In the flesh AU
“Mio fratello è morto dopo un incidente” aveva detto Teresa un giorno, mesi dopo. “un idiota gli ha sparato. Ha ancora le cicatrici”
Newt aveva annuito, senza dire niente. Solo dopo qualche minuto aveva parlato. “Io avevo un cancro al cervello. Una bella seccatura se ci pensi, ma alla fine chissenefrega. Ad un certo punto avrei perfino preferito che qualcuno mi uccidesse ma sono morto prima di riuscire a dirlo ad alta voce”
“Non penso sia una cosa bella essere uccisi, sai?” aveva risposto Teresa, guardando davanti a sé. “Forse dovresti chiedere a mio fratello. Se vuoi te lo presento”
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Newt è un morto vivente, ma non di quelli che uccidono gente e mangiano cervelli. Lui è un morto vivente, di quelli che si vergognano di ciò che sono e fanno finta di essere vivi.
Poi incontra Thomas e, ovviamente, tutto cambia.

A Kageyama il sesso non piace però gli piace guardare Hinata masturbarsi.

Hermann non si degna nemmeno di alzare gli occhi dal giornale per rispondergli. «Newton, domani è il mio compleanno.»
[Newt/Hermann; post-film]

«Non prendertela, Hermione, non è tutta colpa sua, in fondo. Charlie è l'avventuriero di famiglia, Percy il secchione, la bellezza e la simpatia le abbiamo prese io e George: non si poteva pretendere troppo dal piccolo Ronnie».
{Fred/Hermione ♥}

“Stiles è piuttosto sicuro che essere disposti a dividere la propria porzione di letto – il proprio spazio vitale, in pratica – con qualcuno equivalga né più né meno ad amare quel qualcuno. E anche parecchio.
Non è il caso che Malia si senta autorizzata a scoprirlo ogni santa notte, comunque. […]
È quando Malia giura di aver sentito un ‘sta migliorando, sta migl-’ soffocato che si fa leva sugli avambracci e gli atterra vicino.”
(Di quanto Stiles sia affezionato alla sua porzione di letto e di quanto Malia ce la metta tutta per rubargliela. E di come, per qualche assurdo motivo, trovino entrambi che non sia così orrendo dormire abbracciati.)

Arthur ha il sonno irrequieto ma Eames ha scoperto come placarlo.

In amore, c'è bisogno di un cuore di stagno che si possa rimaneggiare, rimodellare, c'è bisogno di una testa di marmo che possa reggere il colpo, durare. I sentimenti possono cambiare, sì, ma possono anche durare nei secoli, duri e forti come delle catene di quel ferro buono che neanche le tenaglie più forti possono spezzare.

1O songs challenge – Fassavoy.
Sfida:
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.
♥

È un sacco di tempo che il mago non è più a Nihon. E Kurogane neanche era con lui, neanche era lì a dirgli addio. Era in missione, come lo è adesso, lontano da casa per proteggere quel paese che già non riconosce più, che già non merita tutto quello che ha fatto. E poi ha sempre reputato inutile proteggere un paese in pace, figurarsi ora che non ha più niente, niente per cui valga la pena lottare. Ha già perso tutto e manca un solo passo per perdere anche se stesso. Diventerà un ronin, presto o tardi, un senza padrone, se continua a pensarla così. Malgrado ami ancora quella sua terra, c'è qualcosa che ama di più, qualcosa che nulla può sostituire. Morirebbe ancora per il suo impero, morirebbe ancora per il suo Giappone, ma solo perché anche lui amava Nihon.

Resta con me.
[X-Men: First Class. La notte prima di Cuba. Forse l'ultima. Di sicuro una che Charles non vuole dimenticare.]

[ Erik Lehnsherr x Charles Xavier. ]
La finestra di Charles ha un'ottima visuale. Sì, un'ottima visuale sulla camera del suo vicino, Erik Lehnsherr.
Scorge dita deliziosamente lunghe afferrare i bordi di quell'inutile T-shirt sudata e ormai sporca, liberando così dei fianchi stretti e delle spalle larghe e muscolose. Charles ha già visto quella scena un numero spropositato di volte, ma ogni volta è come la prima. I suoi occhi non riescono ad allontanarsi dai muscoli delineati, dalle scapole sporgenti, dalla schiena fin troppo limpida. Come può una creatura essere così assolutamente appetibile? si chiede. Charles vuole infilare le proprie unghie in quella carne matura e lasciare i segni del suo passaggio, ma sa che non succederà mai; per questo si limita a sognare.
Sogna delicate ma ferme mani sul proprio corpo, che lo accarezzano, lo riscaldano ancora di più; sogna quelle mani diventare artigli e strappare la sua pelle, segnare il corpo ancora giovane con ferocia animale. Guarda l'uomo davanti ai suoi occhi e si domanda se potrà mai anche solo parlargli.

A indiceindaco.
La voce di Remus Lupin, alle due del mattino, è poco più di un ringhio basso che raschia la gola e le sue ginocchia ossute e terribilmente nude, contro i polpacci di Sirius, sono gelide.
[Linguaggio alquanto colorito, se vi disturba è meglio non leggere.]

Il vero messaggio del Natale è che noi tutti non siamo mai soli, Remus.
Non ci credevi, ma ora osservando Sirius tuffare gli omini glassati nella tazza sai che è vero...
Primo Natale insieme fuori da Hogwarts per Sirius e Remus, una mattina di normale dolcezza e follia a casa Black-Lupin.
storia partecipante al contest “Addobba l’albero col COS” del Collection of Starlight (http://fanfictioncontest.forumcommunity.net/)

Non poté impedirsi di pensare se la partita che stavano giocando fosse solo sulla scacchiera e non anche su un campo più intimo e delicato. Così affini e complici da essere ad un passo da toccarsi vicendevolmente l’anima. Cosa di cui Charles aveva molta paura, perché poteva unirli per sempre o distruggerli entrambi.

AU vittoriana ispirata dal film 'Jane Eyre'. Pairing: Michael Fassbender/James McAvoy.
"Quella è Sirio, vero?"
"Precisamente. E' la stella più luminosa del nostro cielo, e ha il colore dei tuoi occhi."