolare e danni cerebrali.
Alcune persone si svegliano con un lento battito di ciglia.
Altre persone premono tranquillamente il bottone per chiamare l'infermiera.
Rachel si svegliò urlando.

Venticinque capitoli, venticinque situazioni, venticinque mondi diversi. Comunque l'amore tra Rachel e Quinn è ciò che trionfa sempre.

-Sei il mio ponte tra questi due mondi!-
Martina si fermò e un brivido la scosse. Eleonora non si lasciava mai andare a parole troppo dolci, quello che era riuscita a dire era già troppo per lei. Si voltò verso la diciottenne.
-Allora perché ti comporti così?- domandò con le lacrime agli occhi.
La bionda chinò il capo con aria colpevole.
-Non posso...- mormorò semplicemente.
Già, non poteva. Sarebbe stato troppo difficile per lei ammettere di tenere tantissimo a quella ragazza che le stava di fronte.

[Demi Lovato/Naya Rivera; Long Fiction, AU.]
«Sono Demi, comunque.»
Si presentò poi, le labbra rosee tese in un sorriso amichevole.
«Naya..»
Tutto ciò che uscì dalla bocca di Naya fu un borbottio distratto e poco interessato alla domanda posta.
Le due iridi cioccolato che ora la scrutavano attente sembravano riuscire a distrarla più del dovuto.
Per quanto si stesse sforzando, interrompere il contatto visivo con quella ragazzina risultò più complicato del previsto. Così si limitò ad esibire la classica espressione accigliata e cinica che Demi contò di aver visto almeno dieci volte in tutta la scena che si era appena venuta a creare.
«Naya..»
Demi abbassò finalmente lo sguardo, ripetendo assorta il nome appena scivolato fuori dalle labbra che aveva cercato in tutti i modi di non fissare.
Naya lasciò che finisse di tamponare le ultime gocce dai lembi della maglietta ormai per metà fradicia, sorprendentemente in balia di quel tipo di attenzioni che solitamente nessuno le rivolgeva mai.
«E' un bel nome»
Commentò, con una semplice alzata di spalle.
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Dal capitolo 2 di 20, di cui la metà già scritta.
[+ Dianna Agron, Lea Michele e nuovi personaggi ricorrenti con rispettivi prestavolti famosi.]