Si allungò verso di me e si inumidì il pollice tra le labbra rosee. Capì cosa stesse facendo solo quando mi ritrovai quelle dita sul mento, intente a strofinare la pelle.
-Hai un po' di rossetto - sussurrò con voce roca;
Due grandi occhi verdi mi scrutavano curiosi, un lieve sorriso si fece spazio sul suo viso, lasciando intravedere i denti. Notai un accenno di adorabili fossette sulle guance, mentre il suo pollice era intento a cancellare delicatamente quella macchia boudeaux. Rimasi immobile e senza parole. Ero così imbarazzata! Ehi, uno sconosciuto mi stava pulendo il mento con la sua saliva!
Quando riuscì a riprendere il controllo del mio corpo, lo allontanai da me, allungando le braccia contro sue spalle.
-Tu saresti? - chiesi irritata, corrugando la fronte.
[...]
-Harry Styles - disse con aria di superiorità, dopo qualche secondo, sollevando il mento.
https://www.youtube.com/watch?v=5K9ee8Kvg4U (trailer)

Emily Allen, 18 anni, appena arrivata a Londra da Los Angeles. La sua vita è perfetta, nonostante il suo passato leggermente tormentato. Bella vita, famiglia benestante, tanti amici e tutto quello che una ragazza può desiderare. Tranne l'amore. Emily non ne ha bisogno, l'amore rende deboli e lei è tutto tranne che una debole. Femminista fino all'osso, bella, seducente e maliziosa, è lei la cacciatrice. Tutto sembra perfetto finché lui non entra nella sua vita. Lui, il suo sguardo profondo e i suoi occhi color dell'ambra, ribalteranno tutte le sue certezze. Siamo certi che non abbia bisogno dell'amore di qualcuno?

"Non sai giocare a Bowling, vero?" Mi giro di scatto e trovo un ragazzo seduto su uno sgabello con un sorriso accennato che mi guarda. In attesa della mia risposta incrocia le braccia al petto ed io arrossisco tutto d’un botto, come sempre.
"No, non proprio." Gli rispondo facendo spallucce. Lui ghigna e si avvicina.
"Piegati un po’, così.." Mi spiega, posizionandosi dietro di me. Appoggia una mano sulla mia pancia e spinge delicatamente, con il suo petto, la mia schiena verso il basso. Sento le mie guance prendere fuoco.
"Non è una posizione comoda." Gli dico, imbarazzata.
"Beh, dipende dalle circostanze." Sussurra al mio orecchio, peggiorando la situazione. La sua mano raggiunge la mia.
"In questa posizione, tira la palla con tutta la tua forza in questa posizione."
E così faccio.
"Strike!"

Eve è normale.
È normale nel suo accento britannico, nei suoi anfibi consumati, nei suoi maglioni larghi e nella sua insicurezza.
È normale nella sua voglia di accontentare sempre gli altri, è normale quando affronta cose più grandi di lei. È normale nella sua paura dei temporali e nella sua testardaggine.
Zayn è il contrario della normalità.
È scorbutico, istintivo, diffidente e non gli piacciono i colori vivaci. Odia parlare troppo con chi non conosce, odia le persone assillanti e le sue debolezze.
Ma, come le persone normali, anche Zayn ha paura: di restare solo, della morte, dei viaggi lunghi in aereo e di crescere.
È la paura a fargli firmare il contratto che cambia per sempre la sua vita. È la paura che prende il sopravvento su di lui quando Eve gli è vicino, è la paura di stare male che lo spinge ad allontanarla sistematicamente.
Ma cosa succede, quando la normalità delle giornate, delle persone, di Eve, rompe le barriere che Zayn si è creato tutt'attorno? Cosa accade, quando si è esposti così tanto che il confine si tocca con un dito?
È vero, dunque, che la normalità è rivoluzione, e non, come in questo caso, una guerra?

-Vedi di non fare lo stronzo, io e lei siamo abbastanza vicini da farmi capire che non sei uno dei suoi migliori amici. Eva, andiamocene qua tira brutta aria.-
Lei sembrò non volersi muovere. Si morse forte il labbro, facendolo diventare violaceo; allora mi avvicinai a lei, la presi per mano guardandola con fare rassicurante, e uscii spiegando al proprietario il piccolo problema in sala. Salii sulla macchina e guidai verso casa mia, sapevo che non avremmo fatto nulla di quel che avevo pianificato, non quella notte. No, avremmo parlato, o forse lei si sarebbe solo chiusa a riccio in se stessa.
[Dal capitolo 18.]
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-Prendilo come atto di clemenza, sei fortunata che ancora devo trasferirmi a Londra stabilmente. Fino a Gennaio e se poi non ti sarai sbarazzata del riccio, ci penserò io…E allora si, che sarai solo mia.-
Riattaccò il telefono. Mi passai una mano fra i capelli, avevo solo venti giorni, solo venti per poter stare con il mio presente. Venti giorni e sarebbe tutto tornato come tre anni prima.
[Dal capitolo 20.]
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Questa è la mia prima FF, leggetela, lasciatemi una recensione, ve ne sarei davvero grata

''Cazzo devi lasciarmi stare, mi stai facendo impazzire'' gli dico non riuscendo a trattenere le lacrime e cercando di liberarmi dalla sua presa.
''Alex, non posso'' dice prendendo il mio viso tra le sue mani e facendo scontrare la sua fronte con la mia.
La pioggia continuava a scendere tra i nostri volti ormai bagnati.
''Non posso e...non voglio''
''P-erchè Zayn? Perchè? Dimmelo''
''Perchè ti amo''

lei: la solita stronza, da molti descritta come fredda, bellissima, quasi perfetta e con un bel caratterino, non si fa mettere i piedi in testa, dolce solo con le persone della quale si fida ciecamente..è proprio per la sua bellezza e il suo carattere che ogni ragazzo ci perde la testa. Alexandra Stoone.
lui: bello da star male, solito puttaniere che ottiene sempre ciò che vuole, tutte le ragazze gli sbavano dietro. Zayn Malik
Cosa succederà se questi due ragazzi dovranno vivere sotto lo stesso tetto?

ormai era cosi da 9 anni.
ero sola, senza amici.
tutta colpa del mio problema.
c'era solo una domanda ormai, sempre quella:
'perchè a me?'

Io e la mia migliore amica.
Un viaggio in Canada.
Un incontro che cambierà la mia vita.
Troverò l'amore.
Ma riuscirà questo amore a sopravvivere nonostante tutto e tutti?
Tratto dalla storia:
《Ti hanno cacciato?》gli chiesi ridendo.
《Eh già. Posso dormire qua dato che di là avranno da fare per un bel po'?》
《Certo!》aprii meglio la porta e lo lasciai entrare.
《Scusa se sono in mutande, ma non mi aspettavo visite... Ora mi copro...》
《Non ti disturbare》

‘’Piccoletta, mi hanno detto che ieri ci hai dato dentro. Quand’è che mi farai esplorare il tuo letto?’’ Disse con malizia quel montato di un Malik.
‘’E tu dimmi … Quand’è che farai funzionare come si deve quel criceto in prognosi riservata che hai in quella testa di cazzo?’’ Dissi io più dolce che mai.

Scriverò fin quando non avrò nient’altro da dire, scriverò fino a quando avrò i calli alle mani a causa della penna, scriverò fin quando non mi sentirò in pace con me stesso.

“Dicono che sia arrivato un nuovo professore per filosofia.” Mormora Caroline con gli occhi improvvisamente brillanti mentre sorseggia il suo cappuccino.
“Un altro vecchio dell’era di Socrate?” Borbotta Giulia, pasticciando il suo telefono, probabilmente messaggiando con Harry.
“Io faccio schifo in filosofia!” Sbuffo, legandomi i capelli in una treccia disordinata e cominciando a masticare un chewingum alla menta.
“Chiedi ripetizioni.” Propone Emily mentre entriamo in classe. Scuoto la testa e sbadiglio.
“Non ho intenzione di..”Mi interrompo quando, alzando lo sguardo, noto davanti a me un ragazzo dagli occhi di un grigio chiaro, seduto sulla cattedra. Chi diavolo è questo? Hanno aperto un Abercrombie qui nella scuola e non ne sapevo nulla? 
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Missing Moment della FanFiction "Your love is my drug" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1447358)
 

Le sue mani scorrevano sui suoi fianchi.
Lui la voleva.
Lei era impaurita.
Il verde dei suoi occhi era lussurioso.
Il blu di lei era impaurito e solo.
Lui era forte.
Lei era debole.
Lui era il buio.
Lei era la luce.

"You can't protect me forever,Harry"
"I can try"
....
lui,il ragazzo pericoloso della città, lei principessina dell' Upper East side.
lui la notte,lei il giorno
lui il nero,lei il bianco.
riusciranno a combinare le loro diverse vite? riusciranno a rompere le regole? riusciranno a diventare gli adulti che non si sarebbero mai aspettati di diventare?
leggete e scoprirete.

Mi sarei aspettata un'estate monotona, sempre felice per la chiusura della scuola, ma scocciata perché non sarei potuta andare in vacanza a causa di problemi economici. Quando un giorno entro su Facebook e trovo un gruppo creato da una mia amica per l'organizzazione di un viaggio, tutto comincia da li.