Ma vederlo accadere in ogni più piccolo dettaglio non era stato disarmante: gli era parso semplicemente irrealistico.
Fino all’estasi, al crollo del mondo, lì dove le luci si ammassano fino a creare il buio e l’orgasmo ha corpo, ha calore, ha voce.

Osservò il proprio riflesso con sguardo critico, mentre si legava i capelli biondi contro la nuca, cercando di liberare il volto dalle ciocche rimanenti. Aveva un corpo particolare. Il suo fisico non poteva essere considerato “maschile” alla prima occhiata. Magro, snello e apparentemente fragile. Non aveva particolare muscolatura e non si preoccupava neanche di lavorare per metterla su.

"Ci sono certe giornate, d’inverno - specialmente dopo essersi arrampicati per le scale antincendio di mezza Londra o essere stati aggrediti alle spalle con un tubo d’acciaio o, in una memorabile occasione, essere caduti nel Tamigi -, in cui la ferita alla spalla torna a fargli male."

[ Daffy Duck x Bugs Bunny, Gijinka, ovvero umani, no Furry! ]
[ Seconda Classifica e Vincitrice Premio Giuria WindOfTheNight per il concorso A song for Yaoi&Yuri ]
Non gli importava se nella sua immensa proprietà lui era solo.
A pensarci bene proprio solo non lo era, e non parlava di quelle simpatiche anatre, ma...
"Ehi, che succede amico?".
...ecco, appunto.
Di quel tizio che se ne stava lì a rosicchiare carote come un coniglio.
"Va via Bugs. Non è giornata!".

“Cosa si fa in queste occasioni?”
Crowley ci pensa un attimo. I termini di paragone sono un po’ carenti, non capita così spesso di sopravvivere ad un’Apocalisse. Cosa fanno gli umani in queste occasioni? Si sbronzano, e questo punto è stato accuratamente eseguito. Fuochi d’artificio? Svengono, si abbracciano, piangono…
[Aziraphale/Crowley @ p0rn fest]

Non t'ho mai detto di smettere qualcosa, tu non sai smettere di lanciar coltelli.

Guardando fuori dalla finestra, Cassandra affondò di nuovo il cucchiaio nel barattolo di marmellata. Nel cielo bluastro una pallida falce di luna sogghignava fissando le stelle con aria famelica. Avrebbe iniziato a mangiarsene qualcuna di lì a un paio di giorni, e tempo due settimane sarebbe stata piena.

“Una voce cominciò a chiamare il nome del biondo. Non era affatto simile a quella di un angelo. No, quella voce era dannatamente umana.. ma soprattutto, era un suono conosciuto.. Matt.”
“Il rosso avvampò. Già, perchè? Si chiese. “Beh... suppongo perchè siamo amici da così tanto tempo e perchè non voglio che tu ci lasci le penne.. come faresti senza di me?” tentò di buttarla sul ridere.”
Una fiction incentrata sul rapporto che c'è tra questi due splendidi personaggi di Death Note così trascurati dalla Ohba. E se la loro fosse qualcosa di più profondo di una semplice amicizia? Riusciranno ad accettarsi e ad aprirsi l'uno con l'altro o rimarranno bloccati dall'orgoglio e dalla paura?
E' la mia primissima fan fiction, quindi abbiate pietà di me! Spero di non essere banale e di trasmettervi il modo in cui io vedo il vero amore che c'è tra Mello e Matt.. di quelli difficili da incontrare nella realtà!

Cosa resta quando la terra sotto i piedi d’un tratto precipita?
MattxMello

C’era stato un momento in cui, davvero, Matt avrebbe voluto morire, un periodo in cui vivere non gli interessava affatto e fu lui a ridere, a ridere forte e a lungo, ridere di sé e delle sue sciocche e passate decisioni, a ridere del rimpianto alla vita che, d’ora in poi, sarebbe stata la sua condanna di morte.
[...]
Ma tutto si ripeteva, tutto tornava e non si disfaceva, niente moriva e tutto lo torturava e lui, scioccamente, tremava un po’, sperando di morire e scordandosi di averlo già fatto.
{Terza classificata al contest "Death's waiting you" indetto da Globulo Rosso sul forum di Efp. Vincitrice del premio 'Punishment'. ** }

Raccolta di one-shot dedicate alla coppia Mello x Near.
#1 - Ghost of A Rose [ II classificata al "A Contest, a Rose and a Story" indetto da Roy Mustang sei uno gnocco ]
Studiare i fiori. Che scemenza, pensò. Insomma, Roger doveva essere proprio impazzito.
Quale utilità poteva esserci nell'osservare quelle brevi e statiche vite?
E poi, in quel grande giardino, di fiori ce n'erano fin troppi.
Uno in particolare, però, a dispetto delle sue intenzioni attirò la sua attenzione.
O forse ad interessargli davvero era colui che vi era seduto accanto, così candido,
proprio come quella rosa bianca ancora in boccio?
#2 - Fragile Incanto [ FF partecipante al contest "Lost in YaoiLand - Yaoi FanFiction", indetto da Princess21ssj]
Egli pareva così fragile... tanto che sembrava potersi rompere da un momento all'altro.
Frantumarsi in mille e più minuscole parti, come un mosaico abbandonato all'usura del tempo o ad un violento temporale d'autunno.
Near era così.
Ma una delle prime lezioni che un giovane uomo dovrebbe imparare è guardare al di là delle apparenze,
prima di auto-infliggersi una ferita impossibile da rimarginare.
Prima di rompersi al posto suo.
[Mello/Near.Yaoi.Angst]

Lui,una parola. Io,una parola. E l'autunno incalza. [Takakama Kyoshi]

1870. Cosa sarebbe successo se Near fosse nato nell'ottocento e avesse incontrato un certo vampiro bramoso e lussurioso? E se non avesse potuto fuggire da lui perché... *__________*

E talvolta sembra che tu ed io siamo complici dello stesso crimine...
[YoitexMiharu]
[Yaoi]