Sirius scosse la testa con un coreografico ondeggio di ciocche corvine, prima di agitare una mano in aria.
“Tu non sai cosa ha fatto quel...quel...quel...”
“Snivellus,” intervenne James, dando un altro morso crocchiante alla mela mentre l’amico si girava di nuovo verso di lui con graditudine.
“Sì, Snivellus” ripeté Sirius, voltandosi ancora verso Remus. Questi, distrattamente, azzannò a sua volta il frutto. L’animagus aggrottò la fronte, stizzito, facendo saettare gli occhi dall’uno all’altro. “E cosa cavolo sono tutte queste mele?”
James mordicchiava ancora e Remus fece spallucce.
“Fanno bene ai denti,” osservò noncurante.
Le sopracciglia di Sirius si distesero mentre il suo volto restava inespressivo, poi le labbra si assottigliarono e la sua testa dondolò cupa. Restava piantato in piedi in mezzo alla stanza, come attirando per abitudine una meritata attenzione.
“Tu sei il Male, Lupin,” commentò di slancio.

Sirius lo tallonava senza tregua da un tempo variabile tra i dieci minuti e le quindici ore; ovvero, le lancette indicavano che si trattava di dieci minuti, ma a Remus Lupin parevano quindici ore: probabilmente perché, negli attimi intercorsi dall’inizio dell’inseguimento, Sirius era riuscito ad informare all'incirca l’intera scuola, con la sua risonante voce grave e per nulla trattenuta, che lui era appena stato corteggiato da una ragazza per la prima volta dall’inizio del primo anno, che la ragazza era carina, che lui era diventato bordeaux, aveva balbettato, si era strafocato con la sua saliva e infine le aveva dato picche senza nessuna valida ragione.
(Eventuali riferimenti slash sono intuibili o meno a vostra intera discrezione.)

“È stato ucciso da un Auror?” chiese Harry esitante.
“Oh, no” rispose Sirius. “No, è stato assassinato da Voldemort. O per ordine di Voldemort, più probabilmente; dubito che Regulus sia mai stato così importante da scomodare Voldemort in persona. Da quanto ho scoperto dopo la sua morte, si era fatto coinvolgere fino a un certo punto, poi era stato preso dal panico per quello che gli era stato richiesto e ha cercato di fare marcia indietro. Bè, non si consegnano le dimissioni a Voldemort. È servizio a vita, o morte”.
I pensieri di Sirius Black, rinchiuso a Grimmauld Place, nei confronti del fratello Regulus, in una giornata apparentemente come le altre.

Tenten sorrise sadicamente stringendo a sé il suo ambito premio.
Sorrideva e si sentiva come Eva quando aveva fatto assaggiare la mela del peccato ad Adamo: complice delle sue stesse azioni.

[Tanti auguri, Hilly! *_*]
1. Women are troublesome:
Shikamaru Nara si chiedeva spesso come avesse fatto a trovare una donna.
Non l’aveva mai cercata, mai desiderata.
Aveva sempre considerato tutte le esponenti del gentil sesso come delle seccature, nessuna esclusa.
C’era quella troppo esuberante, quella troppo pretenziosa, quella isterica, quella prepotente, quella viziata.
Chissà perché, si domandava, la sua donna era colei che meglio rappresentava tutte quelle caratteristiche.
La più seccante di tutte.
2. Men are idiots:
Ino Yamanaka si domandava spesso perché gli uomini fossero così dannatamente idioti.
Aveva avuto a che vedere con ogni sottospecie di organismo geneticamente modificato, più comunemente chiamato uomo, negli ultimi dieci anni: il romantico, il narcisista, il bastardo e, ovviamente, il maschilista.
Lei odiava i maschilisti.
Erano degli uomini senza cervello che credevano di possedere un’intelligenza superiore a quella femminile e di avere sempre ragione su ogni cosa.
Se poi avevano pure una voce perennemente seccata e l’attività di un bradipo...
[Shikamaru x Ino]
[Naruto x Sakura - Neji x TenTen - Kiba x Hinata]

Sirius e Regulus. La Stella del Cane e quella del Re.

La rosa rossa. La rosa bianca. La rosa gialla.
Tre capitoli, dedicati alle sorelle Black.

Quando una donna si mette qualcosa in testa, è impossibile farle cambiare idea.
Shikamaru questo l'ha capito da un pezzo.
Uno Shikamaru incerto, una Temari nelle vesti di cupido e una Ino ignara di tutto.
[Shikamaru x Ino]
Alle Mosche Bianche. *-*

Pensate forse che la vita del Kazekage sia facile? Richieste di scorta, di assassinio, di aiuto, di prestito… ogni giorno il nobile signore di Suna deve fare i conti con lettere d’ogni tipo, convocare squadre di ninja e smistare le varie missioni. A voi un brandello di corrispondenza risalente ai primi tempi del lavoro di Sabaku no Gaara come Kazekage: pare che nonostante provi a fare del suo meglio la sua natura feroce e la scarsa pazienza non lo aiutino molto… neanche quando cerca realmente di dare una mano!

“Se, se. Lo vedete anche voi, gioca tanto a fare il bello e dannato… ma guardate caso il belloccio è ancora single. Non per nulla è lo specialista della tecnica del ‘pugno gentile’… se capite cosa intendo”. Naruto scoppiò a ridere, seguito a ruota da Kiba; Shikamaru permise a un sorrisetto dall’accenno scettico di piegargli le labbra, passando a un altrettanto dubbioso Choji il pacchetto di sigarette.
Ma se abbassi la guardia, il Juken colpisce letale. Dunque tieni gli occhi aperti e ricorda: mai dare dello sfigato al tuo peggior rivale. Potrebbe starsi facendo la tua ragazza in quel preciso istante.