“Con quanti uomini sei stato a letto, Stiles, in questi ultimi cinque mesi?”, chiede l’uomo, sfregandosi le mani, secco.
Il ragazzo solleva il volto impiastricciato di nero e porta la sigaretta, con mano tremante, alle labbra.
Sorride.
Ma è un sorriso triste.
“Ventidue”.
Peter inarca un sopracciglio, scettico.
“Quasi quattro al mese, Stiles?”.
Il ragazzo si stringe nelle spalle.
“Uno a settimana, circa… Ma a volte era più d’uno in contemporanea…”.
Il suo sorriso è colmo di risentimento e disprezzo.
“Sono stato a letto con ventidue uomini, e in ognuno di loro ho cercato una risposta. Sempre la stessa. Ma non l’ho mai trovata. Ognuno di loro aveva l’uccello dritto quando lo toccavo, lo baciavo, lo leccavo… Eppure…”, la voce di Stiles è talmente triste, che sembra che anche la sua bocca stia per piangere.
O forse lo sta già facendo.
“Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo…”.
Le parole di Derek sono ancora lì.
Lì.
Ferme nella sua mente.
E nel suo cuore morto.

Il nuovo branco di Alpha è infine giunto a Beacon Hills, ma qualcosa di inaspettato avviene durante la battaglia. Stiles viene casualmente coinvolto nello scontro, attaccato proprio dal temibile capo Alpha, il quale imprime sulla pelle dell'adolescente un simbolo maledetto, dal passato oscuro.
È il "Ramo del Diavolo", un legame fisico che unisce nel sangue e nel destino la Radice al proprio Dominus e così il ragazzo umano si ritrova suo malgrado a vedere dipendere la propria vita da quella del lupo e costretto ad una convivenza forzata proprio con quest'ultimo, dettata dallo stato di necessità.
Ma quale segreto si nasconde dietro il Sigillo? Quale piano diabolico si cela dietro la scelta apparentemente casuale degli Alpha? E perchè proprio Stiles, l'inutile ragazzino umano?
Un puzzle da costruire, una verità che viene da lontano, ma soprattutto una passione che si fa strada nella solitudine e nel dolore, più forte e più pura di quanto mai nessuno avrebbe potuto immaginare...

Dopo tutti i pericoli che aveva dovuto attraversare – lui povero piccolo umano senza poteri o caratteristiche uniche – una boccata d’aria nuova e frizzante era arrivata sotto forma di lettera in cui veniva invitato a prendere parte ad uno stage formativo estivo alla M.I.T. e quelle parole scritte in tono formale e solenne divennero la sua via di fuga.

Dal prologo: Il mio nome è Derek. Derek Hale per la precisione. Sono nato ventotto anni fa a Beacon Hills, la cittadina più triste e sperduta della California. Ne sono fuggito appena ne ho avuto l'occasione, la vita di provincia non ha mai fatto per me. Ora sono sul volo che da New York mi riporta a casa...
[accenni Stora-Sterek-AU]

Derek è un insegnate di liceo più tosto giovane e piacente.
Stiles è un ragazzino che frequenta il quarto liceo ed è letteralmente una peste.
Derek ha a che fare con lui, gli fa passere le peggio ore in classe e nella sua materia non va affatto bene, insomma è il suo peggior studente.
Ma un giorno Derek scoprirà qualcosa su Stiles che cambierà radicalmente le cose.

Una mattina di Gennaio, la più fredda del mese, gli Alfa tornano e Derek li affronta, mentre Stiles non può nulla se non ascoltare con il cuore in gola quella che sembra a tutti gli effetti una lotta.
Derek sparisce, e anche se tutti lo reputano morto, Stiles sa che quello stupido sourwolf è lì, da qualche parte..

Dal prologo: Derek è emozionato. Oggi sarà il suo primo giorno di lavoro, aspettava da mesi questa occasione e l'emozione è talmente tanta che teme di poter fare la figura più brutta della sua vita. Sa benissimo come sono i ragazzi del liceo, se ti segnano come il professore che il primo giorno non riusciva nemmeno a parlare dall'emozione, sarà difficile farsi prendere sul serio per tutto il resto dell'anno.
[STEREK.AU]

Con un ringhio basso, affatto minaccioso, immerse il viso nell’incavo del mio collo.
E cominciò a… leccarlo.
Tremai, tra le sue braccia, mentre la sua bocca succhiava la pelle morbida del mio collo.
Gettai la testa all’indietro, sconvolto dal piacere e dalla beatitudine che scorrevano, come impazziti, nelle mie vene.
Mi aggrappai alle sue spalle con le mani, come se temessi che potesse fuggire e poi le mie dita s’infilarono tra i suoi capelli.
Si, per avvicinare maggiormente il suo volto al mio collo.
Sbuffando sollevò la testa e avvicinò le labbra al mio orecchio.
“Sai di buono… di fiori, direi…”, mormorò, con voce roca.
Ebbi un brivido quando mi sfiorò il lobo con i denti.
E allora me ne accorsi.
Ero eccitato.
E lo era anche lui, a giudicare dalla cosa molesta che premeva contro la mia coscia sinistra.
Si allontanò, veloce, ed io mi coprii con il lenzuolo.
Con il viso caldo, rosso fuoco.
“Che qualcuno mi uccida, ora!”, pigolò Scott, con le mani tra i capelli.
Completamente sconvolto.
Derek si passò la lingua sulle labbra.
Uhm… sexy.
Oh no!
Stiles no, no, no… devi tenere a bada la Lupa che c’è in te!

Il suono della campanella sorprese Stiles ancora immobile, con lo sguardo fisso su quelle ultime righe che non volevano saperne di cambiare, perché il castano si ripeteva fosse impossibile che sulla carta fossero scritte quelle lettere, sillabe e parole ed era convinto che se le avesse guardate abbastanza a lungo si sarebbero scambiate di posto dando vita a vocaboli dal significato completamente differente.

Cosa succede quando ti accorgi di sentire la mancanza di una persona?
Stiles sente la mancanza di Derek,e Derek sente la mancanza di Stiles.
Ovviamente è una Sterek.
Amo troppo questa coppia,non credo che sarei in gradi di scrivere ff su qualcun altro!
Se amate questa coppia quanto me,non credo ci sia bisogno di dire altro.

RACCOLTA DI ONE SHOT NON COLLEGATE TRA DI LORO
Dalla prima: Non so davvero come siamo arrivati a questo punto, a come siamo arrivati ai baci, alle carezze e ai sorrisi complici. [...]Mi sporsi verso di lui mordicchiandogli il collo, mentre le sue mani mi accarezzavano la schiena procurandomi brividi di piacere.
[SLASH, HET, FEMSLASH]

Quando il suo unico figlio gli disse che amava una persona del suo stesso sesso, lo Sceriffo Stilinski non avrebbe mai creduto che un giorno si sarebbe trovato lì, davanti alla scuola elementare di Beacon Hills a cercare, tra tutti i bambini in uscita, la testolina stracolma di capelli neri di Genim, il suo adorato nipotino.
Genim che di cognome fa Hale ed ha da poco compiuto sei anni è figlio di Stiles e del suo unico e grande amore Derek Hale, almeno legalmente. Biologicamente è tutta un'altra storia, ovviamente.
Quando la coppia decise di avere un figlio, Stiles fu irremovibile: il padre naturale doveva essere il suo fantastico compagno, il problema fu trovare una madre surrogata disposta a portare in grembo il piccolo lupacchiotto ed una donatrice di ovuli all'altezza delle pretese di Stiles. La scelta alla fine ricadette su Cora, sorella di Derek, come madre surrogata e Lydia Martin, primo amore e grande amica di Stiles, come donatrice. Al più giovane degli Stilinski fu subito chiaro che mescolando i DNA delle due persone più vicine alla perfezione che conoscesse sarebbe nato un bambino altrettanto perfetto e così fu. [STEREK]

[Sterek- Au][In realtà ho solo preso il cast e messo in una scuola privata]
La St. James Jeremy Hale High School fu fondata il 13 Settembre del 1908 da J.J.Hale, con lo scopo di riunire le principali famiglie di Bacon Hills attraverso le nuove generazioni e l'istituzione.
La verità è che l'istituto serviva a riportare la pace fra licantropi e cacciatori, soprattutto fra gli Hale e gli Argent.
J.J. Hale credeva in una coesistenza fra le due famiglie, creata senza doverne versare il sangue dei rispettivi membri.
Negli anni l'istituto ebbe diversi riconoscimenti e divenne una delle scuole più famose. A dirigere la scuola c'era sempre stato un discendente diretto da una delle due famiglia, l'ultimo è Peter Hale.

OnTheRoad!Au | Segue la terza stagione fino a “The OverLooked” | Slash | Nc17 | Sterek
“Stiles,” tuona Derek, “ dobbiamo andare e non fermarci”.
Stiles si passa entrambe le mani sul viso e fissa il suo gigantesco poster dei vendicatori, pur di non guardarlo in faccia. Quando abbassa lo sguardo, Derek lo sta ancora fissando con l’espressione da assassino seriale.
“Sì, ma New York dove?” Pigola, senza un briciolo di speranza. Non ha idea di come spiegarlo a suo padre, ma preferisce salvarsi la vita una volta in più.
“Non lo so, ma dobbiamo andare.”
“Derek, cosa significa non lo so?”
Derek ha bisogno di arrivare a New York, e non ha affatto intenzione di andarci da solo, anche perché il suo Camaro è senza vetri e il fuori strada è diventato proprietà di Peter – senza il suo consenso.
Stiles non ha intenzione di rischiare la vita, specialmente perché lo sguardo di Derek è così tagliente che sembra possa ucciderlo da un momento all’altro.
Ci sono duemilanovecentouno chilometri da Beacon Hills a New York, ma spesso la fine di un viaggio, è l’inizio di un altro.