– Vanno per ordine alfabetico. Ci hanno fatto sedere su uno sgabello scomodissimo! Pensa che quando hanno chiamato una bambina, tonda e grande tre volte me, abbiamo temuto che cedesse sotto il suo dolce peso! Invece ha resistito. –
– Sai, tutti quanti ci hanno guardato manco fossimo stati delle Cioccorane viventi vestite di viola. – Aveva aggiunto Fabian. – La professoressa McGranitt, quella che ti mette il Cappello Parlante in testa, mi ha scoccato un’occhiataccia perché pensava che fossi tornato indietro a farmi Smistare di nuovo al posto del vero Gideon. –
– Con Fabian ci ha messo cinque secondi buoni, li ho contati! –
– Quando invece ha sfiorato la testa di Gideon ha subito urlato a tutta la Sala Grande “Grifondoro”! –
[ . . . ]
– Weasley Frederick. –
Il bambino coi capelli rossi lanciò uno sguardo d’intesa al gemello; erano rimasti loro e altri due bambini. Si sedette sullo sgabello scoprendo che, contrariamente a quanto aveva concordato col gemello, non avrebbe ceduto sotto il suo peso data la stazza del bambinone che era stato Smistato un istante prima.
Quando il Cappello Parlante gli toccò la nuca, lo sentì ridacchiare. – Ciao a te, George! –
Il rosso scoppiò a ridere, al che suo fratello capì che qualcuno in grado di distinguerli

[Stydia] [4x01]
Lydia costruisce una nuova voce, perché Stiles ha bisogno che gli si parli in maniera diversa, ogni tanto.

Semplice e complessa riflessione sul perché di quest'insensato paragone centenario.

Oggi è il compleanno della mia carissima amica Anonimadelirante. Un regalo era d'obbligo perciò ho deciso di pubblicare questa One shot che dedico a lei. Buon Compleanno zietta.
Questa è la mia prima storia quindi vi prego non linciatemi.
Siamo un cimitero, Elena sta seppellendo i suoi genitori di nuovo e Damon sta morendo. C'è un personaggio che ho inventato, la protagonista, in quel cimitero con un mazzo di fiori: orchidee blu e gardenie bianche. Chi è? Cosa ci fa lì mentre stanno celebrando un funerale?
Recensite in tanti
_Angelique

Una Rose/Scorpius non molto pretenziosa, nata pensando ad una delle coppie che adoro di più.
Dal testo:
"Scorpius sapeva che era sbagliato, prima di tutto perché lui era un Serpeverde e lei una Grifondoro.
[...]
Scorpius sapeva che era sbagliato guardarla di sottecchi e spiarla con il mantello dell’Invisibilità rubato al suo migliore amico... "

«Oh Hermione, grazie! Tu sei, sei...»
«...una santa, lo so.»
[...]
«Buon compleanno, Ronald Weasley.»

Vorrei essere il vento, sai? Anche il vento è pazzo, dicono. Vorrei essere il vento che soffia, che vola, che ride e non sa, non pensa, non piange. Vorrei non saper piangere. Vorrei librarmi sopra le nuvole e sognare, vorrei essere forte e scompigliare i capelli alle persone, gridando quando vado troppo veloce. Vorrei saper ridere un po' di più.
***
Annie Cresta si presenta in 500 parole. Cosa frulla nella sua testa da Tributo vincitore, da giovane donna spezzata?
Partecipa al primo turno del contest "1 su 24 ce la FA!" di ManuFury sul forum di Efp

Dieci.
“Dieci,” disse, la sua voce che combaciava con quella del DJ, “le lentiggini sul tuo naso.”
Quelle che nessuno vede mai.
Nove.
“Gli anni che avevamo quando ti ho detto che ti avrei sposata.”
Perché tutte le altre “femmine” erano antipatiche.
Otto.
“Come le piume che ti ho regalato.”
Una a compleanno, da quando lei aveva undici anni a quando ne aveva compiuti diciotto, da quando lei si era lamentata che non ne aveva nessuna per Hogwarts, da quando era diventato un piccolo rito tra loro due. Otto anni, otto piume di colori diversi. Dal primo anno alla scuola al primo anno da adulti.
Dieci secondi, il conto alla rovescia per Capodanno. Dieci secondi per dirle ti amo.
One shot senza pretese, JamesxDominique.

Cuginoterapia: ovvero Rose che lascia Scorpius e Albus che si ritrova a consolarla, mente Scorpius cerca di riprendersela.
[Dal testo:]
"Tutto consisteva nell’incontrarsi a casa di Rose, caricare un film a caso, e restare abbracciati a parlare del più e del meno, finendo con l’addormentarsi mentre la televisione dava i titoli di coda del film in seconda serata."

Spesso noto testi dedicati a tutti i morti buoni in cui si parla più di uno che di un altro.
E credo sia una GRANDISSIMA ingiustizia visto che, almeno secondo il mio modestissimo parere, hanno tutti avuto una loro rilevanza e una loro importanza per la storia.
Ecco perché ho scritto questa shot.
100 parole per ogni morto, 100 parole per descriverli.
Nessuna discriminazione, dunque: hanno tutti la loro importanza, almeno per me.

Dominique era ubriaca, ma sapeva ciò che voleva.
James era timido, ma avrebbe combattuto.
Lei aveva detto che ventiquattro ore sarebbero state più che sufficienti, e lui era d'accordo.

Una raccolta di drabble basata su alcune frasi del grande maestro Shakespeare e sulla coppia slash che più amo in assoluto...
HarryxCedric.
[L'idea di questa raccolta viene dal concorso "Il nostro Shakespeare" indetto da FelicisNimbus sul forum di EFP, a cui la prima drabble è arrivata quinta]
1:Se per baciarti dovrei poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
2:Nulla è buono o malvagio in sé, è il pensiero che lo rende tale.
3:Rinuncia al tuo potere di attrarmi e io rinuncerò alla volontà di seguirti.
4:Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire.
5:Beh, chiunque può sopportare un dolore tranne chi ce l'ha.
6:L'eternità era nelle nostre labbra e nei nostri occhi.
7:Ho imparato[…] Che le cose peggiori spesso si nascondono attraverso una buona apparenza.
8:Succeda quel che succeda, i giorni brutti passano, esattamente come tutti gli altri.

[Once upon a time in Wonderland]
[Will/Alice; Spoiler 1x06]
C'è questo momento, questa manciata di secondi prima che tutto vada storto – perché Will conosce Wonderland abbastanza bene da sapere che qualcosa andrà storto, soprattutto in un posto che appare così innocuo, felice e profumato (mai fidarsi di posti così, mai) – in cui Alice gli prende la mano tra le sue e gli sorride come se non riuscisse nemmeno ad immaginare qualcosa di più meraviglioso che essere lì con lui, circondati da maledetti fiori giganti sotto lo sguardo inquietante di un grosso uomo con un seghetto affilato in mano.