“Mi chiamo Ryuguji Kan. Sono nata il 10 maggio 1990 a Shibuya, Tokyo. Mio fratello gemello Ken è nato sei minuti prima di me. Nostra madre era una prostituta. Ha dato me in adozione il giorno stesso della mia nascita... [] Ho scoperto di essere stata adottata quando ero in sesta elementare. [] Non me ne importava niente dell’adozione. L’unica cosa che desideravo era incontrare mio fratello, il mio unico legame di sangue.”
Kan, ragazza madre che rischia di vedersi portare via le figlie gemelle, con queste parole comincia a raccontare la propria storia, partendo dalla ricerca per ricongiungersi col fratello gemello Ken, la sua metà e unica àncora nella vita. Una sorta di diario personale ricco di esperienze, di emozioni, di amicizie profonde come quella con Kazutora e con Angry e altre complicate tipo Baji e Ryusei, della sua prima storia d'amore con Mikey e delle difficoltà della crescita che l'hanno condotta pian piano sull'orlo del baratro, ma con la speranza che per lei possa in qualche modo esserci un lieto fine.

"Possano gli dei avere pietà di loro.....perché io non ne avrò!"
Hero, Villain? In un mondo così pieno di straordinari poteri e personalità, che significato assumono queste parole? Ebbene non sarò certo io a scoprirlo, dopotutto non sono mai stato uno di quegli stupidi che si interroga sul senso della vita o altre cazzate simili..... no, io bramo cose più concrete...Sono qui per rispondere dei crimini che commettono coloro che dissacrano valori come giustizia e umanità.... e quello che so, è che la fuori coloro che si proclamano salvatori ed eroi non meritano di fregiarsi di tali titoli, e io sarò pronto a dimostrarlo.......Quindi che si preparino, perché la mia giustizia sarà rapida...."

Qualcun altro lo avrebbe reputato noioso, ma Izuku si divertiva ad ascoltarlo, specie quando gli raccontava come si fosse appassionato improvvisamente a qualcosa che, altri, neppure avrebbero notato. Aveva sempre così tanto da dire, che Izuku trovava raramente spazio per inserirsi, ma gli piaceva comunque, perché poi Shouto lo guardava con i suoi occhi brillanti ed era come se sorridesse, anche se non lo faceva come gli altri.
[Shouto/Izuku]

{Raccolta per l'iniziativa Sette giorni e tanti Prompt! indetta dalla community Torre di Carta | OiKage, senza via di scampo}
{Questa storia è stata pensata come una storia organica, come una long-fiction, ma con drabble/flash al posto di lunghi capitoli}
I re non volano – gli sembra logico – ma sono anche gli unici che possono insegnare a farlo. Non si rende conto che il suo pensiero può essere pericoloso, ma si sente determinato al punto che ciò che è davvero importante rimane in ombra: sono i re che si consegnano alla ghigliottina, non è il popolo a volerli decapitati.

Storia ambientata alla fine della prima stagione, dopo la vittoria della Touou sul Kaijou. La Winter Cup è alle porte.
Un altro modo di vedere le vite della Generazione dei Miracoli e del Seirin. Un modo che non riguarda solo il basket, che però non smetterà mai di tenerli inevitabilmente tutti uniti.
Kise non riesce a dimenticare Aomine, nonostante la vicinanza di Kasamatsu.
Nel rapporto tra Kuroko e Kagami s'inserisce la presenza di Himuro, del quale Murasakibara è tremendamente geloso.
La vita di Takao subisce uno stravolgimento e Midorima è pronto a far ruotare la sua stessa esistenza intorno al compagno pur di aiutarlo.
Hyuga comprende la portata dei suoi sentimenti per Teppei solo quando Hanamiya decide di usare ogni mezzo a sua disposizione per conquistarlo.
Tutto questo sotto l'occhio dell'imperatore di Akashi che, come un burattinaio tiene sotto controllo i fili delle vicende.
Fili che sono destinati ad intrecciarsi.

Rimane a guardare il suo assassino avvicinarsi, il lupo, lottando contro la vista che si appanna. L'ultima cosa che vede sono gli occhi dell'altro proprio sopra di sé - sa, inconsciamente, che deve esserci anche un viso ed un corpo, ma ormai vede solo quelli e pensa che siano davvero molto belli. Simili al cielo che può ammirare dalla vallata, vicino al ghiacciaio, quando la notte è più buia e non ci sono nuvole.
Sorride, rincuorato almeno in parte di poter vedere ancora un'ultima volta un pezzo di cielo, anche se così.
Poi tutto si fa buio.
[AoKi]

Il famosissimo romanzo di Alessandro Manzoni portato in scena come spettacolo di beneficenza da attori provenienti da tutto il mondo... Ovviamente le rispettive nazioni saranno lì, pronte a vegliare su tutto, pronti a risolvere qualsiasi problema...
Ma se il problema fosse proprio il mancato arrivo della compagnia?
Come faranno a mandare avanti la serata?
Beh, molto semplice: copione alla mano, un bel respiro e pronti ad affidarsi alle loro capacità interpretative e alla giusta direzione di Germania!
L'unico problema è... conoscono la storia? O ancor peggio, conoscono le parti degli altri compagni?
Riusciranno a salvare la serata seguendo il copione o improvviseranno?
Avanti! Lo spettacolo deve continuare!

{Fanfiction sulla MidoTaka, la mia otp suprema ~ la visione d'insieme è data soprattutto dal punto di vista di Midorima, ma nei capitoli successivi cercherò di rendere anche Takao ~}
«Brrr, c’è più freddo qui che sotto la pioggia, eheh~» sghignazzò Takao, passandosi una mano fra i capelli con fare talmente disinvolto da dare l’impressione che fosse totalmente a proprio agio.
... cos’è, doveva essere una battuta? Doveva far ridere? Gli stava dando del ghiacciolo ambulante? Si, ora Midorima era assolutamente sicuro di provare dell’autentico odio nei confronti di questo ragazzo, che sembrava non possedere un freno alla lingua nemmeno quando le circostanze più lo richiedevano.